SAINT SEIYA NEXT DIMENSION
CAPITOLO 13 - IZO E OX
Personaggi Presenti: Libra, Shion, Tenma, Ox del Toro, Izo di Capricorn, Seiya, Saori.
Data: 1743 circa.
Lunghezza: 18 pagine a colori.
Shion e Doko fanno ritorno al Grande Tempio, portando con loro Tenma e lo scrigno dell'armatura della Coppa. Alla seconda casa però, vengono sbattuti malamente a terra del Cavaliere, Ox, che li rimprovera per l'essere stati così stupidi da partire da soli alla caccia di Hades, rischiando di compromettere il destino dell'intero esercito di Atena. Ox non accetta le loro scuse, e si prepara a colpirli con il Great Horn, il suo colpo segreto. Tenma però si lancia contro di lui, dandogli una spallata e gridando che è colpa sua se Shion e Doko si sono esposti al pericolo. Sollevatolo con due dita, Ox lo lancia facilmente contro una colonna, preparandosi poi a colpire i due Cavalieri d'Oro. A fermarlo è la voce di Izo di Capricorn, lo sterminatore di demoni, che chiede di poter essere lui a occuparsi di loro. Ignorando le proteste di Toro, Izo solleva il braccio, sferrando la sacra spada Excalibur, che taglia nettamente la sporgenza rocciosa su cui si trovano Shion, Doko e Tenma, facendoli precipitare. Rimasti soli, Izo e Ox sorridono, rivelando che volevano solo spaventare un pò quei tre per punirli, senza però far davvero loro del male. Tornando seri, i due riflettono sulle parole di Shion e Doko relative al risveglio di Hades, e, preoccupati, ammettono che Atena invece non è ancora ricomparsa, il che rende inevitabile la loro sconfitta. Più in basso, Shion e gli altri hanno capito le vere intenzioni di Izo e Ox, che hanno anche voluto metterli di fronte alla loro debolezza. Entrambi devono infatti ancora allenarsi molto prima di raggiungere il livello di Toro e Capricorno, e questo vale anche per Tenma se vuole salvare Aron e Suikyo. Davanti alla seconda casa, Izo e Ox notano l'armatura della Coppa, ricordando i suoi poteri di preveggenza, e guardando all'interno dello scrigno, sono sbalorditi nel vedere il luogo in cui Atena è discesa: il futuro, dove Saori sta spingendo la sedia a rotelle di Pegasus.
Glossario: /
Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel secondo numero dell’edizione JPop.
La logica, questa sconosciuta: Le dimensioni di Ox variano moltissimo a seconda delle immagini, al punto che in una solleva Pegasus con due dita come se fosse minuscolo. Nello scorso capitolo l'armatura della Coppa aveva mostrato a Tenma, Shion e Doko il loro futuro, ma adesso Izo e Ox vedono Atena nel futuro.
Note: "Dove sarà Athena, la nostra dea?". Un capitolo a lunghi tratti banale, dedicato interamente alla presentazione di Izo e Ox, ma con qualche momento piacevole, in particolare l'interazione tra i due Cavalieri d'Oro veterani. A danneggiarlo, oltre ai disegni a tratti imbarazzanti, è anche il grosso stacco rispetto alla fine del 12, che si era concluso con i tre Cavalieri ancora vicino al tempio di Hades, mentre ora li ritroviamo già alla seconda casa del Grande Tempio. Kurumada ci presenta i primi due veri Cavalieri d'Oro del Next Dimension: Ox del Toro, quasi identico ad Aldebaran ma con i capelli corti, che non escono da dietro l'elmo, e Izo di Capricorn, che invece è molto diverso da Shura. A differenza di Lost Canvas quindi, i Cavalieri d'Oro avranno per lo più un aspetto diverso rispetto alle controparti classiche, anche se usano gli stessi colpi segreti. Curiosamente, l'Excalibur di Izo ha l'aspetto di una katana giapponese, piuttosto che della classica spada occidentale medioevale. Vediamo qualche scorcio del Grande Tempio, come la Meridiana, i cui fuochi per il momento sono spenti, e la statua di Atena. In questa continuity, la Dea non si è ancora reincarnata, il che mette i Cavalieri in forte svantaggio contro Hades. Guardando nell'armatura della Coppa (direttamente da dentro lo scrigno), Izo e Ox non vedono il loro futuro, ma Atena stessa. Considerando che fino ad un attimo prima si stavano proprio chiedendo dove fosse, questo suggerisce che la corazza mostri quel che si vuol sapere piuttosto che delle visioni prestabilite. Anche se non viene detto ancora chiaramente, questo finale sembra suggerire che lady Isabel sia la Dea Atena destinata ad aiutare i Cavalieri nel 1700, il che creerebbe un paradosso temporale.