SAINT SEIYA LOST CANVAS
CAPITOLO 175 - LA MISSIONE
Personaggi Presenti: Tenma, Regulus, Sasha, Kagaho, Doko.
Data: 1743
Lunghezza: 20 pagine in b/n.
Prima di iniziare lo scontro con Kagaho, Doko ha ancora una cosa da fare: inginocchiatosi, porge ad Atena la sua armatura, augurandosi che grazie ad essa riesca a porre fine al conflitto. Tra lo stupore generale, Sasha accetta, ringraziando il Cavaliere. In quel momento, fiamme nere si avventano su di loro, ma Doko le taglia con le spade d’oro e chiede agli altri di proseguire, promettendo di occuparsi lui di Kagaho. Tenma, memore della loro ultima separazione, gli chiede di ripensarci, ma poi avverte che il cosmo di Doko è diverso, brucia di un calore molto simile a quello di Atena ed è diventato più forte. Il Cavaliere afferma di non essere più lo stesso, grazie al sangue della precedente Atena, e ricorda a Tenma che ha una missione da compiere, ovvero salvare Aron. Annuendo, Tenma acconsente a proseguire insieme a Sasha e Regulus, dicendo a Libra che è stato come un fratello maggiore per lui. Kagaho prova a fermarli con il Corona Blast, ma viene bloccato dai dragoni di Doko, il quale in cuor suo è certo che il giovane Pegasus riuscirà a raggiungere il cuore di Aron. Obbligato a lottare solo con lui, Kagaho ne deride i nuovi poteri e sfodera una nuova tecnica, il Rising Darkness, con cui crea sopra di loro un sole nero. A contatto con quell’atmosfera incandescente, Doko inizia subito a disidratarsi.
Glossario: /
Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel numero 40 della Panini Comics.
La logica, questa sconosciuta: L’armatura non ha tasche, quindi da dove viene tirata fuori la statuina della corazza di Atena? Come già al Grande Tempio, Doko usa in maniera impropria le armi della Bilancia contro un altro essere umano. Tra l’altro, quando lo vediamo di spalle mancano sia gli scomparti delle spade sui polpacci che quelli delle barre gemellari sulle caviglie, e le aste della barra tripunte sono più corte del solito. Un sole a meno di due metri da terra dovrebbe spaccare la pietra e bruciare vivo Doko, o in alternativa non riuscire a sviluppare il calore necessario a disidratarlo per via delle dimensioni modeste.
Note: Doko consegna finalmente a Sasha l’armatura conquistata nel numero 18 (35 in Italia) dopo aver sconfitto Silfide, Queen e Gordon. Per ironia della sorte, era stato proprio Kagaho a risvegliarla, volontariamente, facendola bagnare con il sangue del Cavaliere, che aveva precedentemente ricevuto quello di Atena. A donarglielo era stato Deftero, che lo aveva usato per liberare Doko dal coma in cui era caduto in seguito alle ferite subite per mano di Ade. Ancora ironicamente, sempre Kagaho aveva portato il corpo di Doko da Deftero, su ordine di Ade stesso, che sperava di distruggere l’armatura di Atena. Come visto sia nel numero 18 che nella serie classica, il totem dell’armatura è una statuina minuscola. Regulus ne aveva sentito parlare, e Sasha la riconosce subito, ma non l’indossa presumibilmente perché ancora priva di cosmo. Vediamo un po’ di immagini dai numeri 11, la presunta morte di Doko, e addirittura 1, con il primo incontro tra lui e Tenma, o il breve incontro tra lui ed Aron. Proteggere Sasha e salvare Aron è il tema che Tenma porta avanti praticamente da sempre, al punto che lo si potrebbe definire la colonna portante del personaggio all’interno dell’opera. A quanto pare, aver ricevuto il sangue di Atena direttamente in corpo ha potenziato il cosmo di Doko, anche se non possiamo dire di quanto. Dopo il Corona Blast e il Crucify Ankh, Kagaho tira fuori un tecnica nuova, il Rising Darkness, con cui crea un sole nero. Potrebbe essere un riferimento ad Iperione che, in Episode G, si presenta in campo proprio circondato da un sole di tenebre, anche se più grande e con poteri diversi. Considerando quanto Kagaho fosse stato disperato contro Aldebaran, è probabile che questa sia una tecnica appena creata, forse in seguito all’evoluzione della Surplice per mano di Ade.