SAINT SEIYA NEXT DIMENSION
CAPITOLO 55 - IL XIII CAVALIERE D’ORO
Personaggi Presenti: Shijima, Cardinale, Saori, Shiryu, Doko, Suikyo, Ofiuco.
Data: 1743
Lunghezza: 3 pagine a colori, 17 pagine in bianco e nero (edizione rivista), 20 a colori (edizione volume).
Shijima e Cardinale ricordano il mito del Cavaliere d’Oro dell’Ofiuco. Nelle epoche mitologiche, esistevano tredici templi al Santuario e, a metà strada tra Scorpione e Sagittario, si ergeva quello dell’Ofiuco, protetto dal più buono, saggio ed eroico tra i custodi dello Zodiaco. Ofiuco era in grado di curare qualsiasi ferita o malattia, e per questo le genti lo veneravano come un dio, ma ciò finì per renderlo arrogante ed a cercare di trascendere a livello divino. A causa della collera celeste, fu bandito dal Grande Tempio e si persero le sue tracce. Cardinale è convinto che Shijima stia delirando a causa della ferita, perché nessuno ha mai più sentito parlare di Ofiuco, e non c’è ragione per cui debba risorgere proprio ora. Virgo controbatte dicendo che invece è proprio qualcuno che tutti loro conoscono bene. Intanto, Suikyo raggiunge la settima casa, trascinandosi a stento per le numerose ferite subite. Vedendolo arrivare, Doko esorta Shiryu a proseguire verso Atena in tutta fretta, visto che da qualche tempo un cosmo misterioso sta avvolgendo l’intero Santuario, e parrebbe non essere opera degli Spectre. Felice per la fiducia del maestro, Dragone acconsente, ma, prima di lasciarlo andare, Doko lo saluta, dicendogli che non si rivedranno più in quest’epoca, ma lo attenderà con impazienza tra 200 anni, alla cascata dei Cinque Picchi. Commosso, Shiryu va via, lasciando Doko e Suikyo da soli. Libra inizialmente parla amichevolmente al compagno di un tempo, ricordando la loro profonda amicizia, ma poi aggiunge di non potergli permettere di oltrepassare la settima casa e lo affronta. Inizialmente lo scontro sembra in equilibrio, ma Suikyo, non avendo tempo da perdere, sfodera le lance di ghiaccio dell’Hiso Byakurenge, sembrando trafiggere l’avversario. Intanto, Cardinale capisce chi è la persona di cui Shijima starebbe parlando, ma, incredulo, aggiunge che dovrebbe essere morto da tempo.
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Manga: Il capitolo è al momento inedito in Italia.
La logica, questa sconosciuta: Viene detto che il Cavaliere di Ofiuco esisteva nelle epoche mitologiche, ma solo in tempi relativamente più recenti la costellazione è entrata nell’Eclittica, e quindi è stata inclusa in maniera informale tra quelle zodiacali. Ofiuco fu punito perché si proclamava pari ad una divinità, ma sia Shaka che Saga hanno fatto qualcosa di simile nella serie classica, senza alcuna pena. Lo stesso discorso è persino più valido per i protagonisti che, avendo raggiunto lo stadio di Cavalieri divini, hanno affrontato e ucciso alcuni numi.
Note: 6/10. Un capitolo con molto fumo e poco arrosto, visto che il mistero di Ofiuco continua a procedere da un po’ troppo tempo solo a colpi di frasi lacunose e spezzate. Più dinamico, ma a sua volta ancora fermo alle fasi preliminari, il duello tra Doko e Suikyo, che sancisce il passaggio di Shiryu per la settima casa ed il saluto tra allievo e maestro. A tal proposito però, non è chiara la certezza di Doko sul fatto che non si rivedranno più, visto che la missione dei ragazzi è ancora ben lungi dall’essere compiuta e persino una volta raggiunta e salvata Atena, dovrebbero teoricamente ripassare dai templi per lasciare il Santuario. Ad ogni modo, Shiryu continua a portarsi dietro il bastone del maestro, mentre Doko accenna ad un cosmo che avvolge tutto il Santuario e che proviene da molto lontano: già Pandora, nel numero 3, aveva accennato a qualcosa di simile, ma non è chiaro se si riferisca a Chronos o altri. Seppur in ombra, vediamo finalmente parte dell’armatura dell’Ofiuco, armata di un bastone molto simile al Caduceo di Esculapio, che potrebbe essere la fonte dei poteri curativi del Cavaliere, a detta di Cardinale in grado di curare qualsiasi malattia o ferita. Sul braccio sinistro c’è invece uno scudo, mentre il resto della corazza ha un enorme numero di fregi e decorazioni, che la rende in un certo senso più vicina alle armature divine che a quelle d’oro. A quanto pare, il Cavaliere esisteva nelle epoche mitologiche, ma fu punito per la sua arroganza, anche se non è chiaro se ciò fu opera di Atena stessa o di un’altra divinità. Ad ogni modo, non è la prima volta che un Cavaliere adorato come un dio si rivela tentato dal lato oscuro, qualcosa di molto simile accadde infatti a Gemini nella serie classica. A detta di Shijima, Ofiuco sarebbe una persona nota a tutti, soldati e Cavalieri, suggerendo un individuo di alto rango.