SAINT SEIYA LOST CANVAS
CAPITOLO 137 - LE CASE MALEDETTE DELLE STELLE
Personaggi Presenti: Tenma, Aron, Sasha, Pandora, Cheshire, Atla, Sisifo, Yato, Sion, Regulus, Yuzuriha, soldati semplici, Cavalieri.
Data: 1743 circa.
Lunghezza: 20 pagine in b/n.
Mentre Pandora suona l'arpa, Tenma e Sasha osservano sorpresi gli edifici comparsi nel cielo all'interno del Lost Canvas. È il tempio di Hades, nuova residenza in cui il Dio della morte invita ironicamente i due nemici, annunciando che sarà lì che combatteranno la battaglia finale. Seccato da questo comportamento, Tenma minaccia di attaccare, ma Aron lo respinge facilmente con il suo cosmo, che è notevolmente cresciuto rispetto allo scontro precedente. In un solo gesto, il Dio conficca la spada nella mano di Tenma e stringe Sasha per la gola, spiegando incurante che il Lost Canvas è costellato dai templi delle Stelle Malefiche, e che solo dopo averli superati i Cavalieri potranno arrivare all'atelier del Dio, che si trova nella parte più profonda del cielo. Per allora, ride Hades, tutti i Cavalieri saranno già morti. Tenma gli chiede se identifichi ancora la morte con la salvezza, ma Aron, i cui occhi sono completamente indemoniati ormai, risponde che per loro sarà un castigo: assisteranno a innumerevoli morti, e alla fine i dipinti ritraenti i loro visi deformati dal dolore addobberanno la residenza del Dio, tinti del rosso sangue che è così difficile riprodurre. In questo modo la catena che lega Pegasus ad Hades finalmente sarà spezzata. Aron poi riprende la spada e lascia la presa su Sasha, allontanandosi. Pegasus cerca di fermarlo, ma il portone del Lost Canvas compare davanti a loro: attraversarlo sarà la prima impresa che i Cavalieri dovranno compiere se vogliono sconfiggerlo. Il portone si apre, e nella sua luce Aron, Pandora e Cheshire scompaiono. Rimasti soli, feriti e frustrati, Tenma e Sasha riflettono sul fatto che non sono riusciti a vincere la guerra come speravano, e che dovranno combattere ancora. I due però non sono soli, tutti i soldati ed i Cavalieri superstiti, inclusi Regulus e Yuzuriha, si sono raccolti attorno al veliero, ancora integro nonostante i danni causati dalle fiamme di Eaco. Sostenuta dai suoi fedeli guerrieri, Sasha è pronta alla battaglia finale.
Glossario: /
Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel numero 31 della Panini Comics.
La logica, questa sconosciuta: Come nello scorso capitolo, Hades afferma di voler rimandare lo scontro finale quando fino a poco prima era lui a cercare di uccidere Sasha e Tenma. Il sangue sulla mano di Tenma va e viene a seconda delle scene. Le ferite sul corpo di Regulus sembrano scomparse. Che senso ha portare i soldati semplici? Già nello scontro della cattedrale hanno dimostrato di essere impotenti contro gli Spectre. Anche nella folla, Yuzuriha resta senza maschera.
Note: "In quelle case turbinano diverse morti e sofferenze". 6.5. Un capitolo con dei bei dialoghi, che compensano alcune scene tirate un pò troppo per le lunghe, o messe senza un reale motivo. Cosa più importante, si rafforza la sensazione che il Canvas sia pronto ad intraprendere il classico tema della corsa/scalata contro il tempo, il che fa ben sperare per il futuro. Come notato lo scorso capitolo, i templi del Lost Canvas hanno un'architettura mista tra il classico ed il gotico, con alcuni in particolare simili a cattedrali. Nel dire che sono le dimore delle Stelle Malefiche, Hades ovviamente si riferisce agli Spectre, indicando che ciascuno è presieduto da almeno un guerriero, forse di più, anche se appare un pò bizzarro che Hades abbia perso tempo a dipingere e creare delle residenze per i suoi sudditi. Sul cancello sono presenti 8 sfere, quattro a destra e quattro a sinistra, di varie dimensioni, ma al momento non è chiaro se abbiano un qualche significato. La scena in cui Aron trafigge la mano di Tenma con la spada è un riferimento alla serie classica, in cui Hades fa lo stesso con Pegasus, mentre l'annotazione sul colore rosso è legata al primo numero di Lost Canvas, in cui Aron, ancora privo dell'influsso di Hades, cercava un colore adatto a riprodurre gli occhi di Tenma. In seguito, nel numero 2, scopre che la tinta perfetta è il rosso sangue, e dipinge Tenma usando la linfa vitale delle sue prime vittime. Non è ben chiaro come o quando, ma i Cavalieri superstiti si sono radunati in Jamir, ed oltre a Sion, Yuzuriha e Regulus si intravedono anche tre guerrieri di bronzo o argento, tra cui uno che potrebbe essere Lince.