Capitolo 2
Sfida nelle Valli della Morte
Prima Parte
.Alla cascata dei Cinque Picchi il vecchio maestro di Sirio ascoltò il racconto dell'allievo con gli occhi chiusi.
Quando li riaprì, disse: "Sfida non facile è quella che vi aspetta, figlioli!"
Dopo una breve pausa riprese, "Molti hanno tentato di portare le proprie armature al grande Mur nel corso degli anni, ma in pochi sono riusciti anche solo a giungere in sua presenza! Voi pensate di poter riuscire, la dove molti hanno fallito?" Chiese all'allievo e a Black che lo accompagnava.
"Dobbiamo tentare!" Risposero all'unisono. "Lo facciamo per gli amici a cui dobbiamo la nostra vita!"
Il maestro sorrise!" Vi fa onore tanto coraggio; Ma il coraggio potrebbe non bastare!"
Grazie ai consigli del maestro i due cavalieri giunsero presso la dimora del Grande Mur dove furono accolti da una pioggia di macigni!
Sia Sirio che Black si liberarono facilmente di tale ostacolo e chiesero all'autore dell'attacco, un bambino sugli otto anni dai capelli rossi a scendere dall'alta torre che costituiva la dimora di Mur, apparentemente priva di accesso al piano inferiore.
"Venite a prendermi se ci riuscite!" rispose impertinente il ragazzino.
Il Dragone e il Lupo si scambiarono uno sguardo divertito, poi iniziarono a bruciare il rispettivo cosmo.
Sirio attaccò per primo con un possente calcio che tagliò in due la la torre!
Poi fu il turno di Black:" Predatore della Luna!" Gridò il cavaliere materializzando il lupo fatto di cosmo che afferrò delicatamente il bambino per la collottola e lo depositò fra le braccia di Black!
"Saresti tu il Grande Mur, colui che può riparare le armature?" Gli chiese scettico il cavaliere del Lupo.
"Ma no, io sono suo fratello, Kiki!" Rispose il bambino sorridendo.
"Non è stato carino accoglierci con quei macigni!" Disse Black, girandolo e somministrandogli due sonori ma innocui sculaccioni!
"Ohi, era solo un modo per mettervi alla prova!" Protestò Kiki.
Black lo rimise in piedi chiedendo" L'abbiamo superata?"
"Si, si, certo, potrete parlare con mio fratello appena arriva!" Rispose il monello massaggiandosi il sedere.
In quel momento una voce chiese, placidamente, "Cosa è accaduto Kiki?"
Il bambino spiegò la situazione e il Grande Mur disse, "Sarò da voi immediatamente!"
Con un semplice gesto Mur ricompose i pezzi della sua torre come se non fosse mai stata divisa.
Dopo di che ascoltò le richieste dei cavalieri. Spiegò loro che le armature non erano semplicemente danneggiate, ma morte, quindi prima di ripararle era necessario farle tornare in vita; Unico modo per farlo era bagnarle di sangue di cavaliere;
"Ora, visto che le armature sono quattro, sarà necessario oltre la metà del sangue di entrambi per resuscitarle tutte! Siete pronti a rischiare la vita, cavalieri?"
Chiese Mur con aria solenne.
"Si lo siamo" risposero all'unisono i due amici.
A quel punto, nella notte di Nuova Luxor due grida si alzarono al cielo!
"SIRIOOO!"
Gridò Seiya, svegliandosi madido di sudore; Il cavaliere aveva sognato la morte dell'amico.
Si alzò e uscì dalla sua casetta sulla spiaggia, troppo agitato per tornare a dormire!
Per calmarsi decise di fare una corsa fino al parco cittadino.
Quasi nello stesso momento le sale di Villa Thule echeggiavano del grido di Asher.
"BLAAACK!"
Anche l'Unicorno come il Pegaso aveva sognato la morte dell'amico, e non era più in grado di riaddormentarsi!
Dopo essersi scusato con coloro che aveva destato con il suo urlo anche Asher decise di calmarsi con una corsa fino al parco cittadino!
Qui incontrò Seiya.
Dopo uno scambio di battute acide i due decisero di concludere la scaramuccia avuta a Villa Thule in precedenza!
Iniziarono quindi a scambiarsi colpi violenti calci e pugni!
In loro tuttavia non c'era il desiderio di farsi del male, ma solo di chiarire i propri punti di vista, così diversi fra di loro ma pure insospettabilmente simili, per ciò che riguardava onore e lealtà.
Al termine della scazzottata i due si sdraiarono sull'erba ridendo, rinfacciandosi le reciproche ammaccature.
"Cosa dirai a Milady, Asher, che sei caduto nel parco?" Stuzzicò il cavaliere di Pegaso .
"E tu Seiya come spiegherai a Lamia che hai ricominciato ad azzuffarti come quando avevi sette anni?" Ritorse bonario l'Unicorno.
Poi i due si fecero seri" Seiya, sei preoccupato per il Dragone?" Chiese Asher.
"Si lo sono!" Rispose sinceramente l'altro.
"Anche io sono preoccupato per il Lupo! Black è il mio migliore amico sin dai tempi dell'orfanotrofio!" Spiegò l'Unicorno;
"Ci siamo allenati entrambi in Africa, lui in Liberia, io in Algeria!" proseguì "e i nostri maestri essendo amici a loro volta spesso ci portavano da un paese all'altro, e abbiamo continuato a vederci con regolarità!" Concluse infine Asher.
"Capisco; Io e Dragone non abbiamo condiviso le stesse esperienze, ma si è stabilito un legame fra noi, non riesco a spiegarti bene!" Disse Seiya guardando le stelle.
"Condividete un legame d'onore nato sul campo di battaglia!Il mio maestro mi raccontava spesso che era in questo modo che era nata la sua amicizia con il maestro di Black!"
Fu la risposta dell'altro.
Dopo una breve pausa i due ritornarono a rispettivi letti, dopo una bella doccia!
Mancava un solo giorno alla battaglia con i Cavalieri Neri!
Giunse al fine il momento di recarsi nelle Valli della Morte! Ne Sirio ne Black erano ancora tornati, ma Seiya e Asher erano determinati a combattere, anche senza protezione!
Arrivati sul posto, gli amici si divisero i quattro pezzi dell'armatura e si separarono in quattro gruppi;
Asher decise di restare con Seiya, Ban andò con Aspides e Gerkie con Crystal; Shun andò da solo.
Prima di separarsi ciascuno di loro prese un campanellino;
Quando Asher e Seiya furono rimasti soli comparve Kiki, che spiegò loro che sia Black che Sirio erano ancora vivi e li avrebbero raggiunti il prima possibile.
Felici di questa notizia i due cavalieri indossarono le nuove armature che il bambino aveva loro portato e, consegnati a quest'ultimo due campanellini identici ai propri si gettarono nei tortuosi canyon.
"Dagli al Lupo e al Dragone quando arrivano!"
Fu il commiato dei cavalieri al ragazzino prima di sparire nelle nebbie!
Non dovettero aspettare molto prima di ricevere il "Benvenuto" che si aspettavano!
Entrambi evitarono due violenti attacchi, rispettivamente da Unicorno Nero e Pegaso Nero.
Asher non perse tempo, iniziando a tempestare di calci il suo avversario!
L'Unicorno Nero, tuttavia era senza dubbio avversario alla sua altezza!
"Criniera dell'Unicorno Nero!" Gridò il cavaliere mentre scariche di nera elettricità fuoriuscivano dal suo corno, investendo Asher, che urlò dal dolore, ed esponendolo ad una violenta ginocchiata nel petto!
Ma il Cavaliere dalla violacea armatura reagì con sorprendente prontezza, bloccando l'attacco
Asher scaraventò il nemico contro la parete rocciosa e spiccato un balzo scaglio il suo attacco.
"Questa è la vera Criniera dell'Unicorno, Cavaliere Nero!" disse mentre la tempesta di elettricità investiva il nemico lasciandolo esposto al micidiale calcio.
Ma a sua volta l'Unicorno Nero sorprese il rivale girandosi in aria, respingendo l'elettricità con le proprie scariche. "Criniera dell'Unicorno Nero!" Gridò, opponendo il proprio ginocchio al piede di Asher!
Per pochi interminabili istanti i due si confrontarono in aria; poi l'Unicorno Nero emise un rantolo soffocato e tossì gocce di sangue mentre entrambi cadevano al suolo.
Cadendo, conscio della fine imminente, con un ultimo sforzo il Cavaliere Nero riuscì a far conficcare il suo acuminato corno nella gamba destra di Asher.
Dopodiché egli morì, con un inquietante sorriso sulle labbra. Anche Seiya aveva nel frattempo abbattuto il suo nemico, recuperando così il primo pezzo della Sacra Armatura, uno schiniero.
Nello stesso tempo altrove, nella valle un altro terribile scontro stava per avere luogo;
Ban e Aspides stavano infatti per affrontare Leone Nero e Idra Nero!
I loro avversari li avevano sfidati a viso aperto.
Ban fu accolto da potenti pugni, in rapida successione, mentre Aspides dovette evitare affilati artigli color dell'ebano.
La forza fisica del Leone Nero sembrava superiore a quella del suo omologo così Ban si risolse a bruciare il suo cosmo e a sferrare il suo attacco! "Ruggito del Leone!"
Con sua grande sorpresa il Cavaliere dalla nera armatura semplicemente allargò le braccia incassando in pieno l'onda sonora;Un potente cosmo iniziò a emanare dal Leone Nero mentre costui raddrizzava la schiena e avvicinando le mani sembrava comprimere la sfera di energia sonora!
"Tutta qui la tua potenza? Un volgare miagolio, questo mi sembra il tuo ruggito!"
Affermò spavaldo l'avversario di Ban, mentre rispediva al mittente l'attacco del Leone Minore.
Quest'ultimo riuscì a schivare, mandando la sfera ad infrangersi sulle rocce!
Una nuvola di polvere si alzò mentre Ban riprendeva fiato.
Il cosmo del Leone Nero si innalzò minaccioso, mentre quest'ultimo incrociava le braccia sul petto,
i pugni chiusi! "Ora ti mostrerò la differenza che esiste fra un gattino domestico e un leone!"
Proclamò con baldanza "Ruggito del Leone Nero!"
L'esplosione sonora fu fragorosa, come quella di una bomba; Diversamente dal colpo di Ban questo attacco non formò una sfera, ma si diffuse come una tempesta.
Il Leone Minore fu scaraventato contro le rocce e ricadde al suolo; poi numerosi massi caddero su di lui, ricoprendolo.
Poco lontano infuriava lo scontro fra le Idre;
Accortosi della sorte del compagno Aspides gridò "BAN!"
Ma mentre cercava di raggiungerlo per prestargli soccorso il Cavaliere espose il fianco.
"Dovresti pensare a te stesso, Cavaliere!" Lo irrise l'Idra Nera conficcandogli le Zanne nel fianco.
Immediatamente cominciò a bruciare nelle vene di Aspides il terribile veleno del suo avversario.
"Poco tempo ti rimane da vivere, cavaliere! Presto il Fiele dell'Idra Nera raggiungerà i tuoi centri nervosi, e per te sarà la fine!"Disse il guerriero dalle nere vestigia.
Ma il suo sorriso di vittoria gli si spense in volto quando Aspides si estrasse dal fianco i terribili artigli del nemico." Usare su di me il tuo veleno così presto è stato un grave errore!
"Infatti ora possiedo ancora le energie per fare questo!" disse, facendo scattare i suoi artigli dal guanto e auto-conficcandoseli nelle carni.
"Sei pazzo? Intendi finire tu stesso ciò che io ho iniziato?"
Aspides si limitò a sorridere, ripensando alle parole del suo maestro, sulle rive del Lago del Serpente in Finlandia!
"Aspides, di tutti i veleni che esistono ce n'è uno solo che non devi temere, sai dirmi qual è?"
Chiese il giovane uomo dai lunghi capelli bruni.
Il bambino pensò per un attimo, poi rispose" Il mio?"
Il maestro sorrise "Esatto! Il veleno che viene generato ad opera del tuo cosmo è un emanazione di te, e tu sei l'unico al quale non può causare alcun danno!"
Fece una breve pausa poi riprese "Ma non è tutto! Non solo il tuo veleno non ti danneggia, ma se possiedi abbastanza energie puoi usarlo su te stesso, per neutralizzare l'effetto di un'altra tossina.
Cosi come un fuoco acceso immediatamente ai piedi di un altro fuoco ne risucchia l'ossigeno estinguendolo insieme a se stesso così il tuo veleno, inoculato nello stesso punto dove te ne è stato iniettato un altro, può isolare e diluire le tossine dannose, portandole fuori dal tuo organismo!"
Dal fianco di Aspides, ritratti gli artigli, insieme al sangue iniziò a colare una sostanza trasparente, mischiata ad una nerastra, poi uno spasmo muscolare richiuse la ferita.
"Ora capisco, sei stato astuto cavaliere; Ma hai perduto molto sangue ed energie e non potrai ripetere questa operazione un altra volta!"
Disse il Cavaliere Nero espandendo il proprio cosmo ed estraendo gli artigli sia delle mani che delle ginocchia!
"Fiele dell'Idra Nera!" Urlò, balzando in aria e avventandosi su Aspides!
Il cavaliere dalla bianca capigliatura iniziò a muovere le braccia sinuosamente, espandendo il suo Cosmo! "Spire del Terrore!" Il grido fu seguito dall'apertura della mano destra, veicolo dell'insidioso attacco mentale.
Il Cavaliere Nero si fermò a mezz'aria e cadde malamente al suolo!
"Non ti sforzare, Idra Nera! La morsa delle Spire del Terrore non ti lascerà fino a che io non sarò molto distante! Ti faccio dono della vita, usala in modo migliore!"
A quelle parole si udi un Cosmo esplodere e un potente colpo fu scagliato contro Aspides;
L'Idra riuscì ad evitarlo solo per realizzare che il colpo non era diretto a lui!
L'esplosione investì in pieno l'Idra Nero che fu scagliato in aria per poi tornare al suolo con violenza, ormai privo di vita.
"Perché?" Disse stupefatto Aspides, chiedendo a Leone Nero una spiegazione.
"Non c'è posto per i deboli nell'esercito della Fenice!"
Rispose freddo l'altro.
"Ora preparati a seguire lui e il tuo compagno nell'Ade!"Concluse mettendosi in posizione di attacco.
A queste parole una violenta deflagrazione si udì da dietro le sue spalle.
"Hai cantato vittoria troppo presto, Cavaliere Nero!" Esclamò sicuro Ban, emergendo da sotto le rocce, avvolto nel suo cosmo rilucente.
Lo spietato guerriero in armatura nera si incupì leggermente.
Ma non c'era traccia di timore nella sua voce quando si volse ad affrontare il suo nemico dicendo:
"A questo errore porrò presto rimedio!" Il Cosmo del Leone Nero riempì di nuovo i canyon rocciosi, mentre l'agguerrito luogotenente di Ikki incrociava di nuovo sul petto le sue braccia!
"Perite entrambi per mia mano: Ruggito del Leone Nero!"
Aspides fu investito in pieno e perse i sensi, ma Ban riuscì a contenere il devastante attacco del nemico riducendolo, a viva forza, ad una singola sfera di suono e a rilanciarla contro di lui;
"Un colpo segreto è pienamente efficace solo la prima volta che viene usato su un Cavaliere!"
Il suo nemico non poté schivare, ma riuscì a parare usando un pugno;
Il guanto della corazza nera andò in frantumi, ma fu l'unico danno subito dal Leone Nero, che esplose in una risata crudele.
"Ha, ha, ha Cavaliere! Forse le nostre tecniche e il nostro Cosmo si equivalgono, ma purtroppo per te i nostri corpi no!"
E così dicendo si avventò su Ban iniziando a tempestarlo di pugni, potenti come magli!
"Ha ragione lui!" Pensava Ban durante il pestaggio, "Fisicamente mi è troppo superiore!
Mi ucciderà se non faccio qualcosa! Ma cosa?"
Mentre stava per soccombere, con il sangue che cominciava a sgorgare copioso dalla sua bocca, e numerose crepe iniziavano a disegnarsi sull'armatura arancione, nella sua mente risuonò la voce del suo maestro, il saggio Kwansi in Tanzania
"Durante un combattimento in cui sei sfavorito, Ban, ricorda sempre l'esempio del Leone!
Sorprendi il tuo nemico con un attacco che non si aspetta e la vittoria sarà tua!"
Ispirato da quelle parole Ban riuscì ad attingere alle sue riserve di energia radunando il suo cosmo per un "Ruggito del Leone!" a distanza ravvicinata!
Non sorprese Leone Nero abbastanza da travolgerlo ma diede a Ban un po' di respiro, permettendogli di mettere in pratica il suo piano!
Il suo cosmo esplose, ed ecco, Ban era scomparso dalla visuale del Leone Nero.
"Cosa?" Esclamò imbestialito il Cavaliere Nero;
"Mostrati, Vigliacco!"Gridò in preda all'Ira.
"Eccomi qui!" Rispose provocatorio Ban che ora era inspiegabilmente alcuni metri dietro al Leone Nero, sorridendo con aria strafottente.
Il Cavaliere Nero si avventò su Ban, ma quando tento di colpirlo il suo pugno si infranse sulla roccia, sollevando un nube di detriti.
"Sei caduto nell'Inganno del Predatore, ricevi Il Ruggito del Leone!" Gridò Ban, ricomparendo a pochi centimetri dal volto del nemico ed esplodendogli addosso il micidiale attacco sonoro!
Colpito in pieno il Leone Nero cadde al suolo, l'Armatura ormai in pezzi.
"A quanto p-pare s-sono io il gattino che credeva di es-sere un Leone.
Idra Nero, ti c-chiedo s-scusa!" Furono le sue ultime parole prima di morire, a pochi centimetri dal compagno che poco prima aveva barbaramente giustiziato.
"Anche se solo all'ultimo momento ti sei pentito della tua crudeltà, Leone Nero! Possa l'Idra Nero perdonarti ed insieme troviate la pace!" Sussurrò Ban di fronte al nemico sconfitto,
dopodiché si rivolse ad Aspides, che finalmente riprese i sensi.
Recuperato il pettorale della Sacra Armatura i due Cavalieri vincitori poterono proseguire il proprio cammino.
Altrove nei sinistri canyon, Crystal e Gerkie, erano giunti in una lugubre radura, dominata da un alto albero spoglio.
"Dovremmo aver già incontrato qualche nemico, a questo punto!" Notò con tono teso il ragazzo più corpulento.
Crystal annuì!"Hai ragione!"I due Cavalieri raggiunsero l'albero.
Qui fecero appena in tempo ad evitare una raffica di aria congelante, che lasciò cristalli di ghiaccio simili a diamanti neri al suolo.
Allo stesso tempo, dal sottosuolo una massiccia figura in armatura nera emerse da suolo,
stringendo le mani intorno ai colli dei due Cavalieri!
"Hu, Hu, Hu! Siete caduti entrambi nella nostra trappola, moscerini!"
Sogghignò Orso Nero, perfino più enorme di Gerkie nell'aspetto!
Scaraventò via Crystal come fosse un fuscello, verso l'albero morto dove una voce gridò:
"Polvere di Diamanti Neri!" Una raffica di cristalli congelanti color carbone esplose , investendo e ricoprendo il cavaliere del Cigno!
Nel frattempo il gigantesco nemico di Gerkie aveva modificato la propria presa, spostandola dal collo alla schiena.
"Questa è la Stretta dell'Orso Nero, Cavaliere, ti piace il suo abbraccio?"
Lo schernì l'avversario bruciando il suo cosmo; L'armatura di Gerkie iniziò a scricchiolare sinistramente, e così pure le ossa della sua Schiena!
Tuttavia il Cavaliere dell'Orsa Maggiore non si sarebbe dato per vinto così facilmente!
Iniziò a sua volta a bruciare il proprio cosmo, alimentando così la potenza delle sue già forti braccia!
Sotto lo sguardo di doloroso stupore del Cavaliere Nero le sue braccia furono a viva forza separate l'una dall'altra;
Sangue spillò copioso dall'attaccatura delle braccia del seguace di Ikki mentre l'armatura nera in quei punti si frantumava "YAAARGH!" Fu l'urlo bestiale dell'Orso Nero.
A cinque o sei metri di distanza un Cigno Nero già convinto della propria vittoria dovette rifare i propri conti!
Crystal si liberò infatti dalla prigione di ghiaccio nero che era stata costruita per lui!
"Credevi davvero che bastasse la tua brezza tinta di inchiostro per congelare me, Cigno Nero?
Hai forse dimenticato che sia io che la mia armatura abbiamo temprato la nostra resistenza nei ghiacci eterni della Siberia?"
Dichiarò, in tono di sfida il Cavaliere dalla bianca armatura, ed espandendo la propria energia cosmica iniziò a tracciare con le mani e le gambe la sagoma di un Cigno in volo!
"Prendi la vera Polvere di Diamanti!"Disse poi, scagliando le proprie ondate di gelidi cristalli contro il nemico!
Le cose sembravano mettersi bene per i Cavalieri dello Zodiaco, giacché anche Gerkie mise a segno l'attacco, afferrando con la terribile tenaglia delle sue mani il collo del nemico!
"Stretta dell'Orsa Maggiore!!"Gridò Gerkie, caricando immediatamente la sua presa di quel potere che non aveva voluto infondervi nello scontro con Seiya!
Tuttavia seppur travolto dalla Polvere di Diamanti, il Cigno Nero aveva ancora le ali, e atterrò in piedi!
"Non male, ma non basta!Siamo in parità cavaliere! Nessuno di noi due ha più armi segrete efficaci!"
Crystal sorrise, un sorriso pericoloso come una tempesta di neve.
Orso Nero sembrava ormai sottomesso, ma all'improvviso il suo cosmo riesplose e il Cavaliere Nero inflisse due viontissimi colpi di taglio ai polsi dell'Orsa Maggiore, che emise un grido soffocato di dolore!
Anche con l'ausilio del suo cosmo Gerkie non riuscì ad opporsi alla pressione nemica con i polsi gravemente danneggiati.
"Ora siamo pari!Tu hai spezzato i miei artigli ed io i tuoi!" Esclamò soddisfatto il Cavaliere delle Forze Oscure.
Gerkie sospirò; non un sospiro di rassegnazione, ma il sospiro di chi non ha scelta, se non vincere!
Sia Crystal che Gerkie espansero il proprio cosmo compiendo gesti preparatori con le braccia!
Aggraziati ed eleganti quelli del Cigno che lanciò nell'aria ondate gelidi, lenti e solenni quelli dell'Orsa Maggiore, che piantò a terra i propri piedi con risolutezza.
"Vortice Fulminante dell'Aurora!" Fu il proclama di Crystal, mentre Gerkie gridò:
"Abbraccio Inesorabile della Montagna!"
Cigno Nero fu travolto dalla tempesta di aria gelida, che lo schiantò contro le rocce e lo lasciò intrappolato nei ghiacci.
Orso Nero fu invece schiacciato dalla stessa roccia circostante, che agì come un poderoso prolungamento delle braccia di Gerkie e finì quasi interamente sepolto nella dura pietra.
"Siete sconfitti!" proclamarono i due Cavalieri della Giustizia!
Crystal recuperò il secondo schiniero, ed aggiunse "Vi risparmiamo la vita, avendo entrambi una mano libera riuscirete a liberarvi!"
Gerkie annuì ma i due Cavalieri Neri risero in maniera maniacale!
Cigno Nero spezzò il piccolo cigno del suo diadema, e Orso Nero strappò la piastra esagonale del proprio!
"Per te mio Signore!" Gridarono entrambi concentrando per un’ultima volta il loro cosmo per caricare i due oggetti ed inviarli altrove!
Lo sforzo provocò l'esplosione di entrambi i loro corpi, lasciando sia Gerkie che Crystal con innumerevoli domande!