Sole e tenebre

Sono passati 25 anni dall'ultima Guerra Sacra e la vita sulla terra scorre tranquilla intanto alla Giudecca Hades pensava a un nuovo piano d'attacco.

"Comincio a riprendere le forze ma adesso non potrei assolutamente iniziare una guerra contro Atena. E allora come far sprofondare il mondo nel caos? Ah la Greatest Eclipse era una buona idea oscurare il sole...ci sono! Resusciterò i Giganti Infernali Rhadamante Minosse ed Eaco. Per Hypnos e Thanathos non ho ancora abbastanza forze"

Allora espandendo il suo oscuro cosmo li chiamò "Rhadamante! Minosse! Eaco! É il vostro sovrano Hades a chiamarvi!"

Subito tre figure comparvero inginocchiate davanti alle scalinate della Giudecca, avevano delle surplici oscure ancora più delle altre.

"Io, Rhadamante, Specter della Viverna vi giuro ancora una volta fedeltà signor Hades"

"Io, Minosse, Specter del Grifone, le giuro nuovamente fedeltà eterna"

"Io, Eaco, Specter di Garuda, giuro nuovamente fedeltà a voi signor Hades"

Soddisfatto, Hades disse: "bene, giganti infernali, attaccate Apollo e nonostante io non possa venire il mio spirito vi accompagnerà in battaglia…. ora andate!"

Detto questo si voltò e fece per tornare al suo trono quando sentì la voce di Minosse "Mi scusi signore perché proprio Apollo?"

Hades rispose "Sciocco! Apollo è il dio del sole, annientato lui il carro solare non passerà più per le terre di Grecia che diventeranno allora una delle nostre basi! E ora andate!"

Viaggiando alla velocità della luce i tre raggiunsero il santuario di Apollo in pochi istanti e sul luogo trovarono tre strade: una che proseguiva davanti a loro una a destra e una a sinistra. Dopo aver confabulato un po', Eaco prese la strada di sinistra, Minosse quella di destra e Rhadamante quella davanti a lui.

Eaco stava camminando quando sentì una voce che gridava "Artiglio Luminoso!" Eaco tentò di schivarlo ma non ci riuscì allora mentre volava in alto gridò Garuda Flap! Che colpì l'assalitore che volò pure lui in aria.

Eaco atterrò subito dopo con la surplice danneggiata in più punti ma con nessuna ferita e fece una croce dove colui che l'aveva attaccato precipitò e per pochi secondi restò a terra. Poi si rialzò, con grande stupore di Eaco che credeva di aver vinto.

"Chi sei straniero?"

"Sono Eaco Specter della Garuda e tu?"

"Sono Jao cavaliere in nome del sole della costellazione della lince!"

Intanto anche Minosse era stato attaccato o meglio imprigionato da dei fili che parevano provenire dai capelli del nemico che Minosse subito colpì con la Cosmic Marionette che il suo avversario cercò di evitare ritrovandosi anche lui legato a dei fili. Improvvisamente questi si strinsero sul suo collo, e anche quelli che avevano legato Minosse fecero lo stesso. I due guerrieri si trovarono ad affrontare una prova di resistenza che finì in pareggio poiché i due sentendo le forze abbandonarli ritirarono i fili e si presentarono.

"Io sono Berenice cavaliere del sole e tu?"

"Io sono Minosse Specter del Grifone"

Rhadamante aveva incontrato il suo avversario che non lo aveva attaccato bensì si era presentato: "Io sono Atlas della corona chi sei invece tu invasore?"

"Sono Rhadamante Specter della Viverna e ora preparati al Castigo Infernale!!"

"Fuoco della Corona!!"

I due colpi si scontrarono e crearono una gigantesca esplosione cosmica che li investì e li fece volare lontano.

"Sei veramente abile" disse Rhadamante "a parte il cavaliere d'oro di Gemini e fratello di Saga, Kanon, nessuno mi ha impegnato in questa maniera complimenti!"

"Anche tu sei molto bravo, da quando Pegasus e i suoi compagni sono venuti non mi sono così tanto impegnato e ora… Fuoco della Corona!"

"Castigo Infernale!"

Ancora un esplosione cosmica che di nuovo li fece volare…

"Preparati Jao! Garuda Flap"

"Artiglio Luminoso!"

I due vennero colpiti e ne uscirono con le armature danneggiate ma ancora interi e pronti a combattere

"Aspetta Garuda! Una battaglia tra sole e tenebre non finirebbe mai dato che il sole sconfigge le tenebre al mattino che poi lo sconfiggono di sera e questo fino alla fine del mondo quindi adesso che siamo in tempo fermiamoci!" disse Jao.

Eaco rispose "Riconosco che ciò che dici è vero ma non posso deludere Hades e i miei compagni perciò penso che dovremo combattere fino all'annientamento reciproco"

Le stelle della lince brillarono e Jao disse, capendo "il messaggio", "e allora così sia presto allora raggiungerò le stelle della lince e da lassù guarderò il mondo e le continue guerre che lo sconvolgono ma almeno dalle guerre future sarò fuori e non parlo per codardia, parlo perché le guerre portano solo morte e dolore".

Eaco gli disse "Nonostante io sia d'accordo con te, Jao, non posso fare che questo! Garuda flap!"

"Artiglio luminoso!"

I due colpi erano di pari intensità ma Jao saltò e usò nuovamente l'Artiglio Luminoso che colpì Eaco che finì a terra. Jao stava per continuare il suo attacco quando un cosmo talmente potente da non lasciare dubbi sul fatto che fosse di una divinità e così oscuro da non lasciare dubbi anche sul fatto che fosse di Hades entrò in quel santuario facendo rabbrividire i cavalieri del sole

"Comandanti del mio esercito combattete senza preoccuparvi per un possibile intervento di Apollo, andrò io a combattere contro di lui, voi pensate a fare il vostro compito"

Jao Atlas e Berenice provarono un attacco combinato. Berenice usò i suoi capelli per bloccare Hades e tirarlo verso Atlas che usò il Fuoco della Corona e scaraventò Hades contro Jao che lo attaccò con l'Artiglio Luminoso che colpì violentemente il dio mandandolo contro una colonna che venne totalmente distrutta.

Alla fine dell'attacco Hades si rialzò e disse "pensavate davvero che questa forza possa qualcosa contro quella di un dio poveri sciocchi!"

"Contro un dio come te no ma contro la tua surplice sì" rispose Atlas. Hades si guardò la surplice e vide che era stata completamente distrutta

"Bravi cavalieri di Apollo non lo sapevano neppure i miei comandanti infernali ma Apollo alcuni giorni fa con il suo immenso cosmo mi ha chiesto se potevo attaccarlo con i miei tre giudici per poter mettere alla prova i suoi cavalieri.

Per la prima volta il cosmo di Apollo si fece sentire ed egli disse "Ciò che ha detto Hades è vero, miei fedeli cavalieri, e l'ultima prova era distruggere quella surplice che non è quella di Hades bensì una copia, e direi che avete superato tutte le prove molto bene".

Hades se ne andò ma prima disse ad Apollo "Anche tu puoi riportare in vita i tuoi cavalieri!"

"Sì però devo aspettare alcuni anni addio!"

Hades disse anche che non avrebbe più cercato di conquistare la terra bensì l'avrebbe difesa aiutando i cavalieri di Atena, e Apollo gli rispose che avrebbe fatto la stessa cosa. I cavalieri poi si salutarono con la promessa di aiutarsi a vicenda nel momento in cui i templi delle rispettive divinità verranno attaccati.

Detto ciò Hades torno alla Giudecca e mai più attaccò i cavalieri di Atena alleandosi anche con loro per proteggere la terra.