UNA NUOVA GUERRA SACRA: HADES CONTRO NETTUNO

ATTACCO CONGIUNTO

Mentre la battaglia dell'Oceano Indiano terminava, altrove, lontano dalle sette colonne, Titis correva tra i coralli, alla ricerca del passaggio che univa l'aldilà al regno sottomarino. Finalmente, dalla cima di una roccia, la ragazza vide un varco sospeso a qualche centimetro da terra, simile ad un buco nero. "Deve essere quello il passaggio ! Basterà distruggerlo e l'invasione degli spectre sarà definitivamente bloccata !" pensò. All'improvviso, la terra fu scossa da un fragore, proveniente dalla colonna dell'Oceano Indiano. Titis si girò di scatto in quella direzione, e nonostante la distanza, vide chiaramente l'enorme pilastro crollare in pezzi "E' impossibile... dopo la colonna dei mari Antartici, anche quella dell'Oceano Indiano è caduta ! E poi... già da un po' il cosmo di Kira è impercettibile, e quello di Syria è molto indebolito" pensò tremante. Poi, in un fremito di ira, la ragazza strinse il pugno "Quei maledetti sono andati anche troppo oltre ! E' ora di finirla !"

Saltando sulle rocce, Titis raggiunse il varco e, senza un attimo d'esitazione, lo attraversò di slancio.

Intanto, anche il quarto plotone di spectre stava per raggiungere la sua destinazione. Improvvisamente, Shilthead di Basiliscus, che era a capo del gruppo, si arrestò e guardò in direzione dell'Oceano Indiano. "La colonna indiana è caduta, ma con lei è scomparso anche il cosmo del comandante Aiace. Poco fa anche quello di Minosse è sparito, e con lui molti altri di minore intensità... forse mi sbaglio, ma più della metà degli spectre sono scomparsi. Possibile che i generali marini siano guerrieri così potenti ?" pensò con lo sguardo perso nel vuoto. "Capitano !" lo chiamò uno spectre, ma Shilthead non lo sentì neppure, immerso com'era nei suoi pensieri "Che cosa sta succedendo ?! Questa sarebbe dovuta essere una missione semplice, ed invece si sta rivelando un massacro. Mi chiedo se tutto ciò sia giusto... se anche alla fine riuscissimo a sconfiggere Nettuno, con quali forze porteremmo l'assalto alla terra ?"

Improvvisamente, una voce chiamò il suo nome, riportandolo alla realtà. A parte i tre comandanti, fra tutti gli spectre, solo due lo chiamavano usando il suo nome, e solo uno di loro era nel suo stesso plotone: Gordon di Minotaurus. Il gigantesco spectre gli si avvicinò ed i loro sguardi si incrociarono per un attimo, poi Shilthead si girò verso il gruppo e parlò a voce alta "Ascoltate ! Soltanto io e Gordon ci dirigeremo alla colonna, voi tutti andate direttamente al tempio di Nettuno, il plotone diretto lì potrebbe aver bisogno di aiuto ! E' tutto chiaro ?"

Gli spectre annuirono, poi uno di loro disse "Signore, Niobe di Deep, che lei aveva mandato in avanscoperta, non è ancora tornato. Forse ha già raggiunto la colonna..."

"Non importa ! Vorrà dire che combatterà al nostro fianco. Ora non perdete altro tempo ed andate !"

Obbedendo in silenzio, gli spectre si girarono e tornarono sui loro passi, sparendo ben presto alla vista di Shilthead e Gordon. "L'hai avvertito anche tu, vero ?" disse lo spectre di Minotaurus non appena i compagni si furono allontanati "Il cosmo di Aiace è scomparso, e quello di Queen, che era stato assegnato al suo stesso plotone, è decisamente calato di intensità ! Che sarà successo all'Oceano Indiano ?!"

"A che giova saperlo ?! La nostra vita è consacrata al sire Hades fin dalla nascita ed i suoi ordini sono stati chiari: conquistare il regno di Nettuno a qualsiasi prezzo ! Non possiamo esitare. Queen non è un uomo qualsiasi, lui è uno spectre ! Se potrà, ci raggiungerà !" rispose, ma la sua voce non lasciava alito a molte speranze. Senza aggiungere più niente, i due ripresero la corsa verso la colonna.

Intanto, Titis era giunta a destinazione. Ricordava ben poco del viaggio, appena entrata nel passaggio la sua vista si era improvvisamente oscurata, come se di colpo fosse scesa la notte, poi, dopo un tempo indefinito, tutto si era schiarito e la ragazza aveva capito di essere arrivata. Guardandosi attorno, il cavaliere sirena si accorse di trovarsi in una stanza molto ampia, con pareti e pavimenti di pietra. Di fronte a lei, ai piedi di una scalinata, c'era una donna dai capelli corvini, vestita con un lungo abito nero. Accanto a lei, conficcato al suolo, un tridente. Non appena vide l'intrusa, la donna impugnò l'arma "Non sai che questo è un luogo sacro ?! Chi sei ?!" disse con una voce minacciosa, che traspariva tracce di ira.

"Il mio nome è Titis, e sono cavaliere sirena di Nettuno !" si presentò la ragazza, e nel frattempo osservò la sagoma dietro la tenda in cima alla scalinata "Quello deve essere Hades !" pensò sorridendo.

"Cavaliere di Nettuno ? Perché sei qui ?" chiese la donna brandendo il tridente.

"Mpf. Sono venuta per mettere fine alla guerra che voi avete iniziato, e lo farò prendendo la vita di Hades !" gridò lanciandosi verso la scalinata.

"Fermati ! Io, Pandora, te lo impedirò !" ribatté cercando di intercettarla. Per quanto forte però, Pandora non era stata addestrata a combattere, e così Titis evitò con facilità il suo affondo e la spinse di lato

"No ! Non farlo !" strillò Pandora, ma ormai Titis aveva già raggiunto la cima della scalinata e con un gesto deciso strappò le tende, trovandosi faccia a faccia con Hades.

Il Dio era seduto sul suo trono con gli occhi chiusi, come se stesse dormendo. Senza esitare, Titis si lanciò su di lui, ma quando la sua mano era a pochi centimetri dal bersaglio, gli occhi di Hades si aprirono di scatto ed emanarono un'abbagliante onda di energia. Istantaneamente, l'armatura ed il corpo di Titis iniziarono a disintegrarsi a contatto con la luce. Per un attimo, Titis incrociò lo sguardo di Hades, e nel blu dei suoi occhi rivide le splendide giornate trascorse nuotando nei mari come una sirena. In quell'attimo, con l'ultimo pensiero cosciente, Titis si rese conto che era la fine, e, chiudendo gli occhi, pianse il suo unico rimpianto "Nettuno... Julian Kevines... mi sarebbe piaciuto... condividere questi ricordi... con te..."

"Pandora !" chiamò Hades dopo essersi sbarazzato della nemica "come procede la battaglia ?"

Immediatamente, la donna si inginocchiò alla base della scala e rispose "Non bene, mio signore. Abbiamo abbattuto due colonne, ma ci sono state pesanti perdite... circa metà dell'esercito..."

"Capisco..." rispose Hades, senza mostrare la minima traccia di dolore per la perdita di così tanti uomini che in nome suo avevano combattuto "... se è un'azione definitiva che Nettuno vuole, un'azione definitiva gli darò !"

Lontano dalle oscure profondità di Ade, nel regno degli abissi, Shilthead e Gordon erano finalmente ai piedi della colonna dell'Oceano Pacifico del Nord. Davanti a loro, ricoperto da frammenti di pietra e pezzi della sua stessa surplice, giaceva al suolo Niobe di Deep, riverso in una pozza di sangue. Qualche metro più avanti, il suo carnefice, il generale custode della colonna, osservava con un sorriso di sfida i due nemici. "Se siete venuti per abbattere la colonna che io difendo, il vostro viaggio è stato vano ! Se invece siete venuti per accompagnare il vostro amico in Ade, presto sarete accontentati. Cavallo del Mare sarà vostro giustiziere !" dichiarò ostentando sicurezza.

Queste parole fecero infuriare Gordon, che si scagliò contro di lui "Ah si ?! Pagherai la tua arroganza, ora ti mostrerò il valore di uno spectre ! Grand Axe Crasher !" gridò sferrando il suo colpo micidiale.

Cavallo del Mare però restò impassibile, si limitò a ruotare le mani davanti al corpo, e l'attacco di Gordon non ebbe alcun effetto. Sbalordito, lo spectre indietreggiò di qualche passo, mentre un sorriso di superiorità si dipinse sul volto di Cavallo del Mare "Uh uh, è tutto qui ? Contempla la vera potenza ! Vortice del Pacifico !". La corrente sprigionata dalla tecnica di Cavallo del Mare travolse in pieno Gordon, lanciandolo indietro. Subito, Shilthead corse a sincerarsi delle condizioni del compagno, poi, resosi conto che era solo stordito, si preparò a fronteggiare il nemico. "La facilità con cui ha respinto Gordon ha dell'incredibile. In qualche modo ha annullato la potenza del suo Axe Crasher... ma come ?! Quando stava per essere colpito, ha fatto uno strano movimento con le mani... che sia lì la risposta ?! Non c'è che un modo per saperlo..." pensò lo spectre assumendo la sua posizione da battaglia.

Intuendo l'attacco imminente, Cavallo del Mare agitò di nuovo le mani davanti a se, ed il suo gesto non sfuggì a Shilthead. "Vediamo cosa farai adesso ! Il vento dell'uccello basilisco ti trascinerà in Ade ! Annihilation Flap !" gridò lo spectre.

Ancora una volta però, l'attacco non sortì alcun effetto e si infranse sulla solida difesa del Generale degli Abissi.

"Uh uh uh... sei convinto ora ?" rise Cavallo del Mare prima di lanciare nuovamente il "Vortice del Pacifico" e scaraventare Shilthead a qualche metro da Gordon, che nel frattempo aveva ripreso conoscenza.

"Shilthead !" gridò lo spectre avvicinandosi al compagno, ma quando gli fu accanto, si accorse che, nonostante il colpo ricevuto, il guerriero stava ridendo "uh uh uh... ho capito tutto... ruotando le mani in quel modo crei una barriera d'aria... è questo che respinge i nostri attacchi..." disse rimettendosi in piedi con determinazione.

Alle sue parole Cavallo del Mare indietreggiò di un passo, colpito nel segno, e per la prima volta dall'inizio del combattimento, il sorriso scomparve dal suo volto.

Con rinnovata sicurezza, Shilthead si affiancò a Gordon "Preparati ad assecondare i miei colpi. Per quanto forte sia la sua difesa, se attacchiamo insieme non resisterà ! Annihilation Flap !"

"Uh uh uh... certo, hai ragione ! Ora gli mostreremo la vera forza degli spectre ! Grand Axe Crasher !"

I due colpi si unirono a mezz'aria, formando un unico fascio luminoso, che sfrecciò verso Cavallo del Mare. Istintivamente, il generale eresse il suo muro difensivo, e lo scontro dei due poteri causò una violenta esplosione.

Ignari se il loro piano avesse avuto successo o meno, Shilthead e Gordon restarono immobili a fissare il nemico, il cui corpo era avvolto in una nube di polvere, sollevata dall'esplosione. Quando la polvere si diradò, i due spectre gioirono nel vedere un rivolo di sangue che gocciolava a terra dal corpo di Cavallo del Mare, ma la loro felicità fu di breve durata. Cavallo del Mare infatti aveva solo una leggera ferita alla fronte, e per il resto era illeso.

"La sua barriera ha smorzato l'attacco..." mormorò Shilthead a denti stretti. In quel momento, lo spectre si sentì venir meno le forze. Lui e Gordon avevano messo tutta la loro energia in quel colpo, e l'effetto prodotto era stato minimo.

In realtà, l'effetto più grande era stato quello sul volto di Cavallo del Mare. Il sorriso di scherno che aveva avuto sin dall'inizio della battaglia, era scomparso, lavato via dal sangue, ed ora negli occhi del generale divampava l'ira. Improvvisamente, il guerriero si lasciò avvolgere dalla sua energia cosmica. Il mantello iniziò ad agitarsi come scosso dal vento, le pietre sotto i suoi piedi si sgretolarono "Mai nessuno in tante battaglie era riuscito a ferirmi ! Pagherete caro questo affronto ! Flutti degli Abissi !" gridò lanciando il suo colpo più potente.

Per un attimo, Shilthead e Gordon si videro circondati dalle acque, poi una violentissima corrente ascensionale li travolse, lanciandoli fino in superficie attraverso il cielo marino. La potenza del colpo fu notevole, ma non fu nulla paragonata al successivo impatto col suolo. Quando l'energia dell'attacco si esaurì, i due spectre precipitarono come pietre, incapaci di reagire, e si schiantarono sulle pietre.

"Mpf... era la fine che meritavate per aver osato ferirmi" sorrise Cavallo del Mare osservando i corpi dei due nemici.

Certo della vittoria, il generale si voltò, ma d'un tratto un gemito di dolore attirò la sua attenzione. Il guerriero si voltò di scatto, e ciò che vide lo lasciò sbalordito: Shilthead e Gordon erano di nuovo in piedi. Le loro surplici erano distrutte, i vestiti strappati, i corpi grondavano sangue da numerosissime ferite, ma i due erano ancora vivi, persino pronti a combattere, e fu nel vederli così che Cavallo del Mare, per la prima volta nella sua vita, scoprì di poter avere paura.

"Uuh... cosa sperate di fare ?! Un altro colpo dei miei e non vi rialzerete più !" gridò, ma al tempo stesso indietreggiò di un passo.

Le sue minacce però non erano prive di verità, e questo gli spectre lo sapevano "Ha ragione lui... non sopravviveremo ad un altro colpo..." sussurrò Gordon al compagno. Shilthead non rispose nulla, ma in cuor suo sapeva che l'amico aveva ragione "purtroppo è vero... gli basterebbe usare il Vortice del Pacifico per finirci... e per di più mi resta la forza solo per un ultimo colpo..." pensò

Nel vedere i nemici esitare, Cavallo del Mare ritrovò il coraggio che lo aveva sempre contraddistinto "Siete stati nemici valorosi, vi ricorderò nelle giornate tristi ! Che queste parole vi siano di epitaffio !" gridò sollevando il pugno per finirli.

Improvvisamente però, il generale sentì un dolore bruciante al collo, e toccandolo con la mano, scoprì un taglio sanguinante.

"Chi... chi è stato a colpirmi ?" gridò guardandosi attorno, e la risposta venne da una figura silenziosa, in piedi su una roccia. L'uomo, che indossava i resti di una surplice e vestiti strappati, era chiaramente ferito e si reggeva in piedi a fatica, ma Shilthead e Gordon riconobbero subito il loro vecchio compagno Queen di Alraune.

"Queen !" urlarono all'unisono, e lo spectre si girò verso di loro "Shi... Shilthead... Gordon... siete voi, vero ?" disse con un filo di voce, e subito dopo si diresse verso di loro, avanzando a tentoni.

Nel vederlo barcollare vistosamente, come se non sapesse dove andare, Shilthead e Gordon gli andarono incontro, ma Queen sembrò non vederli ed inciampò in una pietra, finendo addosso allo spectre di Minotaurus.

"Cosa ti succede... Queen... tu... non ci vedi... sei diventato cieco !" disse Shilthead con gli occhi sbarrati, ed infatti le pupille di Queen erano vitree e prive di luce.

"Ugh... si... è successo poco dopo la battaglia all'Oceano Indiano... la vista ha cominciato ad annebbiarsi... e poi è scomparsa... è stato solo seguendo i vostri cosmi che sono arrivato qui..." spiegò parlando a fatica.

"Tsk ! Tu devi aver subito il colpo "Unione Spirituale" di Krisaore. Ho sentito dire che chiunque veda la sua luce accecante, diventa cieco per sempre !" si intromise il generale, che fino ad ora era rimasto immobile "Ma non temere, non vivrai abbastanza per soffrire per la tua condizione ! Io, Cavallo del Mare, darò la quiete eterna a te ed ai tuoi compagni !"

Come già aveva fatto prima, il generale del Pacifico del Nord iniziò a bruciare il suo cosmo, preparandosi a scagliare il suo attacco micidiale contro i tre nemici.

Nel vederlo, Shilthead chiuse il pugno e disse con determinazione "Non ci resta che una possibilità: uniamo ancora una volta i nostri cosmi ed attacchiamo insieme lanciando i nostri colpi alla massima intensità !"

"Ma Shilthead... in queste condizioni i nostri corpi non riuscirebbero a resistere... moriremo !" obiettò Gordon, ma l'espressione di Shilthead non mutò

"Lo... lo so... ma abbiamo giurato al sire Hades di conquistare il regno sottomarino... a qualsiasi prezzo... coraggio, mostriamo a tutti come muore un vero spectre !"

A queste parole, Gordon e Queen sorrisero e si girarono verso Cavallo del Mare bruciando quel che restava dei loro cosmi

"Avanti allora ! Grand Axe Crasher !"

"Blood Flowers Scissors !"

"Per Hades ! Annihilation Flaaaaaap !"

I loro cosmi congiunti si unirono in una sfera di energia dall'immenso potere, che sfrecciò alla velocità della luce verso Cavallo del Mare, la cui mente fu attraversata da pensieri contrastanti

"Hanno unito i loro cosmi... così frantumeranno la mia difesa... però... sono ancora in tempo... potrei fuggire... no ! Ho giurato a Nettuno che avrei difeso il Nord Pacifico a qualsiasi costo... Lui è l'unico che può purificare la terra... devo farlo... per il mio signore... per re Nettuno !" pensò, ed allargando le braccia, si portò al centro della traiettoria del colpo nemico, nella speranza di fermarlo.

L'energia congiunta dei tre spectre però era superiore. Il fascio di luce attraversò Cavallo del Mare da parte a parte e proseguì la sua corsa centrando la colonna.

In un lampo di luce, migliaia di crepe si aprirono sul pilastro, che franò in pezzi con un boato fragoroso. In seguito al crollo, le macerie si sparsero ovunque e, ironia della sorte, seppellirono insieme il generale ed i tre spectre, guerrieri apparentemente diversissimi, ma che in realtà erano accomunati dalla fedeltà al loro signore.