Sconfitte

Due mesi, solo due mesi erano passati, eppure per Shun e Ikki l’odio per Hades e il dolore per la perdita di Seiya erano ancora pervasi nel loro cuori, mentre il primo cercava di dimenticare tutto allenandosi duramente. Il secondo cercava di capire come mai, lui uno tra i più forti tra i santi di Athena, avesse fallito nel tentare di salvare il suo compagno.

Shun era diventato un ragazzo in pieno delle sue forze, il fisico grazie agli allenamenti era diventato più atletico e più veloce. I capelli cadevano fino alla base della schiena del solito color verde e gli occhi verdi smeraldo erano pieni di una nuova fiamma di determinazione.

Ikki invece era rimasto il solito ragazzo di prima solo che intorno al mento spuntavano i primi peli della barba, i capelli si erano allungati un pochino sulla schiena e la carnagione era leggermente più abbronzata di prima.

Andiamo Ikki, dobbiamo allenarsi

Disse un giorno Shun osservando il fratello maggiore.

Ikki lo osservò, il suo amato fratellino era diventato ora un vero cavaliere, aveva perfino raggiunto un livello combattivo molto più alto di prima, pari a quello di Hyoga e Sirio ed Ikki ne era felice.

D’accordo

Disse Ikki.

Indossate le loro armature, tornate stranamente nello stato in cui erano state usate nel castello di Pandora fino all’Esilio dopo la battaglia nell’Ade. Shun sorrise al fratello che prese ad attaccarlo espandendo il suo cosmo.

ALI DELLA FENICEEEE

Gridò Ikki lanciando un turbine di vento incandescente, ma Shun chiuse gli occhi ed inalzò la sua catena nella solita difesa di sempre che riuscì a deviare il colpo del fratello maggiore.

Bella prova Ikki, ma ora prova a fermarmi… Onde del Tuono

Le catene di Shun si lanciarono a tutta velocità verso Ikki che però con un balzo riuscì ad evitarle ma, a sua sorpresa, una delle catene gli bloccò la gamba gettandolo poi a terra.

Ikki si rialzò e sorrise

Bel colpo… ALI DELLA FENICEEEE

Il colpo ripartì contro Shun, ma con più violenza che il cavaliere di Andromeda cadde a terra.

Ikki soccorse Shun ma appena gli sfiorò il coprispalla destro, esso emanò una grande energia che Ikki indietreggiò mentre Shun si rialzava sorridendo

Non abbiamo finito fratello…Corrente della Nebulosa

Un forte vento partì dal cosmo di Shun immobilizzando a stento Ikki

No…non riesco a muovermi.. che sia questa la formidabile Nebulosa di Andromeda?

Si chiese Ikki comprendendo di aver sottovalutato a volte la potenza del fratello

Hai ragione solo a metà… Ora assaggerai la vera potenza di Andromeda… NEBULOSA DI ANDROMEDAAAA

Il vento si fece sempre più ampio e Ikki non poté più muoversi mentre piccole sfere cosmiche partivano dalle mani di Shun stravolgendo il fratello.

IKKI

Gridò Shun soccorrendo il fratello, questi poi si rialzò sorridendo.

È incredibile Shun, sono fiero di te, hai raggiunto la stessa potenza di un cavaliere d’oro a pieno dei suoi poteri

Sorrise Ikki, Shun fu grado della notizia del fratello e i due poi si avviarono verso la piccola casa dove vivevano.

In quel momento però i due ragazzi avvertirono un cosmo avvicinarsi, fu Ikki il primo ad accorgersene e quando i due si voltarono trovarono dietro di loro una figura.

Era un ragazzo molto alto, indossava un’armatura color verde limone con ricami color smeraldo, aveva profondi occhi verdi chiari e capelli ondulati che cadevano sulle spalle color smeraldo.

Cerco i fratelli Ikki e Shun

Disse con tono cortese e per Shun fu come avvertire il dolce vento della primavera.

Li avete trovati

Disse secco Ikki mettendosi in posizione di difesa. Anche Shun fece lo stesso capendo che colui che era davanti a loro era un messaggero divino.

Molto bene… Soffio Velenoso di Euro

In quel momento un turbine di vento e profumato investì i due ragazzi. Quando Shun si rialzò sentì l’aria mancargli in petto.

Co… cosa diavolo hai fatto?

Chiese il cavaliere di Andromeda, ma il nemico sorrise ed espanse il suo cosmo color smeraldo.

Ho solo avvelenato l’aria che state respirando… fino a quando sarò qua… voi sarete in rischio di morte.

Sorrise, poi guardò Ikki che si era appena rialzato.

Ops perdonatemi, sono Euro, figlio di Eolo e vento del sud.

Poi il giovane si avvicinò a Shun

Non avvicinarti, CATENA DI ANDROMEDA

La catena di attacco si scagliò verso Euro e si avvolse intorno al suo braccio destro, il semidio però chiuse gli occhi e sorrise.

Cosa???

Disse fra se Shun, ma prima che potesse accorgersene, Euro con uno scatto fece volare in aria il suo avversario e con una sfera cosmica color smeraldo lo stese a terra.

Incredibile… Ma non conosci la potenza della fenice… Fantasma Diabolico

Ma prima che il colpo di Ikki potesse raggiungere Euro, questi con un balzo fu dietro il cavaliere della fenice e lo stese con un calcio.

Mmm due cavalieri che tempo indietro hanno sconfitto Nettuno e Hades, adesso giacciono ai piedi di una Divinità poco inferiore a loro. Poveri sciocchi, credevate che senza Seiya potevate sconfiggere un Dio? Ebbene vi sbagliate, adesso non siete altro che nullità… perciò vi terrò in vita..

Ikki e Shun si rialzarono e l’ultima cosa che videro fu Euro svanire all’interno di mille anelli circolari formati da foglie verdi.

Siberia, i ghiacci eterni continuano a non essere sciolti dal sole incandescente che in quel paese non è molto caldo.

Una figura avvolta in un manto di pelliccia avanza nella pianura deserta. L’unica cosa che era scoperta era la sua testa… Una lunga chioma dorata scendevano fino alle spalle e una ciocca ricopriva l’occhio sinistro mentre quello destro aveva una fredda luce ed trasmettevano tristezza.

Seiya… Se solo fosse ancora vivo dannazione

Si diceva il ragazzo, da qualche giorno infatti, Hyoga, aveva percepito che una nuova minaccia si sarebbe scagliata su Athena e la terra. Per due mesi si era addestrato per superare le soglie dello zero assoluto… Per raggiungere il ghiaccio eterno ma ancora non vi riusciva.

In quel momento il ragazzo udì un passo dietro di lui, Hyoga si voltò

Chi siete?

Chiese il cavaliere di bronzo, ma in cambio ricevette una gelida risata e Hyoga poté vedere un uomo camminare verso di lui… Aveva capelli lunghi fino alle ginocchia color blu, gli occhi color azzurro ghiaccio e un’armatura azzurrina con decorazioni blu sopra abiti bianchi.

Sono Bora, il vento del gelo

Disse l’uomo. Hyoga lo guardò con impassibilità ma in cuor suo sapeva che Bora non era un semplice cavaliere, ma un semidio, figlio e servo di Eolo, la Divinità del Vento. Il ragazzo stava per avvicinarsi al nuovo arrivato quando fu scagliato con violenza a terra da un turbine di ghiaccio.

D…. Dannazione… qua… quanta potenza

Disse Hyoga rialzandosi ed espandendo il suo cosmo candito, in quel momento apparve l’armatura del cigno che si ricompose di nuovo, come in tante altre battaglie, su Hyoga.

Bora sorrise malvagiamente.

Davvero credi che un’armatura benedetta dal sangue di Athena possa aiutarti?

Disse il semidio aprendo poi le braccia assumendo la posa di una croce.

La riconosci Hyoga? La croce del nord… dove il mio dominio è il vento di ghiaccio.

Disse Bora, poi tese le braccia sempre aperte all’estremità verso l’alto… poi le abbassò con uno scatto violento.

Glaciale Vento di Bora

Un turbine di vento gelido e di cristalli si scagliò su Hyoga… Il cavaliere fu costretto a difendersi e generò intorno a se gli anelli del cigno ma non furono molto protettivi, tanto che la corazza ricevette gravi crepe.

Mmm interessante, ma non conosci il mio colpo segreto… POLVERE DI DIAMANTI

La terribile tecnica di Hyoga si scagliò al massimo della sua potenza su Bora che però riuscì come tempo indietro anche Camus di Aquarius riuscì a parare con una mano.

Stolto… non sei ancora potente, per questo ti risparmierò… addio cavaliere di Athena

E con una risata fredda come il ghiaccio, Bora si muto prima in una statua di ghiaccio poi in un cristallo di ghiaccio che svanì alla vista di Hyoga.

Il ragazzo cadde in ginocchio… per la prima volta dopo tanto tempo, era stato sconfitto… Ma il giovane non si trattenne e partì come una sfera di luce candita e muovendosi alla velocità della luce, verso Atene.

Cinque Picchi, Sirio e Shunrey sono alle cascate ed osservano la scogliera dove spesso soleva stare il maestro Dohko.

Mi manca sai… fin da quando ho combattuto al suo fianco nell’Ade, mi manca… era un padre per me

Disse Sirio guardando con gli occhi color smeraldo la giovane compagna accanto a lui. Shunrey osservava Sirio con tristezza… anche lei conosceva quella sensazione… Dohko di Libra, il grande maestro che aveva aiutato sia da lontano che da vicino ogni essere mortale, l’uomo che aveva ricevuto il Dono di Athena, adesso non era più.

Ad un certo punto però Sirio si voltò verso la cascata e vide una strana figura avanzare sotto di essa.

Il dragone di smeraldo presumo

Disse una voce calda come il fuoco.

Chi lo cerca?

Chiese Sirio mentre Shunrey corse dietro uno scoglio… dalle acque della cascata ne uscì un uomo, aveva i capelli corti e ritti rossi come il fuoco, gli occhi color arancio accesso e indossava un’armatura color vermiglio con decorazioni color arancio fuoco.

Noto è il mio nome celeste, l’ardente vento dell’est.

Sirio osservò il semidio e i suoi occhi furono colti da una grande meraviglia, da tempo conosceva le leggende dei cinque venti: Bora, Zefiro, Noto ed Euro capeggiati dal loro padre Eolo. Ma quando il cavaliere del dragone stesse per andare verso di lui, Noto lo fermò espandendo il suo cosmo incandescente.

Fermati, non voglio combattere contro di te

Disse Sirio, ma Noto non lo ascoltò e con un semplice calcio sbatté il dragone di smeraldo a terra.

Non puoi fermarmi cavaliere di Athena, senza il vostro amato Seiya non siete altro che guerrieri di basso livello.

Disse Noto. Nel sentire infangato il nome di Seiya, Sirio si rialzò, i lunghissimi capelli neri al vento, gli occhi color smeraldo erano pieni di rabbia e il cosmo color acqua si riaccese dopo quei due mesi pacifici. Poco dopo l’armatura del dragone si dispose sul ragazzo che si preparò alla lotta.

Sia come vuoi, Vento Infernale di Noto

E con un pugno, Noto scagliò un devastante turbine di fuoco che si diressero verso Sirio. Il cavaliere del dragone decise di proteggersi con lo scudo ma quando il caldo turbine sfiorò la superficie dello scudo, questo prese ad incrinarsi e Sirio fu scagliato contro una parete rocciosa.

SIRIOOOO

La giovane Shunrey uscì dal suo nascondiglio per soccorrere l’amato. Noto osservava la scena, un potente cavaliere che era arrivato a sconfiggere Hades, adesso non era altro che un semplice mortale.

No… non è ancora finita

Disse Sirio rialzandosi ed alzando in alto il braccio destro. Noto lo osservò e gli parve che nel braccio vi fosse incastonata al suo interno una spada.

Vuoi usare il dono che Shura di Capricorn ti dette… povero pazzo… Excalibur non può più essere usata.

Ma Sirio non lo ascoltò e scagliò davanti a se il braccio, una piccola linea dorata si scagliò verso Noto che però riuscì a deviare con facilità con un movimento del braccio destro.

No… non è possibile, nemmeno la spada di Shura è riuscita a colpire un nemico come Noto.

Disse Sirio fra se sbalordito e senza accorgersene, subì in pieno un calcio poderoso dal suo avversario.

Sirio ricevette il colpo in pieno e cadde a terra svenuto mentre Shunrey scoppiò a piangere dalla disperazione.

Ti lascerò andare Sirio detto il Dragone, addio.

Ed attraverso una vampata di fuoco, Noto scomparve.

Il giorno dopo, Atene, al Grande Tempio c’è grande agitazione.

Athena chiede consiglio e tutti ne partecipano: Jabu dell’Unicorno, Ban del Leone Minore, Nachi del Lupo, Geki dell’Orsa Maggiore, Aspides dell’Idra e anche Kiki il riparatore di armature.

Cavalieri sapete perché vi ho convocato?

Chiese lady Isabel ai suoi cavalieri.

Si lady Isabel, una nuova minaccia incombe sulla terra

Disse Jabu che forse era insieme ad Athena e Kiki l’unico a comprendere chi fosse il vero nemico.

Esatto Jabu, un nuovo nemico divino si abbatte su di noi, ho avuto un messaggio telepatico da Ikki, lui e Shun sono stati attaccati da uno dei quattro venti: Euro del Vento del Sud.

Tutti sospettavano che i due fratelli fossero riusciti, anche se con tutte le loro forze, ad aver sconfitto il nemico, ma Athena non sorrise, anzi mostrò un’espressione amara.

I due fratelli sono… stati sconfitti.

Lo stupore si dipinse su tutti i volti dei presenti.

E non solo, a quando sappiamo anche Hyoga è stato sconfitto, ma da Bora del Vento del Nord.

Questa volta lo stupore fu quasi maggiore, Hyoga era stato insieme a Seiya e Sirio uno tra i primi a raggiungere il grado di cavaliere d’oro ed inoltre era il signore dei ghiacci dalla morte di Camus.

Ma… ora cosa facciamo? Noi cavalieri di bronzo non siamo all’altezza di Shun, Ikki, Sirio, Hyoga e di…. Seiya

Disse debolmente Geki facendosi coraggio, nell’udire il nome del cavaliere di Pegaso, i quasi di tutti i presenti si fece triste. Kiki si fece avanti e disse

Mia signora Athena, per quel che posso dirvi, sono disposto a riparare le armature d’oro distrutte nell’Ade per la battaglia

Tutti i cavalieri, e perfino Athena, guardarono Kiki con sorpresa, il giovane però sorrise

Non preoccupatevi, ormai sono padrone nell’arte della riparazione come lo era mio fratello… e basterà poco..

Athena sorrise e i suoi occhi furono colti da commozione… aveva visto Kiki affrontare la morte di Mur e degli altri cavalieri e la grave condizione di Seiya con una strana determinazione mettendosi subito a lavoro nel riparare le armature di bronzo danneggiate ed ad apprendere il settimo senso sfiorandolo soltanto ma grazie solo all’amore che provava per la giustizia e per il dolore che quella Guerra Sacra aveva turbato il suo cuore… Kiki non era più il fanciullo di un tempo… stava crescendo in fretta… e prima che qualcuno se ne sarebbe accorto… sarebbe diventato un cavaliere d’oro.

Kiki accetto con gioia la tua offerta, indosserò volentieri le sacre vestigia di Aquarius

Disse una voce, tutti si voltarono verso il luogo da cui proveniva, Athena sorrise capendo fin da subito chi fosse, infatti dall’ombra uscì Hyoga con la sua armatura di bronzo rinchiusa nello scrigno che era poggiato sulle sue spalle.

Hyoga

Disse Kiki correndo verso l’amico, i due si abbracciarono brevemente, poi il cavaliere del cigno osservò Athena e gli altri cavalieri.

Salve gente, Athena i miei ossequi, sono tornato solo ieri e mi dispiace essere giunto in ritardo ma…i ricordi mi hanno sopraffatto

Ammise Hyoga, infatti la sera prima e quella mattina stessa, il cavaliere di bronzo era stato nell’undicesima casa e poi nella sesta casa, entrambe memore di due battaglie che lo avevano segnato. La prima era stata con Camus dove aveva trovato il potere del settimo senso e dello zero assoluto, l’altra invece dove Shaka era stato assassinato dall’Athena Exclamation di Saga, Shura e Camus, ma anche dove lui, Shun, Sirio e Seiya avevano combattuto per distruggere l’Athena Exclamation generata sia dai cavalieri resuscitati che da Mur, Milo e Aiolia. Una lacrima scese dall’occhio scoperto del giovane e tutti comprendevano il perché.

Hyoga, hai notizie degli altri?

Chiese Isabel al suo cavaliere.

Purtroppo conosco la svenuta di Ikki e Shun, ma di Sirio non so cosa sia accaduto ma mentre ero nell’Undicesima Casa a cercare conforto nei ricordi, ho avvertito nettamente il cosmo di Sirio essere sconfitto da un cosmo simile a quello appartenente all’avversario che mi ha sconfitto, con la differenza che era caldo e non gelido.

Concluse Hyoga, nel volto di tutti i presenti, tranne che in Athena e Kiki, si dipinse un grande stupore. Kiki però conosceva già la situazione dato che aveva percepito stranamente anche lui la battaglia anche se non del tutto dettagliata mentre Athena aveva, come Hyoga, visto attraverso il suo cosmo, lo scontro tra i due combattenti.

Bene cavalieri, voglio che domani anche Shun, Ikki e Sirio siano di nuovo qua, per oggi la riunione è finita

Disse Athena e tutti i cavalieri tornarono alle loro abitazioni che si trovavano ai piedi della Prima Casa. Ma Hyoga rimase mentre Kiki dopo averlo osservato svanì nella Prima Casa, dove abitava quasi da sempre.

Cosa c’è Hyoga?

Chiese Isabel

Come vanno le cure di Seiya?

In quel momento Isabel fece un triste e lungo sospiro poi guardò il suo cavaliere

Per fortuna non peggiorano ma non migliorano… Patricia, Tisifone e Castalia si stanno prendendo cura di lui.

E dopo quella frase, cadde un triste silenzio.