LA VERA STORIA DI ASHER
XIV° Capitolo
Cuore Di Cavaliere
Asher aprì gli occhi lentamente, la luce della stanza dell’ospedale lo abbagliò per un istante, purtroppo non fu un risveglio piacevole perché sentiva un forte dolore alla spalla destra, subito dopo si accorse che nella stanza c’erano delle persone e non ci mise molto a riconoscerli, erano Ban, Geki e Aspides, quest’ultimo con evidente preoccupazione si espresse:
«Asher ti sei ripreso? Come ti senti?»
Asher stringendo i denti per l’acuto dolore rispose:
«
Non molto bene, soprattutto quando mi tocca vedere la tua faccia da così vicino…ho un fortissimo dolore alla spalla destra…ahrg… non riesco a muovere il braccio, ma che diavolo è successo?»Geki con le braccia incrociate spiegò:
«Ma come non ti ricordi? Stavi combattendo contro Andromeda e ad un certo punto è arrivato Phoenix…be…ti ha colpito alla spalla destra e tu hai perso i sensi!»
«Si, ora ricordo…»
disse Asher cercando di alzare il busto per mettersi a sedere sul letto.Piano piano gli ritornarono in mente i momenti cruciali dello scontro con Andromeda e soprattutto lo sguardo imperioso di Phoenix. Ad un certo punto si accorse che su un letto vicino al suo c’era Black che dormiva profondamente, Asher cercò di alzarsi e con fatica ci riuscì per poi avvicinarsi al letto di Black:
«Ma…cosa gli è successo, come mai si trova qui anche lui, eppure non ha combattuto nel torneo, chi è stato a ridurlo così?»
Geki prontamente rispose:
«E’ stato Phoenix, dopo che tu hai perso i sensi Black ha indossato l’armatura ed è saltato sul ring per vendicarti… purtroppo Phoenix l’ha messo fuori combattimento in poco tempo, gli ha lanciato un colpo strano con il pugno, gli effetti sono stati devastanti mentalmente, nonostante il pugno di Phoenix non l’avesse colpito fisicamente deve comunque avergli provocato qualche danno celebrale! Subito dopo sono arrivati i cavalieri oscuri, sono seguaci di Phoenix e provengono dall’isola della Regina Nera, hanno immobilizzato tutti e poi hanno rubato l’armatura d’oro. Pegasus e gli altri si sono lanciati all’inseguimento, fortunatamente sono tornati sani e salvi con soltanto quattro pezzi dell’armatura! Purtroppo noi tre non eravamo presenti al momento del furto e non abbiamo potuto far niente! »
Asher guardò Black disteso sul letto, aveva le sopracciglia arricciate, segno che doveva aver sofferto molto, però non trovò traccia di ferite di nessun genere.
All’improvviso entrò nella stanza il dottore che subito si adirò con Unicorno:
«Ma che diavolo fai in piedi, rimettiti subito sul letto… le ferite sono ancora fresche, vuoi rimanere per sempre in Ospedale?»
«No di certo!»
Rispose Asher rimettendosi supino sul letto.Poi chiese al dottore:
«Mi dica in che condizioni sto, posso riprendermi in poco tempo? Devo aiutare gli altri cavalieri e Lady Isabel!»
Il Dottore osservando la cartella clinica di Asher rispose:
«Dunque…hai riportato parecchie ferite in tutto il corpo, ferite da arma da taglio…le hai sul petto, sul ventre, sulle braccia e sulla testa. La ferita più grave è senza dubbio quella alla spalla destra, il colpo deve aver scatenato un’esplosione delle arterie che purtroppo hanno dato origine ad un’emorragia copiosa, non è stato facile operare quella ferita…era praticamente uno squarcio»
Asher commentò:
«Già…è stato il destro di Phoenix, è stato così potente da spaccare l’armatura e provocare uno squarcio alla spalla!»
Il dottore alzando le sopracciglia si espresse ancora interrogandosi:
«Devo dire che un uomo normale sarebbe deceduto dopo aver subito tutte queste innumerevoli ferite, la tua muscolatura è estremamente dura e resistente, che tipo di allenamento hai fatto? La stessa cosa l’ho notata anche sul corpo dei tuoi compagni…. È davvero strano!»
I cavalieri si guardarono e poi risero divertiti, soprattutto Geki rideva a bocca spalancata, poi sarcasticamente si avvicinò al dottore dicendo:
«Vuoi dire forse che noi non siamo…come dire…umani??»
Il dottore impaurito dall’enorme figura che gli si poneva davanti rispose aggiustandosi gli occhiali e sudando freddo:
«Non ho detto questo, è che sembrate geneticamente più dotati delle persone comuni, non vorrei che voi siate stati sottoposti ad interventi medici al fine di sviluppare una muscolatura così elevata, la vostra massa muscolare rientra nella norma, ma le fibre sono estremamente dure e questo non è normale, nemmeno i culturisti riescono ad ottenere una fibra cosi tenace, lo strato a livello cellulare del vostro tessuto muscolare è superiore a quello di un gorilla!»
Mentre gli altri ridevano Asher rispose seriamente al dottore che gentilmente si era occupato di loro:
«Dottore noi siamo persone normalissime, la fibra dei nostri muscoli sono il risultato di un addestramento estremamente duro che ci ha portato ad essere quello che siamo, cavalieri! Siamo stati sottoposti a prove impensabili giorno dopo giorno, gradualmente miglioravamo per poi arrivare ad uno stato in cui certe cose che le persone normali non possono fare noi le facciamo; ad esempio siamo in grado di spaccare una roccia a mani nude, corriamo più veloci delle macchine da corsa… con il giusto allenamento e in determinate circostanze si può arrivare a fare questo e oltre!»
Il dottore non credeva alle sue orecchie, non aveva mai pensato che un uomo potesse arrivare a modellare e a superare i propri limiti in questo modo.
Asher si mise seduto sul letto e chiese al dottore:
«Dottore ma come mai Black non si sveglia?»
Il dottore prese la cartella clinica di Black e consultandola rispose:
«Questo ragazzo a differenza di te non è stato sottoposto ad un attacco fisico,… ma mentale. Sembra incredibile lo so, ma l’encefalogramma ha rivelato una forte attività dei neuroni nel cervello, sembra che si trovi in uno stato di sogno rem, il problema è che incredibilmente sembra che questo stato sia stato indotto, o meglio introdotto!»
«Si spieghi meglio!»
disse Asher accigliato.Il dottore continuò anche se sembrava non credere alle sue stesse parole:
«Durante il combattimento il suo avversario lo ha….come dire…costretto a sognare, come non lo so, ma posso spiegarti solo che il tuo compagno ha sicuramente sognato qualcosa, qualcosa di così terribile da renderlo frenetico e incosciente di ciò che succedeva intorno a lui, una sorta di attacco di panico molto forte, ha rischiato la vita… Per fortuna siamo riusciti con dei sedativi a calmarlo, non è stato facile, sembrava impazzito!»
Asher, toccandosi il mento con l’indice e il pollice disse:
«Phoenix… ha ridotto Black in questo stato senza nemmeno toccarlo! Se indossasse la sacra armatura sarebbe la fine per Lady Isabel»
Proprio in quel momento entrarono nella stanza Lady Isabel accompagnata dal suo fedele maggiordomo Mylock, la prima preoccupazione della ragazza fu la salute dei suoi cavalieri e quindi chiese al dottore:
«Buongiorno! Dottore come stanno Asher e Black?»
Il dottore con fare serioso rispose:
«Dovrebbero riprendersi e domani saranno dimessi dall’ospedale,… questi ragazzi hanno una grande resistenza al dolore e il loro sistema immunitario sembra fare miracoli!»
Isabel si compiacque delle parole del dottore, ma il suo sguardo ciònonostante rimase sempre serioso, non trapelava un filo di emozione, era quasi statuario. Gli eventi che si sono succeduti nelle ultime 24 ore erano inattesi, fortunatamente Pegasus, Sirio, Cristal e Andromeda erano tornati sani e salvi con quattro pezzi dell’armatura sacra, certo con solo quattro pezzi non poteva farci nulla, ma la stessa cosa valeva per Phoenix, la sacra armatura esprime tutto il suo potere quando è composta da tutti i pezzi, nessuno escluso. Il problema primario in questo momento era di ritrovare gli altri pezzi della sacra armatura, ma le condizioni dei suoi cavalieri non erano buone: Pegasus e Sirio feriti ed esausti avevano le loro armature praticamente a pezzi, Andromeda era troppo provato dall’inatteso tradimento del fratello, forse solo Cristal era in perfetta forma, ma da solo cosa poteva fare di fronte ad un esercito di cavalieri oscuri oltre ovviamente a Phoenix? E gli altri cavalieri? Li avrebbe sfruttati per il recupero della Sacra Armatura? Proprio in quel momento Lady Isabel rivolgendosi ai cavalieri disse:
«Mylock! Dai ai cavalieri i biglietti per gli aerei che devono prendere domani mattina, torneranno dai loro maestri!»
«COSA???»
Gridarono all’unisono Geki, Aspides e Ban.Isabel impassibile continuò il suo discorso:
«Mi rendo conto che siete cavalieri e che volete svolgere i vostri compiti con onore, ma ritengo che voi cinque non siete pronti per un altro eventuale attacco di Phoenix… Ho pensato molto bene e come sapete…tengo molto a voi e non voglio che i miei cavalieri rischino la loro vita inutilmente»
Ban preoccupato disse:
«My Lady, come può dirci una cosa del genere, siamo tornati dalle nostre terre di addestramento per voi, per difenderla e per proteggere la sua immensa Fondazione dagli eventuali attacchi dei nemici…»
Geki bruscamente confermò:
«Ha ragione lui, a cosa serve rimandarci da dove siamo venuti, è qui con voi che dobbiamo stare, chi vi difenderà dagli attacchi dei nemici, senza di lei siamo come un corpo senza testa!»
Aspides tristemente aggiunse:
«Io non voglio tornare in Finlandia!»
Isabel con estrema calma rispose:
«Non dovete preoccuparvi di questo, ci sono gli altri cavalieri che resteranno con me qui a Nuova Luxor, date le circostanze e le forze in campo ritengo che voi non siate pronti per affrontare un nemico così forte come Phoenix e il suo esercito!»
Geki strinse i pugni adirandosi:
«Con questo cosa vorrebbe insinuare? Che noi non siamo in grado di affrontare quel bastardo di Phoenix? Sono pronto a stritolarlo con le mie mani…»
Unicorno lo interruppe bruscamente attraendo l’attenzione di tutti:
«Fai silenzio Geki! Lady Isabel ha ragione, non siamo pronti per affrontare un nemico così forte, se restassimo saremo più un problema che un aiuto…Nel corso della Guerra Galattica abbiamo avuto modo di conoscere la forza e lo spirito dei nostri compagni, loro hanno le basi per confrontarsi con Phoenix, noi a differenza di loro non siamo in grado di affrontarlo, abbiamo combattuto i nostri compagni e abbiamo avuto la prova di quanto loro siano superiori a noi. E poi, non credo che Lady Isabel ci rimandi nelle terre di addestramento solo per allontanarci dai pericoli, ma sono sicuro che lo fa perchè vuole un nostro miglioramento, perché non vorrebbe preoccuparsi per noi quando arriverà il momento in cui combatteremo.
Lady Isabel! Partiremo e le prometto che torneremo più forti e risoluti di prima, come ben sa noi vorremo restare al suo fianco ed io sono il primo a pensarlo, ma giustamente lo faremo quando saremo in grado di proteggerla da chiunque!»
Lady Isabel si avvicinò ad Asher che spalancò gli occhi non aspettandosi un comportamento del genere da parte sua, lo sguardo della ragazza si addolcì parecchio mentre osservava gli occhi del sofferente ragazzo, un alone di benessere si diffuse in tutta la stanza, sembrava un momento quasi magico, Isabel con la mano sfiorò delicatamente la ferita alla spalla del Cavaliere e poi disse:
«E’ esattamente quello che intendevo Asher! Non voglio che corriate rischi inutili, siete più importanti voi della sacra armatura. Aspetterò il vostro ritorno!»
Quelle poche parole fecero capire quanto in realtà lady Isabel fosse preoccupata per loro ed in particolare per Asher. Isabel uscì dalla stanza insieme a Mylock ed il dottore lasciando i cinque cavalieri tristi e amareggiati per non essere stati scelti. Asher si toccò la spalla e poi disse socchiudendo gli occhi:
«Geki, la spalla non mi fa più male»
Il cavaliere dell’Orsa rispose:
«Com’è possibile, fino a due minuti fa stavi soffrendo come un cane!»
Unicorno con gli occhi arrossati trattenendosi disse:
«E’ lei, è la nostra Isabel che soltanto sfiorandomi ha tolto il dolore… Non è egoista, si preoccupa davvero per noi, il nostro compito è quello di proteggerla e così faremo, ma non prima di meritare pienamente questo onore, siete d’accordo ragazzi?»
Gli altri cavalieri che sapevano quanto fosse importante Isabel per Asher compresero e confermarono le parole dell’Unicorno!