Fiore di Luna – Una preghiera che giunge da lontano
(di Lamia)
Signore…perdonami se ancora una volta mi rivolgo a Te, ma Ti prego, presta ascolto alla mia umile preghiera…non è per me che richiedo il Tuo prezioso tempo, ma per Sirio. Ha bisogno di Te, non abbandonarlo nel momento del bisogno!
Credo che sia giunto ad Atene da più di tre ore, ormai, ed è dalla sua partenza dai Cinque Picchi che non ho più sue notizie. So che non può essere altrimenti, come potrebbe mettersi in contatto con me dal luogo in cui si trova ora? E so bene che è in missione, che sta compiendo il suo dovere, come sempre…ma come posso rimanere qui ad attendere gli eventi, senza nulla poter fare per aiutarlo? Che posso fare? Posso solo pregare, pregare per Sirio, perché riesca a vincere e tornare da me…
Oh Signore, Ti prego, riportalo da me sano e salvo! Aiutalo in questa impresa disperata! Quante volte ancora dovrò temere per lui, per la sua salute? Quante volte dovrò sapere la sua vita appesa ad un filo sottile e fragile? Quanta paura ho già avuto per lui, troppa…
Così impressa nella mia memoria è ancora la Guerra Galattica; poche settimane sono trascorse da allora, ma quello strazio è una ferita ancora aperta nel mio cuore…se fossi riuscita a convincere Sirio ad abbandonare lo scontro non avrebbe rischiato di morire…avrei dovuto insistere, come il Maestro voleva che facessi, mentre io ho soltanto riferito il messaggio e ho lasciato che fosse lui a decidere. Quanta determinazione ho visto nei suoi occhi, mentre mi diceva di non poter interrompere l’incontro, di dover portare a termine ciò che aveva cominciato! Ho visto il fuoco nel suo sguardo, forse un segno di quel cosmo di cui parlava sempre l’Anziano Maestro durante l’addestramento! Le parole mi hanno abbandonato, ero come pietrificata mentre fissavo il suo volto, incapace di reagire. Avrei voluto dire tante cose e cercare di fermarlo, ma con il terrore nel cuore sono rimasta a guardare mentre tornava a combattere...avrei voluto pregare per lui, ma non ci riuscivo, non riuscivo a pensare a niente, tale era la confusione che occupava la mia mente! Le voci delle persone attorno a me risuonavano indistinte al mio orecchio, mentre vedevo Pegasus colpirlo al petto…era il suo punto debole, io lo sapevo, e in quel momento proprio quel punto era scoperto, senza armatura, senza alcuna protezione! Oddio, l’aveva compreso anche il suo avversario!!! Per Sirio era la fine, io l’ho capito un attimo prima del colpo finale…è stato come se per qualche istante il tempo si fosse fermato, insieme al mio respiro, mentre lo vedevo cadere fuori dal ring, mentre chiudevo gli occhi e udivo il boato di voci degli spettatori riecheggiare nel Palazzo dei Tornei…
Il suo cuore si era fermato…il tatuaggio sulla schiena stava svanendo lentamente, come la sua vita…oh Signore, che dolore ho provato in quel momento! Non potevo credere che Sirio sarebbe morto così, davanti ai miei occhi! Qualcuno doveva salvarlo!!! Ma solo quel Cavaliere poteva farlo, con un altro dei suoi colpi. Mi sono gettata in lacrime su di lui per supplicarlo di intervenire, pur sapendo quanto folle fosse pretendere che nelle gravi condizioni in cui versava in quel momento si alzasse dalla barella che lo trasportava, ma la vita di Sirio era nelle sue mani! E Pegasus ha dato ascolto alle mie suppliche: ha riattivato il suo cuore e lo ha salvato! Per sempre gli sarò grata per il suo gesto…
Ma solo per breve tempo è durato il mio sollievo, purtroppo…non molto mi è stato spiegato su quanto accaduto in seguito, ma so che Sirio ha donato il suo sangue per ricambiare il favore ricevuto, per dare nuova vita all’armatura di Pegasus, affrontando il rischio di morire dissanguato. Io non volevo nemmeno che partisse per quell’impresa, ancora debole per il duello da poco terminato; avevo intuito che avrebbe corso dei pericoli, senza pensare a se stesso, e sapevo che se fosse morto non sarei nemmeno stata al suo fianco! Potevo soltanto attendere il suo ritorno, con la speranza che non gli capitasse nulla…
Ma quando è tornato da me era cieco. Aveva perso la vista durante un altro scontro. Che duro colpo è stato per Sirio! Sembrava un’altra persona, come se quel fuoco si fosse spento dentro di lui…come se la sua vita non avesse più alcun valore…come se non ci fosse più alcun motivo per cui combattere…mentre io mi sentivo quasi sollevata al pensiero che non avrebbe più dovuto correre rischi! Pensavo che finalmente il suo tempo sarebbe stato mio, mi sarei presa io cura di lui e nulla ci avrebbe più diviso! Nessun addestramento l’avrebbe più tenuto lontano da me, nessuna battaglia…Quanto crudele sono stata, Signore, come ho potuto essere così egoista? Come ho potuto pensare anche solo per un momento che Sirio avrebbe potuto accettare di rinunciare ad essere un Cavaliere di Atena? In cuor mio ringraziavo che fosse cieco, nonostante il dolore e la frustrazione che sapevo provasse dentro di sé…speravo che con il tempo la sua ferita interiore sarebbe guarita e che tutto si sarebbe sistemato…chiedo perdono per il mio egoismo, Signore!!! Ho pensato solo a me stessa, al mio desiderio di avere al mio fianco l’uomo che amo!
Ma il posto di Sirio non è qui ai Cinque Picchi, non è con me…è con i suoi compagni. L’anziano Maestro mi aveva avvertito che sarebbe accaduto: il destino di un Cavaliere è quello di servire Atena in difesa dell’Umanità intera, anche a costo della propria vita. Tutto il resto deve passare in secondo piano. E io mi devo fare da parte, lasciando che Sirio compia il suo dovere fino in fondo. So che così dev’essere…ma come può affrontare una nuova missione in quelle condizioni?!? Come può vincere il suo nemico se nemmeno lo può vedere?!? Mi ha detto di non preoccuparmi, ha promesso che tornerà da me…le sue parole non erano incerte, la sua voce era tranquilla e sicura…lo scontro con Demetrios gli ha reso quella determinazione che aveva perduto, ha riattivato quel fuoco che si era spento. Dragone è tornato! Ed è voluto partire alla volta del Grande Tempio. Ancora una volta avrei voluto tentare di fermarlo, ma sapevo che sarebbe stato inutile…e sono rimasta a guardarlo allontanarsi da me e partire per affrontare non so quale nemico…
Ed eccomi qui, Signore, in ginocchio di fronte a Te. Ti imploro di ascoltare la mia preghiera! Donerei la mia stessa vita se potesse servire a qualcosa…ma io non ho il potere di aiutare Sirio in quest’impresa, solo Tu lo puoi fare!!! Quindi Ti prego, resta al suo fianco in questo difficile momento, sostienilo in battaglia! Fa che vinca il nemico che sta affrontando in quest’istante e riesca a raggiungere l’obiettivo che si è prefissato! Non permettere che gli sia fatto del male! E Ti prego nuovamente, Signore: riportalo da me sano e salvo! Io sarò qui ad aspettare il suo ritorno…