SAINT SEIYA OMEGA
CAPITOLO 4 - IL SENTIMENTO DI SHUN DI ANDROMEDA
Personaggi Presenti: Koga, Ryuho, Subaru, Shun, Halimede, Philip, Ray, Shiryu, Hyoga, Soma, Yuna, Haruto, Geki, gente.
Data: 2005 circa.
Lunghezza: 33 pagine.
Koga, Ryuho e Subaru incontrano Shun, il Cavaliere leggendario, che li conduce ad un villaggio nei dintorni. A tavola, spiega però di non poter venire con loro, perché vuole restare al villaggio a proteggere i sopravvissuti, visto che la maggior parte delle persone è stata pietrificata dal potere dei Pallasite. Grazie a Koga e compagni, Shun è infatti guarito dalla ferita di oscurità e può indossare di nuovo l’armatura, la cui Cloth Stone porta al collo come ciondolo. A tavola con loro c’è anche un bambino di nome Ray, rapidamente irritato dai discorsi di Subaru che intende sconfiggere Koga e diventare, un giorno, un Dio. La rabbia di Ray è dovuta al fatto che Shun non è riuscito a impedire che suo fratello maggiore Philip venisse pietrificato dai Pallasite. Shun, che ha a sua volta un fratello maggiore, il Cavaliere leggendario Ikki di Phoenix, comprende la collera del ragazzo e non è infastidito, ma Subaru non apprezza i modi del bambino. Quella notte, mentre Ray sta guardando la statua del fratello, Subaru lo raggiunge e rimprovera, raccontando di non avere alcun ricordo della propria famiglia o del proprio passato prima del giorno in cui iniziò ad allenarsi come Cavaliere, ma di non sentirsi comunque solo perché circondato da amici che combattono insieme a lui per aiutare la gente che soffre. Gli chiede quindi di credere in Shun e tutti loro, promettendogli che un giorno salveranno Philip. In quel momento, alle spalle di Ray compare un nemico: il Pallasite di terzo livello Halimede, armato della barra tripunte. Shun, attirato dal suo cosmo malvagio, sopraggiunge a sua volta, ma Halimede ha un asso nella manica, avendo convinto Ray a rubare la Cloth Stone di Andromeda in cambio della guarigione di Philip. All’apparenza inerme, Shun viene ripetutamente colpito dalla barra del nemico, e nel frattempo ammette di aver sempre saputo delle intenzioni di Ray, ma di non averlo fermato perché vede in lui un ragazzo dal cuore nobile che vuole solo salvare suo fratello. È quindi disposto a lasciarsi sconfiggere se Halimede manterrà la promessa, ma quest’ultimo detesta l’affetto fraterno e i legami simili, al punto da ammettere di aver sterminato lui stesso la propria famiglia e i propri amici, un sacrificio per diventare più forte. Subaru cerca di difendere Shun, che rimprovera Halimede affermando che la forza si ottiene proteggendo e non sacrificando. Le sue parole fanno breccia in Ray, che cerca di attaccare Halimede, anche se Andromeda è costretto a intervenire per salvarlo dalla barra tripunte. Il bambino decide di credere in lui e gli restituisce la Cloth Stone, che si trasforma in una nuova armatura. E’ Koga, appena sopraggiunto insieme a Ryuho, a spiegarne il motivo: Geki gli ha detto che le armature di Pegaso, Dragone e Andromeda, avendo affrontato molti nemici divini, sono ormai in grado di evolvere senza bisogno di un riparatore di corazze. I quattro Cavalieri indossano le loro armature, obbligando Halimede a far intervenire i soldati del suo seguito. Mentre Koga e gli altri li affrontano, Shun percepisce i cosmi di Shiryu, Hyoga, Soma, Yuna e Haruto che combattono in giro per il mondo, da veri Cavalieri di Atena, non grazie alla forza delle armature ma a quella dei loro cosmi. A differenza dei nemici infatti, i Cavalieri non fanno affidamento solo sul potere delle corazze, ma su quello dei loro cuori. A conferma di ciò, Shun spazza facilmente via Halimede con la Nebula Chain, rompendo anche la paralisi di Philip. Vittoriosi, il giorno dopo Koga, Ryuho e Subaru lasciano i due fratelli alle cure di Andromeda e ripartono.
Manga: Il capitolo al momento è inedito in Italia.
La logica, questa sconosciuta: Subaru conosce Koga da pochissimo, pare un po’ presto per indicare l’amicizia con lui come uno dei fattori importanti della sua vita.
Note: 5. Un capitolo che sostanzialmente ha gli stessi difetti del precedente, seppur in misura minore grazie al numero più ristretto di personaggi. Continua però ad essere eccessiva la rapidità della storia, con retroscena e personaggi incomprensibili se non si segue anche l’anime. Paradossalmente, i momenti più interessanti sono proprio i tre in cui il fumetto si distacca dal cartone, aggiungendo qualche informazione nuova: apprendiamo infatti che Halimede avrebbe ucciso lui stesso la propria famiglia e i propri amici, per diventare più forte. Seppur non accennato nell’anime, la cosa è in effetti in linea con la personalità che mostra negli episodi 55 e 59, dove evidenzia un profondo disprezzo verso i legami familiari. Poco dopo, Koga spiega che l’armatura di Andromeda si è evoluta perché, nel corso degli eventi della serie classica, si è più volte bagnata di sangue divino, come la sua e quella del Dragone appartenente ora a Ryuho. Nell’anime invece è la sola armatura di Pegasus ad avere questa facoltà, mentre quella del Dragone si evolve grazie alle riparazioni off screen di Kiki, e quella di Shun per motivi non specificati, ma verosimilmente legati al bruciare del suo cosmo, che avrebbe superato i limiti di contenimento della Cloth Stone. Infine, quando Shun avverte i cosmi dei Cavalieri che combattono, si vedono lottare anche Shiryu e Hyoga, rispettivamente contro due nemici alla cascata di Rozan e contro uno solo, già congelato, in Siberia. L’identità di questi Pallasite, come di quello sconfitto da Soma nella stessa scena, non è indicata, ma non sembrano essere personaggi visti nell’anime. A proposito di anime, il nome del fratello di Ray non viene indicato né nel fumetto né nel cartone, ma solo dai settei del sito ufficiale Toei, che lo identifica come Philip. La ferita di oscurità accennata da Ryuho, e la sconfitta di Mars, sono entrambi eventi visti nella prima serie dell’anime, durante la quale i protagonisti classici furono costretti a restare in disparte da particolari danni subiti dal nemico, a causa dei quali non potevano più bruciare il cosmo o indossare le armature. Subaru rivela di non ricordare nulla del suo passato prima della Palaestra, e spiega a Ryuho di voler sconfiggere il deicida Koga e diventare un dio a sua volta.