Capitolo 1: Convocazione
Grecia, Santuario di Athena: 1 mese dopo la vittoria dela reincarnazione della Dea Athena su quella di Hades.
Il sole picchiava forte sulla montagne greche, e sulla bianca pietra che formava il Grande Santuario di Athena.
Una figura snella stava velocemente attraversando i vari templi, dai capelli mossi verdi che arrivavano fino alle spalle, dall'armatura violacea e dalla argentea maschera.
Shaina stava salendo verso la cima del Santuario.
Aveva contemporaneamente una sensazione di sollievo e di fastidio...e stranamente continuava a rivedere nella sua mente quello che era successo pochi minuti prima: Kiki si era teletrasportato a pochi metri da lei, a comunicare che Saori voleva parlarle.
Questa convocazione la costrinse ad alzarsi da quel grande masso dove si stava godendo il sole (questo è il motivo del fastidio), ma alla fine gliene fù grata...sapeva che un altro pò e si sarebbe rimessa a pensare a Lui...
Non si dimenticherà mai il momento in cui Athena e suoi saint tornarono sulla Terra...erano apparsi ai piedi del Santuario, davanti a loro (Shaina, Marin, i bronze minori, Kiki e Patricia, la sorella di Seiya), davanti alla casa dell'Ariete...ancora Saori indossava la sua candida e risplendente armatura da divinità, e i 5 le loro armature divine bianche con striature colorate.
Si danneggiate, ma ancora splendide.
Ci furono cori di gioia, però subito poi seguiti da un profondo silenzio: Seiya era tra le braccia della Dea, come morto, con un profondo taglio sotto il torace, segno della letale spada del Dio dei Morti.
Per fortuna non era morto: il potere di Athena ha permesso a Seiya di sopravvivere, sebbene in uno stato di coma profondo, che tuttora persiste.
Venne portato all'ospedale di nuova Luxor, e contemporaneamente i suoi compagni d'arme (ridotti male ma vivi) vennero portati in altri 4 ospedali sparsi per il mondo, tutti e 5 distanti per non destare troppi sospetti riguardo le loro condizioni.
Ma ormai non era tempo più tempo di rimuginare sui ricordi passati, è arrivata davanti alla 13° casa.
Il gigantesco portone era aperto, lasciando gran parte del tempio in una penombra un pò macabra, ma che permetteva di vedere altro, a parte il gigantesco collonnato interno.
Camminò lenta sul tappeto cremisi, potendo notare 4 piccoli altari rettangolari, dall'aspetto nuovo, oltre il colonnato, accostati alle mastodontiche mura laterali del tempio.
Erano 2 a sinistre e 2 a destra: su ognuno di loro c'era una scatola cubica ed un totem di un'armatura.
In quelle a sinistra c'erano, nel primo, l'armatura del Cigno, e nel secondo quella del Dragone.
In quelle a destra, invece, nel primo si poggiava l'armatura della Fenice, e nella seconda quella di Andromeda.
Tutte e quattro erano lucide ed intatte (sembravano appena forgiate), ma una cosa saltò subito all'occhio di Shaina: non erano le armature divine, ma le armature di bronzo usate dai bronze durate l'attraversamento dell'Inferno, quelle rinate grazie al suicidio di Athena.
Subito dopo aversi lasciato alle spalle gli ultimi 2 altarini, vide davanti a sè un trono, dove era seduta una ragazza dai capelli viola e dal lungo abito bianco: era Athena.
Appena arrivò vicino al trono si inchinò, notando ai lati dello stesso altri 2 altarini, però questa volta a forma quadrata.
In uno era posizionata un'altra custodia cubica, nell'altro un totem bianco, che raffigurava il simbolo di Seiya, il Pegaso.
"Mi avete convocato, mia Dea?"chiese la silver saint.
"Si Shaina. Ti ho convocata qui per affidarti una missione di massima importanza"Disse ls Dea
"Come sai, il Santuario è oramai custodito da pochi Saints, per essere precisi sono 5 di bronzo e 2 di argento.Un attacco di qualche nemico ci sarebbe fatale, senza neanche il supporto di un guerriero capace di indossare una Gold Cloth... e, anche se ci fosse, non possediamo più alcuna armatura dorata.
Dopo l'abbattimento del muro del pianto, una grande quantità di frammenti delle 12 armature d'oro ritornarono ai rispettivi templi, qui al Santuario.
Fortunatamente sono abbastanza per avere la possibilità che in futuro si potranno ricreare, identiche a prima, queste armature.
Il problema e' che non abbiamo nessun fabbro capace di ripararle."
"Mi scusi" interruppe Shaina "Ma Kiki, il fratello di Mu dell'Ariete e suo allievo, non ne è capace? Il fratello lo aveva istruito anche a questo"chiese Shaina, un pò incredula.
"Shaina, dovresti sapere che Kiki non ha completato l'addestramento con il suo defunto fratello...e da auto didatta stà imparando molto lentamente...ci vorrà molto prima che riesca a riparare delle armature dorate... E' stato già incredibile e insperabile che sia riuscito a riparare le vostre armature dopo l'attacco di Thanatos...ma non cambiamo discorso" tagliò corto Athena, in una serietà che era isolita per lei.
"Shaina, devi sapere che esiste una 13° armatura d'oro. Compito tuo, di Marin e degli altri 5 bronze è di recuperarla" disse la Dea, ignorando l'incredulo "Come?" di Shaina.
"Vi spiegherò tutto nei dettagli durante il viaggio verso il luogo ivi è custodita, in mezzo all'Oceano Atlantico. Ora vai, Shaina dell'Ofucio, comandante di questa missiona, và a prendere i tuoi soldati. Ci incontreremo domani al porto di Atene, lì ci aspetterà una nave della fondazione."
Shaina avrebbe voluto tanto fare altre domande, ma il comando di Athena non ammetteva repliche, c'era fretta e non bisognava sprecare tempo.
Rimase zitta e senza pensare a niente mentre scendeva alle pendici di quelle montagne greche, a chiamare Marin, Jabu, Naichi, Jeki, Ban, Ichi.
Il sole stava prendendo una tonalità rossa che stava ad indicare che il tramonto era vicino....