SAINT SEIYA NEXT DIMENSION
CAPITOLO 39 - IL TEPORE DI QUEL GIORNO
Personaggi Presenti: Suikyo, DeathToll di Cancer, Andromeda, Tenma.
Data: 1743.
Lunghezza: 16 pagine in bianco e nero (edizione rivista), 16 pagine a colori (edizione volume).
La Catena di Andromeda blocca il pugno di Suikyo appena prima del bersaglio, impedendogli di sfondare il torace di Tenma. Il Cavaliere di Pegasus però gli chiede di non interferire e stringe la mano del maestro, cercando di parlargli e calmarlo. Il suo tentativo non va a buon fine: Suikyo si libera di getto della catena e scaraventa via Tenma con un pugno. Ciononostante, il ragazzo striscia di nuovo verso di lui, ricordandogli come, al tempo del loro primo incontro, non fosse che un furfante, soprannominato Pegasus e impegnato solo a compiere cattive azioni. Sordo alle sue suppliche, Suikyo lo centra con un colpo allo stomaco, ma ancora Tenma continua a parlargli del giorno in cui si conobbero, e delle parole che l’uomo gli disse a proposito dell’importanza di avvertire il calore di altri esseri umani. Scoppiando in lacrime, il ragazzo afferma di poter ancora sentire nel maestro il calore di quel giorno, e lo supplica di tornare in sé. Nonostante queste accorate parole, lo Spectre di Garuda non fà una piega e lo travolge con un pugno più forte dei precedenti. Il Cavaliere crolla a terra in un lago di sangue, e Andromeda, allarmato, si accorge che il suo cuore ha smesso di battere. Mentre DeathToll ride divertito, Shun invano cerca di rianimare l’amico ricordandogli la promessa fatta ad Alone. Apparentemente ancora indemoniato, Suikyo si avvicina loro e solleva Tenma, colpendo lui e Shun con la punta del dito. Nel ricadere accanto al compagno, Andromeda si accorge però di un evento inaspettato: il suo cuore ha ripreso a battere. DeathToll è il primo a capire, l’ultimo colpo di Suikyo non era un attacco, ma un modo per esercitare pressione sullo Shinoten, o punto vitale, riattivando il cuore fermo di Tenma. Tutto ciò perché lo Spectre, prima del Genro Maoken, aveva subito il GenmaKen di Ikki, che essendo sostanzialmente simile al colpo di Gemini, lo aveva parzialmente immunizzato. In altre parole, Suikyo non aveva perso del tutto il controllo, ed ha potuto salvare Tenma dopo averlo usato per liberarsi. Seccato da quel risvolto, DeathToll avverte che, in fondo, per loro sarebbe stato meglio morire subito, perché ora gli mostrerà la sua vera forza. Con un colpo solo, travolge tutti e tre.
Glossario: /
Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel quinto numero dell’edizione JPop.
La logica, questa sconosciuta: Shun continua ad avere un atteggiamento esageratamente passivo, non difendendosi mai dai colpi di Suikyo o DeathToll, e neanche la sua catena si muove per proteggerlo come accadeva nella serie classica. Il pugno di Suikyo dovrebbe colpire Tenma al cuore abbastanza forte da fermarlo, ma non crepa nemmeno la sua armatura. Fermare un’emorragia non riattiva in alcun modo un cuore che ha smesso di battere.
Note: "Le persone devono vivere sentendo questo calore. Soltanto così non diverranno malvagie". 7.5/10 Dopo una doppia delusione, finalmente un capitolo degno di questo nome, con un espediente abbastanza intelligente per liberare Suikyo dal Genro Maoken di Abele e la giusta dose di pathos attraverso le parole di Tenma. Un po’ irritante solo la caratterizzazione di DeathToll, eccessivamente macchiettistica e solo in piccola parte risollevata dalla dimostrazione di forza finale. Il titolo del capitolo è un riferimento al primo numero del manga, del quale vediamo anche qualche tavola durante il discorso di Tenma a Suikyo. Il ragazzo ricorda le cattive azioni dell’infanzia, trascorsa tra furti ed espedienti. Sorpresolo a rubare ad Alone, appena conosciuto, Suikyo gli risparmiò la vita, e riscaldò entrambi i bambini dal gelo di una tormenta di neve. La sua generosità, unita a quella di Alone, causò un subitaneo cambiamento, riportando Tenma sulla retta via. Per una curiosa coincidenza, da piccolo Tenma si faceva chiamare Pegasus, soprannome che Alone usa ancora nel primo numero, ma che il Cavaliere non apprezza ed aveva dato al proprio cavallo. Lo Shinoten, o punto centrale vitale, è un vecchissimo concetto della serie classica, comparso per la prima volta nel numero 4, quando Dragone Nero lo premette per fermare l’emorragia e salvare la vita a Shiryu. In seguito, Scorpio fece lo stesso con Hyoga nel numero 11. Non va confuso con i Sei Mei Ten, o punti centrali di stella, che sono più di uno e disposti in corrispondenza delle stelle della costellazione del Cavaliere. Anche se non viene mai detto, lo Shinoten dovrebbe trovarsi tra torace ed addome, più o meno in corrispondenza del vertice dell’aorta, e premerlo serve solo ad arrestare un’emorragia interna, facilitando le capacità di recupero del Cavaliere. Suikyo applica la regola "un colpo segreto non funziona due volte" nella maniera più intelligente vista finora, sfruttando la somiglianza tra Genro Maoken e Phoenix GenmaKen per limitare gli effetti del primo. Che le due tecniche fossero simili, in forza e natura, venne stabilito nel numero 13 del manga classico, quando Saga e Ikki scoprirono di essere pari in quel campo. Grazie al colpo di Phoenix, Suikyo ha mantenuto abbastanza consapevolezza da uccidere Tenma in una maniera reversibile, soddisfacendo così la condizione del Genro Maoken senza causare vere vittime. Pubblicata in coda a questo capitolo, solo nell’edizione su rivista, c’è la scheda tecnica dello Spectre di Gargoyle, seconda uscita finora dopo quella di Toma.