SAINT SEIYA LOST CANVAS

CAPITOLO 193 - LA VIA DA SEGUIRE

Personaggi Presenti: Pandora, Tenma, Yoma, Radamante, Regulus.

Data: 1743

Lunghezza: 20 pagine in b/n.

Tenma barcolla fuori dal tempio di Urano, e scopre con orrore che più di metà del tempo a sua disposizione è già trascorso. In quel mentre sopraggiunge Pandora, alla guida della sua carrozza. I due in qualche modo ormai si capiscono, e la donna afferma di non voler più combattere contro di lui, ma gli rivela che Aron in realtà è ancora vivo, e sta controllando Hades usandone poteri e autorità per compiere massacri sul pianeta. Tenma sembra sorpreso, ma poi ammette che in realtà lo sospettava da tempo, come anche Sasha, essendo loro tre cresciuti insieme, e per questo ritiene di dover essere lui a fermarlo. Pandora però vuole occuparsene di persona e parte al galoppo, diretta verso la residenza del dio incurante delle grida di Tenma. Il ragazzo, notatone lo sguardo, si chiede se voglia morire, ma si risponde che ognuno di loro ha una via da seguire e riprende la corsa. A sua insaputa, Yoma lo sta spiando, soddisfattissimo della piega presa dagli eventi, anche se sotto sotto la scomparsa di Partita un po’ lo rammarica. Spingendo via la malinconia, sposta poi la sua attenzione alla casa di Saturno, dove si trovano ancora Radamante e Regulus. Il Cavaliere d’Oro osserva il nemico dall’ombra, avanzando come una belva per studiarlo al meglio. Nella sua vita, è sempre riuscito a superare coloro che ha analizzato, e intende fare lo stesso adesso, come dimostra schivando e poi riproducendo il ruggito mortale dello Spectre. Radamante si difende con l’ala, ma ora prende sul serio il nemico, che intende trascendere a sua volta la dimensione umana e superarlo.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel numero 44 della Panini Comics.

La logica, questa sconosciuta: Pandora da dove ha tirato fuori la carrozza? Tenma prima barcolla a piedi, poi non riesce a inseguire la donna, dimenticandosi che potrebbe usare le ali dell’armatura divina per volare. L’idea che Tenma e Sasha sapessero che in realtà Aron era in controllo contraddice un’infinità di momenti dei capitoli passati, in cui sembravano certi fosse soggiogato da Ade. Radamante e Regulus non solo hanno cessato le ostilità, ma hanno pure passeggiato per tutto il tempo dello scontro tra Tenma e Partita, mentre Pandora aveva raggiunto in pochi minuti il tempio di Urano. Nel capitolo 167, Tenma non sapeva il significato dell’orologio delle stelle. Che fine ha fatto Sasha?

Note: Vediamo l’esterno del tempio di Urano, in realtà simile più che altro a un mausoleo, con colonne di ordine corinzio e statue di una donna greca armata di lancia. Uscendo, Tenma si accorge che è già trascorso metà del tempo sull’orologio stellare e che "mancano quattro ore all’alba". La tavola in questione è tagliata e un po’ obliqua, ma la lancetta delle ore sembra essere sulle due, il che porrebbe l’alba alle sei, e indicherebbe che sono già passate ben 8 ore dal capitolo 167 (numero 19) in cui l’orologio era apparso, quindi anche un po’ più di metà. Considerando che il gruppo non aveva trovato ostacoli nei templi di Marte e Giove, e che erano usciti relativamente in fretta dai templi di Terra, Venere e Mercurio, vien da chiedersi come abbiano perso tutto questo tempo. Rivediamo il cocchio di Pandora, introdotto nel lontano numero 6 e sempre trainato da tre cavalli decapitati. In origine, l’auriga era Cheshire, ma ora Pandora si mostra in grado di condurlo autonomamente. La donna accenna al massacro degli Skeleton avvenuto nel capitolo 165, in seguito al quale intuì che Aron era ancora in controllo dei poteri di Hades, e Tenma afferma di averlo già intuito. L’immagine che compare sullo sfondo durante questa rivelazione è un rifacimento addirittura di una pagina del primo capitolo, a suggerire che Tenma sapesse tutto dall’inizio, anche se in passato aveva ripetutamente detto il contrario, forse per nascondere anche a sé stesso la verità. Dall’interno dell’orologio stellare Yoma, che ha seguito tutti gli eventi, è soddisfatto del risveglio dell’armatura divina di Pegasus, e sembra aver saputo la reale identità di Partita sin dall’inizio, visto che non mostra sorpresa per le sue parole di commiato. D’altra parte, il grosso della rivelazione avviene in una visione di Tenma, cui Yoma potrebbe non aver assistito. Durante tutto il tempo dello scontro al tempio di Urano, Radamante e Regulus hanno temporaneamente cessato le ostilità, si son persi Sasha e si sono messi a passeggiare per il tempio di Saturno, con il Cavaliere che in alcune scene ha simbolicamente l’aspetto di un vero Leone. Da un punto di vista grafico, si tratta di un riferimento a Episode G, in cui di tanto in tanto Ioria è rappresentato in questo modo. Radamante aveva già sfoderato il suo ruggito nel capitolo 103, durante il breve scontro con Degel, riuscendo a respingere l’Aurora Execution.