SAINT SEIYA NEXT DIMENSION

CAPITOLO 59 - CORAGGIO

Personaggi Presenti: Shun, Tenma, Doko, Suikyo, Shion, Kaiser, Goldie, Blondie.

Data: 1743

Lunghezza: 19 pagine in bianco e nero (edizione rivista), 19 a colori (edizione volume).

Malconci, Tenma e Shun si risvegliano in un luogo che Andromeda riconosce essere il giardino dei salici gemelli, all’esterno della sesta casa. I due capiscono di essere stati aiutati a uscire dalla dimensione creata dallo scontro dei due Tenbu Horin, e si avvicinano agli alberi. Qui, Tenma è sbalordito dal trovare l’armatura della Coppa, che aveva lasciato fuori alla prima casa ore prima. Le domande su come possa essere giunta fin lì sono destinate a durar poco però, perché in quel momento Shun crolla, gravemente ferito per l’essersi gettato nello scontro tra i due Virgo. Intanto, alla settima casa, le lacrime e le parole appassionate di Doko non sortiscono effetto su Suikyo, che ribadisce di essere un nemico e lo allontana con un pugno, dandogli dello stupido. Doko ammette di essere sempre stato avventato, e ricorda un episodio avvenuto anni prima. Durante l’addestramento per diventare Cavaliere di Bronzo, era rimasto indietro in una delle prove, e si era per di più trovato davanti ad una gigantesca leonessa. Anziché allontanarsi, decise di usarla come prova ulteriore e l’attaccò, venendo ben presto spinto a terra. A salvarlo fu Suikyo che, corso insieme a Shion, uccise la belva con dei colpi a distanza. Subito dopo però rimproverò duramente Doko con un pugno, facendogli notare che l’animale era così aggressivo solo perché voleva proteggere i suoi due cuccioli, e che ora che lui era stato costretto ad ucciderlo, essi sarebbero dovuti crescere da soli. Comprendendo che, con la sua impulsività, aveva condannato i due cuccioli alla solitudine, Doko scoppiò in lacrime e li prese in braccio, chiedendo perdono. In quel momento sopraggiunse Kaiser di Leo, che decise di prendersi lui cura degli animali, ben superiori ai comuni leoni, e di chiamarli Goldie e Blondie: sarebbero diventati i guardiani della casa del Leone. Nel presente, Doko afferma di essere maturato e di non voler combattere uno scontro senza significato, ma Suikyo gli ricorda che lui non si tira mai indietro in battaglia. Nel frattempo, nel giardino della Vergine, Shun si riprende grazie all’acqua della Coppa che Tenma gli ha fatto bere. I due si preparano a proseguire verso la casa di Libra, ove avvertono il debole cosmo di Suikyo, ma all’improvviso si bloccano: dalla Coppa si emana un triste gemito, perché la corazza vuole andare con loro. Acconsentendo, i Cavalieri se la caricano in spalla e riprendono la corsa.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è al momento inedito in Italia.

La logica, questa sconosciuta: A che razza appartiene esattamente l’enorme leonessa uccisa da Suikyo, e come può girovagare così vicino ad un centro abitato come il Grande Tempio? Le lacrime e il senso di colpa di Doko sembra eccessivo, tutto considerato, e Suikyo stesso avrebbe potuto scacciare la leonessa senza ucciderla. Kaiser, che ha un nome tedesco e vive in Grecia, usa nomignoli inglesi, peraltro dal suono moderno, per chiamare i due leoni.

Note: 4/10. Sostanzialmente 19 pagine inutili, buone solo per raccontarci l’origine di Goldie, che però sarebbe potuta essere spiegata più brevemente e senza tanti giri. L’avventatezza di Doko era già stata ampiamente vista nei primi capitoli del numero 1, e neppure i poteri della Coppa sono ormai una novità. Piacevole però la presenza di Kaiser, che a quanto pare è decisamente più grande degli altri tre, ed era già Cavaliere d’Oro "anni prima". L’uniforme da soldato che indossa è un riferimento a Ioria, che andava sempre in giro vestito così al Grande Tempio. Scopriamo che Goldie ha una sorella, Blondie, e che entrambi sono stati cresciuti da Kaiser dopo la morte della madre per mano di Suikyo. La razza precisa del leone, chiamato in precedenza leone sacro, non viene indicata, né si accenna a come mai belve tali esistano nella zona del Grande Tempio. Doko ne ignorava l’esistenza, segno che c’erano comunque pochi esemplari, ed è verosimile che siano ormai estinti nell’epoca della serie classica. Da notare che, seppur cronologicamente inaccurata, l’esistenza di leoni in Grecia non è un’invenzione, visto che diversi scritti ne testimoniano la presenza in epoche antiche, fino al 1° secolo circa. La data del flashback non è indicata, ma avviene prima della promozione di Suikyo a Cavaliere d’Argento, e in una fase in cui Doko, pur non sembrando troppo piccolo, non riesce comunque a salvarsi da solo. Ciò porrebbe la scena più o meno verso il terzo anno di addestramento, considerando anche i capelli corti di Suikyo, e l’aspetto diverso rispetto al flashback di Suisho del numero 3. Come Suikyo stesso in precedenza, Shun e Tenma sono finiti nel giardino degli alberi gemelli, dove si trova l’armatura della Coppa, teletrasportatasi lì nel numero 6. Giustamente, Tenma è sorpreso dalla sua presenza, visto che, dopo averla inconsapevolmente custodita in una botte, nel numero 2 l’aveva lasciata fuori dalla casa dell’Ariete.