SAINT SEIYA LOST CANVAS
CAPITOLO 113 - VIVERE
Personaggi Presenti: Degel, Unity, Cardia, Yato, Yuzuriha, Leone Minore, Orsa Maggiore, Idra, Lupo, soldati, Hakurei, Regulus di Leo.
Data: 1743 circa.
Lunghezza: 20 pagine in b/n.
Proteggendo l'amico con il suo corpo, Degel dice a Unity di fuggire per portare l'Oricalco da Atena, e soprattutto di vivere, mantenendo la promessa che fece quel giorno da bambino. In lacrime, Unity fugge via, mentre Degel viene travolto, e cerca con tutte le forze di sfuggire alle acque per non gettare al vento il sacrificio dell'amico. I poteri di Dragone del Mare però lo stanno abbandonando, e le ferite hanno smesso di rigenerarsi da sole, così il ragazzo crolla esausto tra le acque, avvertendo negli ultimi istanti un calore pervadere il suo corpo. Si tratta di Cardia, che barcollando in fin di vita riesce a soccorrerlo. Più tardi, Unity si sveglia tra le nevi, comprendendo di essere di nuovo nel mondo esterno. Nelle sue mani, l'unghia rossa di Cardia, che gli permette di capire cosa sia successo e chi l'abbia salvato, riscaldandolo con il calore del suo cosmo morente. Alzando il cielo in lacrime, il ragazzo ringrazia coloro che ha perduto, promettendo sulla costellazione del Cigno che d'ora in poi continuerà a vivere. Qualche giorno dopo, tra le montagne del Tibet, Yuzuriha assapora il tocco del vento sul suo volto, quando Yato, sopraggiungendo, la rimprovera per l'essersi tolta di nuovo la maschera pur essendo una Sacerdotessa Guerriero. La ragazza lo calma dicendo che toglie la maschera solo di fronte a lui e Tenma, riuscendo a farlo arrossire e deprimere al tempo stesso. Da sopra una roccia, i due osservano Leone Minore, Orsa Maggiore, Idra, Lupo e numerosi soldati spostare dei massi, alla ricerca della leggendaria nave con cui potranno assaltare il Lost Canvas. Yuzuriha, che ne aveva sentito parlare dal maestro, sa che è una nave che venne utilizzata in un'antica guerra sacra, capace di navigare nelle tenebre più oscure e nei mari più tempestosi, e che, una volta potenziata con l'Oricalco, potrà persino attraversare i cieli. In quel momento, Yato scivola in un crepaccio, ma quando si alza vede di fronte a se la leggendaria nave, intrappolata nei ghiacci. Mentre Yuzuriha si rimette di nascosto la maschera, tutti si complimentano con il ragazzo per l'impresa compiuta. Ridendo, il Cavaliere cerca di sfondare il ghiaccio con l'Unicorn Gallop, che però non sortisce effetto. In quel momento però sopraggiunge qualcun altro, che conosce bene Yato ed è felice di essere in missione con lui: Regulus del Leone, il giovane Cavaliere d'Oro della quinta casa.
Glossario: /
Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel numero 26 della Panini Comics.
La logica, questa sconosciuta: Le ferite di Unity non dovrebbero essere così gravi da farlo crollare esausto, visto che le peggiori erano già state guarite dai coralli. Come fa Cardia a far uscire Unity da Atlantide? Finora si era visto solo il passaggio di entrata, che catapultava direttamente nelle vie della città, ma non una vera e propria uscita. Inoltre anche il cadavere del Cavaliere d'Oro dovrebbe essere all'esterno in quel caso. Come sempre, le dimensioni dell'unghia di Cardia variano da pagina a pagina e da numero a numero. Lo Jamir è enorme, eppure i Cavalieri cercano subito nel posto giusto. Yuzuriha dice che ha mostrato il suo volto solo a Yato e Tenma, ma anche Sion, Manigoldo, El Cid e Doko l'hanno visto.
Note: "Anche se voi non ci sarete, io vivrò!". 6. Un capitolo un pò traballante nelle prime pagine, ma abbastanza bello nella seconda metà ambientata in Jamir, dove una volta tanto vengono mostrate un pò di interazioni di gruppo tra i personaggi, e corrette alcune delle sviste precedenti, come la questione della maschera di Yuzuriha. Chiudono il tutto l'introduzione del giovane cavaliere di Leo, che finora sembra il più piccolo tra i Cavalieri d'Oro, e l'accenno ad una sua amicizia/conoscenza con Yato che, si spera, porterà ad approfondire un pò la figura dell'Unicorno, finora ridotto più che altro a spalla comica. Il capitolo inizia qualche pagina prima rispetto a dove il precedente si era concluso, con Unity ancora alle spalle di Degel prima di fuggire. Il ragazzo pare aver perso i poteri di Dragone del Mare, lasciando intendere che dipendessero dai coralli o dall'armatura, e di non avere lui stesso un vero e proprio cosmo. Buona parte di Atlantide crolla, distrutta dalle acque che evidentemente Degel non è riuscito a fermare, ma Unity viene salvato da un morente Cardia. Il calore che il ragazzo avverte è quello generato dal cuore dello Scorpione a causa della malattia e dello Scarlet Needle Katakaio usato contro Rhadamantis. L'unghia che Cardia lascia in mano a Unity è quella della mano sinistra, visto che la destra era stata distrutta dallo Spectre. La seconda metà del capitolo sembra essere ambientata alcuni giorni dopo, e sottintende che Unity abbia consegnato l'Oricalco ad Atena, che ha poi avuto l'idea di usarlo per alimentare la nave leggendaria che i Cavalieri ora cercano. A quanto pare, Sasha sapeva da sola di questo vascello, o comunque ne era stata informata da Hakurei, che ne aveva parlato anche a Yuzuriha. E' la prima volta che se ne parla in qualsiasi serie dei Cavalieri, anche se, col senno di poi, potrebbe essere un'idea ispirata alla copertina del numero 24 del manga, dove si vede una nave simile sullo sfondo dietro i protagonisti. Anche se non viene detto esplicitamente, è ovvio il riferimento all'Arca di Noè usata durante il Diluvio Universale. In un bel tocco di continuity, un pò tardivo ma apprezzabile, Yuzuriha rivela di mostrare il suo volto solo a Yato e Tenma, e si rimette la maschera quando è in presenza degli altri Cavalieri. La presenza congiunta di Leone Minore, Orsa Maggiore, Idra, Lupo e Unicorno è ovviamente un riferimento alla serie classica, dove i cinque formano il cosiddetto gruppo dei "Bronze minori". Quando Yato cade nel crepaccio, dice che gli sembra di rivivere una scena conosciuta, riferendosi a quando per poco non cadde nel raggiungere la torre di Hakurei, e poi alla disavventura nella foresta di Thanatos contro lo scarafaggio gigante. Il Cavaliere di Leo si chiama Regulus, che è anche il nome della stella principale della costellazione del Leone.