SAINT SEIYA LOST CANVAS

CAPITOLO 149 - IL VENTO VENEFICO

Personaggi Presenti: Doko, Silfide, Queen, Gordon, Valentine, Radamante, Pandora, Hades, ancelle.

Data: 1743 circa.

Lunghezza: 20 pagine in b/n.

Doko è intorpidito dal veleno, e Silfide si compiace di averlo ridotto in questo modo perchè ciò significa che, pur avendo ricevuto a sua volta il sangue divino, il Cavaliere non è paragonabile al suo signore Radamante, che era capace di resistere al veleno del Basilisco. Soddisfatto dall'aver provato questa verità, Silfide si lancia all'attacco, afferrando Doko per la gola e continuando a ripetere che egli non è nulla al confronto di Radamante. Libra avverte il cosmo del nuovo nemico, e soprattutto sente venir meno le forze per il veleno del guerriero. Silfide spiega che in passato il suo veleno ha sterminato innumerevoli nemici, risultando fatale persino per l'acqua o l'erba, e che solo un uomo è stato capace di resistervi, colui cui ha giurato fedeltà, il nobile Radamante. Nel Lost Canvas, Pandora sta facendo un bagno ed osserva preoccupata gli eventi attraverso uno specchio speciale. La donna è preoccupata che Doko sia ancora vivo, e ancora di più è infastidita dal fatto che Silfide sembri più fedele a Radamante che non ad Hades. In quel momento però sopraggiunge proprio Hades, che si dice seccato più dalle decisioni prese da Pandora senza consultarlo che dalla fedeltà di Silfide, che non sarebbe così potente se non avesse anche uno spirito indipendente. Un tempo, egli era come il Basilisco, un dragone dalla sguardo pietrificatore e con una cresta simile ad ua corona di pietre preziose. Era un uomo solitario, che trascinava la sua esistenza in solitudine, senza conoscere un altro guerriero più forte di lui, finchè non incontrò Radamante, un guerriero più potente al cui fianco poter restare. Allora, ammirato, offrì la propria corona alla Viverna, giurandogli eterna fedeltà. Pandora insiste che non può accettare che sia fedele ad uno Spectre e non ad Hades, ma a quest'ultimo non interessa, perchè genere di volontà sincera è ciò che porta gli umani ad essere forti. Doko intanto ha assorbito sempre più veleno, e viene travolto anche dal colpo segreto di Silfide, l'Annihilation Flap. Certo della vittoria, Silfide si avvicina per prendere la testa del nemico, ma con un colpo improvviso Doko si rialza e gli fa volare via l'elmo. Bruciando il suo cosmo, il Cavaliere afferma che un vento così desolante non avrà mai ragione di lui.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel numero 34 della Panini Comics.

La logica, questa sconosciuta: Non è chiaro se il flashback di Silfide sia ambientato nelle epoche mitologiche o in quella moderna. E' un pò strano che lo specchio di Pandora riesca a vedere fino al cuore del Santuario, e in questo caso avrebbe dovuto permetterle di anticipare tutte le mosse dei Cavalieri. Silfide non usa mai il veleno nella serie classica, e non sembra particolarmente sconvolto dalla morte di Radamante avvenuta pochi capitoli prima.

Note: "Immagino che fu per un misto di affetto e riconoscenza che egli si levò la corona al cospetto della Viverna". 6. Un capitolo con qualche spunto interessante sul passato di Silfide, ma anche tremendamente noioso, con Basilisco che ripete gli stessi concetti una mezza dozzina di volte dall'inizio alla fine. Ciononostante, è comunque interessante la fedeltà del guerriero al suo superiore, già intravista nella serie classica e nei capitoli precedenti. Aprendo le ali, Silfide diffonde un veleno capace di intorpidire ed uccidere i nemici, e persino l'erba o l'acqua. Questo lo rende in qualche modo simile a Niobe, anche se in questo caso guerrieri dal cosmo particolarmente forte sono in grado di resistere. Hades rivela che un tempo Silfide era un uomo solitario e fece strage di Skeletons, prima di essere sconfitto da Radamante e di riconoscerne la superiorità. Non è chiaro quando sia ambientato il flashback in cui è descritta questa scena, ma il panorama è quello dell'Ade, e sullo sfondo dietro Radamante si intravedono Queen, Gordon e Valentine, che quindi erano già parte del suo esercito. Sconfitto da Radamante e ammirando la sua forza, Silfide gli offrì il proprio elmo, che simboleggia la corona del Basilisco, diventando personalmente fedele al comandante piuttosto che ad Hades stesso. Hades a sua volta è consapevole di ciò, ma non lo considera un problema, a differenza di Pandora. Vediamo quest'ultima fare un bagno in una vasca improfumata con petali di rose (nere) e circondata da ancelle vestite come quelle di Eaco e Violate sulla nave del Comandante, con un velo sul volto e gli occhi bendati. Pandora possiede uno specchio con cui vedere (e sentire) quel che accade in altri luoghi, incluso il Santuario. È possibile che ciò sia in parte dovuto alla scomparsa del cosmo di Atena che proteggeva quei luoghi. Rispetto alla serie classica, il Basilisco è rappresentato più simile ad un rettile alato, e quindi più fedelmente all'iconografia mitologica.