SAINT SEIYA LOST CANVAS

CAPITOLO 19 - RESISTENZA

Personaggi Presenti: Albafica, Niobe, Minosse, Spectre, abitanti di Rodorio.

Data: 1743 circa.

Lunghezza: 20 in b/n.

Niobe è sbalordito nel vedere il proprio pugno fermato dalla rosa nera, ma, prima che possa fare qualcosa, il cavaliere dei Pesci spalanca gli occhi e sferra la Piranian Rose. Sbalzato indietro e con la Surplice danneggiata, lo Spectre cerca di ripararsi, suscitando un commento sarcastico di Albafica, secondo cui non c'è scampo di fronte alle rose nere. Il cavaliere comunque si complimenta con il nemico per l'essere riuscito a sopravvivere alle rose rosse, ma in quel momento si accorge con immenso stupore che tutti i suoi fiori stanno appassendo di colpo, e che il loro profumo sta svanendo. Soddisfatto, Niobe sorride, perchè ciò è opera del suo colpo segreto, la Deep Flagrance, il cui potere è tale da essere persino assorbito dai pori della pelle, portando alla paralisi ed alla morte. Indebolito, Albafica crolla in ginocchio, preoccupato per la possibile sconfitta, ma anche perchè, se i nemici supereranno la barriera di rose, potrebbero raggiungere il villaggio di Rodorio che si trova poco lontano. Lentamente, il cavaliere d'oro comincia ad attirare a se l'effluvio della Deep Flagrance. A Rodorio, gli abitanti osservano preoccupati il cielo: il colore rosato causato dal polline della barriera di rose di Albafica è infatti stato sostituito da un minaccioso violetto. Una bambina in particolare è preoccupata, e tiene stretta in mano una rosa che Albafica le aveva donato poco prima, mentre attraversava il villaggio per andare a combattere. Gli altri abitanti affermano che il dovere di un cavaliere d'oro è di proteggere Atena ed il mondo, e quindi, in caso di estremo bisogno, saranno costretti a sacrificare il villaggio, ma la bambina è certa della bontà di Albafica, che li proteggerà. Sul campo di battaglia, Niobe si accorge che il nemico ha attirato a se tutto il veleno e non ne capisce il motivo. Sentendosi angosciato, lo Spectre sferra un pugno, graffiando il nemico al viso, ma un secondo attacco va a vuoto, e subito dopo il guerriero si accorge di una minacciosa nebbia rossa che si sta sollevando alle spalle del cavaliere d'oro. Con terrore, Niobe scopre che la nebbia proviene dal sottile rivolo di sangue che scorre sul volto di Albafica, il cui viso è ora segnato da un sorriso sinistro. Il cavaliere d'oro afferma che con lui la Deep Flagrance è inutile, così come qualsiasi altro veleno, perchè gli anni passati a contatto con le sue rose lo hanno reso immune a questo tipo di arma. Inoltre, a questo punto il suo stesso sangue è come avvizzito e velenoso. Al comando di Albafica, la nebbia di sangue diventa una rosa rossa, le cui spine acuminate si abbattono su Niobe, per effetto del Crimson King Thorn. Mentre lo Spectre viene del tutto trapassato, Albafica spiega che su di lui la rosa rossa non aveva effetto perchè il profumo della Deep Flagrance lo proteggeva, e che quindi l'unico modo per ucciderlo era raggiungere direttamente il suo corpo con il proprio sangue avvelenato. In agonia, Niobe sputa sangue e crolla a terra, morto. Albafica è dunque pronto ad affrontare Minosse, che avanza minaccioso, pronto a fare di lui una marionetta.

Glossario: Piranian Rose: Rosa di Fatale Incanto. Crimson King Thorn: Spina Scarlatta Reale

Manga: Il capitolo è stato pubblicato sul numero 5 di Lost Canvas edizione italiana.

La logica, questa sconosciuta: Le rose rosse di Fish non uccidono solo col profumo, ma anche con il polline e le spine, che quindi dovrebbero danneggiare Niobe prima che quest'ultimo le faccia appassire.

Note: "Il sommo Albafica è una brava persona.Quando è partito all'attacco ha giurato che ci avrebbe protetti" Uno dei capitoli più interessanti tra gli ultimi usciti, con varie rivelazioni sui poteri di Albafica e Niobe, come pure sulla geografia del Grande Tempio e sulla personalità del cavaliere dei Pesci di quest'epoca. A differenza di Albafica, naturalmente immune a qualsiasi veleno, Niobe è immune solo al proprio, e per questo si circondava del profumo della Deep Flagrance, annullando quello delle rose rosse. Verosimilmente inoltre, la Deep Flagrance indeboliva anche la rosa nera, permettendo a Niobe di non riportare gravi danni dal primo attacco. Rodorio è un luogo ricorrente nella storia dei cavalieri. E' infatti il villaggio in cui, due secoli dopo, crescerà Patricia dopo aver perso la memoria, ed è lo stesso che Gemini visiterà più volte sia nei panni di cavaliere d'oro che di Grande Sacerdote, venendo ammirato ed osannato da tutti. Nel dettaglio, lo si vede nei numeri 7 e 13 del manga classico. La bambina che riceve una rosa da Albafica potrebbe essere un riferimento ad Europa, quella che nell'anime della serie di Hades dona un fiore a Toro, forse per ringraziarlo di proteggere il villaggio. Le due, pur non potendo ovviamente essre la stessa persona, hanno infatti un aspetto molto simile (persino negli abiti), e casualmente compaiono entrambe mentre un cavaliere d'oro affronta Niobe, dandogli indirettamente la forza per reagire. A quanto pare, la vicinanza al Grande Tempio pone Rodorio a rischio, perchè i cavalieri di Atena potrebbero essere costretti ad abbandonarlo in mano al nemico nel caso in cui la Dea o il Sacerdote corressero un pericolo immediato. Dal momento che la salvezza di Atena è indispensabile per l'intera umanità, la cosa sembra essere stata accettata dagli abitanti del posto. Nello scorso capitolo, si era accennato all'immunità di Albafica al veleno, ed al fatto che il suo stesso sangue è mortale. Ora vediamo che il cavaliere d'oro è capace di usare il proprio sangue velenoso come un'arma, accumulandolo e spingendolo contro il nemico sotto forma di migliaia di spine, abbastanza acuminate da sfondare una Surplice. Chiaramente, le spine di sangue, penetrato il corpo del nemico, entrano in circolo, uccidendo in pochi attimi la vittima. Questa tecnica viene chiamata Crimson King Thorn, ovvero Spina Scarlatta Reale, e sembra essere il primo colpo originale di Albafica rispetto al Pisces della serie classica. D'altra parte, quest'ultimo non avrebbe mai sopportato l'idea di una ferita sanguinante sul proprio corpo, quindi è possibile che abbia scelto di sua volontà di non usare mai questo colpo.