Capitolo 6: Un sacrificio
inutile"La colonna dell’Oceano Indiano è caduta, complimenti Gordon, amico mio", pensava Queen di Alrune, mentre con altri quattro spectre si dirigeva verso la colonna a lui assegnata, malgrado non immaginasse quali ferite avesse riportato il suo vecchio compagno nella difesa del Muro del Pianto.
I cinque si ritrovarono dinanzi alla colonna, ma non videro alcun generale di guardia a questa, si girarono intorno, finché uno di loro non disse: "Guardate, una donna in preghiera!" e gli corse contro, ma il suo attacco la attraverso come si attraversa un’immagine riflessa nell’acqua, poi si udì una voce dire: "Spire del serpente", e lo spectre fu colpito da un fascio energetico che lo stritolò.
"Chi è stato?" urlò un altro degli spectres, "Io, Kira generale di Scylla", disse il generale mentre appariva da dietro la colonna.
"Vile", urlò mentre correva verso il custode della colonna del Pacifico del Sud, "Soldati di Hades, avrete l’onore di morire uccisi dalle sei bestie di Scylla, di cui avete già conosciuto il serpente. Ora vedrete i Vampiri" ed i pipistrelli assassini andarono incontro alla loro nuova vittima, uccidendola.
"Adesso, la Libellula", ed una sottile puntura uccise un altro dei soldati degli Inferi, "quindi l’Aquila", ed un altro dei nemici del dio dei mari cadde, "per te le <zanne del lupo>", concluse, rivolgendosi a Queen, che solo grazie alla sua velocità riuscì ad evitare di essere preso in pieno dall’attacco, anche se fu preso di striscio ad un fianco.
Queen non rivolse la parola al generale che aveva appena ucciso i suoi compagni, ma urlò: "Blood flower scissors"; Kira si trovò alle spalle una gigantesca ghigliottina, che lo ferì di striscio, distruggendo però le ali dei vampiri, che costituivano la sua corazza.
"Ora che ho eliminato una delle tue sei bestie, non noto più tanta sicurezza nei tuoi occhi", disse lo spectre, "Sei più forte dei tuoi compagni, lo ammetto, ma hai dimenticato che ho ancora una bestia, la più potente, per te", "Bene, generale, io, Queen di Alrune, sono pronto per combattere con te", quindi si mise nuovamente in posizione d’attacco, ma fu interrotto dall’arrivo di un guerriero il cui cosmo rasentava il percettibile, si voltò, e con lui anche Kira, e vide Gordon di Minotaurus giungere barcollando e reggendosi su di un bastone dorato; le prime cose che Queen notò nel suo vecchio amico furono l’assenza dell’elmo e la mancanza del braccio destro, reciso con un taglio netto, poi, guardando più attentamente, capì che era diventato cieco.
Non si curò più del suo avversario e si avvicinò al suo amico di antica data (dal tempo del mito gli spectres di Minotaurus, di Alrune e del Basilisco, avevano il compito di difendere il Muro del Pianto, oltre il quale si nascondeva il valico che conduceva nei Campi Elisi), chiedendogli: "Gordon, cosa è successo?", "Ho sconfitto il generale di Krishna, ma la vittoria mi è costata la vista", rispose il guerriero dell’Ade, "ho percepito il tuo cosmo e mi sono diretto qui da te", "Bene, complimenti, guerriero dell’Ade, sei tu che hai fatto crollare la colonna dell’Oceano Indiano, uccidendo il nobile Krisaore. Ora potrò vendicarlo", si intromise il generale di Scylla.
"Chi è costui?", chiese Gordon, "Kira di Scylla, padrone delle sei bestie della Gorgone dello Stretto di Messina", si presentò.
"Ho già eliminato una delle bestie", disse Queen al suo compagno, "Non sono in grado di lanciare molti colpi, ma forse un attacco combinato potrebbe travolgere almeno la colonna, così da compiere il nostro dovere nei confronti del nostro sire", propose Gordon, "Va bene", rispose l’altro spectre, "ruotati di circa novanta gradi e sarai di fronte alla colonna", aggiunse; lo spectre del Minotauro seguì il consiglio e poi disse: "Sono pronto", "Anche io", confermò lo spectre di Alrune, "Great axe crasher, in nome di Hades", urlò il primo, "Blood flower scissors" urlò il secondo.
"Folli", urlò Kira ponendosi come scudo umano alla colonna che difendeva. L’attacco fu molto potente, ma la salute precaria di Gordon indebolì il suo attacco, così da permettere al generale di Scylla di salvarsi, malgrado sulla sua armatura sia il lupo che l’aquila andarono distrutti.
Kira era in piedi, con l’armatura in pezzi in ben tre punti, guardò con odio i due nemici e disse: "Ora tu, Queen di Alrune, proverai la potenza della bestia che ti avevo promesso: l’orso!" e scatenò la sua bestia più feroce; lo spectre era pronto ad evitare l’attacco, quando sentì un urlo ed un bagliore, Gordon si era posto a scudo di fronte a lui, la sua armatura era ormai in pezzi e lui era a terra, in un lago di sangue, morente: "Amico mio, uccidilo", furono le sue ultime parole.
"Ho vendicato Krisaore, grande generale delle armate di Poseidone", disse Kira facendo un piccolo inchino verso il nemico ucciso, poi si rivolse verso Queen, "Spectre, in onore della vita che il tuo amico ha dato per te, ho deciso di lasciarti andare, se prometti di allontanarti subito dal regno dei mari", Queen rise di questa proposta, poi ribatté: "Nobili parole le tue, generale, ma forse dimentichi che sei tu quello con la corazza più distrutta e che sei sempre tu quello con ben pochi attacchi, inoltre sia tu conosci il mio attacco, sia io conosco alla perfezione le quattro bestie che ti sono rimaste. Credi di spaventarmi?"
"Ho sempre apprezzato il sacrificio, quindi volevo onorare il tuo compagno d’arme, ma la tua è stupidità, non spirito di sacrificio", ribatté Kira, "Davvero, generale? Blood flower scissors" e lanciò nuovamente il suo colpo, che stavolta il generale, nonostante le ferite, riuscì ad evitare, aggirando il suo nemico.
"Ti avevo avvisato, Queen di Alrune, ho ancora un asso nella manica. Gorgo di Scylla", urlò il generale di Scylla mentre lanciava il suo colpo più potente, "Cosa?" si chiese lo spectre prima di venire investito da una potentissima corrente, che lo fece schiantare contro una parete rocciosa, distruggendo la sua surplice, ma non uccidendolo, infatti, appena finita la corrente, lo spectre tentò nuovamente il suo attacco, ma neppure stavolta riuscì a colpirlo: a Kira bastò la Libellula per uccidere il suo nemico.
Il generale si avvicinò al corpo del suo nemico, lo prese e lo avvicinò a quello dell’altro spectre, che per lui si era sacrificato, quindi con il suo "Gorgo di Scylla" aprì un foro in una parete, in cui depose i due corpi, lasciandoli con questa frase: "Riposate in pace, nobili spectres".