SAINT SEIYA LOST CANVAS

CAPITOLO 83 - FRONTE COMUNE

Personaggi Presenti: Tenma, El Cid, Oniro, Sisifo, allievi di El Cid, Fantaso, Icelo, Morfeo.

Data: 1743 circa.

Lunghezza: 20 pagine in b/n.

Tenma ed El Cid si lanciano all'attacco, pronti a tutto pur di finire Oniro. Il cavaliere di Capricorn è consapevole che la sua spada, seppur rotta, è sempre più affilata e vicina al suo completamento, e così accompagna gli attacchi di Pegasus con i propri fendenti. Oniro però, pur venendo danneggiato dall'assalto, non sembra in difficoltà e reagisce spingendo indietro i nemici con il suo cosmo. Fantaso e gli altri Dei uniti nel corpo di Oniro gli dicono di finire lo scontro ed uccidere i cavalieri, mentre, preoccupato, Tenma vede che il nemico si sta rigenerando ancora una volta, annullando i danni appena subiti. Con freddezza, El Cid gli dice di mantenere la calma, e Tenma, nel vedere il suo braccio mozzato e sanguinante, obbedisce. Capricorn ricorda un incontro con Sisifo avvenuto tempo prima al Grande Tempio. Il cavaliere di Sagitter si era complimentato con lui per essere riuscito a approfondire le proprie tecniche ed a temprare lo spirito grazie all'addestramento, raggiungendo il proprio limite, ma aveva anche affermato che per i cavalieri la cosa più importante è un'altra. Quando El Cid gli aveva chiesto cosa però, Sisifo aveva sorriso dicendo che dovrebbe saperlo da solo. Tornando al presente, El Cid dice che è il momento di farla finita e chiede a Tenma di assisterlo: il potere di rigenerazione di Oniro è dovuto alla presenza nel suo corpo delle quattro anime degli Dei del Sonno, quindi lui ora cercherà di scoprire dove sono e di distruggerle. Contemporaneamente, Tenma dovrà agire da diversivo ed attaccare con tutta la sua forza, in modo da dargli un'apertura. Mentre i due cavalieri prendono la loro decisione, Oniro decide di concludere lo scontro annientandoli con il Guardians Oracle, ma prima che possa agire Capricorn e Pegasus si lanciano all'attacco. Un primo fendente di El Cid mozza il braccio di Oniro, interrompendo il Guardians Oracle, e subito dopo Tenma lo tempesta di colpi con le Meteore di Pegaso. Approfittando della copertura, El Cid balza verso il Dio e sferra una pioggia di fendenti, facendo quasi completamente a pezzi il suo corpo. I due ragazzi esultano per la vittoria, ma la testa di Oniro è ancora intatta, e per di più El Cid crolla in ginocchio, esausto per la fatica e la continua perdita di sangue dovuta al braccio perduto. Nell'iniziare a rigenerarsi, Oniro afferma che la forza di El Cid non è bastata a distruggere tutte e quattro le loro anime, e per loro adesso è finita.

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Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel n° 19 Italiano.

La logica, questa sconosciuta: Ancora una volta il punto in cui il braccio di El Cid è stato mozzato varia a seconda dei capitoli.

Note: "Anche se la mia spada è spezzata, non devo fare altro che molare me stesso sino ala perfezione. E' questa la mia via… la via di cui vado fiero!" Un capitolo un pò troppo lento, in cui la storia si trascina piuttosto che andare avanti, anche se c'è qualche spunto interessante, come il miniflashback con Sisifo ed il breve accenno all'evoluzione della spada nel braccio di Capricorn. A quanto pare infatti, il cavaliere non è ancora riuscito a risvegliare veramente Excalibur, cosa accennata già alla sua primissima apparizione nel capitolo 71, e questo suggerisce che abbia ancora un certo margine di miglioramento. In base al discorso di El Cid, sembra che le anime di Fantaso, Icelo e Morfeo non siano totalmente fuse a quella di Oniro, ma si trovino in vari punti del suo corpo, il che le rende vulnerabili se colpite tutte contemporaneamente. Un breve flashback accenna all'amicizia tra Capricorn e Sisifo, dando l'impressione che il secondo fosse un pò un fratello maggiore per il primo. Nella stessa scena si intravedono i tre discepoli di El Cid morti lo scorso capitolo, anche se non hanno dialogo e si limitano a stare sullo sfondo. In un passaggio interessante, El Cid si rammarica mentalmente di dover contare sull'aiuto di un cavaliere di bronzo come Tenma, indicando una certa indipendenza, o comunque il fatto che in condizioni normali preferisce combattere da solo. Alla fine del capitolo, il cavaliere inizia finalmente a risentire della continua emorragia dovuta alla perdita del braccio destro, che era riuscito ad arrestare parzialmente colpendo i punti di pressione off panel.