Dice fra se Zefiro, in quel momento Ikki ritorna a terra ed espande il suo cosmo, il cavaliere dell’araba fenice ha uno sguardo penetrante e carico di forza d’animo. Tende in avanti le braccia mentre una grande palla di fuoco si forma davanti al cavaliere.

Dice Sirio sbalordito dalla forza che emana Ikki, anche Hyoga, Seiya e Shun sono sorpresi del potente cosmo che il cavaliere emana. Shun guarda il fratello sorpreso dato che è la prima volta che vede la sua armatura diventare d’oro durante le battaglie sostenute. Comprende che Ikki è sempre stato il più abile tra di loro e che non ha mai dovuto far uso del settimo senso. In quel momento la palla di fuoco dalle mani di Ikki si trasforma in un raggio incandescente diretto verso Zefiro con la punta a forma di araba fenice.

Il colpo di Ikki prende a devastare tutto ciò che trova e perfino Zefiro sembra spacciato, in quel momento un vento caldissimo appare in difesa del semidio e una voce familiare a Sirio prende a parlare.

In quel momento dall’ombra dietro alcuni alberi fuoriescono Noto, Euro e Bora. Alla vista degli altri tre venti i cavalieri di Athena si preoccupano, se non erano riusciti a sconfiggerne uno da solo…figurati tutti e quattro uniti insieme. Ikki sorride mentre il suo cosmo prende a indebolirsi facendo tornare l’armatura allo stadio normale. Anche le armature di Sirio, Seiya, Shun e Hyoga tornano normali e i quattro corrono a fianco di Ikki.

Euro sorride nel vedere Shun e Ikki ancora in vita e prende ad espandere il suo cosmo misto d’oro e smeraldo mentre alcune foglie prendono a circondarlo. Il semidio del sud si avvicina a Zefiro e dice

Dice calmo Euro ghignando, Zefiro sembra riluttante ma lascia il campo al fratello minore che prende ad attaccare i due fratelli con due gigantesche foglie taglienti.

La difesa di Shun prende a difendere non solo il cavaliere di Andromeda ma anche Ikki, ma le lame di foglia sembrano essere più potenti tanto da danneggiare la catena di difesa, cosa che lascia sconvolto Shun.

Sfida Euro sorridendo mentre espande il suo cosmo che dal colore precedente diventa completamente d’oro e gli occhi del semidio completamente rossi sangue.

Si chiede Hyoga osservando lo scontro, anche gli altri cavalieri della Dea sembrano sconvolti e sorpresi alla vista di Euro. Il semidio ride mentre delle catene di foglie e spine prendono ad apparire intorno ai bracciali del semidio.

Sorride compiaciuto Bora osservando lo scontro, Shun comprende cosa accadrà nello scontro e cosi dice

Il cavaliere della fenice sembra riluttante nel vedere suo fratello combattere da solo, teme che non possa farcela, ma lo lascia fare.

Euro e Shun si posizionano al centro del campo di battaglia mentre i cavalieri di Athena e i semidei di Eolo indietreggiano lanciando a loro l’area per combattere. Subito i due espandono i loro cosmi.

Il colpo del semidio prende ad espandersi nell’aria e Shun risente come qualche giorno prima la mancanza d’aria e un dolce veleno penetrare nel suo corpo e raggiungere i polmoni. Nonostante ciò però il cavaliere espande leggermente il suo cosmo generando all’interno del suo corpo una piccola tempesta di nebulosa che scaccia il veleno di Euro. In seguito si rialza e sorride.

Dice Shun mentre le catene prendono a roteare a grande velocità generando una spirale, in seguito la spirale si scaglia contro Euro che si vede alla difesa.

Dice il semidio e subito una colonna di foglie prende a difenderlo dalla spirale di Andromeda. Shun resta molto sorpreso nel vedere il suo colpo svanire contro la difesa di Euro, poi però le parole di Shaka e Aphrodite presero a riempire la mente del cavaliere di Andromeda. Il ragazzo ebbe dei brevi ricordi della battaglia alle Dodici Case dove sconfisse Aphrodite con la Nebulosa di Andromeda, di come sconfisse anche ad Asgard il cavaliere nordico Mizard e come poi nel regno dei mari sconfisse duramente Sorrento di Syren e come sopravisse per miracolo agli attacchi di Kyra di Scilla.

Con quelle parole, Shun espanse maggiormente il suo cosmo che rese l’armatura e lo stesso cosmo d’oro come era accaduto in molte battaglie precedenti. Euro e i suoi fratelli però sembrano non sorpresi e nemmeno preoccupati, per loro Shun era stato il più debole tra i cinque cavalieri e quindi il più facile da sconfiggere.

Le due catene furono scagliate al massimo della loro potenza, Euro era stanco di giocare e voleva concludere in fretta, questa volta però nei volti dei cavalieri di Athena si dipinse un sorriso compiaciuto, Ikki primo tra loro, comprendeva ciò che stava accadendo.

Dice a bassa voce osservando la lotta, Hyoga, Sirio e Seiya invece osservavano il combattimento ammirati dal fatto che Shun avesse raggiunto una grande potenza in poco tempo.

Alla fine le catene si incastrarono tra di loro e i due padroni dovettero combattere con la forza per prevalere l’uno sull’altro. Shun non era intenzionato a perdere e nemmeno Euro che per la prima volta comprese di aver sottovalutato il suo avversario, cosi sollevò il braccio libero e scagliò l’altra catena di foglie che però fu ostacolata subito dalla catena difensiva di Shun.

Dice fiero Shun osservando Euro con sfida, ma il semidio prese ad osservare le catene che lottavano tra di loro e ghignò

Dice Euro e in quel momento nei cinque cavalieri di Athena si mostrò un volto di stupore e paura, Euro aveva ragione. Le catene di Andromeda pian piano tornarono al loro colore originario e presero a inclinarsi sempre di più fino a quando non si ruppero del tutto.

Dice Shun sconvolto alla vista delle sue catene distrutte ancora una volta. Il cavaliere di Andromeda cadde in ginocchio mentre Euro richiama a se le sue catene che svanirono con un breve aumento del suo cosmo. Ikki fermò Seiya che voleva correre dall’amico.

Dice furioso il cavaliere di pegaso, ma anche Hyoga e Sirio presero a trattenerlo.

Dice Hyoga osservando il combattimento. Euro stava per raggiungere i suoi tre fratelli quando un potente cosmo lo costrinse a fermarlo. Anche gli altri tre semidei furono stupiti dell’aumento di quel cosmo. Euro voltandosi vide Shun, privo della sua armatura, espandere il suo cosmo ancora una volta e tendere indietro le braccia, lo sguardo di sfida rivolto verso i semidei.

Dice Shun scagliando in avanti le braccia mentre un raggio cosmico di terribile potenza si scagliava alla velocità della luce verso Euro, al suo passaggio tutto ciò che era intorno fu spazzato via ed Euro dovette ricorrere nuovamente alla Difesa del Sud che però non poté difenderlo e il semidio si ritrovò scaraventato contro i suoi stessi fratelli che caddero tutti e quattro a terra.

Rise Bora rialzandosi, questa volta Shun era davvero sfinito e cadde in ginocchio, ma il suo sguardo sfidava ancora i semidei, al suo fianco si fece avanti Hyoga espandendo il proprio cosmo. Era giunta l’ora della battaglia dei ghiacci.