Capitolo I : Il tormento di Hades.

Lago Cocito, poco distante dal palazzo di Hades, dio dei morti, un uomo con una pesante armatura nera avente lunghe ali da pipistrello si avvicinava con passo lento ma deciso verso la dimora del Cronide sovrano della morte e del suo tetro regno.

Duro era il suo volto e il suo sguardo, ma uno strano sorriso di sinistra soddisfazione illuminava il suo viso, facendo rizzare i peli per lo spavento alle poche guardie presenti fuori ai cancelli.

Entrò nel gigantesco ma triste castello, passando i bui corridori e le scure sale, fino ad arrivare al suo obbiettivo: la sala del suo signore.

Aprì la porta e si diresse verso il trono ove sedeva lui, che era però coperto da un lungo velo purpureo.

Si inchino sommessamente levandosi l'elmo e mostrano una chioma dorata.

Poi, con una voce solenne, disse:

- Salute a voi, mio signore Hades. Io, Radamantis, specter della Viverna, sono venuto fin qui per annunciarvi che ormai tutti i 108 specter sono resuscitati per l'ormai prossima guerra sacra contro Athena. Non so perchè, mio signore, ma penso che questa volta batteremo Athena e i suoi!!! -

- Bene! Bene! - Disse Hades con una voce strana che impensierì molto il comandante degli specter. Di solito, infatti, la voce del suo sire era fredda e inespressiva, mentre adesso sembrava turbata e triste.

- Dovete vederli mio sire, come si stanno dando da fare per lei e per il regno della morte. Non ho mai visto tale dedizione nelle truppe! - Continuo cercando di dare un pò di entusiasmo al dio della morte (Nd.Eden Vuoi tentare di entusiasmare il dio dei morti? buona fortuna XD)

- Bene! Bene! - disse nello stesso identico modo Hades.

- Ehm.... bella giornata oggi, vero? - Disse Rada, avendo un dubbio.

- Bene! Bene! -

- Hades è scemo!-

- Bene! Ben...eh! - Disse il dio dei morti come risvegliandosi - Ah! Sei tu Viverna! Che notizie porti al tuo signore? -

Il comandante era un pò scioccato - Mio signore.... vi sentite bene?! -

- COSA!? TU, UOMO CHIEDE A ME, DIO, SE MI SENTO BENE?! MA NON DIRE SCIOCCHEZZE! CERTO CHE STO BENE!!! MAI STATO MEGLIO NELLA MIA LUNGA VITA!!! -

Rada non era molto convinto - Siete sicuro mio sire? Io vi sono sempre stato fedele. Se avete qualche preoccupazione, anche qualcosa di cui volete parlare.... potete dirmelo. -

La tenda si apri, mostrando una divinità ridotta come uno straccio. I lunghi capelli neri erano poco curati, i bei occhi azzurri stanchi di sonno, il viso tutto tirato - Non posso dirvelo.... se no rideresti di me! -

- Mio signore! Neanche sotto tortura potrei mai ridere di un tuo problema! Parlate liberamente! - disse lo specter che stava iniziando a innervosirsi per la poca fiducia del suo sire.

- ..mi sono innamorato...-

- Cosa! -

- Mi sono innamorato.-

- Cosa! -

- MI SONO INNAMORATOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!! - Urlo a squarciagola il triste sovrano, con un urlo che si sentì per tutti i gironi dell'inferno, tranne per quello dei golosi (il fango e gli escrementi attutivano bene i suoni).

Il comandante degli specter guardo un attimo il suo dio, poi disse - Mi scusi un attimino...-

Usci velocemente dalla sala, passando per tutti i nove gironi alla velocità della luce fino all'Acheronte, dove si libero con una liberatoria risata.

- Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahaahah

ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahaha!!!!-

- Che c'è da ridere? - Chiese con curiosità Caronte.

- Stai zitto e continua a lavorare! - ordinò duro lo specter prima di ritornare al palazzo di Hades sempre alla velocità della luce, incontrando nel frattempo il ragionier Ugo Fantozzi, specter della Sfiga Terrestre, che correva nella direzione opposta perchè si era fratturato il dito e non doveva assolutamente svegliare i suo compagni specter e il terribile Ultrapresidentegallatico, specter della della Ricchezza Imprenditoriale Italiana Celeste.

- Allora, chi è la fortunata che ha rapito il vostro nero cuore - disse con malizia lo specter ad un imbarazzatissimo Hades, ritornando nella sala del trono.

- Ecco.... è una ragazza che ho notato in Sicilia mentre controllavo il sigillo di Tifone. Ha lunghi capelli aurei, occhi verdi come l'erba, il corpo leggerlo ma forte come il grano, le labbra rosee e carnose come le rose, le.... -

- Però, l'avete notata bene! - disse Radamantis - E poi che avete fatto? -

- Che dovevo fare. Sono tornato qui!-

- Non le avete parlato, chiesto come si chiamava, invitata a cena, una romantica gita per l’Acheronte con Caronte che cantava "O’ sudato n’ammorato"...-

Le bianche gote di Hades si arrossarono violentemente - Mi mettevo vergogna, e poi come potevo anche avere una speranza con lei. Lei e cosi bella, come potrebbe vivere in un posto triste come questo... mille volte meglio la sua bella terra, no? Ora lasciami solo, mio fedele comandante.-

- Cosi sia mio sire! - disse triste Radamantis allontanandosi dalla sala del trono, sentendo un lieve ma profondo pianto uscire attutito dalle grandi porte (N.d.E. Anche gli dei piangono), pensando a cosa poteva fare per il suo triste dio...