Capitolo 2: La melodia si spezza

Aiace guidava i suoi spectres lungo le lande di Asgard, quando ad un tratto un dolce suono interruppe il silenzio di quei luoghi ed i guerrieri degli inferi si videro dinanzi un guerriero dall’armatura rossa che suonava un’arpa, "Benvenuti, cavalieri dell’Ade, io, Mime di Asgard, vi chiedo di lasciare queste terre, dove gli invasori non sono ben accetti".

Il cavaliere di Asgard non amava la lotta, seppur aveva ucciso nella sua vita, e guardava con disprezzo i nuovi invasori; ad un tratto un essere gigantesco, oltre due metri con un corpo molto robusto, si fece avanti e disse: "Mio comandante, lasci a me questa pulce", colui che il gigante aveva apostrofato come comandante rispose: "Bene Stand di Beetle, resterai tu, insieme a qualche skulls" (soldato semplice Nd). Quattro soldati si misero dinanzi a Mime che gli sorrise dicendo: "Non volete proprio?", poi mosse la mano destra ed un sottile reticolo luminoso investì i soldati di Hades uccidendoli.

Mime rimase solo con il gigantesco avversario, il quale mosse il pugno contro di lui, colpendo, però, solo un’immagine riflessa su di una parete rocciosa, che crollò sotto il pugno del guerriero di Beetle.

Mime ritentò il suo attacco, ma Stand non fu danneggiato dal suo attacco, "Stupido guerriero di Asgard, non si usa mai la stessa tecnica due volte, nemmeno contro uno spectre di grado secondo", affermò il guerriero di Beetle con arroganza, "Grado secondo?" ripeté Mime, "Si", rispose Stand, "i guerrieri di primo grado sono chiamati skulls, quelli di secondo grado sono di guardia alle diverse prigioni, quelli di terzo grado occupano posti di rilievo con il trasporto delle anime o il giudizio delle stesse, mentre il quarto grado, il supremo, è quello dei tre judges", concluse il guerriero prima di utilizzare il suo attacco, lo <Stand by me>.

Mime si trovò bloccato da delle zampe partite dalla corazza dello spectre, il quale gli corse contro per investirlo con il suo peso. Il guerriero di Benetsch si rialzò, un parte della sua armatura era distrutta, ma l’arpa era ancora intatta e con essa anche la zona a difesa dello zaffiro, "Stand by me, dunque è questa la tua tecnica più potente, cavaliere dell’Ade, bene ora sarò io ad utilizzare la mia tecnica più potente".

Mime iniziò una nuova melodia, suonò la sua arpa ed i fili della sua arpa sembrarono prendere vita e circondare il corpo di Stand che fu stritolato dalle stesse.

L’armatura di Stand a poco a poco si distrusse e lui rimase a terra con il corpo ferito. Mime si avvicinò al corpo del gigante, che sembrava ormai morto, ma fu sorpreso quando lo vide rialzarsi: era ferito e senza armatura, ma vivo.

"Sei degno di lode, guerriero di Hades, ma non puoi avere lo zaffiro di Odino, quindi arrenditi, o il mio prossimo colpo sarà mortale", Stand non si curò delle sue parole e camminò verso Mime, che, con un alone di tristezza, disse: "Bene, cavaliere, addio" e lanciò la sua <Melodia delle tenebre> contro lo spectre, che morì.

"Addio, cavaliere, addio", disse Mime, poi si fermò per chiudergli gli occhi, ma sentì dietro di se un ululato, "Luxor", pensò mentre si voltava, ma due sfere di energia gli sfondarono il petto, gettandolo a terra morente.

"Folken, mio maestro, ora mi riunirò a te ed ai miei genitori", queste furono le sue ultime parole, mentre uno spectre con uno strano animale sull’elmo gli toglieva lo zaffiro dalla corazza.