12° Puntata - Fratelli
-NON APPENA RAGGIUNSE IL RETRO DEL LOCALE, GLAUCO ADAGIÒ KYRA FRA LE RADICI DI UNA GROSSA QUERCIA, POI LA COPRÌ DOLCEMENTE COL SUO MANTELLO. LA PALLIDA LUCE DELLA LUNA PIENA, SEMBRAVA ACCAREZZARE I SUOI FLUENTI CAPELLI, ROSEI COME L'AURORA. IN QUELL'ISTANTE GLI SEMBRÒ ANCORA PIÙ BELLA D'UN TRATTO, PERÒ, L'INCANTO DEL MOMENTO FU INTERROTTO DA UNO STRANO RUMORE IMPROVVISO. UN TENUE FRUSCIO,MA TANTO BASTÒ AL FINISSIMO UDITO DEL CAVALIERE D'ORIONE. GLAUCO SI VOLTÒ ALLARMATO. UN'OSCURA FIGURA SI ERGEVA ORA DI FRONTE A LUI, L'OMBRA CHE IL PORTICATO DELLA LOCANDA PROIETTAVA SU DI ESSA NE CELAVA IL VISO, MA UN OGGETTO SFAVILLAVA AI RAGGI DELLA LUNA TRA LE SUE MANI; UNA CETRA D'ARGENTO.-
Glauco: Aerion! Mostra il tuo volto, non si addice a un cavaliere celare la propria figura come fosse un volgare ladro.
Aerion: Dunque sai che sono cavaliere...
-AERION MOSSE QUALCHE PASSO VERSO GLAUCO. IL RAGAZZO DEGLUTÌ LA SALIVA, NON RIUSCIVA SCROLLARSI DI DOSSO UNO STRANO SENSO DI ANSIA. LA VOCE DEL RAGAZZO GLI ERA FAMILIARE E QUESTO LO TURBAVA NON POCO, SUDAVA FREDDO, E AD OGNI PASSO CHE L'OMBRA FACEVA VERSO DI LUI, I BATTITI DEL SUO CUORE AUMENTAVANO IN NUMERO E FREQUENZA. ANCORA QUALCHE PASSO E LA LUNA AVREBBE ILLUMINATO IL SUO VOLTO.-
Aerion: ...la tua abilità è grande come mi hanno riferito, Glauco!
Glauco: (Come conosce il mio nome costui?... ma... ma... cos...)
-ESPRESSIONE STAMPATA SUL VOLTO DI GLAUCO ERA IDENTICA A QUELLA CHE KYRA AVEVA PALESATO NEL LOCALE PRIMA DI PERDERE I SENSI. AD OGNI PASSO LA TENUE LUCE DELLA PALLIDA LUNA RIVELAVA ORA PARTI DEL VOLTO DEL RAGAZZO.-
Aerion: Ti trovo pallido Glauco. E pure i miei lineamenti non dovrebbero oltremodo sconvolgerti, d'altronde sono gli stessi che vedi ogni mattina allo specchio, non credi?
Glauco:T... tu...s... sei identico a me!
Aerion: E la cosa ti sorprende, fratello?
Glauco: Fra... fratello?
-IL RAGAZZO STRINSE LA TESTA FRA LE MANI, MIGLIAIA DI RICORDI AFFOLLAVANO LA SUA MENTE. RICORDI CONFUSI. RITORNÒ CON LA MEMORIA ALLO SCONTRO CON L'AGALMA DI APHRODITE, QUANDO NELLA SEMINCOSCIENZA AVEVA RAGGIUNTO LA PACE DEI SENSI, E AVEVA INVOCATO UN PADRE E UN FRATELLO CHE MAI AVEVA CONOSCIUTO. AERION ERA LÌ, INNANZI A LUI, ERANO VERAMENTE IDENTICI, SAREBBE STATO IMPOSSIBILE DISTINGUERLI, PERSINO IL TAGLIO DI COLORE DEI CAPELLI VERDI COME IL MARE D'ESTATE, ERANO UGUALI. AI DUE SEMBRAVA DI GUARDARSI ALLO SPECCHIO, SOLO GLI OCCHI DIFFERIVANO, NON SOLO PER IL COLORE, MA ANCHE PER CIÒ CHE ESPRIMEVANO. GIOIELLI DI VIOLA AMETISTA, GLI OCCHI DI GLAUCO ERANO GELIDI E PENETRANTI COME QUELLI DI UNA FIERA SELVAGGIA; LUCENTI ZAFFIRI, LAGHI PROFONDI NELLE CUI ACQUE PERSINO AFFOGARE SAREBBE STATO DOLCE, ERANO GLI OCCHI DI AERION, DOLCI SINCERI COME SOLO QUELLI DI COLORO CHE HANNO VOTATO ALL'ARTE IL PROPRIO CUORE SANNO ESSERE.-
Glauco:T... tu menti!
-IL RAGAZZO SCOSSE LA TESTA VISIBILMENTE SCONVOLTO.-
Glauco: Io non ho alcun fratello!
Aerion: Bene, se non credi alle mie parole, mi toccherà rinfrescarti le idee, e lo farò con una terapia d'urto.
-AERION POSE LA CETRA SOTTO IL BRACCIO SINISTRO, POI PUNTÒ L'INDICE DELLA MANO DESTRA CONTRO GLAUCO E TIRÒ INDIETRO IL BRACCIO.-
Glauco: (Un momento, conosco quella posizione. Come conosce Aerion quella tecnica?)
Aerion: Deduco dal tuo sguardo che hai capito che tecnica ho intenzione di usare, poco importa, è tardi per evitarla ormai. Prendi...GENRO...
-LE GRIDA DEI DUE RAGAZZI AVEVANO DESTATO INTANTO KYRA.-
Kyra: No, aspetta non...
Aerion:...MAO-KEN!
-LE PAROLE DI KYRA ARRIVARONO TARDI ALLE ORECCHIE DI AERION, IL RAGAZZO AVEVA GIÀ SCAGLIATO IL TERRIBILE COLPO MANIPOLATORE CONTRO IL FRATELLO, IL QUALE LO AVEVA SUBITO IN PIENO SENZA ACCENNARE APPARENTEMENTE AL MINIMO SEGNO DI RIBELLIONE.-
Kyra: GLAUCOOOOOOOOOO!!!
-KYRA GRIDÒ IL SUO NOME CON QUANTO FIATO AVEVA IN GOLA, MA IL RAGAZZO NON SI MOSSE DI UN PASSO. SEMBRAVA IN UNO STATO VEGETATIVO. GLAUCO ERA SPROFONDATO IN UN ABISSO DI RICORDI FATTO DI LUCI E OMBRE. PERCORSE A RITROSO GLI ANNI DELL'ADDESTRAMENTO, POI TUTTO SI FECE OSCURO. MILIONI DI IMMAGINI CONFUSE APPARIVANO A LUI PER POI SVANIRE NEL NULLA NELLO SPAZIO DI POCHI ISTANTI.-
Glauco: (Cos'è tutto questo? È piacevole a vedersi! Il profumo del mare, il delizioso suono delle placide onde che si infrangono sugli scogli, e poi questo meraviglioso canto... quella donna. Chi sei bellissima ninfa che in modo così soave canti placando i flutti? Ma... che succede?)
-L'ATMOSFERA IDILLIACA SI SPEZZÒ SUBITO, UN'ONDA, LA PIÙ ALTA CHE GLAUCO AVESSE MAI VISTO, SI ALZÒ MINACCIOSA NONOSTANTE NON VI FOSSE IL BENCHÉ MINIMO ALITO DI VENTO. IL CICLOPICO MURO D'ACQUA TRAVOLSE IN PIENO LA FANCIULLA, CHE PERSE I SENSI E VENNE TRASCINATA IN MARE, INGHIOTTITA PER SEMPRE DAGLI ABISSI. QUASI SENZA ACCORGERSENE GLAUCO PROTESE LA MANO INNANZI A SE, LE LACRIME RIGAVANO IL SUO VISO, E UNA PAROLA, DA LUI MAI PRONUNZIATA, STRARIPÒ DALLA SUA GOLA COME UN FIUME CARICO DI SOFFERENZA E LIBERAZIONE.-
Glauco: Mamma! Mammaaaaaaaa!!!
-KYRA CORSE INCONTRO RAGAZZO, AERION LA FERMO’ SERRANDOLE UN BRACCIO TRA LE SUE MORBIDE DITA.-
Kyra: Lasciami, lasc...
-KYRA GUARDÒ IL VOLTO DI AERION, STAVA PIANGENDO. COME IN UNA SORTA DI EMPATIA, EGLI SOFFRIVA INSIEME AL FRATELLO RIVEDENDO CON LUI QUELLE IMMAGINI COSÌ DOLOROSE.-
Aerion: Lascia che sappia!
-INTANTO IL VIAGGIO DI GLAUCO CONTINUAVA INESORABILE.-
Glauco: (D.... dove mi trovo? È una grotta, una grotta sommersa, ma cos'è quella luce?)
-GLAUCO SEGUÌ LA LUCE ATTRAVERSO UN ANGUSTO CORRIDOIO FINCHÉ GIUNSE ALLA SUA FONTE, UN MAGNIFICO TRIDENTE PIANTATO NELLA ROCCIA SUL QUALE ERA APPLICATO IL SIGILLO DI ATHENA. SOTTO DI ESSO, COME FOSSE STATO POSTO LÌ A LORO PROTEZIONE, GIACEVANO DUE NEONATI. UNO DAGLI OCCHI AZZURRI, L'ALTRO DAGLI OCCHI VIOLA.-
Glauco: (Ma allora Aerion ha detto il vero, siamo fratelli!)
-IL RAGAZZO TORNAVA GRADUALMENTE ALLA REALTA’-
Aerion: Era l'unico modo per convincerti, perdonami fratello!
-GLAUCO SORRISE CON MALIGNITÀ.-
Glauco: No fratello, perdonami tu!
-A QUELLE PAROLE LE CORDE DELLA CETRA DI AERION, QUASI FOSSERO IMPAZZITE E DOTATE DI VOLONTÀ PROPRIA PRESERO AD AVVILUPPARSI INTORNO ALLE TENERE CARNI DEL LORO PADRONE POI AD UN CENNO DI GLAUCO, NE SERRARONO LA DELICATA PELLE E INIZIARONO A STRINGERE SEMPRE PIÙ. AERION NON POTEVA PIÙ MUOVERSI, ANCHE RESPIRARE ERA DIFFICILE, UN FILO SOTTILE CINGEVA INFATTI ANCHE LA SUA GOLA.-
Aerion:P... perché?
-GLAUCO NON RISPOSE, SI LIMITÒ A SCHIOCCARE LE DITA. LE CORDE STRINSERO CON VIOLENZA INAUDITA L'ESILE CORPO DI AERION FACENDOLO A PEZZI. IL GIOVANE MUSICO VIDE IL PROPRIO CORPO DILANIATO DAL SUO STESSO STRUMENTO.-
Glauco: Presto Kyra, andiamo!
Kyra: Glauco... ma tu...
Glauco: Non avrai creduto certo che mi sarei lasciato colpire così senza reagire? Gli ho solo dato un sorso della sua stessa medicina. Il Genro-Mao-Ken è un colpo che appartiene al saint di Gemini, e Saga me lo ha tramandato, solo non capisco chi lo abbia insegnato a lui.
-UN LAMPO DI LUCE FERMÒ ALLA CORSA DEI DUE RAGAZZI, E UNA VOCE FAMILIARE RISUONÒ NELL'ARIA, LA VOCE DI RIGEL.-
Rigel: Davvero non comprendi ragazzo? Eppure semplice... due fratelli hanno allenato due fratelli, Aerion è stato allenato da Kanon dei Gemelli!