9° Puntata – Rivelazioni (1° Parte)

Aldebaran: Diamine, a vederlo non si direbbe, invece possiede una forza davvero notevole.

Kyra: Già, e dire che quando tredici anni fa il suo maestro lo portò su quest'isola, era un bambino pavido ed insicuro.

Rigel: L'allenamento a cui è stato sottoposto lo ha molto cambiato, ricordo ancora quando il suo maestro lo sbatté in mezzo alla foresta e gli disse che se avesse voluto mangiare, avrebbe dovuto procurarsi il cibo solo....

Kyra: ...e io ricordo che due mesi dopo, fummo attratti da un ottimo profumo proveniente dal luogo dove si era accampato. Stava arrostendo un enorme cervo ed era coperto solo da una pelle d'orso. Ma la cosa più divertente, fu che quando gliene chiederemo un po', invece di offrircelo, ci indicò la foresta dicendo: " prego, prendetene quanto ne volete, quello su fuoco, a me basta. "

Aldebaran: Ah ah ah! Chissà che faccia deve aver fatto il suo maestro, quando ha sentito le sue parole ritorcersi contro di lui! (Eppure adesso comincio a vederci chiaro...)

-SUGLI SPALTI L'ATMOSFERA È BEN DIVERSA DA QUELLA CHE SI RESPIRA NELL'ARENA. INFATTI, L'UNO DI FRONTE ALL'ALTRO, SONO ORA SCHIERATI MILO E GLAUCO. CON CINICA ARIA DI SFIDA, IL GOLD SAINT DELLO SCORPIONE COMINCIÒ A BATTERE LE MANI.-

Milo: Bravo, i miei complimenti. Sei riuscito a superare tutte le prove.

Glauco: Risparmia il fiato scorpione, siamo qui per combattere, non per fare esercizi di retorica.

-MILO DIGRIGNÒ I DENTI PER LA RABBIA.-

Milo: (Cane insolente!)

Rigel: Glauco, è l'ultimo scontro, se resisterai alle sue punture, potrai contrattaccare.

Glauco: Musica, per le mie orecchie!

-GLAUCO RIDUSSE GRADUALMENTE LO SCUDO DI COSMO, CHE ANCORA GLI VORTICAVA INTORNO COME UN TORNADO, FINO A FARLO SPARIRE. DOPODICHÉ SPALANCÒ LE BRACCIA, PROTENDENDO, FIERO, IL PETTO VERSO L'AVVERSARIO.-

Glauco: Che aspetti Milo? Fammi vedere cosa sai fare.

-MILO ERA FUORI DI SÉ, LA RAGIONE AVEVA CEDUTO IL PASSO ALL'IRA.-

Milo: Soffrirai come mai hai sofferto, maledetto!

-L'OTTAVO GOLD SAINT PROTESE VERSO IL SUO AVVERSARIO L'INDICE DELLA MANO DESTRA. ORA UN VISTOSO ARTIGLIO SCARLATTO CAMPEGGIAVA SULL'ULTIMA FALANGE DEL SUO DITO.-

Milo: Prendi...Scarlet Needle!

-FU COME UN LAMPO CREMISI, POI UN PICCOLO RIVOLO DI SANGUE STILLÒ IMPROVVISAMENTE DALLA SPALLA DEL RAGAZZO. LA FERITA ERA MINUSCOLA, COME LA PUNTURA DI UNO SPILLO, MA IL DOLORE ERA LANCINANTE. GLAUCO STRINSE I DENTI.-

Milo: Fa male vero? Ebbene adesso il dolore aumenterà, perché ho deciso che subirai tutte e quindici le punture dello Scarlet Needle. Il dolore crescerà di intensità fino ad indurti alla pazzia, e sarà allora che ti lancerò Antares, il colpo mortale corrispondente al cuore dello scorpione. Esalerai il tuo ultimo respiro tra strazianti grida di dolore. Sei pronto! Allora continuiamo... due... tre... quattro... cinque...

-AD OGNI COLPO IL DOLORE ERA SEMPRE PIÙ FORTE, LE URLA ERANO STRAZIANTI. KYRA SI COPRÌ LE ORECCHIE CON LE MANI PER NON SENTIRE, E DISTOLSE LO SGUARDO DALL'ATROCE SPETTACOLO. CON UN GHIGNO SADICO STAMPATO SUL VISO, MILO CONTINUÒ A TEMPESTARE GLAUCO DI COLPI INFIGGENDOGLI ANCORA ED ANCORA, NUOVE PIAGHE, E NUOVO DOLORE.-

Milo:... non ti basta ancora? Undici... dodici... tredici... quattordici.

-GLAUCO SEMBRAVA UN MONUMENTO ALLA SOFFERENZA. SI REGGEVA ANCORA IN PIEDI, MA SEMBRAVA AVER PERSO I SENSI. LA FRONTE CHINA, E LE BRACCIA ANCORA SPALANCATE COME IL CRISTO CROCIFISSO CHE ERA NELLA CAPPELLA DELL'ISOLA. IN QUELLO STATO DI SEMINCOSCIENZA, FU ANCORA LA VOCE DEL SUO MAESTRO AD INCORAGGIARLO.-

Voce: (Glauco, ragazzo mio, è il momento...)

Glauco: (Sì, maestro...)

-IL COSMO DI GLAUCO INIZIÒ AD ARDERE ESPANDENDOSI SEMPRE PIÙ. STAVA RAGGIUNGENDO GRADUALMENTE I LIMITI ESTREMI DELLA GALASSIA. SOTTO GLI OCCHI ESTERREFATTI DEGLI ALTRI GOLD SAINT, CHE ORMAI LO DAVANO PER SPACCIATO, GLAUCO ASSUNSE ANCORA QUELL'ENIGMATICA POSIZIONE DI COMBATTIMENTO CHE TUTTI AVEVA FATTO INTERROGARE.-

Shaka: (Ecco, assume di nuovo quella strana posa... ma... ora ricordo... ma certo, come affatto non pensarci prima.)

-ALCUNE FRASI SI AFFOLLARONO NELLA MENTE DI SHAKA-

" Rigel: Si è allenato per tredici anni. "

" Kyra: Tredici anni fa il suo maestro lo portò su quest'isola. "

" Shura: Chi ti ha istruito doveva essere certamente un uomo straordinario, un dio forse. "

" Glauco: Userò su di me la tecnica più devastante che il mio maestro mi ha tramandato. Da questa distanza sarà il colpito anche tu, e pur indossando un gold cloth sarai spazzato via insieme a me. "

Shaka: (Non c'è dubbio, è lui che lo ha addestrato!)

Milo: Anche se ardi il tuo cosmo al massimo, ormai è tardi per reagire. Prendi dunque, Antar....

Shaka: Milo togliti di lì, il suo maestro era...

Glauco: GALAXIAN...

Aldebaran:... Saga dei Gemelli!

Glauco: ...EXPLOSION!!!

-UNA LUCE ABBAGLIANTE AVVOLSE L'INTERA ARENA, UN ROMBO ASSORDANTE PARVE VOLER RADERE AL SUOLO IL MILLENARIO EDIFICIO. LA FORZA DEVASTANTE GENERATA DALL'ESPLOSIONE DEL COSMO DI GLAUCO, INVESTÌ IN PIENO IL GOLD SAINT DELLO SCORPIONE, SCAGLIANDO SULLE GRADINATE ALLE SUE SPALLE E CREANDO UNA VORAGINE PARECCHIO PROFONDA. QUANDO LA COLTRE DI POLVERE SI FU DIRADATA, GLI ALTRI GOLD SAINT SI ACCALCARONO SULLA SABBIA NELL'ARENA PER CAPIRE MEGLIO COSA FOSSE SUCCESSO.-

Milo: Urgh! Maledizione! Quale immane potenza!

-MILO SI RISOLLEVÒ FATICA E SI DIRESSE BARCOLLANDO VERSO GLAUCO. SAPEVA BENE CHE SE L'ARMATURA D'ORO NON L'AVESSE PROTETTO A QUEST'ORA SAREBBE STATO DISINTEGRATO.-

Milo: Ti avevo sottovalutato, e ora ne pago lo scotto. Hai vinto...

-A TALI PAROLE, COME FOSSERO STATI VASI DI PORCELLANA COLPITI DA UN SASSO, I GOLD SAINT SI FRANTUMARONO IN TANTI PICCOLI PEZZI, CHE SI INFRANSERO AL SUOLO, CON UN ASSORDANTE RUMORE DI COCCI ROTTI.-

Glauco: Ma... che succede adesso? Saggio Rigel adesso basta con i misteri che cosa significa tutto ciò?

Rigel: Hai ragione Glauco, basta misteri, e giusto che tu sappia!