SAINT SEIYA LOST CANVAS

CAPITOLO 32 - L'ESSENZA DEL COSMO

Personaggi Presenti: Tenma, Asmita di Virgo, Yato, Yuzuriha, Cheshire di Cait Sith, Etwart della Silfide, Spectre.

Data: 1743 circa.

Lunghezza: 20 pagine in b/n.

Tenma, Yato e Yuzuriha escono dalla torre, preoccupati per l'attacco degli Spectre, ma si trovano davanti Asmita, che il cavaliere di Pegasus riconosce immediatamente, e con non molta allegria. Il cavaliere d'oro è soddisfatto che la missione in Ade sia andata a buon fine, e chiede loro di portarlo immediatamente dall'anziano saggio. Entrati, i ragazzi vedono che quest'ultimo ha in mano i frutti del Sapindus che loro avevano raccolto, e Tenma, incuriosito, gli chiede a cosa servano. L'uomo spiega "Questi frutti provengono dall'unica forma di vita ammessa nell'Oltretomba... un essere diametralmente opposto alle armature infernali,realizzate coi metalli dell'Oltretomba.I frutti hanno la facoltà di limitare l'immortalità dell'armata infernale.In altri termini...da essi si ricavano armamenti capaci di bandire le anime di coloro che vengono protetti dalle armature infernali!". In altre parole sono l'unica cosa vivente che esiste nel mondo della morte, un luogo dove il concetto stesso di vita è bandito, e che sono opposti al materiale usato per la costruzione delle Surplici. Di conseguenza, rappresentano il tallone d'Achille dell'esercito di Ade, e l'unico modo per impedire le continue resurrezioni degli Spectre, che sono immortali, perchè possono sigillarne le anime. Tenma è ancora confuso e chiede perchè allora non siano stati recuperati prima, ed il saggio risponde che normalmente è impossibile per un vivente andare e tornare da Ade, e soprattutto che nessuno sapeva dell'esistenza del Sapindus finchè Asmita non è riuscito a raggiungere quei luoghi con lo spirito. Purtroppo però, nel loro stato attuale i frutti sono inutili, è necessario attivarli perchè possano servire allo scopo, ed è proprio per questo che è indispensabile l'intervento del cavaliere di Virgo. Soltanto un cosmo al massimo livello possibile può infatti riuscire nell'impresa. All'esterno intanto, la maggior parte degli Spectre sono stati trafitti dagli spuntoni acuminati che si trovano sul fondo del burrone attorno al ponte e giace agonizzante. Una di loro, Etwart della Silfide, della stella del Volo Terrestre, sente una voce prendersi gioco di lui e, aprendo gli occhi, vede la compagna Cheshire di Cait Sith, della stella della Belva Terrestre. La ragazza, inviata da Pandora, si beffa dei compagni per la loro veloce sconfitta, ma gli ricorda anche che essendo Spectre non moriranno, e che quindi devono sbrigarsi a risalire ed uccidere Pegasus e gli altri. All'interno della torre, Asmita ricorde a Tenma come, quando si erano affrontati in Ade, privo dei cinque sensi fosse riuscito comunque a trovare la forza di combattere. Questo perchè era riuscito ad attingere alla fonte di forza dei cavalieri d'oro, il settimo senso, ovvero un senso superiore ai normali sei, che rende i custodi delle Dodici Case i più potenti tra i guerrieri di Atena. Ciò però non è tutto: nel corso della sua meditazione, Asmita, trovato l'albero del Sapindus, aveva passato molto tempo a riflettere su come potesse continuare a vivere nel mondo della morte. La risposta è che esiste un senso persino superiore al settimo, l'ottavo senso, che, se raggiunto dai vivi, può portare all'illuminazione. In quel momento, le parole del cavaliere di Virgo vengono interrotte da un violento attacco, che fa tremare la torre, e tutti capiscono che gli Spectre sono tornati all'assalto. Yato pensa che sarà di nuovo Asmita a liberarsi di loro, ma il cavaliere d'oro afferma di doversi occupare d'altro, e che quindi toccherà a lui e Tenma combattere. Annuendo, il saggio si avvicina al gruppo, mostrando di aver creato un rosario con i frutti del Sapindus, ma spiegando che, per attivarlo, serve il cosmo di un cavaliere capace di equiparare quello dell'albero, ovvero di raggiungere l'ottavo senso, e che solo Asmita, il cavaliere cieco, può riuscire. Tenma chiede al cavaliere d'oro se sia davvero cieco, e Virgo dice che è così, spiegando però che i suoi altri sensi sono talmente potenti da permettergli di vedere lo stesso attorno a se. Asmita afferma che l'armatura di Pegasus è in pezzi da troppo tempo, e chiede al vecchio saggio di usare il suo sangue per ripararla, affermando che comunque presto non ne avrà più bisogno. All'esterno, gli Spectre, sanguinanti e con ancora sul corpo le ferite degli spuntoni di pietra, continuano l'attacco, con l'eccezione di Cheshire, che li guarda da sopra una roccia, un pò annoiata. Improvvisamente, i guerrieri vengono annientati da una pioggia di Fulmini, che obbligano persino Cheshire a saltare chiedendosi se sia opera di un cavaliere d'oro. In quel momento, dalla torre esce Tenma, con indosso la nuova armatura di Pegasus, pronto ad affrontare la donna.

Glossario: Etwart della Silfide: Edward del Silfo, Stella della Terra del Furto; Stella della Belva Terrestre: Stella della Terra della Bestialità

Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel n° 8 Italiano.

La logica, questa sconosciuta: Con il sangue di Asmita, un cavaliere d'oro, sarebbe dovuta nascere la V2 di Pegasus, non la V3 (vedi Note). Nei capitoli passati, gli Spectre non erano capaci di tornare in vita subito dopo la morte, ma soltanto dopo essere stati resuscitati da Aaron, ed in quel caso apparivano nella cattedrale del Dio, con le Surplici intatte e senza ferite. Ovviamente, è possibile che Aaron stesso li abbia fatti tornare subito in vita per sveltire l'attacco al Jamir.

Note: "Affinchè questi frutti possano fungere da arma,serve un cosmo elevato all'estremo.Avete mai sentito parlare dell'essenza del cosmo?" Un capitolo ricco di informazioni, con la spiegazione sul cosmo, già conosciuta da chi ha seguito la serie classica ma comunque interessante, l'origine del rosario di Virgo e l'introduzione di un nuovo Spectre che sembra possa avere spazio nell'immediato futuro. Come si era intuito in passato, Asmita ed il saggio del Jamir si conoscono, ed è possibile che avessero pianificato insieme almeno parte degli eventi dei capitoli 27-30. A quanto pare, il Sapindus (la Magnolia) possiede una specie di coscienza propria, che gli ha permesso di raggiungere l'ottavo senso e restare in vita in Ade. Come un albero possa avere tale potere non è chiaro, ma sembra che sia direttamente collegato al cosmo: quando Tenma ha raggiunto il settimo senso i suoi frutti sono maturati, ed ora è necessario che Asmita raggiunga l'ottavo per attivarli. Asmita conferma che Tenma, alla fine del loro combattimento, ha sfiorato il settimo senso, ma è probabile che non fosse la prima volta visto che senza di esso difficilmente avrebbe potuto sconfiggere Flegias nell'ottavo capitolo. Verosimilmente, in quell'occasione era stata la rabbia a permettergli di innalzare il suo cosmo, mentre contro Asmita è stata la privazione degli altri sensi. È confermato anche che Asmita, nel combattere con Tenma, era in Ade solo in spirito, e che in passato aveva già esplorato quei luoghi parecchie volte, scoprendo l'esistenza del Sapindus di cui nessuno era al corrente, ed intuendone il segreto. Come già accennato nel 30° capitolo inoltre, Asmita è realmente cieco, e non tiene semplicemente gli occhi chiusi come Virgo nella serie classica. Nel capitolo, vengono presentati due nuovi Spectre: Edward di Silf e Cheshire di Cait Sith. Entrambi sono Spectre della Terra, e probabilmente lo stesso vale per gli altri quattro sconfitti da Asmita nello scorso capitolo. I simboli di entrambi gli Spectre provengono dalla letteratura e dal folclore piuttosto che dalla mitologia. Edward ha come simbolo Sylph, ovvero il Silfo, che nelle leggende nordiche è uno spirito, genio dell’aria, delle foreste o delle acque, benefico o più spesso malefico, e compagno della Silfide. Cheshire ha come simbolo Cait Sith, ovvero un gatto magico delle leggende celtiche, che infesta la Scozia, grosso come un cavallo e completamente nero, a parte una piccola macchia sul petto. Fa parte della cerchia delle fate dall'indole caotica e dispettosa, e alcuni pensavano fosse addirittura una strega trasformata. Il doppio nome Chesire di Cait Sith richiama inoltre il celebre Stregatto, ovvero il gatto fatato di Alice nel Paese delle Meraviglie scritto da Lewis Carroll. Pur senza essere presentata, Cheshire era già apparsa in passato, nell'immagine di gruppo del capitolo 11. Nella versione stampata su Weekly Shonen Jump, il suo nome era coperto dal logo di Lost Canvas, ma nella ristampa su volume, visibile qui, è ben distinguibile dietro ad Aiacos, accanto a Zelos. Il fatto che l'armatura di Tenma passi da V1 a V3 non è semplice da spiegare, perchè normalmente il sangue di un cavaliere d'oro dovrebbe portare alla V2, come visto nella serie classica per le saghe di Asgard e Nettuno. Una possibile spiegazione è che il cosmo di Asmita, padrone dell'ottavo senso, abbia reso il suo sangue simile a quello di lady Isabel, ovvero di un Dio incarnato, mentre nella serie classica invece Virgo, pur possedendo anche lui l'ottavo senso, potrebbe aver preferito trattenersi per qualche ragione e non espandere al massimo il suo cosmo nel donare il proprio sangue a Phoenix (o Andromeda nel manga).

Grazie ad Aledileo del forum per le informazioni su Silfo e Cait Sith.