LE NUOVE VESTIGIA DI PLATINO: SEMIDEI

 

Si profilava all’orizzonte un nuovo scontro per i cavalieri del Grande Tempio; Astaroth, cavaliere della Paura e custode degli Dei Antichi ed il nuovo Gran Sacerdote nella persona di Dauko della Bilancia. La differenza sostanziale era il fatto che il cavaliere della settima casa era privo della sua armatura, come del resto anche gli altri undici cavalieri d’oro, vestigia disintegrata da Shub’ Nighurath e Yog Sothoth nel precedente scontro nel giardino della casa di Shaka.

Meno di un’ora separava i cavalieri dal loro destino, tutti speravano nell’impresa di Shion che, alla prima casa insieme al suo allievo Mur dell’Ariete, stava forgiando dodici nuove armature dallo scettro fulmineo di Zeus… era solo questione di tempo… tempo che sembrava voltare le spalle ai cavalieri d’oro.

"Allora sarai tu il primo a cadere per mano mia?"

Il sorriso di scherno del cavaliere dell’oblio si accentuò sul suo viso, quello stesso viso degli altri due suoi fratelli; aggrottò le sopracciglia ed il suo cosmo lentamente aumentò.

"Bene cavaliere, sono pronto, potete attaccarmi anche tutti insieme se volete!"

"Bada cavaliere! Dosa le parole o te ne pentirai!"

"Calmati Shura, ho detto che combatterò io con loro ed intendo scendere in campo come un vero cavaliere; da troppo tempo il cavaliere della Bilancia ha usato la saggezza… è ora che usi la forza!"

Dauko era più che mai convinto delle sue parole, questa era l’occasione di poter mostrare agli altri cavalieri d’oro quanto il cavaliere della settima casa fosse in realtà potente; solo Shion conosceva a fondo il vero volto guerriero di Dauko, ed era tra i più temibili.

"In guardia cavaliere!"

Dauko espanse il suo cosmo, tanto che Shion alla prima casa, d’un tratto si fermò

"Mur, allievo adorato, Dauko della Bilancia è pronto a combattere, lo sento… lo sento… come una volta."

"Questo cosmo così immenso appartiene a Dauko? E’ sorprendentemente enorme, considerando che è privo dell’armatura d’oro che lo protegge"

"Tu non conosci la vera forza del cavaliere della Bilancia, oggi stesso la sentirai in azione. Presto ora, le armature sono quasi completate, i nostri fratelli hanno bisogno di noi!"

" Si maestro!"

Astaroth allungò le mani verso i cavalieri che si misero sulla difensiva, creò uno spostamento d’aria che scaraventò tutti i santi d’oro sull’altopiano esterno al Santuario… tutti tranne Dauko.

"Visto che dobbiamo combattere, cavaliere, lascerò a te l’onore di scagliare il primo colpo"

"Bene, cavaliere della Paura, eccomi… Colpo dei cento draghi!"

Molte scie luminose somiglianti a dei dragoni scaturirono dal pugno chiuso di Dauko e si diressero senza pietà verso Astaroth.

"Simili bestie non avranno effetto alcuno, cavaliere; ben altro dovrai provare per aver ragione di me!"

Detto questo Astaroth corse contro al cavaliere della Bilancia, si accovacciò a terra e mise una mano sul petto di Dauko.

"Per tua sfortuna io sono molto più veloce di te cavaliere! Incubo dell’Abisso… colpisci!"

La mano di Astaroth si illuminò di luce bianca ed il cavaliere della settima casa volò in aria, ricadendo rovinosamente a terra.

"La nostra battaglia è appena cominciata ed è già finita, mi chiedo come avete fatto a dar del filo da torcere ai miei fratelli…"

"Non sono finito cavaliere! Il tuo colpo non era certamente dei migliori che abbia mai visto!"

Dauko si rialzò, il colpo di Astaroth era molto potente, ma ben altro ci voleva per sconfiggere un cavaliere d’oro.

"Ah, così il mio colpo non ha sortito alcun effetto?… ne sei sicuro?"

Dauko cominciò a vedere Astaroth sfocato, non vedeva più il santuario intorno a se, ma solo nero… un nero come l’oscurità del male… cominciavano a delinearsi forme di creature orrende intorno al cavaliere della settima casa, che reclamavano l’anima del cavaliere della Bilancia. Dauko cercava di difendersi dagli attacchi di queste inenarrabili mostri come poteva, ma l’orrenda verità era un’altra.

Astaroth guardava ridendo questa scena… Dauko che prendeva a pugni l’aria e nient’altro: era un’allucinazione, il cavaliere della Bilancia era preda di allucinazioni che ricordavano il Fantasma Diabolico di Ikki!!!

"Basta!"

Urlando dalla disperazione, Dauko si liberò di questo incubo creato dal cavaliere della Paura.

"Bravo cavaliere, ne sei uscito… ma hai sprecato molte energie combattendo con il nulla!"

Aveva ragione, tremendamente, il colpo portato da Astaroth non era potentissimo, ma gli sforzi per contrastare quegli orribili incubi era stato grande.

"Forse ti sembra che abbia finito le mie risorse cavaliere? Bene non è così, il cosmo di Dauko è enorme, ed ora te ne darò la prova."

Il cosmo del cavaliere della Bilancia si espanse in modo incredibile… i cavalieri d’oro dall’esterno del Santuario seguivano la scena stupefatti, mai tale potenza era stata sprigionata da un essere umano.

"Notevole cavaliere, notevole, ma servirà a contrastarmi?"

Dauko alzò gli occhi che erano diventati completamente bianchi, in quel momento Astaroth riconobbe in lui l’ottavo senso, ma non fece in tempo a scansare il colpo del cavaliere della settima casa.

"Per il sacro Libra!"

Il colpo viaggiò talmente veloce che Astaroth ne fu travolto e fu trascinato, seppur in piedi a parecchi metri di distanza.

"Bene cavaliere, mi sorprende che tu sia capace di simili gesta e mi congratulo con te. Ma un attimo di divinità non toglierà al fato la gioia di vederti sconfitto… muori Dauko… Terrore Sacro colpisci!"

Dalle mani aperte di Astaroth nacque l’orrenda forma di un teschio infuocato che si diresse inesorabile verso Dauko che, con le sue mani aperte verso il cavaliere della Paura, cercò di bloccarlo.

"Pazzo! Non puoi fermare il Terrore Sacro, il suo calore ti ucciderà!"

Il colpo di Astaroth raggiunse Dauko, che, con uno sforzo sovraumano riuscì a deviarlo con le sue mani.

"Sei il primo che riesce a contrastare il mio colpo, ma hai pagato un caro prezzo, ora le ustioni che porti sulle mani non ti permetteranno più ne di attaccare ne di difenderti. Dimmi cavaliere, cosa farai ora?"

"Sbagli Astaroth, è vero, non ho più difese e resterò inerme di fronte alla tua sete di distruzione, ma non puoi dire che non ho più modo di attaccarti… il mio allievo Sirio mi ha mostrato la via, ora vedrai cavaliere!"

Shura dall’esterno si mise a piangere

"Cavalieri, Dauko vuole usare la tecnica ultima, la Pienezza del Dragone… come Sirio prima di lui. Sarà in ogni caso una battaglia persa."

Il cavaliere della Paura avanzò verso Dauko

"Credi che esista tecnica che possa fermarmi? Provamelo!"

Detto questo ripartì alla volta del cavaliere della Bilancia, che era fermo in piedi. Di nuovo Astaroth gli pose la mano sul petto, ma Dauko con uno scatto incredibile si spostò e prese il cavaliere dell’Oblio dalla schiena.

"Cosa vuoi fare Dauko? Vuoi forse annullarti e portarmi con te?"

"Esatto cavaliere, preparati alla sconfitta!"

Il cosmo di Dauko si infiammò di incredibile potere, e si sollevarono da terra.

"Sei ridicolo cavaliere della Bilancia, come puoi pensare di fermare un Dio?"

Detto questo Astaroth scomparve per ricomparire a terra, poco lontano da Dauko.

"Come puoi illuderti che io possa venire annientato da un mortale come te? Come hai potuto pensare di sacrificarti così dimostrando la tua superiorità che è mera illusione? Pagherai verme, pagherai con la vita.

Dauko ritoccò terra esausto, non avrebbe retto ad un nuovo attacco e si mise a fatica di nuovo in piedi.

D’improvviso la meridiana dello Zodiaco fece risentire l’ultimo rintocco, un suono cupo di campana poi il silenzio.

"C’è l’ho fatta Astaroth, il mio compito è volto alla fine, ora sarai tu a dover temere per la tua esistenza… io posso essere sacrificato, ma avrai di fronte undici nuovi avversari da battere, undici santi guerrieri devoti ad Athena per sempre!"

"Cosa vai blaterando pazzo, non vedo altro che vermi intorno a me, nudi e piccoli vermi. Ma ora basta, sono stufo di dar retta ad un cavaliere già morto. Terrore Sacro, spazza via dalla faccia della terra questo mortale!"

Il colpo di Astaroth era decisivo, efficace e mortale, Dauko alzò la testa per guardare il cielo da quel Santuario che l’aveva visto nascere come cavaliere d’oro, la notte si stava timidamente ritirando per far posto ad un nuovo giorno.

"Chissà se vedrò mai il domani…"

Ma un secondo prima che il colpo devastasse il cavaliere della Bilancia, qualcosa lo fece immediatamente dissolvere nel nulla.

"Chi? Chi ha osato deviare il mio colpo?"

In quel momento apparve Mur dell’Ariete, con la sua armatura, ma che brillava di luce nuova… era argentea… ma solo all’apparenza. In realtà la nuova veste ricavata con lo scettro di Zeus era di platino; gli occhi di Mur erano completamente del colore dell’armatura, sembravano in certo senso come quelli del cavaliere della Paura. Si rivolse allora a Dauko

"Vedremo insieme il domani, fratello!"

Quindi si girò verso Ioria:

"Cavaliere, cura le ferite di Dauko.. tra poco Shion dell’Ariete sarà qui con le nuove armature e sarete pronti alla battaglia, ma ricordate indossando quelle vesti rinuncerete per sempre alla vostra umanità e diventerete Semidei a guardia della giustizia. Siete pronti cavalieri ad affrontare questo passo?"

"Per la giustizia Mur, lo faremo tutti!"

Le parole di Saga trovarono accordo con tutti gli altri cavalieri.

"Avete forse finito questa commedia? C’è una battaglia da finire cavaliere, togliti di mezzo o verrai schiacciato dalla mia potenza!"

Astaroth accennò a quel tetro sorriso sarcastico che lo aveva sempre contraddistinto. Allora il cavaliere d’Ariete accennò ad un’esplosione di cosmo che fece arretrare il cavaliere dell’Oblio, impressionato da quel potere incredibile.

"Tu non hai diritto di parlare, cavaliere della Paura, il tuo unico diritto… è quello di morire…"