Capitolo 5: Sorelle guerriere
Un gelido vento soffia sulle terre di Asgard, la neve impediva una visuale completa dell’ambiente circostante, ma malgrado ciò, dieci figure avanzavano nella bufera, fino ad entrare in una gigantesca grotta.
Il gruppo avanzò lungo un profondo corridoio di pietre e lava, una zona completamente diversa dall’ambiente esterno, sembrava quasi di non essere nello stesso luogo, ma da tutt’altra parte del mondo.
"Dunque è questa la caverna?", domandò Merope del Cervo, "Si, amazzone, poco distante da qui troveremo il luogo in cui la mia sorellina porrà i runes che il nostro re dovrà recitare", gli rispose Zadra dello Scultore, l’unica, oltre a Fasolt di Merak a non subire eccessivamente il caldo di quel luogo, malgrado le origini asgardiane.
Il gruppo continuava imperterrito nel suo tragitto, finché non si trovarono dinanzi ad un ampio spiazzale, circondato dalla lava, al cui centro vi era una figura vestita di titanio, "Benvenuti, cavalieri, questo è il primo muro di difesa e per voi anche l’ultimo", sentenziò una figura illuminata dal rosso colore della lava.
"Tu!", urlò infuriato Nifer di Arge, "La conosci, fabbro?", domandò Freiyr di Dubhe, sollevando la spada di Odino, "E’ stata lei a guidare l’attacco al tempio di Ermes a Tebe", spiegò il guerriero di Efesto, "Bianca, la Maligna guerriera delle catene", concluse.
"Non guerriera, stupido, la Malvagia Regina delle Catene", ribatté la titana, movendo le armi bianche intorno a se.
"Andiamo, Helyss", esordì Zadra, avanzando verso la nemica, "Che volete fare?", domandò Bifrost, stupito dall’esortazione della Silver saint, "Credo che, malgrado i poteri di queste splendide vestigia bagnate nel sangue di Hemdall, non avremmo moltissime possibilità contro gli altri titani, però questa qui sarà una facile avversaria per noi due", spiegò la sacerdotessa dello Scultore.
"Cosa ti fa pensare questo?", domandò divertita Bianca, "Semplicemente il fatto che per due volte ti sei salvata appena dal morire contro i cavalieri olimpici ed ora sei la prima difesa, quindi la più sacrificabile", la derise Zadra.
"Bene, sorella, attacchiamola", concordò Helyss, mentre le due si scontravano verbalmente.
Le due sacerdotesse d’argento si scambiarono uno sguardo da sotto le maschere, quindi scattarono verso l’avversaria.
Bianca sorrise alle due avversarie, quindi scosse le braccia, "Underchain", urlò poi, scatenando una delle sue tecniche più temibili.
"Attenta, sorella", avvisò Helyss, saltando sulla destra, medesimo gesto fece Zadra, movendosi verso sinistra.
La sacerdotessa dello Scultore si appoggiò ad una parete della grotta e ne prese un frammento, "Ora, titana, vedremo quanto sei abile", la derise Zadra, frantumando il pezzo di pietra, "Armate dello Scultore", invocò poi, mentre le briciole del sasso prendevano la forma di diversi soldati, che avanzavano implacabili verso la Malvagia Regina.
"Mi sottovaluti, ragazzina", la schernì la titana, sollevando le bianche catene, "Underchain", urlò poi, prima di distruggere l’intero esercito di pietra con quell’unica tecnica.
"Al contrario, sei tu ha sottovalutarmi, poiché ho sacrificato un colpo per permettere a mia sorella di avvicinarsi sufficientemente a te, quanto basta per darti una lezione di come si combatte", ribatté Zadra, indicando a Bianca una figura dietro di lei.
La titana si voltò di scatto e vide dinanzi a se Helyss del Pittore, che le corse contro.
Le due avversarie sembrarono cozzare l’una contro l’altra, ma all’ultimo istante, la sacerdotessa del Pittore evitò la titana con una capriola, "Sigilli", disse semplicemente la Silver saint.
"Che cosa?", balbettò Bianca, notando degli arcani disegni sulle braccia, proprio alle impugnature delle catene, "Le vestigia di titanio risultano piuttosto resistenti ai miei sigilli, ma per alcuni minuti, Regina delle Catene, combatteremo alla pari, ambedue disarmate", affermò Helyss, voltandosi verso la sua avversaria ed iniziando un violento scontro corpo a corpo.
Una serie di pugni e calci scagliati alla velocità della luce fu prodotta da Bianca ed Helyss, con gran sorpresa di tutti, riuscì ad evitarne la maggior parte ed a rispondere con la medesima velocità.
"Mia sorella padroneggia il settimo senso molto bene, vero sire Freiyr?", domandò Zadra, al figlio di Siegfried, "Si, sacerdotessa guerriero", concordò il cavaliere di Dubhe.
Lo scontro composto da pugni e calci diventava sempre più intenso, per un diretto di Bianca che riusciva a colpire in pieno stomaco Helyss, portandola a piegarsi, vi era un calcio roteante della Silver saint che lasciava barcollante la titana.
Ambedue le guerriere erano impegnate in una battaglia fisica in cui mostravano il meglio di se stesse, finché le catene di Bianca non ripresero vita, "Deathly white spiral", urlò la titana, non appena si accorse di poter nuovamente usare le sue armi.
Helyss fu presa alla sprovvista e la bianca spirale la catturò nelle sue maglie, bloccandole braccia e gambe.
Con il braccio libero la titana si pulì il labbro sanguinante, "Ora, misera sacerdotessa d’argento, pagherai questo sangue con la vita", minacciò, sollevando la spirale da terra e gettandola vicino ad un fiume di lava, "Non penso che le tue vestigia resistano a quella temperatura", sogghignò Bianca, sganciandosi la catena in cui era intrappolata Helyss.
La titana si rivolse quindi a Zadra, "Ora sarai tu a morire", minacciò, sollevando le altre tre catene rimastegli.
"Sei troppo piena di te, titana", affermò Zadra, saltando verso l’avversaria, "Grande scalpello", urlò la sacerdotessa guerriero, scatenando l’attacco contro Bianca, la quale scatenò l’"Underchain", come tecnica difensiva, così da evitare l’attacco nemico, ma perdendo un’altra delle sue catene per l’onda d’urto del colpo nemico.
"Tutto bene, sorella?", domandò subito Zadra, non appena poggiò i piedi a terra, "Si, grazie", esordì una voce dietro a Bianca.
La titana si girò di scatto e vide la sacerdotessa del Pittore in piedi, dinanzi a se e la sua catena sciolta nella lava.
"Come hai fatto?", balbettò Bianca, per la prima volta realmente turbata dalle sue due avversarie, "Queste vestigia", gli rispose Zadra, "hanno accentuato le nostre percezioni e ci hanno guidato fino al varco del settimo senso, forse qualche giorno fa non avremmo avuto alcuna possibilità contro di te nemmeno con queste armature addosso, ma ormai dopo questa settimana di battaglie, non abbiamo più rivali fra i comandanti di 3° e di 2° grado, di cui tu sei una dei pochi sopravvissuti. La morte dei nostri amici e dei compagni d’addestramento, ci ha spinto a trovare in noi stesse la forza. Ho sofferto nel vedere morire tutti quei cavalieri d’argento, fra cui Robin della Sagitta, che ha dato la vita per me, ma proprio questa sofferenza e la possibilità di lavorare di nuovo dinanzi ad una fornace con gli altri allievi del Grande Fabbro, mi ha portato a capire cosa mi mancava per raggiungere il senso ultimo, il settimo senso", spiegò la sacerdotessa dello Scultore.
"Mia sorella ha ragione, titana", continuò Helyss, "la morte della mia insegnante, la grande Shaina dell’Ofiuco, il sacrificio di molti cavalieri d’argento e d’oro, fra i santi d’Atena, oltre che di molti altri guerrieri dall’immenso valore, ha scosso il cosmo, mentre le battaglie combattute ad Asgard alcuni giorni fa, hanno risvegliato in me il settimo senso: osservare Bifrost e Gutrun combattere, il sacrificio di Hemdall, quello di Thor, tutto ciò mi ha resa più forte.
Ora grazie al sangue del sommo dio Hemdall, il senso che in me si era appena risvegliato, ha preso coscienza di se ed adesso ne sono pienamente padrona, di fatti, mi sono liberata dalla tua catena senza dover richiamare lo spirito dell’Orso", spiegò la sacerdotessa del Pittore.
Bianca scoppiò in una fragorosa risata, "Davvero credete che questo settimo senso vi renda pari a me? Come voi stesse avete ammesso le vostre armature sono bagnate in sangue divino, solo questo vi dà delle possibilità dinanzi a me, ma in fondo la vostra fortuna è legata a dei pezzi di latta", affermò divertita la titana, sollevando le braccia.
"Pezzi di latta, che ora distruggerò", sentenziò la Malvagia Regina, "Catene dei cieli", urlò poi, scatenando il suo colpo migliore.
"Attente, sacerdotesse", urlò Nifer di Arge, uno dei pochi ad avere già visto quel colpo.
Le due sorelle furono colpite in pieno petto dall’attacco, volando verso due pareti rocciose, "Visto, i vostri grandi poteri non sono niente in confronto ai miei", sentenziò Bianca, prima di scatenare di nuovo lo stesso colpo e far rotolare le due sacerdotesse poco più lontano.
"Helyss", urlò allora Bifrost, avanzando insieme al suo principe, Freiyr, ma ambedue i god warriors furono fermati dalle braccia di Fasolt di Merak, "Lasciatele combattere", sentenziò il fratellastro di Camus.
"Sei impazzito? Le ucciderà", ringhiò Freiyr, "Cugino, tu non sei mai stato allievo di un cavaliere di Atena e quindi potrei in parte capire la tua sfiducia, ma tu, Bifrost, che sei stato allievo di Shiryu, dovresti sapere meglio di me qual è una delle doti maggiori che il settimo senso dà per difendersi", affermò il figlio di Artax.
"Lo stesso colpo non ha effetto una seconda volta su un santo di Atena", ripeté quasi automaticamente il fratello di Alberich, "Esatto, per chi è pienamente padrone del settimo senso da molto, o è incredibilmente abile in battaglia, ciò vale, mentre per due guerriere che imparano adesso ad utilizzare il cosmo ultimo, questa capacità è meno sviluppata, suppongo, ma è presente comunque", affermò il fabbro di Asgard.
Bianca, intanto, scatenò per la terza volta il suo colpo migliore, stavolta però, quasi per un dono profetico delle parole di Fasolt, le catene non investirono le due sacerdotesse, ma furono da loro bloccate.
"Come osate?", ringhiò la titana, mentre cercava di ritirare a se le proprie armi, fermate dalle due sorelle, "Helyss, sei pronta?", domandò Zadra, alzandosi in piedi, "Certo sorella", concordò la sacerdotessa del Pittore.
Le due lasciarono la presa sulle catene, facendo perdere l’equilibrio alla loro avversaria, quindi si prepararono a combinare i loro attacchi.
Helyss dipinse alcuni simboli sulle rocce vicine alla lava, "Ti richiamo, potente lava dei vulcani asgardiani, segui questi simboli e combatti contro costei, colpiscila e finiscila!", ordinò la sacerdotessa del Pittore.
"Per Atena, per la giustizia, per tutti coloro che con me hanno combattuto e sono caduti, invoco il colpo del mio maestro, il Grande Fabbro di Efesto", affermò Zadra, "Volcano’s rocks", urlò poi, scatenando il proprio colpo.
Le macerie combinate con la lava vulcanica corsero verso Bianca, la quale tentò una difesa estrema con le proprie catene, ma sia le sue armi, sia le sue vestigia furono distrutte dalla potenza dei due colpi combinati.
La titana volò contro una parete, il suo corpo era dilaniato dalle ferite, ormai la vita stava per abbandonarla, ma il sorriso non si allontanò dal suo volto, "Siete state abili, sacerdotesse, avete messo fine alla mia vita, ma malgrado ciò non potrete niente contro le altre tre barriere difensive, poiché lo scontro con me vi ha stremato", con queste parole, la Malvagia Regina delle Catene spirò.
"Addio, avversaria, sei stata abile e malvagia, ma al qual tempo sempre sincera, nemmeno in punto di morte hai falsamente cambiato il tuo pensiero, sia lode alla tua sincerità e costanza e che gli dei abbiano pietà della tua malvagità", affermò Helyss, allontanandosi insieme ai compagni dal campo di battaglia.
I cavalieri avanzarono per poco lungo la gigantesca grotta vulcanica, quando videro un secondo titano fermo dinanzi a loro in un altro spiazzo, "Benvenuti al secondo ed ultimo muro difensivo che vi si porrà davanti", esordì pacatamente il nemico, che sembrava impugnare una strana frusta.