SAINT SEIYA LOST CANVAS

CAPITOLO 98 - LA PROVA FUMANTE

Personaggi Presenti: Tenma, demone.

Data: 1743 circa.

Lunghezza: 20 pagine in b/n.

Il Demone accetta di prendere Tenma come allievo, e per prima cosa colpisce lo scrigno della sua armatura, facendolo cadere in un crepaccio perchè per allenarsi non ne avrà bisogno. Un pò preoccupato, il cavaliere lo segue fino ad una cascata di magma, iniziando a risentire del caldo soffocante e della cenere. Mentre Tenma si chiede se l'addestramento lo renderà più forte, la terra inizia a tremare come se il vulcano stesse per eruttare. Il ragazzo è in preda al panico, ma il Demone lo rimprovera per la sua codardia e, con un solo grido, placa il vulcano, spiegando che la vera forza è la capacità di sottomettere gli altri alla propria volontà. L'uomo poi entra a piedi nudi nel fiume di lava, ignorando le grida spaventate di Tenma, e mostrandosi del tutto incurante del magma ribollente. Ridendo della paura di Tenma, il Demone raccoglie una sfera di lava, tenendola in mano come se niente fosse, e dice al Cavaliere che ha tre giorni di tempo per riuscire a manipolare il suo cosmo abbastanza da fare la stessa cosa, altrimenti sarà divorato. Il Demone poi scompare nella cascata di lava, lasciando da solo un Tenma sempre più preoccupato e insicuro. Dopo aver provato invano a mettere le mani nella lava, Tenma ripensa alle parole dell'uomo ed alla natura del cosmo, iniziando a concentrarsi. Lentamente, una minuscola sfera di lava si solleva dal fiume, depositandosi per qualche attimo sulla sua mano prima di sfaldarsi e ustionarla. Tenma capisce che è questa la strada da seguire e continua a provare e riprovare ininterrottamente, finendo però per crollare dalla fatica. Ormai allo stremo, il ragazzo cerca di farsi forza ripensando a Doko, El Cid, Asmita, Manigoldo, Hakurei, Rasgado, Saro ed i suoi amici dell'orfanotrofio, trovando la forza per riprovare ancora una volta e concentrare il suo cosmo nel palmo della mano. Finalmente, una sfera di lava stabile si forma davanti a lui, e nel tenerla in equilibrio sulla mano Tenma gioisce per il successo ottenuto. Improvvisamente però il Demone esce dalla lava, afferrandolo di sorpresa e gettandolo a bruciare nella cascata.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel n° 23 Italiano.

La logica, questa sconosciuta: Nei primi tentativi, a contatto con la lava, la mano di Tenma dovrebbe ustionarsi molto più pesantemente di come si vede, e i suoi vestiti dovrebbero prendere fuoco per gli schizzi.

Note: "Rasengan!!". Eh? Ah, non è un capitolo di Naruto? Eppure il dubbio viene, visto che siamo di fronte ad un capitolo che con i CdZ non ha nulla a che fare, e che rasenta il plagio dell'opera di Kishimoto, limitandosi a sostituire l'acqua con la lava ed il chakra con il cosmo. Per di più, Tenma continua a regredire, ora anche caratterialmente, mostrandosi pavido e incerto come solitamente accade a Yato (personaggio che da alcuni capitoli è scomparso nel nulla senza alcuna spiegazione). Persino la figura del Demone ne esce ridimensionata, accettando di allenare il ragazzo semplicemente perchè gli è stato chiesto, e mostrando ben poco della carica minacciosa degli scorsi capitoli. L'uomo riesce a placare il vulcano dell'Isola con il solo cosmo, agendo in maniera simile (ma opposta) ad Arles nel 32° episodio dell'anime, e nel farlo lo chiama direttamente "Kanon". Grazie al suo cosmo, è in grado di manipolare la lava, e di toccarla senza bruciare. Nel ripensare ai vari amici perduti finora, Tenma include anche Doko, Manigoldo, Hakurei e Salo, ma non Sage, sebbene dovrebbe essere venuto a sapere della sua morte ormai. Comprensibile invece l'assenza di Albafica, visto che i due non si sono mai incontrati.