SAINT SEIYA LOST CANVAS
CAPITOLO 112 - LA BARA DI GHIACCIO
Personaggi Presenti: Degel, Unity, Serafina, Pandora.
Data: 1743 circa.
Lunghezza: 20 pagine in b/n.
Unity e Degel sono allibiti nel vedere che Pandora si è impossessata dell'Oricalco. La donna, pur affascinata dall'energia della pietra, non può permettere che essa cada nelle mani di Atena, e così la distrugge con un colpo del tridente. Questo gesto però terrorizza Unity, in quanto nell’Oricalco era stato riversato il potere di Poseidone, che adesso è fuori controllo. In quel momento, Serafina si risveglia, e l'acqua forma una nuova versione dell'armatura di Poseidone sul suo corpo. Unity capisce che, essendo stata a lungo a contatto con l'Oricalco, Serafina ne ha assorbito il potere adesso che il cristallo è stato rotto, e di conseguenza è come se fosse posseduta da Poseidone. Ora che il suo cosmo smisurato è libero, Serafina potrebbe inondare non solo Atlantide, ma il mondo intero. Temendo l'impatto che ciò potrebbe avere sui piani di Hades, Pandora cerca di fermarla, ma con un movimento del tridente Serafina genera un'onda violentissima che la spazza via. Unity teme che il momento del suo castigo sia giunto: per aver desiderato la distruzione del mondo, sarà giudicato da Poseidone nel corpo della sua stessa sorella. Degel però interviene e si getta in difesa dell'amico, congelando le onde che stanno per travolgerlo, poi gli chiede se esista un modo per fermare Poseidone. Purtroppo, Unity ammette di non conoscerne nessuno, e la loro unica speranza è attendere che il Dio furioso si plachi. Compresa la gravità della situazione, Degel lancia a Unity il frammento di Oricalco rimasto, chiedendogli di consegnarlo ad Atena, e dichiara che resterà indietro per fermare Serafina, a costo della vita. Unity non vuole il sacrificio dell'amico, ma Degel, avvolto nel ghiaccio, sottolinea quanto importante l'Oricalco sia per la guerra contro Hades e, ricordando anche la morte di Cardia, gli chiede di fuggire più veloce che può, portando con se le sorti del mondo. In lacrime, Unity fugge, lasciando Degel solo con Serafina. Sovrastato dalla forza delle onde, Acquarius trova la forza di congelarle tutte, imprigionando nei ghiacci l'intera Atlantide. Avvicinatosi a Serafina, parzialmente bloccata, Degel le sorride, dicendo che insieme veglieranno su Unity e Blugrad, e per un attimo l'espressione fredda della ragazza si scioglie in un sorriso. In punto di morte, Degel immagina un Cigno, simbolo di pace, volare su Blugrad.
Glossario: /
Manga: Il capitolo è stato pubblicato nel numero 26 della Panini Comics.
La logica, questa sconosciuta: Sia Unity che Degel dovrebbero essere abbastanza forti e veloci da fermare Pandora prima che distrugga l'Oricalco. Se bastasse il potere contenuto nel cristallo a rendere Serafina capace di indossare una copia dell'armatura di Nettuno e distruggere il mondo, qualsiasi divinità potrebbe aggirare facilmente i sigilli di Atena o creare "cloni" a ripetizione. A parte l'assurdità dell'armatura fatta d'acqua, perchè renderla così sexy con il torace, e di conseguenza il cuore, scoperti? Se la forza di Serafina è tale da poter distruggere il mondo, non dovrebbe certo bastare Degel a fermarla. In precedenza l'Aurora Execution di Degel non aveva che rallentato Rhadamantis, mentre ora il suo gelo basta a fermare persino un Dio.
Note: "Corri verso la superficie, Unity!". 2. Un capitolo all'altezza del precedente, cioè patetico. Dopo pagine e pagine in cui è stato ripetuto che era necessario rompere il sigillo di Atena per liberare Nettuno, compare un conveniente deus ex machina per far morire Degel e scatenare l'ira del signore dei mari, con tanto di versione fanservice dell'armatura del Dio. Purtroppo ancora una volta il Lost Canvas si mostra incapace di uscire dallo schema presentazione --> morte del Cavaliere d'Oro di turno, riservando a Degel una fine abbastannza inutile e rovinando la conclusione di questo arco di Blugrad. A quanto pare, un cadavere mantenuto in vita grazie al contatto prolungato con l'Oricalco può assorbirne il potere qualora quest'ultimo fosse distrutto. In realtà, considerando che secondo Degel l'Oricalco può ancora essere utile ad Atena, si deve supporre che Serafina ne assorba solo una parte, che comunque secondo Unity potrebbe bastare a distruggere il mondo. Il potere assorbito permette a Serafina di generare una sua versione dell'armatura e del tridente di Nettuno, fatta di acqua solidificata, ed un vestito simile a quello di Lady Isabel nella serie classica. Per fermarla, Degel si sacrifica lasciandosi congelare insieme a lei ed al resto di Atlantide, il che in teoria dovrebbe includere anche i cadaveri di Cardia e Rhadamantis. Le parole sul Cigno sono ovviamente un riferimento alla serie classica, nonchè alla promessa che Degel e Unity si erano scambiati da bambini.