SAINT SEIYA NEXT DIMENSHION

CAPITOLO 11 - CALORE

Personaggi Presenti: Libra, Shion, Pegasus Tenma, Vermeer del Grifone, Suikyo di Garuda, Alone.

Data: 1736 circa (ultime 3 pagine 1743).

Lunghezza: 18 pagine a colori.

Tenma ripensa al primo incontro con Alone, avvenuto anni prima, nel giorno di una terribile tormenta di neve. Morto di freddo, il ragazzo, allora bambino, trovò riparo in una vecchia casa abbandonata, al cui interno vi era però un bambino addormentato, vestito con un saio e circondato da una luce brillante e figure di angeli. Sorpreso, Tenma pensò che fosse un figlio degli Dei, ma poi Alone si svegliò e, sorridendo amichevolmente, l'invitò a restare con lui. Il ragazzo accese un fuocherello, ma la legna non bastava per riscaldare Tenma, ed Alone inizialmente sembrava restio ad aggiungerne altra. Solo dopo le proteste di Tenma, il bambino acconsentì, aprendo la sua sacca da viaggio ed estraendo una valigetta in legno, al cui interno c'erano dei pennelli. Senza ulteriori esitazioni, Alone bruciò tutto per riscaldare Tenma, raccontandogli anche di essere in viaggio per Firenze per diventare un pittore. Queste parole colpirono un pò Tenma, che aveva sentito dire quanto gli strumenti fossero importanti per un artista, e finalmente i due si presentarono, scoprendo di essere entrambi orfani. Tenma, da tutti chiamato Pegasus, raccontò di essere del posto, e di provvedere da solo a se stesso, cosa che suscitò l'ammirazione di Alone, che aveva sentito dire della presenza di numerosi banditi nella zona. Più tardi, Alone si addormentò di nuovo, ed al risveglio non c'era più traccia del suo sacco da viaggio o di Tenma. Quest'ultimo infatti sta camminando nella neve, ridendo perchè in realtà anche lui è uno dei banditi della zona, ed ora potrà rivendersi gli oggetti di Alone, inclusa una strana stella a cinque punte. Per un pò il bambino pensò che l'altro avrebbe rischiato di morire congelato o di fame, ma poi si ripetè che al mondo i creduloni sono come gli stupidi. In quel momento, urtò una massiccia figura uscita dall'ombra, restando terrorizzato. Intanto, nella capanna, Alone era profondamente preoccupato per Tenma, temendo che i banditi l'avessero rapito, ma in quel momento l'uomo misterioso entrò, sbattendo per terra il bambino. L'uomo spiegò che nella zona gli ordini erano chiari: qualsiasi brigante doveva essere immediatamente giustiziato, poi restituì ad Alone le sue cose, ed il bambino fu particolarmente felice di avere di nuovo con se la stella a cinque punte. Queste parole praticamente confermavano che Tenma era un ladro, e l'uomo si preparò a giustiziarlo, ma Alone intervenne, dicendo di aver dato lui al ragazzo le sue cose. Sbalordito, Tenma ascoltò Alone convincere l'uomo, che alla fine, pur avendo intuito la verità, decise di accettare questa verShione. Egli disse a Tenma che d'ora in avanti aveva un grosso debito nei confronti di Alone, e che questa era quel che gli uomini chiamano amicizia. Senza fuoco comunque i tre sembravano condannati a morire, così l'uomo si sedette per terra, stringendo a se i due bambini in un abbraccio, e spiegando a Tenma che il calore che sentiva era quello che proviene dagli esseri umani e dai cuori della gente. Un calore tale da poter essere sentito solo da chi vive realmente, e da far mettere da parte ogni cattiva intenzione. In lacrime, Tenma annuì, e l'uomo, su richiesta di Alone, rivelò di chiamarsi Suikyo di Crateris. Di nuovo nel presente, Tenma si chiede come possa Suikyo essere davanti a lui con indosso la Surplice di Garuda. L'uomo risponde che segue Hades perchè egli è il più grande degli Dei, destinato a purificare il mondo, e che lui stesso si occuperà di uccidere i cavalieri di Atena in suo nome.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è pubblicato nel primo volume edizione JPop.

La logica, questa sconosciuta: E' chiaro che la tormenta è scoppiata da parecchio tempo, quindi Tenma e Suikyo non dovrebbero starsene all'aperto, ma aver già trovato rifugio da qualche parte. Pur essendo un vagabondo, Tenma avrà un posto in cui andare visto che non è certamente il primo inverno che nevica. Si presuppone che lo scheletro nella prima pagina sia di un animale morto nella bufera, ma in questo caso la carcassa non dovrebbe essere già ridotta alle ossa, e per di più dovrebbe essere sepolta dalla neve. Che ci fa una casa solitaria e per nulla diroccata in mezzo al niente? Nella capanna il legno da ardere non manca, Tenma e Alone potrebbero bruciare alcune delle tavole alla finestra, o parti della porta, o qualche pezzo delle travi che si vedono in giro. Per quale motivo la gente chiama Tenma proprio "Pegasus"? E' strano che Alone non tenga la stella a cinque punte al collo, ma nella borsa, visto che di solito i proprietari sono molto restii ad allontanarsene. Tenma si era rifugiato nella capanna per sfuggire alla tormenta, è difficile che possa raggiungere un altro riparo nelle stesse condizioni climatiche, per di più appesantito dai bagagli rubati. Per conto di chi agisce Suikyo? È già cavaliere, eppure parla come se fosse agli ordini di qualche signore locale. Gli abiti di Tenma e Suikyo dovrebbero essere zuppi per la neve, quindi l'abbraccio dovrebbe fargli sentire più freddo, non riscaldarli.

Note: "Questo è il tepore delle persone. E’ il calore degli esseri umani". Un capitolo discreto ad una prima lettura, anche se alla seconda saltano all'occhio la banalità della trama, in larga parte ispirata ai "Miserabili", e diverse incongruenze. D’altra parte, seppur affrettato, si rivede qualche traccia del carisma dei personaggi della serie classica, in particolare le dichiarazioni prive di dubbi o incertezze dei cavalieri più saggi.. Il flashback dovrebbe essere ambientato circa 6 o 7 anni prima, quindi nel 1736 o '37. A giudicare dai vestiti, Alone è un monaco o è cresciuto in un monastero, ed è in viaggio per Firenze per imparare a dipingere, segno che vuole diventare un pittore professionista. Anche se la metà del 1700 è ben lontana dal Rinascimento, la cosa ha senso visto che Firenze nel 1736 era ancora sotto la guida della famiglia dei Medici, mentre l'anno dopo sarebbe stata annessa dalla corona d'Austria. Non è comunque chiaro dove il capitolo sia ambientato, visto che una nevicata di quelle proporzioni sembra improbabile per Firenze. Curiosamente, anche in Lost Canvas Alone e Tenma si trovano in Italia, anche se la zona non viene mai indicata, ed in generale le circostanze sono diverse. Come precedentemente accennato, Alone e Tenma sono entrambi orfani, anche se non è chiaro come il primo sia sopravvissuto finora. Per ragioni ignote, Tenma è soprannominato "Pegasus" da tutti, anche se non è ancora cavaliere, nè sa della loro esistenza. Alone terrà a mente questo dettaglio, e in futuro spesso chiamerà l'amico usando il soprannome, come visto nei primi capitoli. Alone invece si chiama così perché è sempre stato da solo, ed in effetti "alone" vuol dire "solo" in inglese. Questo spiega un nome la cui traslitterazione e traduzione dal giapponese ha causato diversi problemi, diventando Aron, Aaron e Arone. L'estrema purezza di Alone viene trasposta come ingenuità e credulità, al punto da fargli pensare che i bandini siano entrati ed abbiano rapito Tenma mentre lui dormiva. Inoltre, a differenza della controparte di LC, Alone non tiene sempre al collo la stella a cinque punte, che verosimilmente ha ricevuto qualche tempo prima e che considera un rosario. Suikyo è già cavaliere, visto che si presente come Suikyo della Coppa, ma non è chiaro se sia anche agli ordini di qualche signore locale, visto che parla come una specie di soldato o sceriffo. Per quasi tutto il tempo tiene gli occhi chiusi, mostrando di sapersi muovere anche in quelle condizioni, verosimilmente grazie al cosmo. Sempre grazie al cosmo probabilmente non avrebbe bisogno del calore di Tenma ed Alone per sopravvivere, ma vuole comunque insegnare al primo l'importanza del calore umano.