Capitolo 2: Una lunga spiegazione

Erano passati un paio di giorni dalla partenza in nave da Atene.

Il viaggio fù tranquillo, a parte qualche screzio tra i bronze, dovuto alla noia, che regnava sovrana in quella nave, e al nervosismo.

Furono tutti sollevati quando, la sera del 7° giorno, una voce che proveniva dagli autoparlanti disse di andare nella sala riunioni.

Shaina fù la prima ad entrare…vide la camera delle riunioni, una sala un pò più grande della media della nave, con al centro un grande tavolo ovale e delle sedie tutte intorno.

Shaina vide Athena, vestita nel solito modo, fece un inchino e si sedette in una delle sedie.

Subito dopo entrarono tutti gli altri, si inchinarono e si sedettero.

"Bene cavalieri" iniziò la Dea "Domani, verso mezzogiorno, arriveremo nel posto dove un tempo sorgeva il tempio dove la 13° armatura è custodita."

"Mi scusi" intervenne Jabu "Un tempio? In mezzo al mare? E non c'è più questo tempio?"

"Ottima domanda Jabu"rispose Athena"Ora vi racconterò la storia dall'inizio...Molte cose le ho apprese quando, venendo a contatto con la mia armatura divina nell'Elisio, risvegliai i ricordi delle mie passate reincarnazioni.

Da quando mio padre Zeus, all'alba dei tempi, mi diede in custodia la Terra, si susseguirono molte guerre sacre.

Prima fra tutte, fù quella contro Nettuno, desideroso di avere il dominio affidatomi, oltre quello dei mari.

Lui mandò contro di me i suoi marines, capitanati dai Marine Generals e dai Marine Champions, una casta intermedia tra i generali e i guerrieri semplici, che non sono apparsi nell'ultima guerra sacra.

Loro possedevano delle armature, le Scales, mentre gli uomini a me fedeli erano privi di una qualsivoglia vestigia.

Questo fu uno dei motivi perchè, alla fine, tutti i miei uomini dovettero soccombere sotto l'attacco dei Marines."

In quel momento la voce di Athena sembrava aver preso una cadenza triste, e Shaina avrebbe potuto giurare di aver visto una lacrima scivolare sul candido viso della Dea.

Subito dopo, però, la voce tornò normale e continuo: "Quindi, per evitare che altre persone fossero uccise, misi a disposizione dei miei ultimi difensori, un folto gruppo di adolescenti, delle armature: le stesse che state indossando voi.

Le costruirono gli abitanti di un isola ormai scomparsa, e le crearono in modo che raffigurassero le 88 costellazzioni.

Alla fine, ci furono 13 armature d'oro, 23 d'argento e 52 di bronzo.

Ma non andò tutto come previsto: ci fù un problema, forse dovuto a qualche errore o manomissione durante la costruzione della 13° armatura: il cavaliere che la indossò subì uno sdoppiamento della personalità.

Da un ragazzo desideroso di giustizia e di pace, divenne un sadico sanguinario, interessato solo ad uccidere, indipendentemente dallo schieramento della vittima.

Questi sdoppiamenti durarono tempi variabili ed era impossibile prevederli.

Riuscimmo a contrastare Nettuno nonostante questo problema, ma più la guerra si prolungava, più era pericoloso il cavaliere della 13° armatura e più difficile da controllare.

Alla fine, nel suo ultimo momento di lucidità, il cavaliere schizzofrenico decise di sacrificarsi per non essere più un pericolo per gli altri compagni d'arme o, peggio, per i civili.

Si fece rinchiudere nel tempio che stiamo raggiungendo e i cavalieri d'oro, tutti e 12 ancora vivi, crearono un sigillo che lo bloccasse.

Questo tempio si trovava nel primo Santuario di Nettuno, dove si ritirò dopo che i miei cavalieri ebbero sgominato il suo esercito.

Il Santuario in seguito profondò a causa della battaglia tra Nettuno e altri 8 miei cavalieri che avevo mandato per batterlo definitavemente e intrappolarlo in un artefatto divino."

"E come entreremo nel tempio, dea Athena?"chiese Ban

"Questo è il motivo per il quale vi ho seguito, allontanandomi dal Grande Tempio...Ho intenzione di far riemergere quel tempio grazie al mio Cosmo"

"Ma sarà colossale!Come riuscirete? !?"chiese esterrefatto Jabu.

"Jabu, ti ricordo che io sono una Divinità, e quindi il mio cosmo è di natura divina...comunque riuscirò a tenerlo sollevato a pochi metri sopra il livello del mare solo per 6 ore...questo è il tempo che vi è concesso per recuperare l'armatura e portarla fuori.

E con questo è tutto, ci sono domande?"

"Io ne avrei una"disse Marin, alzando la mano"Perchè andare in 7 cavalieri? Non era meglio andare in pochi insieme a dei soldato semplici, così da lasciare qualcuno di guardia al Grande Tempio?"

"Perchè ho sentito dalla Grecia la presenza di lievi cosmi ostili...ma non posso esserne sicura...ero troppo distante"

"Ah finalmente un pò di azione"dissero Ban e Jeki sentendo dire queste parole ad Atena, mostrando un sorrisetto soddisfatto.

"Bene, se non ci sono domande ci possiamo congedare.A domani mattina"Atena si alzò dalla poltrona e si avvicinò ad un oblò di una parete della sala.

Dall'oblò poteva vedere il mare blu scuro macchiato d'arancio del tramonto, ma anche un lieve riflesso della sala.

"E tu non te ne vai, Shaina?"chiese Atena, per niente affatto sorpresa.

"Mi perdoni, mia Dea, ma volevo farvi una domanda in privato"

"Cosa vuoi chiedermi?"tornando a sedersi.

"Voi avete detto che le tredici armature d'oro vennero costruite ispirandosi alle 13 costellazzioni atronomiche...questo vuol dire che...."

"Che la 13° armatura è quella dell'Ofiucio o Serpentario"la precedette Atena, e dopo un secondo di silenzio, che parve interminabile, continuò: "Dopo che il 13° cavaliere d'oro fù imprigionato e la sua armatura ormai considerata persa, chiesi ai costruttori delle armature di farne una nuova, ma sottoforma di armatura d'argento, la stessa che stai usando tu...."

"E che succederà alla mia se recupererò la 13° armatura?"

"Non lo sò"disse Atena"Sò solo che le armature devono rimanere 88"

"Bene, grazie per la spiegazione, se permettete"Shaina si inchinò e se ne andò.

Shaina si sentiva strana...aveva addosso una strana malinconia.

Uscì fuori dalla nave, sperando che la brezza potesse distrarla...ma riuscì solo a farla innervosire.

BAM!Shaina aveva tirato un pugno ad un muro della nave, ed un occhio acuto avrebbe potuto notare una leggera deformazione sulla parete d'acciaio...

Non stacco il pugno dal muro, e in quella posizione incominciò a singhiozzare, e da sotto la maschera uscirono calde lacrime...un pianto forte, ma silenzioso, in antitesi col rumore del suo pugno.

"Se recupererò la tredicesima armatura"penso"perderò la mia? Certo non sarei in grado di indossarne una d'oro!Senza più un'armatura, mi allontaneranno dal santuario? mi farano perdere il titolo di sacerdotessa-guerriera? No!Non voglio!Voglio rimare a fianco dei miei amici, di Marin...Al fianco di Lui"

Subito dopo, però, mosse un pò la testa, stacco il braccio dal muro e di disse nella mente: "Ma cosa stò dicendo? AHAHIo sono Shaina dell'Ofucio d'argento!E qualsiasi cosa accada, non dovrei piangere!Mi sà che tutto questo tempo con i Bronze e con Marin mi ha rammollito"

Dietro la maschera comparve un sorriso e se ne andò nella sua cuccetta.

Pochi secondi dopo, sul ponte della nave comparve Atena, nel punto dove Shaina aveva tirato il pugno...tasto il punto del muro con la deformazione e disse tra sè: "Povera Shaina, la notizia l'ha sconvolta...e non sono tanto sicura che sia riuscita a rassicurarsi come si deve...spero che non gli vengano i dubbi durante un momento cruciale...".

Pochi secondi dopo Atena tornò sui suoi passi, diretta nella sua cabina...era un pò afflitta per il modo in cui aveva reagito Shaina, e in fondo credeva di esserne lei la causa...

Ormai il sole era calato, il mare era di un blu scuro, quasi nero;la nave era silenziosa, ma tutti i cavalieri erano svegli, frementi per la nuova avventura che stava per iniziare...