11° Puntata – Il misterioso cantore

-IL TRAMONTO TINGEVA GIÀ DA ARANCIO IL CONNEMARA, QUANDO IL GRUPPO ARRIVÒ IN PROSSIMITÀ DI UNA LOCANDA. GLAUCO LESSE L'INSEGNA.-

Glauco: Locanda Avalon, specialità cinghiale. Uhmmm..... Il nome è un po' pretenzioso, per questa bettola...

Kyra: Smettila di fare il sofisticato, ho capito benissimo che l'unica parte dell'insegna che t'importa è il cinghiale. Sei sempre il solito, pensi solo al cibo...

-COME A VOLERLA TRADIRE, LO STOMACO DI KYRA BRONTOLÒ.-

Glauco:... tu no, a quanto pare!

-GLAUCO SCOPPIÒ IN UNA SONORA RISATA. KYRA VOLTÒ LE SPALLE AL RAGAZZO, QUASI COME SE EGLI POTESSE SCORGERE IL SUO ROSSORE SOTTO LA MASCHERA DI SACERDOTESSA. POI, TERMINATA L'ILARITÀ DEL MOMENTO, I TRE ENTRARONO NELLA LOCANDA.-

Rigel: Bene questo è il posto. Come vi ho detto, è il momento di riunire la guardia sacra di Athena, adesso vado, voi godetevi dello spettacolo.

Glauco: No, un momento! Che spettacolo? Dove andate?

-RIGEL LE FECE UN CENNO CON LA MANO AI DUE COME A SALUTARLI, POI SPARÌ IN UN LAMPO DI LUCE.-

Glauco: Ci risiamo coi misteri. Quello se non mi fa impazzire non è contento. Di che spettacolo parlava poi?

-FU L'OSTE A RISPONDERE ALLA SUA DOMANDA.-

Oste: Stranieri eh? Scommetto che siete venuti per vedere Aerion, quel ragazzo è un fenomeno con la cetra.

Glauco: Chi??!

Oste: Oh oh oh! Voi di città avete sempre voglia di scherzare. Ma prego accomodatevi, la cena sarà servita immediatamente.

- L'OSTE FECE ACCOMODARE I DUE RAGAZZI CHE NON EBBERO NEMMENO L'OPPORTUNITÀ DI REPLICARE ALLE MANIERE SBRIGATIVE DELL'UOMO. POI FECE UN CENNO ALLA RAGAZZA DEL BANCONE.-

Oste: Francine, porta due boccali ai signori mentre aspettano, muoviti!

Kyra: Ma... veramente... io...

-KYRA CAPÌ CHE L'OSTE NON LA STAVA NEPPURE A SENTIRE, E SOTTOVOCE SI RIVOLSE A GLAUCO.-

Kyra: Io sono astemia!

-IL RAGAZZO RISE FRAGOROSAMENTE.-

Kyra: Che c'è? Lo trovi divertente?

-LA RAGAZZA SEMBRAVA SECCATA.-

Glauco: No... no... scusa, è che non me lo aspettavo. Fa niente, berrò io per te!

-FRANCINE PORTÒ LE DUE BIRRA SCHIUMANTI AI CLIENTI. GLAUCO, NEL MODO DI PRENDERE IL BOCCALE, SFIORÒ INAVVERTITAMENTE LA MANO DELLA GRAZIOSA CAMERIERA. KYRA, SFERRÒ D'ISTINTO UN PODEROSO CALCIO SOTTO AL TAVOLO ALLO STINCO DEL RAGAZZO.-

Glauco: Ahi! Ma sei matta!

Kyra: Umpf!

Glauco: Ma che ti è preso?

-LA DOMANDA NON EBBE RISPOSTA, QUALCOSA DI PIÙ IMPORTANTE ACCADEVA ADESSO. DIFATTI IL SILENZIO ERA CALATO D'IMPROVVISO NELLA LOCANDA, E LE LUCI SI ERANO IMPROVVISAMENTE ABBASSATE. POI, SU UN PICCOLO PALCO, TRA GLI APPLAUSI DEL PUBBLICO, UN RAGAZZO SI SEDETTE SU UNO SGABELLO. AD UN SUO CENNO SOLENNE LO SCROSCIO DI APPLAUSI SI ARRESTÒ, E IL PIÙ ASSOLUTO SILENZIO SCESE IN SALA. AERION IMBRACCIÒ LA CETRA NELLA SEMIOSCURITÀ DEL PALCO, POI INIZIÒ A PIZZICARNE LE CORDE E SUBITO UNA MELODIA SUBLIME E MALINCONICA RAPÌ I PRESENTI. LE MAGICHE NOTE CHE SPANDEVANO DAL PICCOLO STRUMENTO A CORDE, SEMBRAVANO ALLEVIARE LE FATICHE DEL CORPO E I CRUCCI CHE AFFLIGGEVANO IL SUO PUBBLICO. PER LO PIÙ CONTADINI, MINATORI, E BOSCAIOLI, UOMINI RUDI CHE SI RIUNIVANO SOVENTE IN QUEL LOCALE DOVE LA MUSICA DI AERION E LI AIUTAVA DIMENTICARE. ERANO TUTTI ASSORTI, TUTTI FUORCHÉ GLAUCO. EGLI NON AVEVA MAI AVUTO ORECCHIO PER LA MUSICA, E ORA, ALTRO ATTIRAVA IL SUO INTERESSE: LA CETRA.-

Glauco: È un saint!

-KYRA SEMBRÒ SVEGLIARSI DI SOPRASSALTO DAL TORPORE CHE L'AVEVA ASSOPITA.-

Kyra: Che dici?

Glauco: Quell' Aerion, è un saint!

Kyra: Ne sei sicuro? Non avverto alcun cosmo!

Glauco: Giudica tu stessa! Osserva la cetra, dal colore si direbbe d'argento e da come sono contratti di muscoli del braccio che la sorregge si direbbe pesante, quindi massiccia. Quanto al cosmo, sai bene quanto sia facile celarlo.

Kyra: E per te possedere una cetra d'argento massiccio fa di un povero suonatore un saint?

Glauco: Già, dici bene, povero! Come può un povero bardo possedere un oggetto di tale valore? E poi c'è dell'altro, quella musica... ha un che di familiare!

-D'UN TRATTO GLAUCO SI VOLTÒ VERSO KYRA. LA RAGAZZA ERA ALLIBITA, PALLIDA COME UN CENCIO.-

Glauco: Kyra... che ti succede?

-LA RAGAZZA SOLLEVÒ UN DITO INDICANDO IN DIREZIONE DEL MUSICO. LA SUA MANO TREMAVA PER L'INCREDULITÀ.-

Kyra: Il suo volto...oooohhh!

-COME COLTA DA UN MALORE, LA RAGAZZA SVENNE.-

Glauco: Maledizione, Kyra!!! Che ti prende?

-GLAUCO NON VOLLE DESTARE SOSPETTI, ODIAVA ATTIRARE L'ATTENZIONE. PER CUI SISTEMÒ KYRA IN MODO DA FARLA SEMBRARE ADDORMENTATA SUL TAVOLO. CHIUNQUE AVREBBE BEVUTO LA STORIA DELLA VIANDANTE STANCA.-

Glauco: ( Ha detto qualcosa sul volto di quel ragazzo, poi lo shock che le ha fatto perdere i sensi. Ma cosa può averla sconvolta tanto? )

-GLAUCO CERCÒ DI INTRAVEDERE IL VOLTO DELL' AEDO, MA LE LUCI ERANO TROPPO BASSE, LA DISTANZA TROPPO. KYRA DOVEVA AVERLO VISTO PER QUALCHE ISTANTE, FORSE UN CAMBIO DI LUCI L'AVEVA FAVORITA.-

Glauco: ( Dannazione, eppure i miei occhi sono abituati all'oscurità, gli allenamenti di Saga nella foresta hanno acuito anche la mia vista. Perché non lo vedo? Che sia lui a celarsi? Che si sia mostrato di proposito Kyra, e ora invece si nasconda a me? Ma perché? )

-LO SPETTACOLO INTANTO ERA FINITO, IL PUBBLICO ERA SCATTATO IN PIEDI, E GLI APPLAUSI E LE OVAZIONI SEMBRAVANO NON AVERE FINE. GLAUCO DECISE CHE LA COSA MIGLIORE DA FARE ERA OPTARE PER IL FACCIA A FACCIA COL MISTERIOSO CANTORE. INGOLLÒ GLI ULTIMI SORSI DI BIRRA, LASCIÒ QUALCHE SOLDO SUL TAVOLO A SALDO DEL CONTO E PORTÒ VIA KYRA, ANCORA INCOSCIENTE, IN SPALLA, DIRIGENDOSI SUL RETRO DEL LOCALE. LO AVREBBE ASPETTATO LÌ.-