Epilogo

I cavalieri di Atena sopravvissuti seppellirono i loro compagni.

Non fu per loro facile seppellire i coraggiosi steel saints ed i nobili cavalieri di bronzo.

Daidaros pianse i suoi due genitori, che dovette seppellire, Jabu e Hyoga piansero gli amici fraterni sconfitti dai titani.

Fu poi il turno dei cavalieri d’argento, fra questi mancava un corpo, il più nobile, quello di Marin dell’Aquila, prima a sacrificarsi per guadagnare una vittoria.

Piansero tutti i loro compagni: Shadir, Benam, Lear, Geki, Ban, Ichi, Nachi, Teros, Balis, June, Marin, Shaina, Robin, Dao, Laios, Kram, il giovane Kiki, Alcyone la coraggiosa, Ikki, suo fratello Shun, Shiryu e persino l’oracolo Seiya.

I cavalieri piansero e seppellirono tutti loro.

"Maledetti titani, la pagheranno cara", affermò infuriato Rabat di Perseo, "Si, loro saranno puniti, ma il pericolo è per tutti coloro che risiedono nei diversi luoghi attaccati dai titani", aggiunse rattristato Eric del Corvo.

"Mia madre e mio fratello sono ad Asgard", affermò Camus dell’Acquario, "padre, dobbiamo aiutare loro ed i cavalieri delle altre divinità attaccate", propose il santo d’oro al cavaliere divino del Cigno.

"Si, cavaliere, guidaci contro costoro, subito", lo supplicarono quasi in coro i cavalieri d’oro e d’argento.

Crystal e Jabu si guardarono vicendevolmente, erano i più vecchi, quindi erano diventati loro i comandanti dei santi di Atena.

Hyoga rifletté sui desideri di vendetta dei cavalieri, che condivideva in parte. Sapeva perfettamente che i poteri dei titani non si potevano sottovalutare, soprattutto considerando le ferite riportate dai vari santi durante la battaglia al Grande Tempio.

"Nove sono i luoghi di culto presi di mira dai titani e nove dei cavalieri d’oro andranno in questi luoghi, ad aiutare i cavalieri nostri alleati ed a condurli nella Grande Caverna sotterranea di cui parlava una volta il santo dell’Ariete", propose Hyoga, "Zadra, tu conosci questo luogo?", chiese il santo divino alla sacerdotessa dello Scultore.

"Si, sire, lo conosco", rispose la sacerdotessa guerriero, che riconosceva Hyoga prima di tutto come il reggente del suo luogo natio, Asgard.

"Bene, Zadra, tu ci condurrai in quel luogo, noi, cavalieri di bronzo e d’argento ci ripareremo lì insieme ad Odeon di Leo", affermò il santo divino del Cigno, "spero che per te vada bene, cavaliere d’oro, poiché sei l’unico che potrà curare dei futuri feriti", spiegò Crystal.

"Certo, cavaliere del Cigno, seguirò i tuoi ordini", rispose il santo del Leone, chinando il capo in segno di rispetto.

Il gruppo si sciolse.

Altre battaglie aspettavano i santi d’oro, in luoghi lontani.