Capitolo XII

- Così ci ritroviamo, Grande Sacerdote -

Dauko avanzò lentamente verso il trono. Il suono dei suoi passi era attutito dal lungo tappeto rosso. In quella penombra, l’Armatura d’Oro della costellazione della Bilancia era una presenza imponente: i grandi Scudi, uno sul braccio e uno sulla spalla, le Barre Gemellari dietro la schiena, le Spade fissate ai gambali, tutto in quella corazza raccontava il grande potere del Cavaliere d’Oro di Libra. Egli, Giudice del Bene e del Male, era venuto per purificare il Grande Tempio di Athena da quello stesso uomo che avrebbe dovuto essere il rappresentante della Dea sulla Terra.

Tien-Zin era seduto sul trono, vestito degli abiti di Sacerdote. Quando Dauko gli fu di fronte si alzò in piedi, e si tolse la maschera e l’elmo, che caddero a terra con un tintinnio. I suoi lunghi capelli bianchi gli scivolarono sulla schiena.

Le lacrime scesero a bagnare il viso di Tien-Zin. Dauko sapeva che non doveva lasciarsi commuovere. Un colpo, un solo colpo e sarebbe tutto finito.

Era la prima tecnica del Cavaliere d’Oro della Bilancia, il colpo principale del Drago. Dauko lo scagliò con una perfezione assoluta, i suoi movimenti alla velocità della luce erano come una danza: nessuno, né prima né dopo di lui, avrebbe saputo eseguirlo con tale maestria.

La palandrana di cui Tien-Zin era vestito si dissolse in un attimo.

E sotto quella veste apparve qualcosa che nemmeno la saggezza di Dauko avrebbe mai potuto concepire.

Il Grande Sacerdote indossava ancora l’armatura della Vergine. Ma la corazza era completamente nera.

Sotto lo sguardo stupefatto di Dauko i bianchi capelli di Tien-Zin iniziarono a diventare neri, finché furono tutti del colore della notte.

E quando aprì gli occhi, Dauko capì che colui che aveva di fronte non era più il Grande Sacerdote di Athena. Quello sguardo carico al tempo stesso di morte e di tristezza era inconfondibile.

Hades era tornato.

Per lunghi momenti, Dauko rimase assolutamente immobile, incapace di muoversi e di articolare parola. Ciò che vedeva esisteva solo nei libri di storia e nelle opere dei poeti, che raccontavano dell’antica Guerra Sacra combattuta da Athena contro Hades, migliaia e migliaia di anni prima.

Ma ritrovò subito il suo sangue freddo.

E prima che Dauko potesse replicare, Hades lo scaraventò indietro con un attacco improvviso. Il cosmo oscuro che si allargava alle sue spalle non era più quello di Tien-Zin, ma quello di un Dio.

Dauko si rialzò, asciugandosi il sangue che gli colava dal labbro.

Ma anche questa volta l’attacco di Dauko non sortì alcun effetto.

Per la seconda volta, bastò uno sguardo di Hades per travolgere Dauko. Ma di nuovo il Cavaliere d’Oro si rialzò.

Centrato in pieno per la terza volta, rotolò sul pavimento.

Ma proprio in quel momento il suo corpo venne teletrasportato lontano, fuori dalla portata di Hades, almeno temporaneamente.

Shiddarta della Vergine, Adam dello Scorpione e Keimon dell’Acquario erano entrati nella sala del trono. Shiddarta rimase un momento interdetto nel vedere il suo maestro Tien-Zin indossare un’armatura della Vergine di colore nero, ma fu un attimo soltanto. Le spiegazioni a dopo…se mai ci sarebbe stato, un dopo.

Nonostante le sue coraggiose parole, Shiddarta venne travolto insieme agli altri dall’attacco di Hades. Nemmeno i loro attacchi combinati avevano avuto effetto.

Sion dell’Ariete era ancora in piedi. Aveva subito impassibile il colpo di Hades, e si mise a fianco di Dauko.

Gli altri, ancora a terra, li guardavano con un misto di speranza e timore. Incapaci di intervenire al loro fianco, poterono solo esortarli.

E improvvisamente un terzo cosmo apparve dietro i due Cavalieri d’Oro. Pur non avendolo mai avvertito prima, Sion e Dauko lo riconobbero immediatamente.

Era il cosmo di Athena.

Anche Hades aveva riconosciuto il cosmo di Athena.

E i due Cavalieri d’Oro sentirono, i primi dopo migliaia di anni, la voce della loro Dea.

- Hades ! Lascia questo luogo a me sacro ! Finché ci saranno i miei cavalieri, la Terra non sarà mai tua ! –

- Sion, adesso ! –

- Sì ! Prendi, Hades ! –

- Cosa ? –

- STARDUST REVOLUTION ! –

- COLPO DEI CENTO DRAGHI ! –

Erano le tecniche massime dell’Ariete e della Bilancia. Unite insieme, e accompagnate dal cosmo di Athena, dissolsero la Surplice della Vergine indossata da Tien-Zin.

Ma colui che era stato Cavaliere d’Oro prima e Grande Sacerdote poi non morì. Coperto di ferite e di sangue, invocò il Dio al quale aveva giurato fedeltà, rinnegando Athena anche ora che si era manifestata.

E Hades dovette ascoltarlo. Un lampo accecante illuminò la sala del trono, e quando Sion e Dauko riaprirono gli occhi del suo corpo non c’era più traccia.

Il nero cosmo di Hades aveva lasciato il palazzo del Grande Sacerdote. E la nuova alba che si levava sul Grande Tempio vide i cinque Cavalieri d’Oro scendere la scalinata delle Dodici Case tra due ali di folla in festa.