SAINT SEIYA LOST CANVAS
CAPITOLO 125 - IL FRUTTO DELLA VOLONTA’
Personaggi Presenti: Tenma, Yunkas, Bleriot, Douglas dell'Orsa, Karcis di Idra, Yato, Sisifo, Eaco, soldati, spiriti.
Data: 1743 circa.
Lunghezza: 20 pagine in b/n.
Sisifo avverte l'avanzare del cosmo oscuro di Eaco, ed usa il suo potere per creare una corona di energia e bloccare la nave del comandante, in modo da dare a Yunkas e Tenma il tempo di portare a termine il loro compito. All'interno del vascello, Yunkas ha individuato l'albero maestro, formato dal tronco dell'albero divino in cui è necessario inserire l'Oricalco. Il potere dell'albero e quello del cristallo però si respingono a vicenda, facendo a pezzi l'armatura del Lupo e rischiando di uccidere il ragazzo. Pur determinato al massimo, Yunkas teme che sia un'impresa troppo superiore alle forze di un Cavaliere di Bronzo, ma viene sostenuto da Bleriot, e dagli spiriti di Douglas e Karcis. Insieme, i quattro spingono con tutte le forze, riuscendo a rinchiudere il cristallo nell'albero maestro appena prima di essere distrutti, e diventando tutt'uno con la nave. In un lampo di luce, i rovi e le radici che opprimevano la stanza sono scomparsi, e l'imbarcazione stessa sembra aver accettato la presenza dei Cavalieri a bordo. Tenma e Yato sono addolorati per la scomparsa dei compagni, e l'Unicorno in particolare teme che la loro morte sia stata vana. Tenma lo rimprovera, ma prima che possa finire di parlare, si accorge che attorno a loro ci sono decine di persone, tra cui, attorno a un tavolo, Yunkas, Bleriot, Douglas e Karcis, privi di ferite e con le armature intatte. Yato corre da loro, ma la sua mano li attraversa senza toccarli: non sono altro che spiriti, che ora risiedono nel vascello insieme a quelli delle generazioni precedenti. Yunkas chiede loro di prendersi cura della nave, ed in lacrime Yato acconsente, promettendo solennemente. Gli spiriti scompaiono e la nave inizia a tremare, preparandosi al decollo. Fuori, Eaco e Sisifo vedono l'imbarcazione librarsi maestosa nel cielo. Il Sagittario sottolinea al nemico la forza dei loro legami, ma Eaco non è dello stesso avviso e si prepara ad abbatterla con gli enormi cannoni del proprio vascello.
Glossario: /
Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel numero 29 della Panini Comics.
La logica, questa sconosciuta: Se l'Oricalco e il tronco dell'albero si respingono a vicenda, chiudere il primo nel secondo dovrebbe causare un'esplosione, o comunque un rigetto. La nave è stata usata per secoli dai Cavalieri di Atena, ma a parte il gruppo di Yunkas, tutti gli altri spiriti sembrano essere di persone comuni. Le crepe dell'armatura di Yato cambiano in dimensione e posizione rispetto allo scorso capitolo. Tutti i danni che la nave aveva subito nel corso del duello tra Regulus e Violate sono scomparsi, rendendo sostanzialmente vano il lavoro di riparazione fatto all'inizio. I cannoni del vascello di Eaco sono di tipo moderno, di quelli usati sulle navi da guerra sin dai tempi della seconda guerra mondiale. Come da tradizione degli ultimi capitoli, Yuzuriha sembra scomparsa.
Note: "Tratta con cura questa nave, come vedi è fatta dei ricordi di tante persone". 9.5. Il miglior capitolo dell’intero manga finora, a conferma che l’autrice è più a suo agio con atmosfere intimistiche e shojo che con gli elementi tipici dei manga shonen. Peccato solo per lo scivolone finale con i cannoni (peraltro moderni) di Eaco. La parte più importante però, quella relativa al sacrificio dei Cavalieri di bronzo ed all'attivazione della nave, è gestita abbastanza bene, complice anche un'immagine di gruppo molto a effetto e ricca di dettagli. Come già successo in occasione del duello tra Tenma e Morfeo, il capitolo parte prima della fine del precedente, riprendendo il momento in cui Yunkas e Bleriot inseriscono il cristallo, in quello che si rivela essere parte del tronco dell'albero dell'Olimpo. L'aggiunta di questa forza di energia attiva la nave, facendo scomparire le varie trappole, riparando tutti i danni già esistenti e permettendole di volare di nuovo. Tenma e Yato vedono gli spiriti di tutti coloro che in passato hanno usato il veliero, lasciando in esso una parte di se, ed anche una serie di mobili e strumenti nautici e attrezzi vari. Si distinguono gomene, mappe, clessidre, bussole, botti, sacchi, bilancini ed anche un paio di scrigni di armature, i cui simboli però non sono visibili. Yunkas, Douglas, Bleriot e Karcis sono gli unici Cavalieri con indosso le corazze, ed appaiono meno evanescenti degli altri spiriti, forse perchè più recenti. Non hanno ferite o danni sulle armature e sono intenti a guardare una mappa attorno a una botte. Pur non parlando con la voce, riescono a comunicare telepaticamente la loro volontà a Tenma e Yato, che appare particolarmente scosso dalla loro morte, avendo subito meno perdite rispetto a Pegasus. Quando la nave si alza in volo, diventa chiaro che non è la stessa che compariva sulla copertina del numero 24 del manga classico, avendo la chiglia di forma completamente diversa, ma è possibile che sia stata questa la fonte d'ispirazione dell'autrice. La nave di Eaco è dotata di almeno due cannoni da guerra nascosti sotto la polena a forma di Garuda.