TUTTO DA RIFARE

By: Cheshire Cat

CAPITOLO VII

 

- Aiolia, abbiamo un problema! –

Proruppe Marin con voce funerea, entrando di gran carriera nella cucina della Casa del Leone.

- Di che si tratta? -

Chiese Aiolia voltandosi, curioso e un po’ preoccupato dal tono della Silver Saint.

Appena si fu girato, lasciandosi alle spalle i fornelli su cui stava lavorando, Marin scoppiò a ridere di gusto: il famoso Saint del Leone, conosciuto per la sua furia in battaglia, indossava un grembiule rosa con pettorina ed era tutto impiastricciato di farina, crema ed altri residui culinari non meglio identificati.

- Beh, che c’è da ridere? Non hai mai visto un uomo cucinare? (quantomeno provarci ^///^’ Nd Aiolia) –

Disse lui arrossendo imbarazzato. Per tutta risposta Marin rise ancora più forte e indicò con mano tremante il riflesso dell’uomo sul vetro della finestra che aveva a fianco.

Aiolia seguì la sua indicazione e rimase pietrificato per qualche istante, poi scoppiò a ridere anche lui. – Per la Dea! Sono proprio ridicolo conciato così. E tutto per quella scommessa. –

- Te la sei cercata! – Sogghignò la Saint con soddisfazione.

Il giorno prima infatti, durante l’ennesima discussione, Marin l’aveva accusato di non fare mai niente per mandare avanti la casa, lasciando tutto a lei. Quando il giovane aveva risposto di avere cose più importanti da fare lei l’aveva deriso, insinuando che in realtà non era in grado e avrebbe mandato a fuoco la cucina se solo ci avesse provato.

Testardo e suscettibile come sempre, Aiolia aveva gridato:

- Scommetto che sarei in grado di cucinare per un’intera settimana senza combinare alcun disastro!-

Marin aveva sorriso maligna sotto la maschera mentre accettava la sfida.

E ora si godeva la vista del Saint Casalingo.

"E’ bello tornare a ridere insieme come se non ci fosse alcun problema…."

- Cosa volevi dirmi? - Chiese Aiolia riportandola alla realtà.

- Cavolo, me ne stavo dimenticando! -

La Saint uscì un attimo e rientrò tenendo per mano una timida ragazzina dai capelli verdi di circa dieci anni, che si guardava intorno curiosa e cercava evidentemente di trattenere le risate per non sembrare maleducata.

Aiolia la guardò con attenzione, gli ricordava qualcuno… lei lo guardò finalmente in faccia e si ritrovò a fissare un paio di profondi occhi verdi. E capì. E gli venne da piangere. E gli venne da sbattere la testa contro il muro. E… (abbiamo capito che sei disperato Aiolia! Basta! NdA) Guardò Marin pregandola silenziosamente di dirgli che si stava sbagliando, che era un incubo. Ma lei scosse testa sconsolata.

Aiolia respirò a fondo per calmarsi e raccolse la mascella da terra.

- C-ciao Shaina, come stai? Io sono Aiolia, ti ricordi di me? Benvenuta alla Casa del Leone Dorato, ti andrebbe di restare qui con noi? Ti sentirai sola in quella casetta… -

Non sapeva più come andare avanti e d’altronde il suo cervello era troppo impegnato in una sessione di imprecazioni creative contro il destino che sembrava accanirsi contro di loro. (eh, sapessi cosa c’è dietro in realtà… beata ignoranza NdA)

La ragazzina si inchinò educatamente per ringraziare.

- No, purtroppo non mi ricordo di te, ma ti ringrazio per l’ospitalità. -

Una grossa gocciolona apparve sulla testa di Aiolia, che ormai non ci capiva più niente: quella che aveva davanti non poteva essere Shaina! Era troppo gentile ed educata, dove era finita la vipera crudele e scontrosa che conosceva?

In quella uno sgradevole odore di bruciato cominciò a diffondersi per la stanza…

- Argh!!!!!! Noooo la torta alla crema! –

Urlò Aiolia disperato mentre correva in aiuto della sua torta dimentico della nuova aggiunta alla ‘famiglia’ della Quinta Casa, rischiando di ustionarsi sul forno bollente.

- Vieni Shaina, facciamo un giro della casa e ti mostro la tua camera, tanto non manca molto all’ora di cena. Sempre che ci sia qualcosa da mangiare... -

Insinuò maliziosa rivolta ad Aiolia, che la fulminò con lo sguardo.

^_^

Il Saint del Leone ebbe successo nella sua operazione di salvataggio: era bastato raschiare il fondo della torta e togliere il fortunatamente sottile strato bruciato per renderla di nuovo commestibile.

Ora, con spirito decisamente più leggero, stava mettendo in tavola la cena, mentre portava avanti un’animata conversazione telepatica con Mu, cui stava facendo rapporto sulla nuova botta di sfortuna che li aveva colpiti.

"Caspita che sfiga, certo che capitano tutte a te!"

Disse Mu divertito.

"Grazie per aver sottolineato l’ovvio."

Rispose Aiolia seccato. (bas***** non lo sopporto, a lui vanno sempre tutte bene! X_X NdAiolia)

"Non c’è di che ^_^’. E dimmi, la pupetta ha già incontrato Seiya?"

"No…. O cavolo, spero che non si mettano a litigare, ci mancherebbe solo questa"

"E poi bastate già tu e Marin…"

Aggiunse il Gran Sacerdote con malizia.

"Brutto st*****, cosa vorresti dire????"

"Ciao Aiolia, devo proprio andare ho un impegno…"

La comunicazione si interruppe improvvisamente.

- Dannato… -

- Ciao Aiolia! E’ pronto da mangiare? Ho una fame da lupi!!! -

Esclamò il piccolo Seiya entrando come un terremoto in cucina.

- Fermo lì disastro ambulante! Vai subito a lavarti altrimenti non mangi! E renditi presentabile che abbiamo un ospite. -

Disse Aiolia severo.

- Uffa, a volte sei peggio di Marin… -

Borbottò il bambino.

- Non ho sentito… Hai detto qualcosa? -

Chiese voltandosi di scatto verso di lui con gli occhi che brillavano famelici e un paio di zanne spuntate dal nulla.

- N-niente. -

Balbettò Seiya spaventato, correndo via.

- Come pensavo… -

Disse Aiolia tornando al suo lavoro e riassumendo un aspetto normale.

^_^

Marin, Shaina, Seiya e Aiolia erano finalmente seduti a tavola, gustando la cenetta preparata ‘con tanto amore’ dal Gold Saint, che seppur composta da piatti non identificabili era comunque gustosa.

Il silenzio regnava sovrano, i due adulti erano persi nei loro pensieri mentre i ragazzi si lanciavano occhiate spiandosi a vicenda. Quando Marin li aveva presentati, spiegando che Shaina sarebbe rimasta a vivere con loro, si erano scambiati i soliti saluti anche se avevano l’impressione di conoscersi già [1] e ora si osservavano curiosi.

- Allora che ve ne pare? -

Chiese Aiolia quando furono al dolce, evidentemente soddisfatto di se.

- Era tutto buonissimo! -

Esclamarono i due ragazzini soddisfatti.

- Non c’è male. -

Disse invece Marin in tono neutro.

Una vena cominciò a pulsare sulla fronte di Aiolia…

- Come sarebbe a dire ‘non c’è male’? -

Le fece il verso lui cominciando a scaldarsi

- Con tutto l’impegno che ci ho messo! -

E cominciò il solito litigio serale. (di cui vi risparmio i dettagli per non essere ripetitiva NdA)

Nel bel mezzo della bufera Shaina seguiva lo scambio di insulti con gli occhi sgranati dallo stupore: e dire che Marin e Aiolia le erano sembrate delle persone tranquille e normali! Era proprio vero che a volte le apparenze ingannano.

Fu distratta dallo show quando qualcuno la prese per il polso trascinandola fuori dal tempio.

- Phew! L’abbiamo scampata bella. -

Disse Seiya sorridendole. Lei lo guardò male, le aveva appena rovinato il divertimento!

- Perché? -

Chiese seccata.

BONK SBAM CRASH SBADABAM

- Ecco perché! Hanno cominciato a combattere, avremmo potuto finirci in mezzo. -

- Hai forse paura? Io certamente no. -

Lo sfidò lei con arroganza, incrociando le braccia.

- No che non ho paura! Sei proprio antipatica, con i grandi fai la brava bambina ma in realtà… -

- In realtà cosa? Ci siamo appena conosciuti e già sputi sentenze. Tsè! -

E se ne andò a testa alta, lasciandosi dietro lo stupito Pegasus, che si chiedeva cosa avesse fatto di male, aveva solo cercato di aiutarla.

"Sarà dura vivere con lei…"

Sospirò e andò in cerca di Kiki per raccontargli gli ultimi sviluppi.

 

 

[1] da quando Seiya è tornato bambino Shaina se ne è stata alla larga, quindi lui teoricamente non l’ha mai vista da adulta. NdA