SAINT SEIYA OMEGA
CAPITOLO 3 - CERCATE I CAVALIERI!
Personaggi Presenti: Koga, Ryuho, Subaru, Soma, Yuna, Saori, Hati, Titan, Europa, Pallas, Kiki, Paradox, Harbinger, Fudo, Genbu, Seiya, Shun, gente.
Data: 2005 circa.
Lunghezza: 35 pagine.
Al Santuario, al cospetto dei Cavalieri di Bronzo e d’Oro, Saori parla della minaccia di Pallas, dea dell’amore, che un tempo amava Atena come una sorella ma ora la odia. I suoi guerrieri, chiamati Pallasite, stanno rubando il tempo agli esseri umani, per questo i Cavalieri devono mettersi in viaggio, trovarli e sconfiggerli. Più tardi, Koga cammina insieme a Subaru: i due stanno cercando Shun di Andromeda, uno dei Cavalieri leggendari compagni di Seiya, noto per la sua immensa generosità e bontà nonostante sia anche estremamente forte. Subaru preferirebbe combattere, ma Koga, che ha già conosciuto Shun, lo esorta a proseguire nella missione di trovarlo. Le cose tra i due si fanno un po’ tese quando Koga gli fa notare che la corazza di cui Subaru è orgoglioso è solo un’armatura d’acciaio, casta persino inferiore a quelle di bronzo, creata soprattutto per compensare con il numero e offrire un ruolo di supporto. Scocciato, Subaru corre via, ma la discussione si interrompe quando i due si imbattono in un villaggio dove la gente è pietrificata dal potere dei Pallasite. Il colpevole è Hati del Pugnale, Pallasite di terzo livello, che vuole uccidere il deicida Koga per essere promosso a secondo livello. Bramoso di lottare e seccato per l’essere ignorato, Subaru indossa la sua armatura d’acciaio e si avventa su Hati, ma viene sconfitto con un colpo solo, e la sua corazza distrutta. Koga interviene in soccorso del compagno, travolgendo Hati con il RyuseiKen e danneggiandone la Chronotector, ma ciò attira in scena il potente Titan, uno dei quattro Pallasite di primo livello, a sua volta venuto a cercare Andromeda. Seppur intimorito dalla sua aura, Koga prova ad attaccarlo, ma viene fermato da una barriera eretta da Europa dei Chakram, seguace di Titan e Pallasite di secondo livello. Titan gli affida la lotta e va via, mentre Koga sembra incapace di superarne le difese e viene facilmente travolto. A proteggerlo dal mortale contrattacco del nemico compare Ryuho del Dragone, attirato dagli echi dello scontro, e il cui scudo inizialmente para l’assalto di Europa. Quest’ultimo però aumenta l’intensità, mandando in frantumi la corazza del giovane Cavaliere. Pur sanguinante, Ryuho non si dà per vinto e fa esplodere il suo cosmo, al punto che un tatuaggio a forma di drago gli compare sulla schiena. La Cloth Stone, incapace di contenere l’energia, va in pezzi, evolvendosi nella nuova armatura del Dragone, indossata la quale Ryuho sferra il Rozan ShoryuHa. Europa sembra riuscire a parare anche questo assalto, ma in quel momento Titan percepisce la voce di Pallas richiamarlo, ed ordina ad Europa di ritirarsi dallo scontro, rimandandolo ad un altro momento. Rimasti soli, i tre Cavalieri riflettono su come sia necessario trovare i Pallasite per poter salvare le persone pietrificate, quando vengono raggiunti da coloro che stavano cercando: Shun di Andromeda.
Manga: Il capitolo al momento è inedito in Italia.
La logica, questa sconosciuta: Nell’immagine a campo lungo, l’armatura di Soma è intatta, mentre vista da vicino è gravemente danneggiata. Dovrebbe essere Shun a rispondere alla convocazione di Atena e recarsi al Santuario, non i Cavalieri a cercarlo. Inoltre perché affidare la missione a Koga e Subaru, rispettivamente un guerriero molto potente e un completo novizio, e non a semplici messaggeri? Hati scompare di colpo, mentre Titan prima va via, ma poi riappare e ordina ad Europa di ritirarsi, quando avrebbe potuto fare ritorno da Pallas da solo.
Note: 4. Un capitolo incasinatissimo, con troppi scontri ridotti ad un singolo colpo segreto. Subaru non fa in tempo a indossare l’armatura che questa viene distrutta, Hati cade al primo colpo, Ryuho passa da una corazza all’altra senza quasi alcuno sforzo, e in generale i personaggi si susseguono ad un ritmo fin troppo serrato e frenetico, al punto che neppure li si riconoscerebbe se non ci fosse dietro la base dell’anime. Convocati all’inizio, si vedono i Cavalieri d’Oro sopravvissuti alla guerra con Mars: Kiki, Harbinger, Paradox, Fudo e Genbu. La presenza di Paradox allontana ulteriormente il manga dalla serie animata, ove è misteriosamente assente, ponendo dubbi su quanto simile il conflitto con Mars sia stato alla fine. D’altra parte, Koga accenna all’aver già incontrato Shun, cosa avvenuta effettivamente nell’anime, ma saltata dal manga, come tutti gli eventi intercorsi tra il primo e il secondo capitolo. Introdotti qui per la prima volta sono Hati del Pugnale, il cui tratto caratterizzante principale è il desiderio di essere promosso a Pallasite di seconda classe, Titan, che si prende cura di Pallas come intuito nelle scene finali, e il misterioso Europa dei Chakram, dotato di poteri telecinetici. Hati, che nell’anime è un valido combattente in grado di mettere Koga in seria difficoltà grazie anche al suo udito finissimo, qui viene sconfitto con un colpo solo, e non mostra particolare abilità. Tra i buoni, Subaru indossa, per pochi secondi, la sua armatura d’acciaio, ma non fa in tempo a sfruttarne le armi Steel Bolt Arrow e Steel Bolt Cannon. Ryuho compare con la V1.2, ovvero la prima armatura con lo scudo modificato da Kiki. Essa viene distrutta in un attimo, e si evolve subito in V2, la seconda dopo quella di Koga vista nello scorso capitolo. L’immagine in cui Koga parla dei Cavalieri leggendari è una delle pochissime in cui vediamo Seiya con l’armatura di Pegasus e non di Sagitter, insieme a Shun ed a tre figure in ombra, che ovviamente sono Shiryu, Hyoga e Ikki.