CAPITOLO PRIMO: L’INIZIO DELLA GUERRA
Nel frattempo, in un luogo oscuro, lontano da tutto e tutti, tre figure, tra i tanti rinchiusi, bramavano vendetta, nei confronti di colei che li aveva esiliati in quel posto. –"Atena, il giorno che riuscirò ad uscire da qui, me la pagherai. Parola di Hades, Dio dell’Oltretomba", esclamò il dio, furioso per il torto subito. All’improvviso, un boato si udì nel Tartaro, la cui bocca si aprì, mentre varie persone veivano prelevate da lì.
Hades e i suoi due servi, Thanatos e Hypnos, ritennero che fosse l’opportunità che da tempo aspettavano, per questo espansero al massimo il loro cosmo divino, che sovrastò quello di colui che aveva aperto la bocca del Tartaro, generando una forte esplosione energetica. –"E ora, tutti fuori da qui!", urlò festoso Hades, mentre tutti i rinchiusi fuggirono da quel luogo oscuro. I tre dèi si recarono in Italia dove occuparono la cattedrale che aveva fatta da base, per gli Spectres, durante la guerra del 1743. –"Thanatos! Poni il tuo sigillo sulla zona, poi raggiungici ad Atene!", esclamò Hades, "Stiamo per compiere la nostra vendetta!".
Hades e Hypnos indossarono le loro god cloth e si teletrasportarono via, mentre Thanatos richiamò a sé uno specter, cui diede parte del suo potere e gli impose di custodire la zona, mentre lui seguì gli altri due dèi. I tre si ritrovarono ad Atene, dove fecero irruzione al Grande Tempio, distruggendo tutto quello che incontravano sul loro cammino. Nel frattempo, alla Tredicesima Casa, Atena intuì l’accaduto e richiamò a sé due suoi cavalieri. –"Seiya e Icarus è tempo di un duro scontro!" – disse Atena – "Dovremmo affrontare nuovamente Hades e i due gemelli divini!".
I due ragazzi intuirono e indossarono le loro corazze, così come Atena indossò la sua god cloth, poi insieme uscirono dalle sale e scesero alla Prima Casa, quella di Aries, dove all’esterno trovarono le tre divinità ad aspettarle. –"Atena è tempo che voglio vendicarmi! Saremo solo io e te, loro potranno intrattenersi con i miei due servi", disse indicando Seiya e Icarus. Thanatos e Hypnos si lanciarono verso i due e iniziarono lo scontro che si spostò nella piazza del Grande Tempio, mentre Atena era di fronte ad Hades.
"Dimmi Atena, reggerai ad un vero duello uno contro uno?", urlò il dio, emettendo un raggio energetico dal dito che scagliò verso la dea, che per tutta risposta parò col suo scudo rivolgendolo verso Hades. Il dio fermò il raggio, bloccandolo e creando una palla d’energia oscura, che rilanciò verso Atena. Isabel, o meglio Atena, fermò nuovamente il colpo con lo scudo mentre fece illuminare lo Scettro di Nike, dal quale partì un fascio energetico. Hades era sicuro di schivarlo, tuttavia non s’accorse che dal fascio si staccarono altri fasci che lo colpirono alle braccia e alle gambe, frantumando i bracciali dell’armatura e stendendolo.
Rialzatosi, Hades notò del sangue sgorgare dal suo braccio, cosa che lo fece andare in bestia. –"Di nuovo del sangue sul mio corpo! Non posso accettarlo!", tuonò il dio degli Inferi, caricando al massimo il suo cosmo e lanciando verso Atena una gigantesca sfera d’energia. Il colpo era davvero molto forte ma Atena riuscì a deviarlo verso l’alto, anche se le costò la distruzione dei bracciali e pettorali dell’armatura. –"Sei potente come sempre, Hades! Ma la tua brama ti porterà alla sconfitta!", esclamò Atena cercando di colpire il dio, con lo Scettro di Nike, ma trovando a sua difesa la sua Spada.
Contemporaneamente, infuriava lo scontro tra Thanatos e Seiya, che non si risparmiavano colpi durissimi, e Hypnos e Icarus. I primi non erano di certo alla pari, in quanto Seiya aveva un’armatura molto più resistente e leggera, che gli permetteva anche di volare: potendo colpire dall’alto, Seiya riuscì inoltre a difendersi dalla Terrible Providence del dio. Invece, Hypnos e Icarus erano alla pari, con il ragazzo che riusciva a fermare i devastanti colpi del dio del Sonno.
"Eternal Drowsiness!!!", urlò il dio, cercando di far addormentare il ragazzo, che cadde nella trappola. Egli svenne e ricadde frontalmente al suolo, con l’anima che man mano stava lasciando il suo corpo. In quel momento, Seiya rigirò ad osservare l’accaduto al compagno, proprio mentre Thanatos lo colpì con la Terrible Providence, scagliando il god saint verso una montagna. I due dèi si riincontrarono al centro della piazza, oramai sicuri della vittoria contro i saint, si strinsero la mano in segno di vittoria, poi si voltarono diretti verso la prima casa.
D’un tratto, due esplosioni si sentirono lì, e dalla polvere, diradatasi, riapparvero Seiya e Icarus. I due corsero verso i due dèi e li stesero con un calcio volante, per poi lanciarli verso delle rocce. Barcollando, Thanatos e Hypnos ritornarono di fronte a Seiya e Icarus, che al rivederli scagliarono rispettivamente la Meteora di Pegasus e la Lancia Energetica. I due colpi travolsero i due dèi, che finirono al suolo con le god cloth semi-distrutte; -"Abbiamo vinto!", riuscirono a balbettare i due saint, prima di cadere a terra, perdendo conoscenza.
"Vedo che tra i nostri alleati è finita pari! Ma non sarà così anche tra noi!", esclamò Hades, notando che i cosmi dei due dèi e saint scomparvero. –"Basta con i giochi, ora è il momento decisivo!", rispose Isabel, bruciando al massimo il proprio cosmo e lanciando un raggio dallo Scettro di Nike, il quale si contrappose al fendente energetico della Spada di Hades, scagliato a massima potenza. Si generò un’esplosione grandissima, che stese entrambe le divinità.
Il primo ad alzarsi fu Hades, seguito quasi subito da Atena: entrambi avevano distrutte le god cloth di cui rimaneva poco o nulla. –"Era logico che finisse così, pari. E’ l’unico esito possibile del nostro scontro millenario!", esclamò Hades, privo di energia. –"Hades è meglio che vai via, i miei guerrieri non saranno felici di rivederti, e alcuni potrebbero anche riuscire ad eliminarti. Del resto l’hanno fatto già una volta.", rispose Isabel ricordando quei momenti nell’Elisio. –"Sì, ma tornerò per ingaggiare una nuova guerra sacra! Arrivederci tra duecento anni, Atena!", salutò il dio dell’Oltretomba, volgendo le spalle alle Dodici Case.
All’improvviso, il corpo del dio venne paralizzato, così come quello di Atena, da una forza invisibile, che li aveva osservati durante lo scontro. –"Hades...Hades non ti smentisci mai. Non riuscirai mai a vincere contro Atena!", disse la voce, "E’ un compito che spetta a me, che sono Ares, Dio della Guerra!".
"Sapevo che prima o poi avresti cercato di vendicarti di me, ma spiegami una cosa: perché nostro padre ti ha liberato?", chiese Atena rivolgendosi al fratello, -"Sono meravigliato quanto te, del gesto di nostro padre", rispose Ares, "Fui rinchiuso da Zeus in una dimensione alternativa, da cui solo lui poteva liberarmi, e l’ha fatto. Ho giurato di non tradirlo mai più, e non oserò farlo. Mi ha mandato ad eliminarti, ed è quello che farò!!!", tuonò il dio, la cui figura apparve al Santuario.
"Hades, per quello che hai fatto, Zeus mi ha ordinato di eliminarti e riportarti sull’Olimpo, in modo che tu possa essere rinchiuso per sempre", esclamò Ares, "Mentre tu Atena, dovrai essere giudicata per esserti schierata contro l’Olimpo", disse caricando due sfere d’energia che furono dirette verso le due divinità. Esse però non raggiunsero le due divinità perché furono fermate. Ares si voltò e vide due uomini posti vicino Atena e due vicino ad Hades.
"Vedo che voi quattro siete ancora vivi, ma dovevo aspettarmelo da voi!", urlò Ares, -"E’ vero che siamo stanchi ma in quattro potremmo riuscire ad eliminarti!", rispose Seiya, -"O almeno potremmo creare una barriera per impedirti di entrare al Santuario.", rispose Icarus. "Non ce la faremmo lo stesso, servirebbe qualcos’altro!", disse Hypnos.
"Non importa, io ci proverò. Fulmine di Pegasus!!!", gridò Seiya, -"Tanto vale provarci!", continuò Icarus, lanciando la sua scarica elettrica, seguito dalla Terrible Providence di Thanatos e dall’Eternal Drowsiness di Hypnos. I colpi scagliati colpirono Ares, ma al contatto egli scomparve, rivelandosi un’illusione. In quel momento la morsa paralizzante liberò Hades e Atena, ed una voce parlò chiaramente: -"Poveri stolti, fossi stato lì vi avrei eliminati tutti. Arrivederci ad un’altra occasione, ma ricordate questo è solo l’inizio!".
Tutti compresero che la guerra sarebbe stata più dura del previsto. –"Atena, dovremmo riunire tutti i nostri cavalieri rimasti", disse Seiya rivolgendosi alla sua dea, -"Saori ha ragione Seiya, dovremmo organizzare l’esercito del Santuario", continuò Icarus. –"Sì, andiamo. E tu Hades cosa farai?", chiese Atena al suo nemico di sempre.
"Immagino di dover riportare in vita i miei Spectres, e organizzare l’Inferno e le due basi sulla Terra", rispose il dio, "A quanto pare siamo nelle stesse condizioni"; -
"Se ti serve aiuto, ricordati che potrei sempre aiutarti!", esclamò Atena, accennando ad un sorriso, che fece sorridere il dio, mentre se ne andava con i suoi scagnozzi.
Seiya, Icarus e Atena tornarono alla Tredicesima Casa, dove spiegarono tutto agli altri cavalieri. Molti rimasero allibiti, altri si chiesero se era possibile vincere questa guerra, ma Atena rassicurò tutti. –"Miei fedeli cavalieri, per me avete combattuto duramente e non vi lascerò combattere da soli, sarò con voi fino alla fine!", disse la dea, per poi lasciare liberi per un giorno i cavalieri, sapendo che quello sarebbe stato il loro ultimo giorno da normali cittadini.
Seiya passò un pò di tempo con sua sorella Seika, poi andò da Lamia, con la quale passò la notte; Sirio tornò ai Cinque Picchi, dove riabbracciò la sua compagna Shunrei; Shun e Hyoga visitarono prima la Siberia, dove Hyoga pregò sulla tomba della madre e salutò Jacob, e poi ai resti dell’Isola di Andromeda, il luogo che l’aveva visto diventare cavaliere; Icarus e Castalia, felici di essere di nuovo insieme, tornarono nella loro vecchia casa.
Il giorno dopo, tutti lasciarono i loro cari, e tornarono al Santuario, dove Atena li aspettava. "So che è il momento peggiore della vostra vita! Non è facile lasciare i propri cari, ma Atena, anzi l’umanità ha bisogno di voi!", esclamò la dea, rivolgendosi a ragazzi, cercando di consolarli. "Come procediamo mylady?", chiese Seiya.
-"Innanzitutto dobbiamo avere a disposizione tutti i cavalieri rimasti", disse la dea, "Poi, preparare la difesa del Santuario e, soprattutto delle Dodici Case, poi creare il reparto di attacco!"
"Potremmo sistemare i tre Silver Saint, alla Casa di Aries, poi vari Bronze Saint a quella del Toro, e altri Bronze, con Kiki e i Steel Saint, alla Terza Casa", propose Seiya, "Mentre io, Shun, Hyoga, Shiryu, Ikki e Icarus saremo il reparto d’attacco!"; -"Buona idea, Seiya, alla Casa di Toro ci saranno Asher, Ichi, Reda, Sanzius, mentre alla Terza ci saranno Ban, Nemes, Geki e Nachi", rispose Atena. Dopodichè i Saint designati alle case andarono via, mentre rimase solo il gruppo d’attacco.
"Voi venite con me, devo mostrarvi una cosa!", disse Atena, rivelando una stanza risplendente di luce dorata.
In quel momento, sull’Olimpo, Zeus stava ricevendo Ermes e Ares. "Padre, ho fatto quanto mi hai detto", disse inchinandosi il dio della guerra, -"Purtroppo, non sono riuscito ad eliminare Atena e Hades!", -"Non importa figlio mio, non era essenziale eliminarli. Basta averli avvertiti!", rispose il padre degli dei, "Ermes, dimmi cosa potremmo iniziare la guerra?". –"Signore, bisognerebbe chiederlo ad Ercole! Ma non riusciamo a rintracciarlo!", rispose Ermes.
"Manderò qualcuno a Tirino per Ercole", esclamò Zeus, "Nel frattempo, Ares invia due gruppi di bersekers a BlueGrado e uno ad Asgard. Sono due potenziali aiutanti di Atena, e vanno eliminati", continuò il dio. –"Sì, padre! Saranno subito lì!", rispose Ares, andandosene. Il dio arrivò nella sala, e scelse i gruppi, dandogli il compito di eliminare tutti i difensori e distruggere tutto, i quali partirono subito.
Il primo gruppo arrivò in breve tempo ad Asgard, trovando resistenza con l’esercito del nord. Gli Asgardiani vennero subito sconfitti, così che il gruppo potesse raggiungere la cittadina principale. Tuttavia, al loro passaggio, tutto si congelò e molti berseker furono uccisi da artigli congelanti, che trapassarono le armature dei guerrieri di Ares. Colui che aveva scagliato l’attacco si rivelò essere Cyd di Mizar, guerriero di Odino, mentre il suo compagno era suo fratello Bado di Alcor.
"Voi chi siete? Dall’apparenza sembrate greci?" chiese Alcor, mentre uno dei nemici si faceva avanti. –"Esattamente, siamo i Berseker di Ares, dio della Guerra, venuti qui per distruggere Asgard! Mi presento, il mio nome è Aster!". –"Benissimo, io sono Mizar, mentre lui è Alcor, siamo i difensori di Odino!", rispose al saluto, Mizar.
"Non per molto cavalieri! Attaccate, bersekers!", urlò Aster, lanciando i suoi sottoposti; -"Forza fratello! In Nome dei Ghiacci Eterni!!!" urlò Mizar, "Bianchi Artigli della Tigre!" tuonò Alcor, distruggendo ,con i due colpi, i guerrieri di Ares. –"Siete molti bravi, ma come vi difenderete da me!" disse Aster, lanciando il suo colpo, la Spada Astrale, talmente veloce da colpire Cyd, distruggendogli l’armatura, già fortemente provata dallo scontro contro Shun.
"No, fratello! Come hai osato, Bianchi Artigli della Tigre!" gridò Alcor, travolgendo Aster con il suo colpo, scagliato al massimo. Tuttavia, Aster si rialzò, avvolto da un’aura violacea. Il guerriero di Ares corse verso Alcor, ingaggiando con lui uno scontro fisico: Aster sembra prevalere, per questo stese con un destro Alcor, colpendolo con un globo d’energia e distruggendogli i pettorali e bracciali. –"Sei molto bravo, ma non posso arrendermi!" esclamò barcollando Alcor, sorretto da suo fratello Cyd.
"Insieme…", disse Alcor, -"….fino alla fine", rispose Cyd, espandendo al massimo il cosmo. "Bianchi Artigli della Tigre" gridarono insieme, raggiungendo con gli artigli congelanti Aster, che si ritrovò vivo, ma con i pettorali della sua corazza sfondati completamente. "Non ce l’abbiamo fatta! Stavolta è la fine!", dissero entrambi, cadendo a terra senza forze.
"E’ la vita! Si vive e si muore! Ma, per voi resta solo la morte!", urlò il berseker, preparando il suo colpo speciale. Ma all’ultimo istante, qualcosa lo bloccò: degli artigli gli avevano penetrato il petto mentre si ritrovava senza vista. Riuscì a balbettare qualcosa, prima di ritrovarsi a terra, morto. Sul luogo, arrivarono Ikki e Shun, rialzando da terra i due God Warrior. Questi notarono che i due saint di Atena non indossavano le rispettive armature di Fenice e Andromeda bensì quelle di Leone e Vergine.
"A quanto pare vi dobbiamo la vita!", esclamò Alcor salutando Ikki, felice di rivederlo "Come sapevate che eravamo in pericolo?". –"Non lo sapevamo. Stavamo venendo qui, e abbiamo sentito il vostro cosmo spegnersi,così siamo accorsi" rispose Shun. –"Dobbiamo andare da Hilda, e raccontargli tutto" continuò Mizar. I quattro cavalieri tornarono da Hilda, spiegandogli tutto.
"Di nuovo una guerra! Stavolta, dovremo unire le forze per la Terra!", esclamò Hilda, "Quindi ci aiuterai?", chiese Ikki. –"Preparatevi Alcor e Mizar, si parte per la Grecia", esclamò la sacerdotessa di Odino.
"Ma…ma Hilda, attaccheranno Asgard se ce ne andiamo!", disse Mizar, -"Può darsi, ma non ricordi che qui vi risiede l’armatura di Odino, e di sicuro ci sarà qualcuno in grado di risvegliarla. E poi Odino non trascurerà la sua gente!", rispose Hilda, rassicurando i due cavalieri nordici, che insieme alla loro celebrante, partirono verso Atene, lasciando ad Enji, assistente di Hilda, il ruolo di capo supremo. In pochi attimi furono ad Atene, dove Isabel si rassicurò nel vedere la sua grande amica ed alleata.
Dalle parti del Polo Nord, invece, il secondo gruppo di berseker aveva raggiunto BlueGrado e si apprestava ad entrare in città. Re Alexer chiamò i suoi tre compagni e, insieme, uscirono fuori trovandosi di fronte ad un gruppo di guerrieri. –"Berseker! Siete i guerrieri di Ares!" esclamò Alexer, -"Ci conosci, bene. Assaggia la nostra forza!" urlò uno di loro. I guerrieri si lanciarono verso Alexer, che convinto di vincer scagliò un Blue Impulse, che li eliminò subito. -"E’ accaduto qualcosa! Devo capire cosa succede!" esclamò il cavaliere di BlueGrado, raggiunto fuori dalla città da sua sorella, la principessa Natassia. In quell’istante una corrente energetica colpì la città, distruggendola completamente. –"No, BlueGrado è….." balbettò Natassia, mentre pochi metri più in là un berseker si rialzò e creò una lama d’energia. Essa venne scagliata contro Natassia, ma a proteggerla ci pensarono i tre BlueWarrior, che si interposero di fronte a lei, venendo colpiti in pieno dalla lama. -"E’ stato un onore morire per voi…" disse uno di loro, ormai con il sangue alla bocca, prima di cadere per terra morto. Quei secondi furono preziosi poiché servirono ad Alexer per prendere sua sorella, e scappare via dal luogo.
"Oh no! Sono andati via!" esclamò arrabbiato il berseker prima di esser colpito da un fulmine. –"Stupido, li ha lasciati fuggire. Ora abbiamo uno sciocco mortale in più da eliminare!", esclamò Ares, dall’alto del suo palazzo sull’Olimpo, furioso per l’accaduto.