Capitolo 3
Sfida nelle Valli della Morte
Seconda Parte
Asher cercò di estrarre dalla propria coscia il corno di Unicorno Nero, ma riuscì solamente a spezzarne la parte più esterna, lasciandone quasi metà all'interno;
Per il momento il dolore era sopportabile, per cui il ragazzo decise di lasciar perdere e i due giovani ripresero il cammino.
Tuttavia, durante il cammino, lungo lo stretto costone del canyon, Seiya iniziò a sentirsi male!
"Il punto dove Pegasus Nero mi ha colpito!" Si lamentò il giovane, a denti stretti, indicando il punto del proprio costato dove era stato colpito dall'ultimo attacco dell'avversario.
Strappando la stoffa della maglietta rossa di Seiya, Asher mise a nudo la carne dell'amico, dove era evidente una grossa macchia nera, simile ad una bruciatura.
La cosa più inquietante era che tale macchia si stava espandendo.
"Adesso capisco le sue parole" Pensò il cavaliere di Pegaso mentre nella sua mente risuonavano le ultime parole del nemico sconfitto: "Non pensare di aver vinto, Cavaliere! Dopo il Fulmine di Pegasus Nero, proverai la Morte Atroce!"
"Vigliacco!" Esclamò con rabbia mentre vedeva una altra macchia comparirgli su un braccio.
"In qualche modo i suoi colpi hanno innescato una reazione a catena, che sta inesorabilmente uccidendo i tuoi tessuti!" Spiegò Asher;
"Vediamo se in qualche modo riesco ad aiutarti" disse l'Unicorno bruciando il suo cosmo!
Ma a quel punto, nella Coscia destra del Cavaliere in viola si sprigionò una violenta scarica elettrica che lo fece urlare in agonia!
"AAARGH!"
"ASHER!" Esclamò Seiya, allibito da quella scena, per un istante dimentico del proprio dolore!
"I-il Corno Nero!" Affermò ansimante l'altro giovane!
"La leggenda diceva dunque il vero!" Pensò Asher con angoscia memore del racconto del suo Maestro.
"Nella mitologia Celtica, l'Unicorno Nero è il più temibile fra gli Unicorni!" La voce del suo maestro era chiara, seppur lontana "Chi era tanto folle da dargli la caccia doveva ringraziare il celo se falliva! Un successo portava infatti con se la terribile Vendetta del Corno Nero! Con le ultime forze a sua disposizione l'animale trafiggeva una gamba del suo avversario con il suo corno, che si spezzava a metà! Da quel momento iniziavano le disgrazie dell'assassino! Da quell'istante in poi infatti non sarebbe mai più stato in grado di cacciare o di combattere; Ogni volta che avesse tentato di farlo, non importa quanto nobile il motivo, un atroce tormento lo avrebbe fatto urlare in agonia!"
Nel frattempo Seiya si sentiva sempre peggio; Il suo respiro si faceva affannoso, mentre la vista gli si annebbiava. Ma non era su se stesso che era focalizzata la sua attenzione, in quel momento, ma su l' amico che stava soffrendo.
"Cosa ti succede?" Chiese il cavaliere di Pegaso con preoccupazione, sforzandosi di nascondere il proprio dolore.
"Unicorno Nero, prima di morire, è riuscito a conficcarmi nella coscia il suo corno!" Spiegò Asher, il respiro affannoso e irregolare.
"Esso porta con se la sua Vendetta, ogni volta che cerco di usare i miei poteri hai visto cosa succede!"
Seiya guardò la macchia nera sulla coscia del suo compagno!
"Non è possibile toglierlo?" Chiese, in un rantolo.
Asher scosse il capo "Nessun umano può farlo! Non senza uccidermi!"
Altrove, nella vallata Shun ebbe un brivido!
Il Cavaliere di Andromeda aveva scelto la strada più tortuosa, e finora non aveva incontrato ostacoli.
Dopo alcune decine di minuti, il suo cammino lo portò presso uno stretto sentiero a picco sul crepaccio; La prima cosa inquietante che vide furono i pezzi dell'armatura bianca di Seiya, abbandonati sul sentiero, dopodiché egli udì il suono distinto di due campanellini provenire dall'abisso!
Il giovane si sporse dunque a guardare, e quello che vide gli tolse il fiato! Asher, il volto contratto in una smorfia di dolore, stava cercando di scalare la parete, con una sola mano!
Con l'altra, infatti teneva Seiya, ormai completamente ricoperto di macchie nere, tanto da poter quasi essere scambiato per un nativo dell'Africa.
Shun, allora, gridò!"SEIYA, ASHER!" Ed iniziò a calare la propria catena.
E non un secondo troppo presto! Asher era infatti in procinto di mollare la presa, quando la catena di Shun gli si avvolse intorno al braccio!
"Quello che stai facendo è uno sforzo inutile, cavaliere!" Disse una voce crudele, proveniente dalla parete sovrastante il Cavaliere di Andromeda.
Colui che aveva parlato, identico a Shun, eccetto che per il colore nero di capelli e armatura era affiancato da un altro ragazzo, che, colori a parte, sembrava il gemello di Sirio!
"Il loro destino è segnato, cavaliere! La Morte Atroce, che si accompagna al colpo di Pegasus Nero avrà presto ragione del vostro Pegasus! E anche se l'Unicorno si salvasse, ormai non è altro che un cavallo azzoppato! Morirà se tenterà di usare il suo cosmo, perché tale è il potere della Vendetta dell'Unicorno Nero!"
Contrariamente al suo compagno il Dragone Nero non aveva quel tono smaccatamente crudele, mentre parlava! Sembrava semplicemente sottolineare dei fatti!
Comunque Shun non si fece distrarre dalle loro parole!"Qualunque siano le loro condizioni sono miei amici, e non li abbandonerò mai!"Rispose con fierezza il giovane cavaliere, iniziando a tirare su i suoi compagni.
"Sia come tu vuoi, cavaliere! Mi rendi Più facile il compito!" Disse crudelmente Andromeda Nero lanciando le proprie catene contro Shun.
Le catene nere bloccarono un braccio di Shun! Mentre il Cavaliere di Andromeda era così bloccato un ululato gli fece gelare il sangue delle vene! Un immenso Lupo, grande come un elefante, si stagliò sul costone opposto del burrone! Sembrava composto di oscurità vivente, completamente nero, eccetto per gli occhi, rossi come il sangue e le zanne, di una sfumatura di nero più brillante.!
La belva si lanciò su di un costone molto largo, perpendicolare a quello dove stavano i due Cavalieri Neri.
"Come faccio a combattere contemporaneamente i cavalieri neri e questo mostro, mentre tiro su Asher e Pegasus?"Si chiese con angoscia il più giovane dei Cavalieri.
Il gigantesco lupo si calò con inaspettata agilità sul sentiero sottostante, in un punto in cui esso si allargava notevolmente.
La belva iniziò ad avvicinarsi! Un morso di quelle immense fauci di tenebra e per Shun e i suoi amici sarebbe stato tutto perduto!
Shun contemplò la fine imminente, quando, dalle profondità del burrone emerse un altra belva!
Era un altro lupo, un po' più piccolo del primo, ma il suo corpo sembrava composto di acqua, fuoco, aria e luce, e aveva un colore verde chiaro, quasi grigio, con gli occhi e le zanne color argento! Dello stesso colore il segno, una luna piena, che si trovava sulla fronte della creatura!
La seconda fiera si scaglio sulla prima, azzannandola e costringendola ad arretrare, ringhiando di rabbia e di dolore.
Shun gioì, riconoscendo nella belva alleata il frutto della tecnica di Black, il Predatore della Luna.
"Non temere, Shun!" Lo incoraggiò la voce sicura del Cavaliere del Lupo, mentre la sua figura si palesava su un costone di roccia."Siamo arrivati anche noi!" Gli fece eco la voce saggia e profonda di Sirio, che balzò sul sentiero al fianco di Shun "Recupera i nostri amici, Cavaliere! Non indugiare!"
Disse il cavaliere del Dragone ponendosi in posizione d'Attacco!
Nel mentre Crystal e Gerkie erano giunti nel centro delle valli della morte, dove erano certi di trovare il loro nemico.
Ikki li stava aspettando, e li accorse con l'usuale sarcasmo "Felice di vedere che avete accettato il mio invito Cavalieri, la festa non potrebbe cominciare senza di voi!"
"La festa per te è finita, Ikki, e ancora prima di cominciare!" Disse Crystal preparandosi a combattere.
"Vuoi danzare con me, piccolo cigno bianco? Le fiamme della Fenice mal si addicono ad un fragile uccello dei ghiacci! Ma sia come tu desideri! Phoenix non teme nessuno!"
Disse il Cavaliere decaduto, avvolgendosi nel suo Cosmo infuocato. "Non temere Gerkie, ho scelto anche per te un compagno di danze, qualcuno che non ti deluderà!"
A quelle parole un enorme lupo nero comparve sulle rocce e si scagliò contro il Cavaliere dell'Orsa Maggiore, che evitò l'assalto solo all'ultimo istante!
Mentre Shun e Shiryu combattevano i propri omologhi dalla nera armatura, Black, con il suo fedele Predatore della Luna affrontava lo scontro con il mostruoso lupo nero!
I due lupi per un istante si scambiarono sguardi carichi di opposte energie, poi si scagliarono l'uno contro l'altro! Il Predatore della Luna mordeva con forza e rapidità le carni di energia oscura del suo avversario! Con movimenti precisi delle sue mani Black guidava gli attacchi del suo compagno, alimentandolo con il proprio potente cosmo!
Ma il gigantesco lupo nero non era nemico da sottovalutare; Con un solo potente morso scaraventò al suolo il Predatore, poi si scagliò direttamente su Black.
Il Cavaliere del Lupo si abbassò, poi sferrò un violento pugno alla gola del mostro.
La creatura sembrò risentirne, riducendosi di dimensioni, ma poi tornò a gonfiarsi, sferrando un altro violento morso alla spalla del cavaliere!
Solo la corazza, magistralmente riparata dal grande Mur, impedì a quelle fauci di frantumare e staccare la scapola e la clavicola di Black. Tuttavia, il sangue che sprizzò dalle numerose crepe fu l'inequivocabile segno che molti danni erano stati inflitti alla spalla del cavaliere di Bone-hills!
Black trattene a stento un urlo di dolore, ma riuscì a mantenersi lucido a sufficienza per potere contrattaccare!
Mentre il cavaliere sferrava un violento attacco alla testa del mostruoso lupo nero, il Predatore della Luna gli mordeva una zampa, costringendolo a mollare la presa!
L'ululato di dolore della belva d'oscurità echeggiò nelle gole, mentre la creatura, atterrata sferrava un impossibilmente rapida sequenza di morsi al Predatore.
Al centro delle Valli della Morte, nel mentre, Gerkie aveva fermato il balzo del mastodontico lupo nero riuscendo a scaraventarlo contro le pareti rocciose.
Per un attimo la belva parve impressionata dalla potenza fisica del suo avversario, dopodiché improvvisamente tremò, e si scisse in quattro lupi più piccoli, egualmente più grandi della media!
Le quattro belve si muovevano molto più rapidamente del singolo lupo gigante di prima, quindi circondarono Gerkie in un istante, ed iniziarono a girarli intorno.
I lupi sembravano muoversi con una coordinazione totale, come se fossero gli arti di un unico essere. Iniziarono a balzare in successione scambiandosi di posizione, e infliggendo al Cavaliere dolorosi morsi nei punti non protetti dall'armatura.
Gerkie cadde in ginocchio numerose ferite aperte sul suo corpo.
"Se non reagisco, per me è finita! Non sono in grado di afferrarli, sono troppo veloci, e anche se ne afferrassi uno, in quel momento sarei vulnerabile agli altri! Anche con l'Abbraccio della Terra, non è detto io riesca a colpirli!" Alla fine, dopo altri morsi, Gerkie cadde al suolo.
I lupi si preparavano al assalto finale, e per Gerkie il fato sembrava orma segnato!
Ma ecco il Cavaliere dell' Orsa Maggiore udì, forte e sicura la voce del suo maestro.
"Gerkie, cosa ci fai li al suolo?" Lo rimproverò bonariamente il giovane, massiccio uomo dalla pelle bronzea e dai corti capelli biondi, il torso nudo evidenziante la sua possente muscolatura.
"Maestro!" Mormorò Gerkie, sfinito per gli attacchi insidiosi ricevuti!"Alzati!" Gli disse la voce.
"Alzati e continua a combattere!"Insistette la voce;"O hai forse dimenticato il segreto della Forza Suprema?"
"L-la Forza S-suprema!" Gerkie ripensò al suo addestramento, sulle Montagne Rocciose, e al giorno della sua investitura!
Davanti al ragazzo si trovava una gigantesca caverna, che scendeva nelle profondità della terra!
Gerkie iniziò a percorrerla, con la paura dell'ignoto che iniziava ad attanagliargli lo stomaco! Mano a mano che la percorreva, la caverna diventava sempre più buia e fredda. Passo dopo passo, mentre l'oscurità aumentava, le forme delle stalattiti e delle stalagmiti si facevano sempre più inquietanti. Proprio quando, però, l'oscurità iniziava a farsi totale, comparve una luminescenza spettrale, che pareva provenire dalle pareti della grotta stessa! Continuando la sua discesa negli inferi, il giovane iniziò a percepire un tanfo pestilenziale, un odore di morte e putrefazione.
"Ci siamo, dunque!"Pensò il cavaliere, cercando di ignorare quel terribile fetore.
"La tua armatura è custodita in fondo a questa caverna!" Gli aveva detto il suo Maestro.
"Ma bada bene, il suo custode è una creatura terribile, un aspetto di una potente divinità del Mito dei Nativi di questi luoghi, Orso Grigio, Dio del Terrore e della Morte! L'Orso della Morte è il tuo unico ostacolo sulla via di Atena! Sconfiggilo, e l'armatura dell'Orsa Maggiore sarà tua!!"
L'Orso della Morte! Lo stesso demone ingannato dall'eroe Hiawata, in uno dei suoi racconti preferiti, quand'era bambino. Scacciando via i melanconici ricordi della sua infanzia Gerkie si concentrò sul momento presente!
In lontananza si cominciava ad udire un suono sordo, come il rumore di un muro che frana.
Finalmente, dopo quella che gli era sembrata un'eternità la galleria giunse ad un termine, aprendosi su di una vasta caverna semisferica.
Le stalattiti e le stalagmiti formavano una sorte di colonnato naturale a sostegno di una volta alta quasi quaranta metri; vicino all'ingresso della caverna stava una fossa, colma di nauseabonda carne in putrefazione! Una nube di insetti fastidiosi rendeva difficile guardare nel resto della caverna, ma quando, finalmente, Gerkie vi fu all'interno, poté farsi un idea più precisa!
Al centro della grande cavità, c'era una formazione rocciosa simile alla zampa di un grande orso;
Sul palmo della zampa, ecco lo scrigno contenente l'agognata armatura!
Dell'Orso della Morte, nessuna traccia, tranne quel brontolio sordo.
"Ma deve essere qui, lo sento!"Pensava il giovane avanzando con circospezione; Passo dopo passo Gerkie si avvicinava allo scrigno raffigurante la testa di orso.
Improvvisamente, le ombre della caverna si fecero più dense, avvicinandosi fra loro, fino a formare una massa compatta, che assunse il colore tipico dei Grizzly delle Montagne Rocciose!
Tuttavia quella belva era diversa dagli altri orsi, da lui affrontati e sconfitti nel corso dei sei anni di addestramento.
Innanzitutto era alto e largo più del doppio degli altri grizzly, poi aveva una luce rossastra, come di una sinistra intelligenza, che gli brillava negli occhi!
Ecco, il demone in forma d'orso spalancò le fauci ed emise un feroce ruggito, che scosse la caverna. Poi il mostro parlò "FOLLE! TU, UN BAMBINO MORTALE OSERESTI AFFRONTARE ME, L'OMBRA DI UN DIO? PER QUESTO PAGHERAI CON LA VITA!" La sua voce tonante era presagio di distruzione, e Gerkie fu scosso da un tremito;
Si riscosse tuttavia, e rispose al mostro nella maniera dei suoi avi, gli Uroni del Canada: "Whaghuk, Orso della Morte, non c'è timore nel mio cuore, forte è il mio braccio e saldo il mio spirito! Oggi non è il giorno della mia morte!"
Il mostro sembrò soppesare quelle parole, dopodiché improvvisamente si mosse, veloce come un ombra, e colpì il ragazzo con una violentissima zampata! Solo il suo addestramento gli permise di non svenire sul colpo! Scaraventato contro una colonna di roccia, che cedette di schianto Gerkie seppe ammortizzare l'urto, assorbendolo in buona parte con la possente muscolatura della schiena.
Quando il demone gli fu addosso Gerkie gli afferrò una delle enormi zampe inferiori, ed ecco, il suo cosmo, forte e brillante iniziò a bruciare!
Il Demone fu sorpreso da questo evento, ma ancora di più lo fu, quando, sfidando la logica e la gravità il giovane riuscì a sollevarlo in aria!
L'energia del cosmo di Gerkie sembrava pulsare direttamente nel suolo, che a sua volta sembrò rispondere!"Stretta dell'Orsa Maggiore!"Gridò, e il ruggito di dolore dell'Orso della Morte fu un suono spaventoso, ma mai quanto quello che fece la terra, quando Gerkie scaraventò il mostro al suolo con tanta violenza da farlo sprofondare di alcune decine di centimetri nella roccia!
La terra tremò violentemente, caddero detriti dalla volta e una nube di polvere si sollevò all'imboccatura della caverna, molto più in superfice.
Il maestro di Gerkie sorrise "Hai capito il segreto della Forza Suprema, Gerkie! Questo è il cuore delle Arti Marziali della Roccia! La Forza del tuo corpo viene alimentata dalla potenza inesauribile della terra, tramite il tuo cosmo! Questa è la Forza Suprema, la forza inesauribile!
E il segreto sta nella determinazione!" Dopo alcuni minuti dalla caverna emerse Gerkie, con indosso l'Armatura dell'Orsa Maggiore.
Gerkie ripensò a quel momento, e, mentre i quattro Lupi lo assaltavano all'unisono lui scattò in piedi "Oggi non è il giorno della mia morte!" Gridò fiero mentre il suo cosmo bruciava!
Ecco, la Forza Suprema della Madre Terra iniziò a inondare il suo corpo.
Ad un gesto di Gerkie la terra si sollevò come un muro bloccando l'assalto dei lupi.
Gerkie afferrò i due lupi più vicini e li scaraventò in aria con facilità. Poi si avventò sui due rimanenti! "Stretta dell'Orsa Maggiore".I due mostri, afferrati alla gola, smisero di muoversi in un istante, e scomparvero, mentre Gerkie terminava il lavoro con gli altri due, appena ricaduti a terra .
Poco lontano, Gerkie vide Ikki estrarre il proprio braccio dal petto squarciato di Crystal, che si accasciò al suolo. A quella vista Gerkie gridò, attirando l'attenzione di Ikki.
Il Cavaliere di Phoenix sembrava non aver superato indenne il suo scontro con Crystal, a giudicare dal colore del suo braccio destro, che pareva essere stato congelato.
Ciò nonostante, Ikki non sembrò affatto intimidito. "Cosa stai aspettando cavaliere? Non ho bisogno di due braccia per combattere contro di te!" Disse con la sua usuale arroganza!
"Per te è giunta la fine Cavaliere! Non hai difese contro il mio colpo più potente!" Disse Gerkie in iniziando ad ardere il proprio cosmo!
Ed ecco le braccia del cavaliere allargarsi, formando ampi cerchi, per poi tornare a congiungersi!
Ikki lo osservò in maniera strafottente e si preparò alla difesa.
"Abbraccio Avvolgente della Terra!" Due gigantesche braccia si plasmarono nel suolo, e afferrarono Ikki, collassando su di lui con un fragoroso boato.
In quell'istante Gerkie avvertì una fitta di dolore dietro al collo, e cadde al suolo, svenuto!
"Non era necessario!" Disse Ikki, che era balzato via all'ultimo momento rivolgendosi all'ombra che si era appena materializzata di fronte a lui. "Lo so, maestro" rispose l'ombra, la voce fredda e tagliente, ma in fondo era il mio avversario! Se lui si distrae durante il combattimento, è mio diritto approfittarne!" Phoenix annuì ricominciando a tastarsi il braccio "Dannato Crystal! Il braccio mi si è quasi del tutto congelato e sento che lo perderò!"
L'ombra si accigliò, poi afferrò il braccio del suo comandante "Non temete!"
Prese da un sacchetto che portava alla cintura un calice, raffigurante un teschio umano!
Non appena il luogotenente di Ikki lo ebbe scosso, il calice si riempì di un liquido rosso e scuro il quale fu subito versato sul braccio del Cavaliere della Fenice, che strinse i denti per il dolore, mentre la sostanza strideva e bruciava le sue carni. "Fatto, mio signore!"
Ikki mosse soddisfatto il braccio rigenerato. "Quella roba funziona!" Commentò il cavaliere.
"Ancora più efficacemente se bevuta, mio signore!" disse l'altro, mentre il sinistro calice si riempiva di nuovo.
"Bevetene un sorso, Lord Phoenix!"Propose il luogotenente con voce tentatrice!
Ikki afferrò il calice e lo soppesò fra le mani. Guardò per un infinito istante il liquido nel recipiente, poi avvicinò il calice alle labbra, sotto lo sguardo speranzoso del suo seguace!
Ma tale speranza era destinata ad essere delusa! Ikki lasciò cadere la sostanza al suolo, e restituì il calice al suo scherano dicendo "Phoenix non ha bisogno di nessuno, ne uomini ne dei!"
Nella gola, frattanto gli scontri proseguivano feroci!
Il Predatore della Luna continuava a frapporsi fra Black e il lupo nero, che da qualche istante era, se possibile, divenuto ancora più grosso e feroce.
Il Cavaliere del Lupo sapeva di dover evitare di perdere altro sangue, ma aveva sentito prima, il Cosmo di Crystal, e poi, quello di Gerkie, esplodere all'improvviso, quindi sparire!
"Mi hai stancato, belva delle tenebre! Non perderò altro tempo con te!"
Il cosmo grigio-verde di Black proruppe dal cavaliere al Predatore, che raggiunse e superò in dimensioni il suo oscuro avversario!
"Assaggia le Zanne del Predatore!" Disse, portando indietro il pugno, imitato dal Predatore, che piegò il collo sulla destra!
Quando Black sferrò il pugno il compagno del cavaliere attaccò, troncando letteralmente in due l'altro lupo con un unico terribile morso.
Il lupo mostruoso scomparve nel niente, mentre il Predatore della Luna si riduceva alle dimensioni di un normale lupo.
Quasi nello stesso istante anche Sirio e Shun uscivano vincitori dai rispettivi scontri.
I tre cavalieri provvidero quindi a soccorrere i due compagni in difficoltà.
Dopo averli tratti in salvo, iniziarono a curarli; Per liberare Seiya dall'oscurità che lo avvelenava Sirio colpì, uno dopo l'altro le tredici Stelle Dominanti sul corpo dell'amico "Le Stelle Dominanti rappresentano, sul corpo di un cavaliere di Atena, le stelle della sua costellazione!" Spiegò il Dragone "Attivandoli, in questo modo, libererò il corpo di Seiya dall'oscurità che lo stà devastando!".
Il Dragone colpiva con un solo dito i punti sparsi sul corpo, e da ciascuno di essi usciva sangue nero a fiotti!
Nel mentre Black si prendeva cura dell'amico Asher! "Nessun uomo può estrarre il corno di un Unicorno Nero da una ferita, senza uccidere il ferito! Ma forse il mio amico qua può riuscirci!"
Spiegò indicando il fedele Predatore. "Ne sei certo?" Chiese Shun con preoccupazione.
"Il Predatore è, in fondo, un emanazione del tuo cosmo, chi ci dice che alla fine non lo uccida lo stesso?" Black scosse la testa. "Il Predatore, Shun, è un antico spirito lunare, da sempre alleato con i Cavalieri del Lupo; Vive in simbiosi con me attraverso il mio cosmo, ma non è una sua emanazione."
"Ma se ti sbagliassi?" Chiese Sirio. Black esitò, ma con un sussulto di coscienza Asher disse "Fallo!"
Senza altri indugi Black fece ridurre il proprio lupo, affinché potesse afferrare fra i denti il minuscolo pezzo di corno che sporgeva.
Black esplose il suo cosmo caricando di energie il mini-predatore.
Con uno strappo secco il lupo estrasse il mezzo corno. Asher urlò in maniera disumana mentre il frammento maledetto lasciava la sua coscia "YAAAARGHHH"
Dopodiché, l'Unicorno giacque privo di sensi.
Trattenendo il fiato, Black si chinò sull'amico, per ascoltarne il battito; Quando udì, finalmente, il debole ma costante "Tu-Thump" del suo cuore che batteva esclamò "Asher vive!"
Lacrime di commozione e gioia rigarono il volto sollevato dei tre amici.
"Ora dobbiamo andare!" Disse Sirio alla fine!
"Si!" Annuì Black; "Seiya ed Asher ci raggiungeranno, non appena si saranno ripresi!"
Shun guardò i due Amici svenuti al suolo, dopodiché annuì a sua volta!