SAINT SEIYA NEXT DIMENSION
CAPITOLO 33 - SCONTRO MORTALE ALLA CASA DEI GEMELLI
Personaggi Presenti: Toma, Hyoga, Marin, Seiya, Shun, Tenma, Gemini, Suikyo, Shaina.
Data: 1743-1990.
Lunghezza: 20 pagine in bianco e nero (edizione rivista), 20 pagine a colori (edizione volume).
Alla periferia del Grande Tempio, Toma riflette sullo smacco subito a causa di Hyoga, che gli ha impedito di portare a termine una missione all’apparenza facile come l’uccisione di Seiya. Soprattutto però è perplesso a causa di Marin, che sente di aver già visto in passato e che per qualche motivo gli ricorda il giorno in cui fu separato da sua sorella. Alla fine decide comunque di mettere da parte questi dubbi e riparte in volo. Nel passato, Tenma è davanti all’armatura dei Gemelli e, memore degli avvertimenti di Andromeda, decide che dovrebbe essere al sicuro se non attaccherà per primo e si avvicina per passare pacificamente. Più avanti però Shun è preoccupato, non solo per Saori ma anche per Tenma che, essendo simile a Seiya, potrebbe essere portato ad attaccare per primo e quindi a rischiare di finire nell’Another Dimension, che lo catapulterebbe in un luogo sconosciuto. Dubbioso, si volta verso la terza casa, indeciso su cosa fare. Nell’edificio, Tenma è stato scaraventato via da Gemini con un colpo solo, che ha persino danneggiato la sua armatura. Rialzandosi allarmato, il ragazzo viene scaraventato via di nuovo con un gesto. Compreso che non è un’illusione, prende allora l’iniziativa con il Pegasus Ryusei Ken, ma in quel momento con un bagliore sinistro gli occhi di Gemini si illuminano ed il Cavaliere di Bronzo viene colpito dall’Another Dimension. Improvvisamente però in suo soccorso arriva la catena di Andromeda, che gli afferra il polso. Intanto, nel presente, Hyoga è sconvolto per le notizie su Saori e Shun, oltre che per i soli tre giorni di vita rimasti a Pegasus. Decide così di andare ad aiutarli, ma esita al pensiero di lasciare Seiya da solo, specie vista la concreta possibilità di un nuovo attacco di Toma. A rassicurarlo compare Shaina, che promette che lei e Marin proteggeranno Seiya da qualsiasi attacco. Nel passato, Shun è riuscito a salvare Tenma appena in tempo, ma il Cavaliere di Pegaso continua ad essere attirato dal vortice dell’Another Dimension. Per di più, il cosmo di Gemini si espande, travolgendo anche l’impreparato Andromeda ed obbligandolo ad ancorarsi ad una delle colonne, sordo alle parole di Tenma che gli chiede di abbandonarlo e proseguire. La catena di Andromeda inizia pian piano a cedere, mettendo a repentaglio entrambi, ma all’improvviso qualcuno sopraggiunge facendo venir meno la concentrazione di Gemini, che lascia scomparire l’Another Dimension: Suikyo ha fatto il suo ingresso nel terzo tempio.
Glossario: /
Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel quarto numero dell’edizione JPop.
La logica, questa sconosciuta: Che fine fa il RyuseiKen di Tenma? Non lo vediamo tornare indietro o dissolversi quanto Gemini apre l’Another Dimension. Se era preoccupato per lui, Shun avrebbe dovuto entrare con Tenma nella stessa casa piuttosto che pensarci dopo. Marin era comparsa per la prima volta pochi capitoli fa, ma sa dei tre giorni di vita rimasti a Seiya. Questo presuppone che si sia presa cura di lui con Atena, ma in questo caso dov’è stata finora? Andromeda salva Tenma con la catena d’attacco invece di usare quella di difesa e magari l’altra per attaccare Gemini.
Note: "Tenma, non essere avventato!". 5.5/10 Un capitolo deludente, spinto sotto la sufficienza dal comportamento di Andromeda che, seppur in linea con la sua caratterizzazione e personalità, stride con il ruolo da Cavaliere di Atena che dovrebbe spingerlo a raggiungere la Dea il più velocemente possibile. Sembra inoltre eccessiva la facilità con cui viene messo in crisi da Gemini, anche considerando le circostanze ed il dover salvare Tenma. A sollevare leggermente il capitolo è proprio quest’ultimo che, nel momento in cui chiede ad Andromeda di lasciarlo morire per avere una speranza di vittoria, si mostra ancora una volta dotato di animo generoso e simile a Pegasus, tra l’altro in una situazione che ricorda lo scontro tra Shun e Andromeda Nero nel numero 4 della serie classica. Piacevole anche il ritorno di Shaina, seppur un po’ estemporaneo per adesso. Toma si è ritirato alla periferia del Santuario, visto che sullo sfondo si nota la Meridiana, ed il fatto che anche lui abbia notato qualcosa di familiare in Marin praticamente conferma che i due sono fratello e sorella, come nel 5° OAV. Marin intanto informa Hyoga che a Seiya restano tre giorni di vita, anche se dialoghi successivi sembrano indicare che non gli abbia detto del viaggio di Saori e Andromeda sulla luna, e, successivamente, nel passato, entrambi eventi di cui in effetti non dovrebbe essere a conoscenza. Fa ritorno Shaina, assente dal numero 28 della serie classica, e vediamo che anche la sua armatura si è rigenerata in seguito all’attacco di Thanatos, anche se non c’è traccia del diadema. A differenza di Shun o Saori, ha mantenuto la colorazione dell’anime, con i capelli verdi. A differenza di Andromeda, Tenma è entrato nella casa che sembra abitata dal vero Cavaliere di Gemini, che con un colpo solo danneggia la sua armatura. Ciò fa sorgere dei dubbi sull’effettiva resistenza della corazza del Cavaliere, che, pur avendo l’aspetto della V3, viene danneggiata più facilmente delle V1 nella serie classica, forse a suggerire un più stretto legame tra la durezza dell’armatura e la forza del cosmo di chi la indossa. Anche in quest’epoca Gemini possiede l’Another Dimension, cosa tra l’altro data per scontata da Shun, e che potrebbe indicare che effettivamente molte tecniche sono legate alla costellazione più che all’addestramento o all’inventiva del Cavaliere stesso. Tornando indietro, Andromeda si comporta come nel numero 9 della serie classica, quando rifiuta di uscire per salvare Hyoga dall’Another Dimension. In quell’occasione però la vita di Atena era ancora al sicuro per diverse ore e c’erano anche Pegasus e Sirio, mentre ora è proprio Shun che dovrebbe condurre la scalata per raggiungere Shijima, che potrebbe spegnersi in qualsiasi momento. Ovviamente l’ancoraggio alla colonna ed il rischio che la catena si spezzi fanno riferimento sempre al numero 9 della serie classica, ed anche in questo caso è interessante notare che la catena V3 di Andromeda non sembra particolarmente più resistente della V1. D’altra parte, in quel caso la corazza era appena stata fortificata da Mur, mentre ora porta ancora i danni della battaglia nell’Elisio.