SAINT SEIYA SOUL OF GOLD - EPISODIO N°1
RIVIVE, LA LEGGENDA DORATA!
Disegnatori ?
Data: 1990 (vedi Note)
Personaggi presenti: Aioria, Lyfia, Frodi di Gullinbursti, Andreas Riise, Hilda, Freya, Mu, Aldebaran, Saga, DeathMask, Shaka, Doko, Milo, Aioros, Shura, Camus, Aphrodite, Seiya, Shiryu, Shun, Hyoga, Saori, Cavalieri di Asgard, soldati di Asgard, abitanti di Asgard.
Nelle profondità degli Inferi, durante la guerra tra Atena e Ade, i Cavalieri d’Oro si sacrificano per aprire una breccia nel Muro del Pianto e permettere a Seiya e gli altri di procedere, sconfiggere il Dio e fermare l’Eterna Eclissi. Poco tempo dopo, ad Asgard, durante la notte, una sfera di luce deposita Aioria nella neve. Il Cavaliere, privo di armatura e ignaro di alcuni segni che gli sono brevemente comparsi sul corpo, non capisce cosa stia succedendo e barcolla fino all’ingresso del palazzo reale, dove sviene. I soldati di guardia, credendolo un ubriaco, lo arrestano. Il mattino seguente, una ragazza di nome Lyfia sta invano cercando di convincere alcune persone del posto ad aiutarla a combattere per il bene di Asgard, ma nonostante si tratti di un’ex ancella di Hilda, tutti sono scettici, e per di più in quel momento arrivano dei soldati ad arrestarla. Sordi alle sue parole, la buttano nella stessa cella di Aioria, incatenato e ancora un po’ confuso. Quando apprende di essere ad Asgard, il Cavaliere si libera, sfonda la porta ed esce, sbarazzandosi rapidamente dei soldati di guardia. Sia loro e sia Lyfia capiscono che si tratta di un Cavaliere d’Oro di Atena. La ragazza lo segue per chiedere il suo aiuto, ma Aioria la ignora, chiedendosi piuttosto come possa essere vivo visto che ricorda chiaramente di essere stato distrutto al Muro del Pianto. Arrivato all’esterno, vede che l’Eterna Eclissi è ancora in corso - da una settimana a detta di Lyfia - e decide di far ritorno il più rapidamente possibile al Grande Tempio per riprendere la battaglia contro Ade. Lyfia si ostina a seguirlo, chiedendogli di nuovo il suo aiuto, nonostante Aioria continui a rifiutare dicendole di dover tornare dai suoi compagni. Quando la ragazza suggerisce che sia stato Odino a portarlo ad Asgard, il Cavaliere però esita, chiedendosi se il suo ritorno alla vita sia opera del Dio, e alla fine acconsente ad accompagnarla almeno a una taverna, visto che lei sta morendo di fame. A tavola, Aioria, memore della vecchia battaglia contro i Cavalieri di Asgard, chiede se i tipi sconfitti poco prima ne facciano parte, visto che erano poca cosa, ma Lyfia gli spiega che si trattava solo di soldati semplici. Mentre, a loro insaputa, il Cavaliere di Asgard Frodi di Gullinbursti trova i soldati sconfitti e si fa dire cosa sia accaduto, Lyfia racconta che, poco tempo prima, Hilda si è improvvisamente ammalata, e il suo posto è stato preso dal misterioso Andreas Riise. Costui ha fatto risorgere Yggdrasil, l’albero proibito, promettendo una nuova era baciata dal sole per Asgard non appena i frutti dell’albero nasceranno, e contemporaneamente ha eletto sette nuovi Cavalieri di Asgard. Per il bene del regno, è necessario che l’albero venga distrutto, e per questo Lyfia implora nuovamente l’aiuto di Aioria. Il Leone allora le spiega la sua situazione, raccontando di essere morto al Muro del Pianto e di non sapere per quale motivo Odino lo abbia riportato in vita, ma ribadendo comunque di dover adempiere ai suoi doveri di Cavaliere di Atena, facendo immediatamente ritorno al Santuario. Dal canto suo, Lyfia racconta di aver ricevuto la missione di distruggere Yggdrasil e fermare Andreas direttamente da Hilda, colei che tempo prima l’aveva fatta entrare a palazzo nonostante fosse un’orfana, insieme all’incarico di "tramandare Asgard alle generazioni future". Capisce però la situazione di Aioria e smette di chiedere il suo aiuto, lasciandolo andar via.
Per strada, l’eroe sta ripensando alle parole della ragazza quando improvvisamente percepisce un cosmo potentissimo. Contemporaneamente, i soldati, ora accompagnati da Frodi, catturano di nuovo Lyfia, cui il Cavaliere di Asgard ordina di smettere di creare problemi o nemmeno lui potrà proteggerla. Frodi poi ride della partenza di Aioria, definendolo un codardo, ma in quel momento il Leone compare a liberare Lyfia, avendo deciso di restare almeno qualche minuto in più. Invocata e indossata l’armatura del Leone, sconfigge facilmente i soldati semplici con il Lightning Bolt. Frodi impugna allora la spada Siegschwert e il vero duello comincia, con un fitto scambio di colpi alla velocità della luce. Inizialmente i due sembrano equivalersi, ma poi la lama di Siegschwert si stacca dall’elsa e ferisce Aioria al viso: quella spada infatti è dotata di volontà propria e può colpire ovunque Frodi desideri. Pur continuando ad attaccare alla velocità della luce, il Leone subisce altri tagli perché i colpi di Frodi sono persino più veloci dei suoi. Il motivo è presto detto: ad Asgard, le armature di questi Cavalieri del Nord sono potenziate dalla presenza di Yggdrasil, grazie al quale Frodi è talmente in vantaggio da travolgere il nemico con un colpo pieno. Quando il Leone si rialza, sul suo corpo ricompaiono i marchi evanescenti visti prima, che Frodi e Lyfia riconoscono come quelli degli Einherjar, i guerrieri un tempo caduti in battaglia e poi riportati in vita da Odino. Frodi ride di un nemico che in passato aveva perso la vita, ma prima che possa finirlo, il medaglione di Aioros si illumina, trasmettendo a tutti i Cavalieri d’Oro sparsi per Asgard l’ordine di raggiungere Yggdrasil e scoprire la verità. Aioria ricorda quando, da bambino, sentì per l’ultima volta la voce del fratello, già ferito e in fuga con l’infante Atena per portare a termine la missione affidatagli. Aioros gli disse che un giorno anche lui avrebbe fatto lo stesso, esortandolo a cercare sempre la sua missione. Motivato a continuare lo scontro dalle sue parole, Aioria brucia al massimo il proprio cosmo, e l’armatura del Leone si trasforma in Armatura Divina, permettendogli di sopraffare Frodi con il Lightning Plasma. La mutazione dura solo pochi secondi, dopo i quali la corazza torna normale e il Cavaliere sviene, ma i misteri non sono finiti. Lo sguardo di Lyfia infatti è improvvisamente mutato in un sorriso compiaciuto che non sfugge a Frodi, il quale sospetta che la ragazza non sia più lei. Costretto a ritirarsi per le ferite subite, il Cavaliere di Asgard si chiede cosa stia accadendo. Altrove, Mu avverte il cosmo dell’armatura divina e, nascosto, vede passare un altro Cavaliere di Asgard.
La logica, questa sconosciuta: L’immagine iniziale ripropone l’assurdità dell’Eterna Eclisse, con la maggior parte dei pianeti che si trovano dal lato sbagliato della Terra rispetto al sole e non potrebbero oscurarla. Aioria indossa un ciondolo, lasciatogli da Aioros, mai visto prima in alcuna serie. Lo stesso discorso vale per Lyfia, ora molto vicina ad Hilda ma assente nella serie classica. Il poster di ricercata di Lyfia è scritto in inglese (wanted) piuttosto che in norvegese. Aioria non dovrebbe sapere nulla dell’Eterna Eclissi. Lyfia dice che l’Eterna Eclisse dura da una settimana, ma nella serie classica l’impressione era che fosse molto più breve (vedi Note). Aioria dice di dover tornare subito al Grande Tempio, ma cammina normalmente anziché spostarsi alla velocità della luce, e si ferma persino a mangiare con Lyfia. L’armatura del Leone viene invocata dal nulla nonostante in teoria dovesse essere in Ade. La trasformazione in armatura divina avviene in un attimo senza che ve ne fosse reale necessità, e sulla testa di Aioria compare l’elmo nonostante l’originale fosse stato perso poco prima. In alcune scene, sulla schiena di Ioria manca la testa del leone. Dove sono gli scudi e l’elmo di Doko?
Note: 6.5. La nuova serie animata - prima in assoluto dedicata ai Cavalieri d’Oro - si apre senza fuochi d’artificio, con un episodio carino, abbastanza fluido, persino avvincente a tratti, che però non sconvolge né esteticamente né in termini di trama come si dovrebbe sperare da una prima puntata. Priva dei virtuosismi della regia del primo episodio di Omega, o delle animazioni iperdettagliate del primo di Lost Canvas, questa puntata cavalca al massimo il fattore nostalgia legato alla presenza dei Cavalieri d’Oro, Ilda e Flare, ma non riesce a nascondere la funzione commerciale/pubblicitaria, con uno Ioria insolitamente arrendevole e l’armatura divina del Leone che compare in un attimo senza che sembrasse davvero necessaria contro un nemico abile, ma certo non a livello di Thanatos. Da un punto di vista tecnico, le animazioni sono nella norma, e anche la colonna sonora per ora si mostra piacevole senza far gridare al miracolo, mentre sono d’effetto i fondali, con la neve che guadagna molto grazie alle moderni tecniche di colorazione. I disegni, infine, sono piuttosto classici nel tratto, ma anche spesso troppo spigolosi, più vicini al manga che all’anime originale.
Asgard, luogo in cui è ambientata la saga, è la terra di Odino, teatro della parte centrale della serie classica come visto nei lontani episodi 74-99, ma anche del secondo film - "L’Ardente Battaglia degli Dei". Situata nella Norvegia settentrionale e condannata a nevi quasi perenni, è stata in passato sia nemica che alleata dei Cavalieri di Atena, con i quali Ilda si era lasciata in buoni rapporti. Carica principale del regno è quella di sacerdote di Odino, ruolo in passato appartenuto a Balder e ad Ilda stessa. Yggdrasil, nel mito nordico, è l’albero dell’universo che collega e unisce i novi mondi, tra cui Midgard, il "recinto di mezzo" in cui vivono gli esseri umani. È solitamente visto come una struttura positiva, e con queste caratteristiche compare alla fine del secondo film, sostituendo la statua di Odino, motivo per cui sembra strano che adesso Ilda chieda di distruggerlo. Va però detto che l’Yggdrasil mitologico, oltre a essere immensamente più grande, non aveva frutti, motivo per cui questo potrebbe essere solo un omonimo. Sempre nel mito, gli Einherjar sono i guerrieri valorosi che le Valchirie raccolgono dai campi di battaglia e portano nel Valhalla, dove ottengono di nuovo il loro corpo e brindano in attesa di tornare in campo nel Ragnarok, la battaglia finale. Ciò li differenzia dai vili, che finiscono invece in Hel, l’inferno vichingo.
Le scene iniziali riprendono l’episodio 139 della serie classica, con il sacrificio dei Cavalieri d’Oro al Muro del Pianto, e una breve comparsa di Pegasus, Sirio, Cristal e Andromeda. La presenza di Dragone e Cigno è un piccolo tocco che mette Soul of Gold in continuity con la serie animata piuttosto che il manga, dove i due sono assenti e sopraggiungono solo poco più tardi. Da questa scena, e dai continui riferimenti di Aioria alla Greatest Eclipse, si deduce che la serie è ambientata in parallelo alla parte finale di Hades, quindi nel 1990 secondo la continuity aggiornata in Next Dimension. Non è chiaro quanto tempo passi dalla morte di Ioria al suo ritorno ad Asgard, ma, visto che avviene di notte, al più presto potrebbe aver luogo circa 12 ore dopo l’episodio 127, che terminava all’alba, e prima del giorno visto nel 141. Più in generale, è strano il discorso di Lyfia, secondo cui l’eclissi va avanti da una settimana, visto che nella serie classica si era sempre avuta l’impressione che fosse questione solo di poche ore, e che l’intera serie di Hades avvenisse nell’arco di una sola giornata. Ad onor del vero però, nulla impedisce che l’eclissi fosse già in corso prima dell’episodio 115 - che inizia di notte - o persino che il tempo scorra in maniera anomala durante il passaggio nell’Iperdimensione. Teoria, quest’ultima, indispensabile anche per spiegare la presenza dell’armatura del Leone ore dopo il crollo del Muro del Pianto, visto che sarebbe dovuta essere stata indossata da Phoenix e poi distrutta da Thanatos nell’Elisio. A tal proposito, è interessante notare che, nell’episodio 139, a un tratto le armature d’oro scompaiono, salvo poi tornare nel 142, quindi è possibile che Soul of Gold si svolga nell’arco di tempo tra quelle due scene.
A proposito di graditi ritorni, rivediamo Ilda e Flare, assenti dal 114° episodio della serie classica e mai comparse nella saga di Hades, in un tentativo di renderla più fedele al manga, ma che comunque, in un discorso globale di continuity, dovrebbero aver salutato Pegasus e gli altri non più di qualche settimana prima. A quanto pare, la prima si è improvvisamente ammalata, ed è stata sostituita dal misterioso Andreas Riise, che ha eletto sette nuovi Cavalieri di Asgard, basati non più sulle stelle dell’Orsa Maggiore ma su simboli mitologici. Il primo di loro, Frodi, ha come simbolo Gullinbursti, ovvero il verro (cinghiale) del dio Freyr nel mito nordico. Creato dal nano Eitri, poteva correre più veloce di un cavallo sia sulla terra che sul mare, e aveva una criniera da leone che potrebbe spiegare il renderlo il primo avversario di Aioria. Frodi stesso è il nome di diversi re mitologici, oltre che uno dei modi usati per indicare Freyr, ed in effetti la spada del Cavaliere ha lo stesso potere di combattere da sola di quella del dio. Il suo nome non è indicato nella mitologia, ma qui si chiama Siegschwert, che in tedesco vuol dire "spada di vittoria". La presenza di nuovi Cavalieri di Asgard, con relative armature, solleva la questione di dove fossero durante la serie classica, con Ioria che accenna brevemente alla battaglia combattuta da Pegasus e compagni. A differenza dei precedenti, questi Cavalieri del Nord traggono ulteriore forza dalla loro terra grazie ad Yggdrasil, con Frodi che non solo si porta rapidamente in vantaggio su Aioria, ma sopravvive anche ad un colpo diretto sferrato con l’armatura divina. Quale sia la loro forza in condizioni normali per adesso è ignoto, ma è probabile sia inferiore a quella del gruppo di Orion, visto che difficilmente Ilda si sarebbe servita di guerrieri che non fossero i migliori in circolazione. Anche se non si accenna mai agli zaffiri di Odino, elemento portante della saga di Asgard nella serie classica, una pietra simile per colore e forma è incastonata nel pettorale di Frodi. L’uso di un’arma in combattimento e la fuga finale dopo una sconfitta causata dalla nuova armatura del Cavaliere avversario accomunano inoltre Frodi ai Pallasite visti nella seconda stagione di Omega, anime immediatamente precedente Soul of Gold.
In una delle scene meglio riuscite, vediamo un piccolo Aioria sentire per l’ultima volta la voce di Aioros prima che quest’ultimo, già gravemente ferito, fuggisse con la neonata Saori. Le ferite da taglio che il Sagittario ha sul corpo porrebbero la scena dopo lo scontro con Capricorn, visto sia nella serie classica che in Episode G, anche se in nessuna delle due il Cavaliere indossa il ciondolo visto qui, e poi lasciato in qualche modo al fratello. La voce di Aioros sembra raggiungere tutti i Cavalieri d’Oro che vediamo sparsi per Asgard: Camus, Saga, Doko e Milo indossano le armature, con quest’ultimo che sta già combattendo contro dei soldati semplici, mentre a DeathMask è cresciuto un pizzetto a tempo di record. L’armatura divina è il livello massimo potenzialmente raggiungibile dalle corazze dei Cavalieri nella serie classica, per ottenere il quale è necessario il sangue di una divinità e un cosmo innalzato oltre ogni limite. Seppur pesantemente inferiori alle armature Omega, le armature divine permisero (o permetteranno, in questa continuity) ai Cavalieri di Bronzo di sconfiggere divinità minori e mettere in difficoltà Ade. Next Dimension ha stabilito che si tratta solo di una forma temporanea, in seguito alla quale la corazza torna quella di prima, ma in questo caso la trasformazione è particolarmente breve e transitoria, durando appena il tempo di un colpo segreto. Durante la scena inoltre lo sguardo di Ioria si fa vacuo, a suggerire che non sia pienamente consapevole di quel che accade. La nuova armatura riprende la tradizione che vuole tutte le corazze divine dotate di ali, in questo caso simili a quelle dell’armatura Omega di Soma.