Capitolo 13
Il passato di Kanon
Pegasus e i suoi amici stavano combattendo contro Kanon ad Atene quando all'improvviso non si trovarono più nella metropoli greca e davanti a loro c'era Lady Isabel che si era fatta accompagnare da il Grande Mur dell'Ariete, per parlare con il fratello di Gemini.
<< Grande Atena, ho teletrasportato da lei Kanon e i cinque Cavalieri di Bronzo come ordinato!>>, disse il custode della prima casa.
"Molto bene Mur!", rispose la dea.
"Milady perché è venuta qui ad incontrare Kanon, è pericoloso!", disse il primo Cavaliere di Atena.
"Pegasus sono venuta a incontrare Kanon perché ho delle domande da farli e spero che risponda. E poi non devi aver paura per me, ho portato anche Mur, a farmi da guardia del corpo pero non penso che Cavaliere Oscuro possa nuocermi in alcun modo!" rispose la Dea.
Ma il ragazzo non era affatto tranquillo.
Dopo la breve chiacchere con Pegasus, la giovane Isabel si avvicinò a Kanon e inizio a bruciare il suo cosmo e tramite quello comincio a parlargli: << Kanon ricorda i giorni al Grande Tempio con tuo fratello, pensa a quei giorni e dirmi chi hai incontrato, perché probabilmente il tuo passaggio alle forze oscure risale a quel periodo e chi hai incontrato! >>, disse la dea.
Il fratello di Gemini comincio a ricordare il suo passato, il suo allenamento con il gemello e un' altro ragazzo di nome Micene. Il sole stava tramontando, e i tre ragazzi si stavano esercitando a spaccare le rocce a mani nude con un certo nervosismo poiché il giorno dopo ci sarebbe stata la cerimonia di investitura.
Il giorno dopo i tre ragazzi si recarono nell'arena dei combattimenti del Grande Tempio, strapiena di spettatori venuti per assistere all'investitura dei primi due Cavalieri d'Oro. Infatti le armature del Sagittario e dei Gemelli andarono rispettivamente a Micene e Saga. Nonostante Kanon non fosse riuscito a conquistare un'Armatura d'Oro del suo segno, il ragazzo non serbava rancore nei confronti del fratello. Quando stava andando a casa per complimentarsi con Saga per essere diventato Cavaliere, pero, incontro sulla sua strada due strani individui che avevano un cosmo cosi immenso che Kanon credette di trovarsi di fronte a due divinità.
"Chi siete voi due?!" chiese il ragazzo.
"Noi siamo due divinità a servizio del sommo Hades: io sono Hypnos Dio del Sonno!" disse il tipo di destra con i capelli e occhi d'oro.
"Mentre io sono Thanatos, Dio della Morte!" disse l'altro.
Kanon si accorse che a parte i colori degli occhi e dei capelli i due erano praticamente identici.
"Ascolta mortale, fra un anno esatto Atena rinascerà di nuovo per prepararsi alla nuova guerra con il nostro signore, il sommo Hades. Il tuo compito è quello di uccidere la Dea della Giustizia, con l'aiuto di un complice!", Hypnos.
"Io uccidere la mia Dea?!, chiese sbalordito Kanon.
"Esatto e se riuscirai nell'impresa il nostro signore ti donerà la vita eterna!" riprese a spiegare il Dio del Sonno.
"Fallisci e invece della vita eterna avrai la dannazione eterna!", si intromise nella conversazione Thanatos.
" E per facilitarti il compito prendi questo anello!", disse Hypnos mostrando al ragazzo uno strano anello.
Dopo di che i due sparirono lasciando il ragazzo da solo a pensare a quello che era appena successo.
Passo cosi un anno, con Kanon che comincio a pensare a come uccidere Atena. E il momento propizio arrivo quando il Grande Sacerdote convoco nelle sue stanze Micene e Saga per nominare il suo successore, alla fine venne scelto il Cavaliere del Sagittario e il ragazzo decise di dire al fratello di quello che è successo l'anno prima.
Gemini pero non era assolutamente d'accordo con quello che aveva in mente il fratello, cosi lo colpi e rinchiuse alla prigione di Capo Sounion. In quei giorni di prigionia Kanon rischio di affogare diverse volte, ma ogni che credeva di non avere speranza un cosmo dolce lo rincuoro sempre. E alla fine il ragazzo riuscì a fuggire dalla prigione di roccia, raggiunto il regno di Nettuno il ragazzo comincio a mettere in atto il suo piano per distruggere la terra dimenticandosi della proposta che gli avevano gli Dei Gemelli.
Cosi comicio a osservare tutto quello che succedeva al Grande Tempio e la successiva sconfitta di suo fratello Saga per mano di una giovane ragazza di nome Isabel che era l'incarnazione di Atena e dei suoi cinque cavalieri, che erano riusciti a raggiungere le stanze del Sacerdote attraversando le Dodici Case e sconfiggendo i Cavalieri d'Oro che ne erano custodi; quindi dopo questi eventi mando Titis a recuperare Julian Kevines, incarnazione del Dio dei Mari Nettuno e portarlo nel tempio in fondo a mare. Poi il ragazzo uso il cosmo del Dio per mettere l'anello che gli dei gemelli gli hanno dato al dito annullare di Ilda, la celebrante di Odino. Per quanto il piano di kanon stava andando a gonfie vele, alla fine anche lui come il fratello Saga venne sconfitto e in qualche modo riuscì a scampare alla distruzione del Regno Sottomarino.
<< Si andò cosi! >>, pesando al suo passato.
Ora i cavalieri sanno come mai Kanon ha fatto tutto questo, ma nonostante tutto non lo potevano perdonare per tutto il dolore che aveva causato.
"Ora è tutto chiaro, sei stato manipolato dagli Dei Gemelli della Morte e del Sonno che ti hanno promesso una cosa che nessun mortale ha mai avuto, a parte Ganimede il Coppiere degli Dei!" spiego la Dea.
"Si, è proprio cosi Atena!" disse Kanon, che aveva cominciato a soffrire.
Tutti i presenti erano sorpresi da quello che stava succedendo a Cavaliere Oscuro.
"Che ti succede, Kanon?!", chiese Isabel.
"Succede che tra poco morirà e la sua anima finirà negli Inferi, è la giusta punizione per aver tradito il sommo Hades!" fece una voce sconosciuta ai cavalieri.
Voltandosi i cavalieri e Isabel videro due figure in ombra guardare i cavalieri, guardando bene i presenti videro che le due figure erano in tutto e per tutto uguali a parte per i colore degli occhi e dei capelli e quindi capirono che si trattava delle due figure che avevano dato a Kanon l'anello del Nibelungo gli Dei della Morte e del Sonno.
"Perché due divinità come voi siete qui invece di essere sull'Olimpo?", chiese Isabel.
"Lo abbiamo già detto il motivo per cui siamo venuti qui: per uccidere quel misero mortale che ha ingannato ben due divinità! E poi noi non abitiamo sull'Olimpo insieme alle altre divinità ma nei Campi Elisi insieme al nostro signore! Ora se avete finito le domande noi faremo l'elimineremo l'eretico che ha agli dei e i cavalieri superstiti della Dea della Giustizia!" disse Thanatos.
Quando il Dio della Morte stava per eliminare tutti i presenti, una voce imperiosa fermo la divinità della Morte: si trattava dello spirito di Hades il re degli Inferi che rimprovero le due divinità gemelle dicendogli di ritornare immediatamente nell'Elisio altrimenti li avrebbe eliminati entrambi.
Prima di sparire pero lancio una occhiata a Pegasus, riconoscendolo come l'incarnazione del giovane che nelle ere mitologiche lo aveva ferito e dicendogli che presto quando sarebbe scoppiata la Guerra Sacra i due si sarebbero incontrati di nuovo e lui lo avrebbe ucciso.
Dopo di che speri con i suoi due sottoposti, lasciando Isabel, i Cinque Cavalieri di Bronzo, Mur e Kanon che capirono che una nuova guerra era in vista e decisero di tornare al Grande Tempio per prepararsi ad affrontare quella minaccia incombente.