Capitolo 2

Un attacco a sorpresa

Erano ormai una due giorni che non smetteva di piovere, dopo la grande alluvione di Nettuno, il tempo aveva cominciato a migliorare, poi improvvisamente aveva ricominciato a piovere ancora.

<< Un tempo piuttosto strano e instabile.>>, penso il Cavaliere del Toro, mentre faceva la guardia al suo tempio.

Improvvisamente, vide una cosa stana, che non riuscì a capire cosa fosse. Prima di pensare a cosa fosse, nell'area del Grande Tempio si senti un’enorme esplosione che distrusse la maggior parte delle mura difensive.

L'esplosione che ne seguì fu devastante e sentita in tutto il Grande Tempio: uno dei soldati semplici lanciò subito l'allarme, mentre i Cavalieri d'Oro, non aspettandosi un attacco cosi improvviso, furono colti di sorpresa.

Ioria, che era andato alla Nona Casa dello Zodiaco, un tempo presieduta da suo fratello, Micene del Sagittario, per portargli un saluto, corse subito verso la quinta casa; stessa cosa fece Scorpio, che stava parlando con Virgo alla sesta; invece Mur dell'Ariete, che stava finendo di curare le ferite che Tisifone aveva riportato durante le battaglie del Regno Sottomarino, non poté fare niente, perché era parecchio lontano dalle dodici case.

Alla seconda casa Toro era preoccupato per l’attacco a sorpresa, con pochi Cavalieri d'Oro sopravvissuti non era sicuro che avrebbero potuto proteggere adeguatamente il Grande Tempio, ed era quasi certo che sarebbero incorsi a una sconfitta certa.

Nonostante tutto avrebbe tentato lo stesso di reagire e sconfiggere quanti più nemici possibili.

Al cancello principale del tempio, intanto, Kanon stava organizzando i suoi uomini per l'attacco alle dodici case, combattere con i soldati semplici era come non combattere, visto che erano così scarsi che ne cadevano decine sotto gli attacchi dei Cavalieri Neri, ma contro i Cavalieri d'Oro non sarebbe stato cosi facile.

I Cavalieri Neri, pero erano stanchi di combattere contro avversari cosi scarsi, e decisero di dividersi in due gruppi; uno sarebbe stato lì a combattere contro i soldati, l'altro sarebbe andato direttamente alle dodici case.

Deciso cosi, il secondo gruppo corse direttamente alla scalinata delle case dello zodiaco, dove videro la prima casa dell'ariete ergersi di lì a poco. La superarono, solo perché Mur si trovava altrove all'interno del tempio.

E cosi giunsero alla seconda delle dodici case, e trovarono Toro ad attenderli. "Dove credete di andare, nessuno può attraversare cosi impunemente le dodici case. Vi annienterò tutti con il mio colpo: PER Il SACRO TORO".

Prima che il colpo colpisse i Cavalieri Oscuri, pero, qualcuno fermò il SACRO TORO, con una mano sola.

"Tsk, con un colpo cosi debole non riuscirai mai a fermare me che sono il signore indiscusso delle forze oscure. Il mio nome è Cavaliere Oscuro."

"Uhm, Cavaliere Oscuro, ti devo fare i complimenti per aver fermato cosi facilmente il mio colpo, ma puoi stare certo che non riuscirai a fermarlo una seconda volta".

"Sembri sicuro di te, ma con me non vincerai facilmente, perché anche io come voi Cavalieri d'Oro posso padroneggiare il Settimo Senso, prerogativa dei Cavalieri d'Oro. Quindi preparati alla sconfitta."

Toro, sentendo quelle parole di scherno, volle passare ancora all'attacco, ma poi riprese la calma che lo contraddistingueva, pensando non fosse il caso di sottovalutare il nemico.

"Ora che sai che non puoi avere speranze di vincere è meglio che ti arrenda subito, almeno eviterai una morte dolorosa", disse uno dei soldati dietro a Cavaliere Oscuro, ma Kanon, alias, Cavaliere Oscuro riprese il soldato e gli intimò di continuare la corsa, visto che sia Gemini che Cancer erano morti, loro potevano continuare fino alla quinta casa, quella di Ioria, mentre lui sconfiggeva il Cavaliere del Toro.

"Illusi, nessuno di voi passera dalla seconda casa", rispose con coraggio Toro, ma Cavaliere Oscuro rispose, "Questo è ancora tutto da dimostrare. Quando vi dico di andare, voi dovrete cercare di passare il Cavaliere del Toro e raggiungere l'uscita del secondo tempio dello zodiaco, mentre io terrò impegnato questo Cavaliere d’Oro".

Tutti i Cavalieri Neri annuirono e si prepararono a riprendere la corsa delle dodici case.

Toro provo a fermarli lanciando per la seconda volta il suo colpo migliore, ma prima che potesse fare qualcosa, Cavaliere Oscuro lo colpi vigliaccamente alle spalle, in modo che non potesse essere d'intralcio ai Cavalieri Neri e quest'ultimi riuscirono a passare. Ma il Sacro Toro non fu del tutto inefficace, infatti riuscì a fare perdere l'elmo a Cavaliere Oscuro, e quel che Toro vide lo sbalordì in tutti i sensi.

Lady Isabel e i suoi Cavalieri, erano arrivati all'entrata del Grande Tempio e, sentita la battaglia infuriare alla seconda casa, e si preoccuparono per la sorte del Cavaliere loro amico.

"Toro sta combattendo contro un avversario molto potente, che può tenere testa anche ai Cavalieri d'Oro. Mi chiedo però chi sarà mai questo nemico?"

"Credo che lo scopriremo presto, Pegasus.", disse Lady Isabel riferendosi al suo miglior Cavaliere.

"Questo cosmo mi ricorda quello di Kanon il fratello Gemello di Gemini, quando combattei contro di lui alla colonna del Nord Atlantico. Anzi, sembra proprio il suo, ma non può appartenere a lui, perchè dovrebbe essere morto quando il mare sopra il Tempio di Nettuno ha allagato tutto il mondo sottomarino". Disse Phoenix, che aveva raggiunto gli amici appena aveva sentito dei cosmi malvagi agitarsi nei pressi del Santuaraio.

"Può darsi che sia riuscito a salvarsi, e ora non pago delle sofferenze che ci ha fatto patire, stia provando ancora a combatterci", ipotizzo Kiki, il fratello del Grande Mur.

"Kanon è un essere malvagio che non gode della protezione di Atena, e quindi non potrebbe essere sopravvissuto. Il cosmo che avvertiamo, pero, è il suo, quindi l'unica spiegazione possibile e che abbia trovato un modo per scappare alla distruzione del tempio di Nettuno." Disse Sirio.

"Anche questa potrebbe essere una spiegazione valida a questo attacco, ma le prove della sua sopravvivenza non le avremo mai se stiamo qui a parlare. Se vogliamo scoprire se è davvero Kanon l'artefice di quest’ attacco non ci resta che scoprirlo andando ad aiutare i Cavalieri d'Oro a sconfiggere i nemici" disse Pegasus, non nascondendo una certa felicità, perché combattere in Grecia contro dei nemici sconosciuti voleva dire stare lontano dai 40 gradi percepiti a Nuova Luxor. E per lui questo era un sollievo.

Dopo che la decisione di aiutare Toro fu presa, il gruppo riprese il cammino per la strada che conduce alle dodici case.

Quando giunsero nei presi della prima casa, Toro era ancora alle prese con Cavaliere Oscuro, che si rivelo davvero Kanon dei Gemelli, e non riusciva a crederci. Il perfido fratello di Gemini stava per lanciare il colpo di grazia all'avversario, quando avverti dei cosmi avvicinarsi, e li riconobbe. In un primo momento fu combattuto tra cercare di uccidere sia i Cavalieri di Bronzo sia il Cavaliere del Toro, ma ricordandosi della sconfitta ricevuta per mano del Cavaliere della Fenice, e del rischio che cosi il suo piano rischiasse di fallire un'altra volta, decise che li avrebbe uccisi in seguito e lasciò la seconda casa per dirigersi verso la quinta, conscio che i suoi momentanei alleati avrebbero avuto bisogno di una mano per sconfiggere il potente Ioria del Leone. Cosi diede una pacca sul cranio di Toro, fortunatamente protetto dall'elmo della sua armatura, e lasciò la seconda casa.

Quando Toro si riprese, vide attorno a se Pegasus e i suoi amici, accompagnati da Atena, per aiutare i Cavalieri d'Oro a combattere contro i nuovi invasori.