Mur dell’Ariete

All’incirca diciotto anni fa in Tibet nacque un bambino bellissimo… capelli viola lunghi, occhi viola… e due puntini sulla fronte… era talmente bello che la madre appena lo vide disse al padre "questo non è figlio mio… buttalo da qualche parte… anzi no, teniamolo e sfruttiamolo come domestico!" Il padre fu subito d’accordo… era molto amato questo bambino… si si si! E quindi gli anni passarono… e giorno dopo giorno mentre i suoi 15 fratelli giocavano all’aria aperta lui cucinava, puliva, spazzava, rammendava, cuciva, lavava le tende, faceva il pane… ma era sempre molto amato… infatti era talmente amato che il padre lo mandava d’inverno da solo a fare legna… sulla cima dell’Himalaya… d’estate a cogliere i limoni… in Sicilia… e in primavera e in autunono in giro per il mondo a raccogliere fiori e foglie secche… e si, era proprio amato! Un bel giorno il nostro simpatico Mur decise che era giunto il momento di far capire a tutti quanto valesse e scrisse al padre un biglietto…

"Caro papà… so che qui io sono molto amato, ma ho bisogno dei miei spazi… e di nuovi stimoli! perciò vi lascio… non soffrite per me! Affettuosamente vostro Mur!"

Il padre lesse il biglietto e ne fu talmente dispiaciuto che con la madre ordinarono 17 casse di prosecco di valdobbiadene, ingaggiarono un orchestrina e fecero baldoria tutta la notte… e si! Erano veramente dispiaciuti!

Ma torniamo al nostro Mur… felice e contento lasciò la sua casetta tra monti e cammina cammina incontrò Heidi…

"Ciao bambina… come ti chiami?!?"

"Sono Heidi signore… e sto portando del pane raffermo a mia nonona… almeno se Dio vuole ci lascia le penone e io eredito tutto il cantone svizzero di sua proprietà… che lei si finge povera ma io lo so che sotto sotto è ricchissima… !"

"cantone svizzero?!? Ma… non siamo in Asia?!? E poi non dovresti dire queste cose cattive su tua nonona… anche io ho avuto dei problemi con la mia famiglia… ma so che loro mi vogliono tanto bene!"

"Senti un po’ te - rispose Heidi - ma io vengo a dire a te quello che devi fare?!?non credo… e poi fatti l’affaracci tuoi che campi 100 anni… vuoi che chiamo Peter?!?o peggio ancora il nonono?!?! sotto guarda che nella mia famiglia a forza di vivere tra le Alpi siamo diventati cosi cattivi, ma cosi cattivi che in confronto Al Capone è Magalli… !"

Detto questo la simpatica bambina dalle gote rosate rifilò un calcione nello stomaco al povero Mur e corse via.

E si… Mur ispirava proprio simpatia!

Resosi conto di essere andato troppo a ovest ritornò sui suoi passi… e giunto nuovamente in Tibet decise di prendere la strada per il Jamir… e cammina cammina… incontrò una strana figura…

Questi era tutto vestito d’oro e di paillettes, portava un mantello argentato con tutte piume di struzzo, capelli verdi laccatissimi e portati all’indietro e certi zatteroni altissimi che in confronto Cristiano Malgioglio ai tempi d’oro sembrava piu virile… Appena Mur lo vide spalancò la bocca e disse…

"Oh mio Dio… Renato Zero… lo sapevo che l’avrei incontrato… " (eh si… sotto sotto Mur da sempre era stato un sorcino… ma non l’aveva mai detto ai suoi… per paura di venire frustato!)

"Ma che @#@# dici?!?Renato Zero ci sarai tu… io mi chiamo Sion dell’Ariete… e leggo un glorioso futuro nel tuo destino… "

"Ho capito - rispose Mur - sei un talent scout e vuoi portarmi al festival di Castrocaro terme… ma certo che vengo certo… "

"Ma tu sei veramente un caso disperato - disse Sion portandosi le mani tra i capelli verde speranza - ma comunque non sono io a decidere ma le stelle… da oggi verrai con me nel Jamir… e siccome vedo che nella tua famiglia eri molto amato lo sarai anche da me… mi cucinerai, stirerai, rammenderai i calzini, pulirai i pavimenti e se ti avanzerà del tempo porterai al pascolo il mio gregge di 20.000 capi!"

"Beato me - pensò Mur - si vede che sono un ragazzo fortunato… dove vado ispiro l’amore!"e si incamminò dietro a colui che ancora considerava come Renato Zero… E si!Era veramente amato, Mur!

Il tempo passava e lava oggi, stira domani, cucina dopodomani Mur si era fatto un ometto… nel frattempo Sion era diventato uno dei piu grandi commercianti di formaggio del mondo e vendeva soprattutto in Grecia dove i suoi prodotti erano apprezzatissimi…

Un bel giorno il telefono squillò ripetutamente e Mur rispose…

"Pronto!"

"Pronto è lei Sion?!?"

"Sion chi?!?"disse Mur… che ancora non aveva capito che non lavorava per Renato!

"Senta, io non ho tempo da perdere… qui è la ditta "Saori Kido, fai uscire la dea che c’è in te"… una sorta di istituto di bellezza… e vorremmo proporre un incarico a Sion… è li?!?"

"No… - rispose Mur perplesso - ma puo dire a me!"

"Bene… riferisca che avendo fatturato moltissimo con i suoi formaggi noi lo vorremmo come nostro direttore generale… !"

Sion fu entusiasta della notizia… e in men che non si dica preparò una valigia degna di una star… boa di struzzo, gel, brillantina, diademi, maschere etc… e chiamato Mur da una parte gli disse:

"Carissimo Mur… io devo lasciare il Jamir… ma lo affido a te… rimani qui all’incirca due anni, non fare festini, non ti drogare, non farne una casa chiusa e non rompere nulla… dopo due anni vieni in Grecia che a te ci pensò io… !"

"E che dovrei fare due anni Renat… ehm… Sion?!?"

"Cosa hai fatto fino ad oggi?!?!"

"bè… ho lavato, stirato, cucinato, rammendato, spazzato… "

"bene… continua a farlo ininterrottamente per due anni!"disse Sion ridendo sotto i baffi… e si, Mur era sempre più amato!

E i due anni passarono… il Jamir era diventato una reggia.. e la prestigiosa rivista "casa con te" lo aveva eletto l’eremo piu pulito del mondo… e Mur tronfio come non mai per il suo successo prese la sua sacca e si incamminò verso la Grecia… arrivato decise di riposarsi un po… e affittò una camera da "Franco lo zozzo!"… dopo aver dormito salì per le scale del palazzo presidenziale della ditta "Saori Kido, fai uscire la dea che c’è in te!" e chiese di Sion… quando entrò nella sala presidenziale rimase di stucco… tutta una carta da parati argentata accompagnava il visitatore, pavoni e cigni erano liberi sul pavimento, palle da discoteca… e in fondo alla sala, su un trono… una figura ammantata di un mantello circondato da piume di struzzo e sciarpe di paillettes lo attendeva…

"Santissima vergine - disse Mur - allora avevo ragione io… tu sei Renato Zero!"

Sion dal suo trono lanciò un pomello di legno massello in fronte a Mur… e lo colpì in pieno… lo sapete no?!?dopotutto Mur era amatissimo…

"Senti bellezza - gli disse Sion - io c’ho tanto da fa… qui non fanno altro che chiedermi aumenti… ti interessa un posto da portiere?!?è il massimo che posso offrirti… "

"Come portiere?!?io giocavo da centravanti… "disse Mur… il secondo pomello del trono lo colpì veementemente sulla tempia destra…

"Senti… ora tu farai questo… ti spaccherai la schiena, ti allenerai notte e giorno, diventerai ipermuscoloso, sputerai sangue dalla fatica… e alla fine di tutto ciò avrai l’armatura d’oro dell’Ariete, che sarà la tua divisa da portiere qui alla "Saori kido etc etc" ok?!?"

"Ma non potrei avere una divisa diversa?!?quest’anno va tanto il fucsia… e poi a me l’oro mi sbatte… "disse ancora Mur… ma essendo veramente amato Sion si limitò a tirargli una sedia che si trovava li vicino e lo liquidò… e fu così che nacque il cavaliere dell’Ariete, primo tra i dodici cavalieri d’oro… ma non solo questo… Mur infatti aveva alle sue spalle un’esperienza pluriennale come colf… e fondò una ditta:"Aries no Mur, convegni?!?banchetti?!?chiamaci… e saremo per te i signori del pulito!"

Se passate per Athene e guardate in alto ancora oggi riuscite a vedere l’insegna al neon che sovrasta il gabbiotto di portiere del Grande tempio…