Capitolo 1: Kanon, dove sei?
Il viaggio fu breve e silenzioso. Kanon seguì Syria lungo tutto il tragitto senza proferire alcuna parola, altrettanto fece Syria.
Giunti nel Regno Sottomarino, Kanon vide le rovine di quello che sarebbe dovuto esser il suo Impero e pensava che forse era giunto il momento della resa dei conti. Quella convocazione così misteriosa, perentoria e senza apparenti spiegazioni lo avevano messo in guardia. Osservava silenziosamente Syria, ne scrutava gli atteggiamenti ed ogni minima mossa, pronto a parare un eventuale attacco.
Non successe nulla.
Syria si fermò, si guardò intorno e si sedette su di una roccia con il suo flauto in mano. Kanon si guardava intorno, il vuoto, solo macerie, temeva un’imboscata, il dubbio lo attanagliava ma non lo lasciava trasparire.
Kanon, pronto a tutto, si decise ad affrontare il Generale : "Syria, perché mi hai portato qui? Cosa vuoi? Vuoi combattere? Parla!".
Syria, sorrise e rispose: "Silenzio.. non sprecare fiato.. non sono qui per combattere, se avessi voluto ti avrei già attaccato e senza venir sino qui, ho solo eseguito un ordine!"
Kanon, sorpreso ma sempre in allerta, replicò: "Un ordine? E di chi? Hai cambiato Padrone? C’hai TRADITO?"
Syria, sinora calmo, si alzò, si diresse velocemente verso Kanon, lo bloccò, lo fisso dritto negli occhi e urlando disse:" TRADIRE??? IO?! Qui c’è un solo TRADITORE (sempre più forte) e sei TU, KANON!! "
Kanon, pronto alla battaglia, si liberò facilmente della presa di Syria e si mise in posizione di attacco, esortandolo ad alzare le difese. Ma il Generale, tutt’altro che prepararsi alla difesa disse: "Te lo ripeto, non sono qui per combattere, ho solo eseguito un Ordine!".
Kanon, replicò: "Un Ordine?? E di chi?".
Syria sorrise. E non rispose.
Kanon: " Syria, parla!".
Syria, nulla.
Le acque, che componevano il cielo del Regno Sottomarino, si agitarono, la terra sottostante incominciò a tremare. Syria, immediatamente, si inginocchiò.
Kanon non capiva.
Si udì una voce cupa e lontana: "Kanon.. Kanon.."
E lui: "Chi sei? Dove sei? Cosa vuoi?"
La voce: "Kanon.. Non mi riconosci, KANON!!??!!" Il cielo e la terra tremarono ancora più forte, un cosmo si faceva avanti..
Il Generale, riconobbe il cosmo, "V – Voi??" e subito si inginocchiò..
Nettuno!
Comunicava attraverso il cosmo, all’interno dell’anfora in cui era rinchiuso.
Precisò: "Syria ha eseguito solo un mio preciso Ordine.. Hai combattuto valorosamente al fianco dei Cavalieri d’Atena, con onore hai dimostrato di esser un degno Cavaliere".
Kanon: "Ho solo fatto ciò che mi era stato Ordinato, devo ringraziare Atena se sono ancora vivo.. Ma non capisco, perché.. perchè mi avete convocato?"
Il Dio: "L’Umanità è in Pericolo! Una nuova e potente Forza Oscura vuole impossessarsi della Terra e distruggerla, eliminando Atena e i suoi Cavalieri.. e dopo Oscurità.. Oblio.."
Kanon sgranò gli occhi: "C – Cosa?No! Non è possibile! Hades è stato sconfitto! Chi può ancora minacciare la Terra?!?! Chi vuole ancora una Guerra?"
Nettuno: "Kanon, devi tornare nuovamente al Grande Tempio, combattere al fianco dei Cavalieri d’Atena proteggere Lei e la Terra, per la salvezza dell’Umanità!".
Il Generale: "Ma da chi proviene questa minaccia? Chi è?"
Il Dio: "…………. KLIS!"
Kanon: "KLIS? Chi è costui?
Il Dio: "é una Divinità decaduta sin dai tempi del Mito e destinata all’oblio della Dimenticanza dell’Oscurità per l’eternità da Zeus.. ma Hades, l’unico che ne aveva la possibilità, prima della battaglia nell’Elisio, l’ha liberata. "
Il Generale: "Decaduta??? E per quale motivo?"
Nettuno: "Lo stesso motivo per cui sta tornando.. Disubbidendo ad un Ordine di Zeus, voleva impossessarsi della Terra per poi distruggerla, iniziando una Guerra senza senso contro il Padre degli Dei. Ma pur non essendo stato sconfitto era stato rinchiuso, con un’abile mossa nell’oblio della Dimenticanza dell’Oscurità."
Kanon: "è terribile!! Dio Nettuno, è giunto il momento che io per la seconda volta tolga il Sigillo di Atena e Vi liberi! Così da averVi al nostro fianco, al fianco della dea Atena in questa ennesima Guerra!"
Il Dio: "No Kanon! Non puoi! Non Devi!"
Il Generale: "Ma perché? Non Capisco? Con Voi al nostro fianco sarebbe tutto più facile!".
Nettuno: "Kanon.. Non puoi capire.. Non posso intervenire e interferire più di quanto io già non faccia. È un Ordine del Sommo Zeus!"
Kanon: "del Sommo Zeus.. Mah.. allora.. perché mi hai fatto venire sino qui?"
Il Dio: " C’è un’Anfora Divina che custodisce Syria e che ti verrà consegnata. La dovrete proteggere a costo della vostra stessa vita. Qui dentro dovrà esser rinchiuso lo spirito di KLIS, fatto ciò, l’anfora verrà consegnata direttamente a Zeus, per il tramite di Atena, dove verrà affisso il sigillo Olimpico!"
Il Generale: "Capisco! Adesso è tutto più chiaro! Porterò a compimento questa nuova missione! Dio Nettuno!"
Nettuno: "KANON, ricorda.. l’ANFORA! È la tua MISSIONE!" Cielo e Terra tremarono nuovamente e il cosmo del Dio scomparì.
Syria, che aveva seguito tutto il discorso in silenzio, si alzò e si voltò verso Kanon, il quale fece altrettanto. I due si fissarono negli occhi, si intesero subito, e Syria disse: "Seguimi. Andiamo nel posto in cui è custodita l’Anfora e torniamo al Grande Tempio".
Kanon annuì.
Giunsero nei pressi della rovina del Tempio di Nettuno, Syria spostò dei lastroni e uscì un’Anfora gemella a quella in cui è rinchiuso Nettuno. Kanon meravigliato chiese: "Ma com’è possibile? È uguale!Cosa ci fa qui? Com’è arrivata?"
Syria: "Comprendo il tuo stupore.. Mentre i Cavalieri d’Oro sacrificavano la propria vita al "Muro del Pianto", Hades liberava KLIS e Zeus, tramite Nettuno, fece giungere l’Anfora qui con il preciso compito di proteggerla e custodirla."
Kanon: "Capisco. Andiamo ci attende una lunga e difficile missione."
Syria annuì, "Partiamo".
LA MISSIONE HA INIZIO