LA VERA STORIA DI ASHER
VII° Capitolo
Cristal, il Cavaliere del Cigno
Asher si alzò presto la mattina, si vestì e dopo scese a far colazione. Quando ebbe finito decise di farsi un giro per Nuova Luxor.
Aveva molti soldi in tasca, Isabel provvedeva a finanziare i propri cavalieri in egual modo, ma il ragazzo, come anche tutti gli altri, non voleva tutti questi soldi, anche perché il denaro non era una sua ambizione. Ciononostante, si accorse presto che sarebbero stati necessari per coronare uno dei suoi desideri; Asher amava la velocità, l’ebbrezza dell’aria sulla faccia ed era sempre stato un appassionato di motociclette da strada. Chiese ad un passante dove poteva trovare un concessionario Yamaha e il signore gli indicò la strada per arrivarci. Velocemente Asher si diresse in quella via e lì rimase imbambolato mentre osservava dalla vetrina una splendida Yamaha 900 da strada, era stupenda, rossa e nera con la scritta della casa di produzione sul telaio nella parte bassa, poi Asher osservò il prezzo di listino e si accorse che costava davvero tanto, a quel punto mise le mani in tasca e tirò fuori tutto il denaro che possedeva, un terzo di esso bastava per acquistare la moto e quindi ci pensò bene:
"Mmm… è davvero stupenda, finalmente potrei permettermela… ma pensandoci bene in questo periodo non è il momento per pensare a certe cose… con il torneo e tutto il resto sarebbe una distrazione troppo bella che mi deconcentrerebbe parecchio… magari più avanti la comprerò… si, sai che bello sarebbe andare a prendere Isabel con un bolide simile, le farei provare l’ebbrezza della velocità, la porterei in giro per il mondo a cavallo di questa meraviglia!"
Unicorno guardò i propri soldi ma poi li ripose tutti in tasca e con gli occhi socchiusi sorrise pensando:
"Ma che diavolo sto pensando… sono proprio un illuso!"
Girò i tacchi e riprese a camminare per le strade della città osservando le vetrine dei negozi che costeggiavano la via, improvvisamente sentì una voce:
"Pegasus sei tu? Ma che ci fai qui….oh scusa credevo fossi un’altra persona"
Asher alzò la testa per osservare la ragazza con i codini che l’aveva scambiato per Pegasus, gli sembrava di avere già visto quella fanciulla ma non ricordava in quale occasione, comunque Unicorno non rispose e continuò dritto per la sua strada.
Alle 6 di sera Asher rientrò nel palazzo di Isabel, poi nella sala principale incontrò Black che con un sorriso gli chiese:
"Asher perchè non bevi qualcosa con me?"
"Ma si, un bicchiere di vino in fondo è salutare" Rispose Asher
Mentre un maggiordomo versava dell’ottimo vino bianco ai due cavalieri, Asher osservava con curiosità Black che rideva e scherzava, era ovvio che cercava in tutti i modi di dimenticare quell’esperienza terribile che il giorno prima gli aveva confidato, ma Unicorno non si fece ingannare dall’atteggiamento superficiale di Lupo che cercava di mostrarsi più loquace e simpatico del solito e quindi Asher spezzò la falsa atmosfera dicendo:
"Black è inutile che cerchi di nascondere le tue paure, si notano ugualmente, non dovresti stare qui a bere e a raccontare cavolate, reagisci!"
Lupo sentendo queste parole divenne subito serio e guardando negli occhi Asher rispose duramente:
"E’ secondo te cosa dovrei fare? Dovrei rimanere in camera a pensare al mio passato, dovrei chiudermi in me stesso? Tu mi dici che dovrei reagire, ebbene lo sto facendo!!"
Detto ciò, Lupo poggiò il bicchiere sul tavolo, diede una spallata ad Asher e lo superò dirigendosi verso gli alloggi. Asher non reagì, rimase con gli occhi sbarrati ad osservare il vuoto e contemplò se stesso:
"Ho mancato di rispetto a Lupo…Perché ho detto una cosa simile, per quale motivo l’ho voluto smascherare?… Devo smetterla di pavoneggiarmi, è già tanto difficile per lui e poi ha ragione, distrarsi in quel modo lo aiuta di certo a pensare di meno ai suoi terrificanti ricordi!…Eppure è stato gentile con me, tra tanti cavalieri ha invitato me a bere con lui, forse perchè trova in me un compagno capace di ascoltarlo, un compagno capace di aiutarlo… un amico!"
Si girò di scatto pensando:
"Un amico…quando eravamo bambini fu lui a chiedere ad Alman di avere una camera con me. Ogni volta che Phoenix mi pestava Black si intrometteva sempre e veniva pestato a sua volta. Ogni volta che giocavamo a pallone Black voleva sempre stare in squadra con me e quando segnavo era grazie ai suoi passaggi. Black sapeva che ero innamorato di Isabel, eppure lui non si è mai permesso di schernirmi o di divulgare tale notizia, anzi, ogni volta che ero triste perché umiliato a fare il cavallino per lei, lui era sempre il primo a preoccuparsi e a procurare le bende per le mie ferite alle ginocchia e alle mani. Io per lui che cosa ho fatto? Niente assolutamente niente, sono sempre stato un egocentrico egoista, non ho mai pensato a come poteva sentirsi lui in certe situazioni…"
Poi seguendo con lo sguardo Black che saliva le scale continuò a pensare:
"Non mi sono mai reso conto di quanto fosse importante un’amicizia, in effetti Black è stato il mio unico vero amico… senza accorgermene ho ignorato le sue attenzioni mentre lui mi è sempre stato vicino in tutti i momenti della nostra infanzia…"
Asher capì, e raggiunse l’amico correndo per le scale, quando arrivò davanti a lui gli diede una pacca sulle spalle dicendo:
"Dai Black, scusa per prima… stasera Aspides dovrebbe combattere con Cristal, ma quel mezzo sangue a quanto pare non si è ancora presentato, quindi stasera se non sbaglio o combatto io con Andromeda oppure Sirio con Pegasus!!"
Black contento di aver visto l’amico precipitarsi rispose:
"Bè… in teoria se Cristal non si presenta sarei dovuto scendere in campo io con Phoenix, ma non è venuto neanche lui!"
Asher avviandosi verso gli alloggi seguito da Black rispose:
"Già… sinceramente non credo che tornerà, in ogni caso promettimi che non farai sciocchezze e che rimarrai concentrato, è importante perché non si sa mai… Phoenix era molto forte!"
Black capì le parole dell’amico ed annuì, dopodiché rientrarono nei loro alloggi a prepararsi per la serata al Palazzo dei tornei.
Il soffitto del palazzo dei Tornei si chiuse rivelando, come già da tre giorni, le magnifiche costellazioni illuminate. Lady Isabel comparve sopra le teste del pubblico sorretta da un seggiolino in vetroresina che non si vedeva, era sorretta da fili di nailon, il tutto faceva sembrare che fluttuasse nell’aria come per magia. I cavalieri intanto salirono tutti sul ring esclusi gli eliminati che per quella sera passarono la serata in ospedale dove appunto c’era Geki, che, con la televisione di fronte al suo lettino, guardava insieme a Ban la Guerra galattica. Improvvisamente Lady Isabel cominciò a parlare spiegando al pubblico le motivazioni del torneo e la storia del suo caro Nonno, il fondatore della prestigiosa Fondazione, spiegò anche il significato delle costellazione e l’abbinamento che avevano queste con i cavalieri dello zodiaco oltre a mostrare al pubblico il prestigioso premio che il guerriero vincente avrebbe avuto, ovvero la sacra armatura che racchiusa in uno scrigno dorato padroneggiava sopra gli scrigni di bronzo che sostavano sotto di essa.
Quando Lady Isabel finì il discorso, tornò come per magia sulla sua postazione negli spalti del Palazzo dei Tornei, subito dopo il telecronista stava spiegando che per quella giornata era previsto lo scontro tra Idra e Cigno ma che a causa dell’assenza di quest’ultimo stavano pensando con quale incontro sostituirlo. Intanto i cavalieri con le loro stupende armature scendevano in fila indiana dal ring ed Unicorno che chiudeva la fila disse a colui che lo precedeva:
"Che figura, per me non si fa vivo perché ha paura!"
Pegasus si girò pensieroso, poi Asher continuò:
"C’era d’aspettarselo comunque, Cristal non è di Nuova Luxor!"
"Cosa?" Rispose Pegasus incuriosito.
Unicorno a quel punto spiegò:
"Non dirmi che non lo sapevi, pare che scorra del sangue russo nelle sue vene!"
Pegasus rimase di sasso e perplesso rispose:
"Del sangue russo?…che strano, credevo che fosse anche lui di Nuova Luxor"
Improvvisamente un grido attirò l’attenzione di tutti:
"E INVECE SBAGLIAVI!"
Con vari salti, dagli spalti del pubblico, arrivò un cavaliere con un’armatura stupenda, era biondo ed aveva un diadema alato a forma di cigno. Finì la sua corsa sul ring e con l’indice puntato verso i cavalieri disse:
"Tenetevi pronti alla lotta cavalieri… potete dire addio alla vostra armatura, Cristal il Cigno è venuto a vincere!"
Asher innervosito da quell’entrata bizzarra rispose:
"Chi ti credi di essere e cerca di calmarti razza di bellimbusto!"
Il cavaliere del Cigno puntò i suoi occhi azzurri su Asher e con aria di sfida disse:
"Unicorno!… peccato dover lottare con Aspides, avrei preferito te per scaldarmi!"
"Maledetto arrogante!" rispose a denti stretti Unicorno.
Intanto il telecronista, avendo capito che il cavaliere che era arrivano non era altro che il Cavaliere del Cigno, spiegò al pubblico che l’incontro tra Idra e Cigno si sarebbe fatto. Nella zona del ring i cavalieri continuarono a provocarsi e Aspides che si trovava vicino a Pegasus e Unicorno disse:
"Hi hi hi questo biondino non si rende minimamente conto di cosa gli aspetta"
Pegasus si accorse di un particolare strano mentre osservava la mano si Idra, quindi rivolgendosi ad Asher disse:
"Hai visto? Sono sicuro di aver visto qualcosa di strano sul dorso della sua mano, qualcosa di appuntito… ho l’impressione che vedremo delle belle"
Unicorno rispose:
"Si anch’io ho visto qualcosa di strano… quando è arrivato dalla Finlandia mi disse che mi avrebbe sfregiato, non capisco in che modo però!"
Pegasus rivolgendo lo sguardo sul ring dove i due contendenti erano procinti a combattersi disse semplicemente:
"Non so, staremo a vedere!"
Il combattimento cominciò e Aspides attaccò il Cigno dopo averlo provocato, Cristal rimase nella sua posizione senza nemmeno alzare le braccia per difendersi, di conseguenza Aspides lo colpiva con numerosi pugni, ginocchiate e spallate. Uno schizzo di sangue proveniente dal viso del Cigno schizzò sul volto di Pegasus che frettolosamente si pulì, ascoltando le parole di Asher che divertito dalla scena disse:
"Il grande Cristal il Cigno non è che un bluff, non riesce nemmeno a difendersi dagli attacchi di Aspides!"
Sul ring la battaglia continuava, ma stranamente Cristal non sembrava provare dolore nonostante subisse numerosi attacchi da parte di Idra, anzi, lo scherniva in continuazione provocandolo a colpire nuovamente. Aspides credendo di trovarsi di fronte più un punching-ball che un cavaliere, volle finire l’incontro utilizzando un’arma alquanto bizzarra: dopo aver dato un destro al Cigno, fuoriuscirono dal dorso della mano tre artigli appuntiti, che si conficcarono sull’avambraccio di Cristal. Quest’ultimo per un attimo rimase esterrefatto da quell’improvvisa arma, ma si calmò immediatamente afferando i tre artigli che congelò istantaneamente per poi farli cadere al suolo.
Asher rimase impressionato e commentò con Pegasus quella strana scena:
"Ma che diavolo è successo… Aspides ha utilizzato i suoi artigli, ma a quanto pare non hanno fatto nessun effetto!"
Pegasus che seguiva il combattimento in ogni dettaglio rispose:
"Si è vero, ma non riesco a spiegarmi come Cristal sia riuscito a congelarli semplicemente toccandoli… è tutto davvero strano!"
Sul ring la situazione stava mutando, infatti Cristal era riuscito ad afferrare un braccio di Aspides congelandoglielo in un istante. Quest’ultimo si allontanò impaurito cercando di muovere il braccio sinistro inutilmente, ma poi con un salto altissimo cercò di dare una ginocchiata nel viso del cavaliere del Cigno, che la evitò spostando la testa. Il ginocchio di Aspides colpì comunque il diadema di Cristal, lasciandogli altri tre artigli conficcatti. Idra si allontanò e Cristal rimase per un’attimo incantato.
Pegasus si espresse sbalordito:
"E’ davvero terribile!"
Asher anch’esso esterrefatto rispose:
"Hai ragione, stavolta non si salverà"
Anche Lupo e Andromeda seguivano l’incontro con un certo stupore, invece Sirio osservava il combattimento con molta calma, non sembrava affatto stupito, non si sorprese neanche quando vide i tre artigli di Aspides congelarsi e cadere sul tappeto; infatti Cristal sogghignando spiegò ad Aspides che i suoi artigli non potevano nulla contro di lui e in pochi secondi scagliò un vento congelante che chiamava POLVERE DI DIAMANTI sul cavaliere dell’Idra che ne fu investito in pieno.
Tutti osservarono l’incredibile scena; Aspides era ricoperto di ghiaccio, improvvisamente si frantumò lasciando cadere in pezzi l’armatura dell’Idra insieme allo stesso Aspides vistosamente provato da quell’incredibile vento gelido.
Il telecronista decretò Cristal il vincitore dell’incontro ed il cavaliere del Cigno tranquillamente, come se non avesse nemmeno combattuto, scese dal ring dicendo a Pegasus:
"Chi è il mio prossimo avversario… si potresti essere tu cavaliere di Pegasus, non importa, presto o tardi batterò tutti voi cavalieri dello zodiaco"
Pegasus stringeva denti e pugni, aveva sicuramente raccolto la sfida, Unicorno si accorse che Cristal sarebbe stato un altro avversario con cui stare attento. Andromeda e Lupo fecero un passo indietro per farlo passare, ma Sirio no, rimase a fissarlo negli occhi, segno che Cristal non gli metteva alcuna paura!