SAINT SEIYA LOST CANVAS

CAPITOLO 52 - RISOLUZIONE

Personaggi Presenti: Tenma, Saro, Selinsa, Sion, Doko, Manigoldo di Cancer, abitanti del Santuario.

Data: 1743 circa.

Lunghezza: 20 pagine in b/n.

Il giorno dopo la caduta di Aldebaran, tutti al Santuario parlano di quanto accaduto, sorpresi che il cavaliere d'oro sia stato attaccato fuori dal suo tempio, e sia morto per proteggere il cavaliere di Bronzo di Pegasus. Queste parole non tardano ad arrivare all'orecchio di Tenma, affranto e roso dai sensi di colpa per la sorte di Aldebaran. Con in spalla lo scrigno della sua armatura, il ragazzo cammina tra i vicoli del Santuario, deciso a lasciare il Grande Tempio. Altrove, Sion e Doko lo stanno cercando, invano. Il cavaliere di Libra ha intuito lo stato d'animo dell'allievo, piegato dai tristi destini di Aaron e Sysiphus, e poi spezzato dalla morte di Aldebaran, ma sa anche che Tenma verrebbe accusato di tradimento se dovesse disertare nel mezzo di una guerra sacra, e per questo ha chiesto a Sion aiuto nel cercarlo. Il cavaliere d'Ariete ha accettato di buon grado, spinto dall'amicizia verso il compagno, ma finora nessuno dei due ha avuto fortuna. Intanto, al cimitero del Grande Tempio, Teneo è di fronte alla lapide di Aldebaran quando viene raggiunto da Selinsa, priva della maschera di sacerdotessa. La ragazza, dopo avergli detto che Saro sta un pò meglio dopo il trauma subito, ammette di star considerando di interrompere l'addestramento, non per fuggire, ma per fare del bene in modo diverso da quello di un guerriero. Come Aldebaran aveva insegnato loro infatti, quel che conta è essere buoni e forti, non l'essere dei combattenti. Sedendosi per terra, Selinsa afferma di aver sempre sperato che un giorno Hasgard sarebbe tornato ad usare il suo vero nome, poi guarda Teneo, dicendo forse sarà lui ad essere degno di portare il nome di Aldebaran del Toro. Sorridendo, Teneo risponde che è quello il suo obiettivo, e che sicuramente è anche quello di Saro, poi i due promettono allo spirito del maestro di non tradire mai i suoi insegnamenti. Da lontano, Tenma li guarda di nascosto, prima di riprendere a camminare, avviandosi verso l'uscita dal Santuario. Improvvisamente, qualcuno gli sbarra la strada tra le lapidi: è Manigoldo di Cancer, cavaliere d'oro della quarta casa, che gli dice che Sion e Doko lo stanno cercando. Tenma risponde gridando che non tornerà indietro, perchè Aldebaran è morto per lui, e sarà meglio per tutti se lui abbandonerà il Grande Tempio. Come dettogli da Kagaho infatti, Pandora continuerà a mandare sicari finchè non l'avrà ucciso, ed il rischio che altri perdano la vita per difenderlo è troppo alto. A queste parole però, Manigoldo non si lascia impressionare ed anzi scoppia a ridere, accusando di manie di protagonismo il ragazzo, e ricordandogli che Aldebaran è morto solo a causa della propria debolezza, non riuscendo a reggere alla guerra. Manigoldo poi afferma che, per i traditori, il prezzo è la morte, e travolge Tenma con un gesto, mettendolo fuori combattimento. Il cavaliere d'oro raccoglie al volo lo scrigno dell'armatura di Pegasus ed inizia a trasciare in malo modo con se Tenma, affermando che, a causa della sua amicizia con Hades, potrebbe essere ancora utile in futuro. In silenzio quindi, lo porta fino ad un promontorio roccioso, imprigionandolo in una cella al suo interno, e dicendo minacciosamente che resterà lì finchè non avrà deciso come servirsi di lui.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel n° 13 Italiano.

La logica, questa sconosciuta: Considerando che Lost Canvas è ambientato nel 1743, il comportamento di Selinsa, seppur apprezzabile, è un pò troppo moderno (vedi Note). Tenma in passato aveva mostrato una notevole forza, ma ora viene messo fuori combattimento da un semplice gesto di Cancer.

Note: "Se cerchi di fuggire da qui è perchè anche tu sei debole. Questa è diserzione... e la pena che ti spetta è la morte!" Un capitolo abbastanza introspettivo, che approfondisce la personalità di Tenma in modo positivo, mostrando il suo lato generoso ed altruista. La nota più interessante però è l'introduzione del cavaliere di Cancer, Manigoldo, che avevamo già intravisto un paio di volte in passato, e che ora entra nel vivo della storia. Come nel caso di Albafica, il suo nome è quasi inpresentabile in italiano, ma appropriato visto che significa "carnefice, boia, crudele, persona malvagia". All'inizio del capitolo vediamo una parte del Grande Tempio non facilmente identificabile, potrebbe trattarsi dei vicoli di Rodorio o della zona dove si trovano le caserme e le case dei soldati semplici. La notizia della morte di Aldebaran, e delle circostanze che l'hanno accompagnata, si è sparsa, anche se non è chiaro chi siano i due ragazzi che parlano, visto che non indossano le normali uniformi dei soldati e potrebbero essere dei semplici cittadini di Rodorio. Tenma ha ancora la maglietta strappata per il colpo ricevuto da Kagaho nello scorso capitolo. Per la prima volta dal quinto capitolo inoltre vediamo lo scrigno della sua armatura, in cui verosimilmente ora si trova la V3. In un bel momento di continuity, vediamo sottolineata l'amicizia tra Sion e Doko quando quest'ultimo, non avendo nessuno cui rivolgersi, chiede al cavaliere d'Ariete di aiutarlo a cercare. Come intuibile, abbandonare il fronte durante una guerra equivale a diserzione, e per questo crimine la pena è la morte. Vediamo il cimitero del Grande Tempio, già intravisto nella serie classica, e sulle lapidi si scorgono una serie di cavalieri sconosciuti, indicati con nome, a volte incompleti, e grado. Quelli che vediamo sono: Dy…(Silver); Myld (Bronze); Garo (Silver); Alerg (Bronze); Jo…(Silver); Barko (Silver); Rei (Bronze); …arl (Bronze); Syan (Silver); Ca… (Bronze); Tess (Bronze); Wares (Bronze); Nry (Bronze); Iupe (Bronze); Alfred (?); Laura (Bronze); …epius (Bronze); Harius (Bronze); Wever (Bronze); Sron (Bronze); Roh (Silver); Kattu (Silver); Calrus (Bronze); Nessuno di loro è stato finora visto nella serie, e non sappiamo se si tratti di cavalieri delle generazioni precedenti o di alcuni caduti finora nella guerra. Non a caso, vediamo sette cavalieri di Argento e quattordici di Bronzo, ma nessuno d'oro, se non Aldebaran. Il gesto di Selinsa di mostrarsi senza maschera a Teneo è importante, perchè, secondo la legge del Grande Tempio, una sacerdotessa che viene vista in volto deve uccidere o sposare chi ha scorto il suo volto. Il fatto che Selinsa ora si mostri senza remore indica che ha davvero deciso di abbandonare l'addestramento, o che tra lei e Teneo c'è qualcosa di più di amicizia. Curiosamente, la ragazza si comporta in maniera più moderna di personaggi come Tisifone o Castalia, anche se Lost Canvas è ambientato nel 1743, ovvero un'epoca in cui i diritti delle donne erano minimi. Questo potrebbe essere dovuto agli insegnamenti di Aldebaran, ma più realisticamente riflette l'opinione della Shiori sulla legge delle maschere stabilita da Kurumada nel manga classico. Il modo in cui Manigoldo trascina Tenma è un riferimento alla serie classica, visto che Cancer farà lo stesso con Sirio nella Valle di Ade. La prigione in cui il ragazzo è imprigionato alla fine sembra trovarsi in un luogo isolato del Grande Tempio, ma non c'è traccia di mare, quindi non dovrebbe trattarsi di quella a Capo Sounion dove verrà intrappolato Kanon, e non sembra nemmeno la Prigione di Urano vista in Episode G.