CAPITOLO TERZO

Passano i secondi,e passa il tempo,passarono le ore e passò qualche giorno; i gemelli si rividero e gli apostrofi di sentimento fra loro furono gli stessi.

Saga si sentì spaesato da lui stesso,messo in crisi dalle decisioni "questo o quello?-destra o sinistra?" e restava lì,su una metà strana.

Egli si mise,appena un po’ di tempo libero, a gironzolare senza meta con la mente che viaggiava verso altri posti e altre mete, in quei momenti si sentiva meglio e si liberava la mente e tornava bambino,quando quei antichi racconti di leggende e di eroi lo affascinavano e ne creava di sue,di storie. Ma poi si riprendeva,ritornava grande per servire Atena. Nel frattempo una guardia lo aveva chiamato,il Gran Sacerdote lo voleva subito…

Si avviò con passo sostenuto,non era mai bene far aspettare il Gran Sacerdote,specialmente quando ti chiamava e non ricevevi neppure un minimo di cenno.

Arrivato di fronte alla porta della sala, ove il Gran Sacerdote solitamente restava sul trono, ebbe l’impressione di essere una piccola formica in quel luogo,con ampie porte dolcemente ornate e altre parti decorate con sottili linee d’oro; il fuoco dei candelabri,inoltre, dava alla porta degli sbalzi fra chiaro e scuro che rendeva ancora più imponente la porta.

Stava per entrare,le guardi glie aprivano la porta, quando sentì un rumore di passi,dal passo più acceso, quando si diradò l’ombra dal volto della persona in questione si poté chiaramente riconoscere Aiolos al che Saga esclamò: - Aiolos!? Ha chiamato anche te?-

Aiolos – Ebbene si!, Bhè…non c’era molto da stupirsi…-

Saga annuì e entrarono nella stanza, per ora i Gold Saint erano solo lui e Aiolos,gli altri dovevano ancora passare un po’ di tempo in allenamento per avere l’investitura a cavaliere,quindi,per il momento, non potevano rischiare con dei "novellini".

Saga e Aiolos entrarono,arrivati in prossimità del Gran Sacerdote si inginocchiarono con testa china.

Il Gran Sacerdote parlò: -Non è mia abitudine lo sapete anche voi,immagino, e mi scuso. Comunque,il fatto è abbastanza grave ed è una cosa che mi rincresce molto ammettere che sia successa davvero,fra le nostre file.- Fece un breve sospiro,si alzò e cammino un po’, gesticolando riprese il discorso: - Come sapete ogni tanto le guardi disertano e rischiano di fare dei grossi casini,e noi li riprendiamo. Ma se fossero dei saint? Bhè,la questione sarebbe più complicata… - Trovò difficile parlare e inserire nel discorso le parole giuste – Ecco,non succede quasi mai che un Cavaliere faccia di queste cose quindi è difficile credere a certe storie. Uffa…Il fatto è che quest’uomo l’ha combinata grave, non voglio tirarla per le lunghe ma,oltre il fatto che si è tenuto l’armatura, ha ucciso una persona. Una persona innocente. Sappiamo che non si è mosso troppo,è in un’area semideserta,vicino a un villaggio sotto la nostra protezione, lui è un cavaliere d’argento,un vostro compare d’arme di grado inferiore, per questo manderò voi a riprenderlo... Sarei più sicuro se ci andaste voi due. Certo uno di voi basterebbe considerata la potenza che avete,non avreste problemi ma non voglio correre rischi inutili,non so se opporrà resistenza o meno.-

Concluse così dicendo il suo discorso, e si sedette nuovamente sul trono fissando i suoi due fedeli saint.

Aiolos- …Capisco,ciò che ha fatto è disonorevole e non poco. Spero che non aggravi di più la sua posizione ribellandosi. A quando la partenza?-

Gran Sacerdote – Il villaggio non è così distante,qualche ora ce la mettete sicuramente però…Io vorrei che partiste il prima possibile,temo per le sue azioni all’interno del villaggio, ma dovreste partire dopo aver mangiato,dato l’orario, e quindi nella fascia in cui il sole è più caldo,la via ha qualche alberello,si, ma è comunque un suicidio! …Decidete voi…non credo di aver altro da dirvi,potete andare tranquillamente.-

Così il Gran Sacerdote congedò i due.

Appena fuori dalla tredicesima casa Saga interrogò Aiolos per accordarsi sulla partenza.-Dunque? Che facciamo? …-

Aiolos - Potremmo partire alle 15 circa,facciamo a tempo a fare tutti i preparativi del caso…-

Saga – Si, ma qualche ora in mezzo c’è,se arrivassimo troppo tardi? Avvertirebbe la nostra presenza!- Ciò che premeva a Saga era di informare Kanon, e non avere tempo a sufficienza.

Aiolos - …E noi la sua! Saga,aspettare un giorno mi sembra esagerato!-

Alla fine partirono per le 15,come diceva Aiolos; però Saga fece a tempo di fare solo un breve accenno a Kanon.

Quando arrivarono erano circa il 17,inutile dire che erano stanchi e sudati, e iniziarono a chiedere se,oltre a loro,fosse arrivato un altro Saint o comunque una persona nuova a quella taverna,unica del villaggetto con dei letti, l’uomo affermò di aver visto una persona nuova che vagava di tanto in tanto nel villaggio ma niente più.

Saga –Faremo le cose meglio domattina..Ora è tardi e noi siamo stanchi per il viaggio,non credo ci abbia sentiti arrivare. Tanto vale fermarci qui.-

Aiolos- Si. Tanto,ormai,abbiamo capito che non dorme qui al villaggio,verrà al massimo al mercato per comprare,ammesso che abbia soldi, cibarie. Domattina andremo al mercato,magari lo troviamo…-

Saga fece un cenno con la testa, accompagnato da un grugnito,il che era una risposta affermativa.

Dopo una doccia si buttò sul letto,abbastanza scomodo,sul suo volto apparve una smorfia,per colpa della consistenza del letto,non voleva ammetterlo però si era abituato bene!Poi si sentì felice di non avere sulle spalle anche il peso dell’armatura che,a volte, aveva l’impressione che gli rendesse i movimenti goffi non degni di un Gold Saint;dopo un po’ si addormentò….La giornata dopo sarebbe stata pesante,molto pesante…