SAINT SEIYA LOST CANVAS

CAPITOLO 76 - LA RIVINCITA

Personaggi Presenti: Tenma, Morfeo, El Cid, Icelo.

Data: 1743 circa.

Lunghezza: 20 pagine in b/n.

Libero dall'arcata in cui era imprigionato, Tenma si guarda attorno confuso. Di fronte a lui c'è Morfeo che, presentatosi, lo avvisa che si trova a Morphia, la parte più profonda del regno dei sogni, e che lui, che presiede ai sogni di re ed eroi, ne è il sovrano. Tenma capisce che era stato lui a creare quel sogno in cui lo aveva imprigionato, e lo attacca con le Meteore del Pegaso, offeso per il modo in cui ha guardato nella sua mente. A Morfeo però basta una mano per disperdere l'attacco nemico, ed anzi questo lo porta a ponderare la reale forza di Tenma, che ora non gli sembra capace di molto. Giudicando il ragazzo indegno di ricevere i sogni eterni destinati agli eroi, Morfeo decide di ucciderlo e lo travolge con una scarica di energia. Altrove, El Cid sta vagando nel regno dei sogni, pensando di essere riuscito a fermare l'emorragia al braccio mozzato, ma solo per poco. In quel momento, una figura mostruosa compare alle sue spalle, ed un attimo dopo il cavaliere viene attaccato da Icelo, venuto a finire il lavoro iniziato poco tempo prima. El Cid è felice di rivederlo così potrà vendicarsi per la ferita subita, e manifesta la sua spada sacra, che appare come un alone di luce attorno al braccio mozzato. Icelo intuisce che il braccio era solo una specie di fodero per la spada e provoca il nemico, chiedendogli se quella ferita gli faccia male. Rispondendo di non temere il dolore, El Cid attacca con un fendente, ma ancora una volta Icelo manipola lo spazio, facendo in modo che siano le gambe stesse del cavaliere d'oro ad essere ferite. Per nulla intimorito, El Cid attacca di nuovo, stavolta da vicino, ma anche stavolta il suo attacco è deviato in modo da colpire lui stesso al petto. Ferito, il cavaliere d'oro decide di prendere tempo e così Icelo si prepara ad attaccare in prima persona, dichiarando una certa ammirazione per il nemico che, anzichè essere un codardo come tutti gli uomini, combatte anche con una ferita così grave. Distorcendo lo spazio, Icelo scompare, lasciando Capricorn a chiedersi da dove arriverà. In quel momento il Dio gli compare alle spalle, ferendolo, e minacciando che lo ucciderà lentamente.

Glossario: Meteore del Pegaso: Pegasus Ryuseiken (Fulmine di Pegasus)

Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel n° 18 Italiano.

La logica, questa sconosciuta: El Cid si era allontanato portando con se il proprio braccio tagliato, ma ora non ce n'è traccia. Le dimensioni di quel che resta del braccio destro variano a seconda delle tavole, e in generale ora l'arto sembra cresciuto rispetto a quando Icelos lo aveva tagliato qualche capitolo fa. In particolare, nel 74 sembrava tagliato al gomito, mentre ora c'è un pò di avambraccio. Considerata l'estensione della ferita, la sola pressione di un punto vitale non dovrebbe bastare a fermare l'emorragia perchè troppe arterie e vasi sanguigni ne sono coinvolti. Nel capitolo 71 la spada di El Cid aveva addirittura mozzato il braccio con armatura del cavaliere, ma ora gli provoca solo tagli leggeri alle gambe, peraltro prive di protezione.

Note: "Gli umani sono tutti dei pusillanimi… ma tu non hai mostrato la benchè minima esitazione pur avendo già perso un braccio. Mi domando per quanto tempo sia in grado di allietarmi, un così prode guerriero…" Un capitolo senza infamia e senza lode, totalmente dedicato all'azione ma privo di momenti davvero emozionanti o coinvolgenti. Tenma in particolare continua a fluttuare molto come forza, facendo seguire sconfitte barbine a imprese degne di nota, come la distruzione dell'arco del sogno in cui si trovava. Viene confermato che Morpheus gestisce i sogni di re ed eroi e che il suo regno, Morphia, è la parte più profonda del mondo dei sogni. Rivediamo El Cid, e scopriamo che ha temporaneamente fermato l'emorragia tramite un punto di pressione nel braccio. Non è la prima volta che questo succede, l'esempio più famoso è Scorpio che, nella serie classica, cura in questo modo le ferite di Cristal all'ottava casa. Nel fronteggiare Icelos, Capricorn fa comparire una spada di cosmo attorno al suo braccio, sottoforma di alone permanente. A quanto pare, ciò è possibile perchè il braccio è solo un fodero per la spada, che quindi può manifestarsi anche senza, e questo potrebbe parzialmente spiegare perchè non si possa usare la lama con il braccio spezzato, ma lo si possa fare con il braccio mozzato. Un vago riferimento a riguardo potrebbe essere il flashback del 105° episodio dell'anime, in cui Excalibur si manifestò brevemente in questo modo prima di passare da Capricorn a Sirio. Ciononostante, è la prima volta che vediamo la spada (che finora non è mai stata chiamata Excalibur in Lost Canvas) funzionare anche in queste condizioni. Inoltre, al momento non è chiaro se la spada sia più forte ora che è fuori dal fodero. Icelos si manifesta sottoforma di un canide zannuto, ma non è chiaro se intenda indicare un vero animale o se sia solo una rappresentazione degli incubi che il Dio domina. La scena in cui El Cid viene tagliato alle gambe è un chiaro riferimento allo scontro tra Sirio e Capricorn nella serie classica, in cui Dragone riceve lo stesso tipo di ferita. A quanto pare, la spada è più efficace se usata da vicino piuttosto che da lontano, sebbene la questione non sia chiara: un colpo a distanza, deviato, aveva mozzato il braccio e l'armatura di El Cid, mentre uno ravvicinato gli graffia appena l'armatura.